Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
Ferrovie, un orribile caso di intolleranza
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Al Caffe' Corretto
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
dasio78
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/06/06 23:05
Messaggi: 6282

MessaggioInviato: 30 Dic 2009 12:57    Oggetto: Ferrovie, un orribile caso di intolleranza Rispondi citando

Citazione:
Privo di biglietto perché impossibilitato a farlo mostra i soldi
al controllore. Ma viene costretto a scendere dalla polizia ferroviaria


Da repubblica

E' una vergogna...

Citazione:
CARO direttore, è domenica 27 dicembre. Eurostar Bari-Roma. Intorno a me famiglie soddisfatte e stanche dopo i festeggiamenti natalizi, studenti di ritorno alle proprie università, lavoratori un po' tristi di dover abbandonare le proprie città per riprendere il lavoro al nord. Insieme a loro un ragazzo senza braccia.

Sì, senza braccia, con due moncherini fatti di tre dita che spuntano dalle spalle. È salito sul treno con le sue forze. Posa la borsa a tracolla per terra con enorme sforzo del collo e la spinge con i piedi sotto al sedile. Crolla sulla poltrona. Dietro agli spessi occhiali da miope tutta la sua sofferenza fisica e psichica per un gesto così semplice per gli altri: salire sul treno. Profondi respiri per calmare i battiti del cuore. Avrà massimo trent'anni.

Si parte. Poco prima della stazione di (...) passa il controllore. Una ragazza di venticinque anni truccata con molta cura e una divisa inappuntabile. Raggiunto il ragazzo senza braccia gli chiede il biglietto. Questi, articolando le parole con grande difficoltà, riesce a mormorare una frase sconnessa: "No biglietto, no fatto in tempo, handicap, handicap". Con la bocca (il collo si piega innaturalmente, le vene si gonfiano, il volto gli diventa paonazzo) tira fuori dal taschino un mazzetto di soldi. Sono la cifra esatta per fare il biglietto. Il controllore li conta e con tono burocratico dice al ragazzo che non bastano perché fare il biglietto in treno costa, in questo caso, cinquanta euro di più. Il ragazzo farfugliando le dice di non avere altri soldi, di non poter pagare nessun sovrapprezzo, e con la voce incrinata dal pianto per l'umiliazione ripete "Handicap, handicap".

I passeggeri del vagone, me compreso, seguono la scena trattenendo il respiro, molti con lo sguardo piantato a terra, senza nemmeno il coraggio di guardare. A questo punto, la ragazza diventa più dura e si rivolge al ragazzo con un tono sprezzante, come se si trattasse di un criminale; negli occhi ha uno sguardo accusatorio che sbatte in faccia a quel povero disgraziato. Per difendersi il giovane cerca di scrivere qualcosa per comunicare ciò che non riesce a dire; con la bocca prende la penna dal taschino e cerca di scrivere sul tavolino qualcosa. La ragazza gli prende la penna e lo rimprovera severamente dicendogli che non si scrive sui tavolini del treno. Nel vagone è calato un silenzio gelato. Vorrei intervenire, eppure sono bloccato.

La ragazza decide di risolvere la questione in altro modo e in ossequio alla procedura appresa al corso per controllori provetti si dirige a passi decisi in cerca del capotreno. Con la sua uscita di scena i viaggiatori riprendono a respirare, e tutti speriamo che la storia finisca lì: una riprovevole parentesi, una vergogna senza coda, che il controllore lasci perdere e si dedichi a controllare i biglietti al resto del treno. Invece no.
Tornano in due. Questa volta però, prima che raggiungano il giovane disabile, dal mio posto blocco controllore e capotreno e sottovoce faccio presente che data la situazione particolare forse è il caso di affrontare la cosa con un po' più di compassione.

Al che la ragazza, apparentemente punta nel vivo, con aria acida mi spiega che sta compiendo il suo dovere, che ci sono delle regole da far rispettare, che la responsabilità è sua e io non c'entro niente. Il capotreno interviene e mi chiede qual è il mio problema. Gli riepilogo la situazione. Ascoltata la mia "deposizione", il capotreno, anche lui sulla trentina, stabilisce che se il giovane non aveva fatto in tempo a fare il biglietto la colpa era sua e che comunque in stazione ci sono le macchinette self service. Sì, avete capito bene: a suo parere la soluzione giusta sarebbe stata la macchinetta self service. "Ma non ha braccia! Come faceva a usare la macchinetta self service?" chiedo al capotreno che con la sua logica burocratica mi risponde: "C'è l'assistenza". "Certo, sempre pieno di assistenti delle Ferrovie dello Stato accanto alle macchinette self service" ribatto io, e aggiungo che le regole sono valide solo quando fa comodo perché durante l'andata l'Eurostar con prenotazione obbligatoria era pieno zeppo di gente in piedi senza biglietto e il controllore non è nemmeno passato a controllare il biglietti. "E lo sa perché?" ho concluso. "Perché quelle persone le braccia ce l'avevano...".

Nel frattempo tutti i passeggeri che seguono l'evolversi della vicenda restano muti. Il capotreno procede oltre e raggiunto il ragazzo ripercorre tutta la procedura, con pari indifferenza, pari imperturbabilità. Con una differenza, probabilmente frutto del suo ruolo di capotreno: la sua decisione sarà esecutiva. Il ragazzo deve scendere dal treno, farsi un biglietto per il successivo treno diretto a Roma e salire su quello. Ma il giovane, saputa questa cosa, con lo sguardo disorientato, sudato per la paura, inizia a scuotere la testa e tutto il corpo nel tentativo disperato di spiegarsi; spiegazione espressa con la solita esplicita, evidente parola: handicap.

La risposta del capotreno è pronta: "Voi (voi chi?) pensate che siamo razzisti, ma noi qui non discriminiamo nessuno, noi facciamo soltanto il nostro lavoro, anzi, siamo il contrario del razzismo!". E detto questo, su consiglio della ragazza controllore, si procede alla fase B: la polizia ferroviaria. Siamo arrivati alla stazione di (...). Sul treno salgono due agenti. Due signori tranquilli di mezza età. Nessuna aggressività nell'espressione del viso o nell'incedere. Devono essere abituati a casi di passeggeri senza biglietto che non vogliono pagare. Si dirigono verso il giovane disabile e come lo vedono uno di loro alza le mani al cielo e ad alta voce esclama: "Ah, questi, con questi non ci puoi fare nulla altrimenti succede un casino! Questi hanno sempre ragione, questi non li puoi toccare". Dopodiché si consultano con il capotreno e la ragazza controllore e viene deciso che il ragazzo scenderà dal treno, un terzo controllore prenderà i soldi del disabile e gli farà il biglietto per il treno successivo, però senza posto assicurato: si dovrà sedere nel vagone ristorante.

Il giovane disabile, totalmente in balia degli eventi, ormai non tenta più di parlare, ma probabilmente capisce che gli sarà consentito proseguire il viaggio nel vagone ristorante e allora sollevato, con l'impeto di chi è scampato a un pericolo, di chi vede svanire la minaccia, si piega in avanti e bacia la mano del capotreno.

Epilogo della storia. Fatto scendere il disabile dal treno, prima che la polizia abbandoni il vagone, la ragazza controllore chiede ai poliziotti di annotarsi le mie generalità. Meravigliato, le chiedo per quale motivo. "Perché mi hai offesa". "Ti ho forse detto parolacce? Ti ho impedito di fare il tuo lavoro?" le domando sempre più incredulo. Risposta: "Mi hai detto che sono maleducata". Mi alzo e prendo la patente. Mentre un poliziotto si annota i miei dati su un foglio chiedo alla ragazza di dirmi il suo nome per sapere con chi ho avuto il piacere di interloquire. Lei, dopo un attimo di disorientamento, con tono soddisfatto, mi risponde che non è tenuta a dare i propri dati e mi dice che se voglio posso annotarmi il numero del treno.

Allora chiedo un riferimento ai poliziotti e anche loro si rifiutano e mi consigliano di segnarmi semplicemente: Polizia ferroviaria di (...). Avrei naturalmente voluto dire molte cose, ma la signora seduta accanto a me mi sussurra di non dire niente, e io decido di seguire il consiglio rimettendomi a sedere. Poliziotti e controllori abbandonano il vagone e il treno riparte. Le parole della mia vicina di posto sono state le uniche parole di solidarietà che ho sentito in tutta questa brutta storia. Per il resto, sono rimasti tutti fermi, in silenzio, a osservare.
L'autore è scrittore ed editore


Da dove viene tua questa indifferenza, questa omertà, questa rabbia repressa di chi veste una qualsiasi divisa??
Cosa ci ha trasformati in automi senza dignità?
Queste persone, affette da così gravi malformità, dovrebbero viaggiare gratis sui mezzi pubblici, altro che biglietto!!!
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 30 Dic 2009 16:29    Oggetto: Rispondi citando

Dove? Dal nostro contorto modo di allontanare da noi i fantasmi che invece abbiamo dentro. E' storia recente l'uso della sperimentazione sui deportati nei campi di concentramento, soprattutto sulle persone portatrici di handicap di vario genere. Non credo che lo spirito che muove gli uomini a comportarsi in modo tanto abominevole sia scomparso nel nulla dopo il crollo del nazismo, perché questo genere di comportamenti è molto più antico della buona educazione, del rispetto e della stesura Carta dei Diritti Universali dell'Uomo.

Questo paese è abitato da ogni sorta di persone: buone, cattive stupide, intelligenti ecc.. ma c'è un dato che accomuna tutti quanti. La paura del diverso e l'illusione del potere. Se la prima allontana le persone, le ferisce e le uccide lasciandoci sempre impauriti come prima, il secondo ci fa sentire al sicuro e ci restituisce illusoriamente un sentimento di potenza smisurata che serve a compensare molte delle frustrazioni che normalmente albergano in tutti noi.

In alcuni individui questo tipo di comportamento autocompensativo può assumere aspetti decisamente disgustosi e riprovevoli senza intaccare assolutamente la sensazione di aver compiuto il proprio dovere, eseguito in compito o esercitato un diritto.
Persone come queste andrebbero additate al pubblico ludibrio, non solo per la gravità dell'atto ma anche per la miseria e lo squallore delle motivazioni.

Il treno non è più un servizio per i cittadini ma un modo per spillare soldi agli utenti sfruttando il bisogno e la mancanza assoluta di concorrenza.
Posso comprendere la fatica e il peso sopportato dagli addetti al servizio ma non dovrebbe mai mancare il buonsenso e il senso di umanità.
A chiedere le scuse, a questo punto, dovrebbero essere le ferrovie.
Invece di licenziare chi denuncia l'incuria nei controlli sulla sicurezza dovrebbe riprendere e sospendere chi non si comporta in modo urbano con gli utenti. Ma prima di sospendere un dipendente dovrebbe preoccuparsi si fornirgli tutti gli strumenti e le indicazioni per un corretto comportamento da tenere, perché non ci siano equivoci e non finisca lui per fare il capro espiatorio di una situazione sempre più vicina al collasso, almeno dal punto di vista dei viaggiatori, riferita alla sicurezza, al comfort e al decoro.
Top
Profilo Invia messaggio privato
dasio78
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/06/06 23:05
Messaggi: 6282

MessaggioInviato: 30 Dic 2009 20:27    Oggetto: Rispondi citando

Qui il seguito della vicenda, con tanto di scuse delle FF.SS. e ulteriore versione dei fatti da parte di altro passeggero...
Top
Profilo Invia messaggio privato
freemind
Supervisor sezione Programmazione
Supervisor sezione Programmazione


Registrato: 04/04/07 21:28
Messaggi: 4643
Residenza: Internet

MessaggioInviato: 31 Dic 2009 01:42    Oggetto: Rispondi citando

Anche se l'autore dell'articolo non è stato completamente corretto (vedi il post precedente di dasio) mi pare assodato che il primo controllore e i due agenti della polfer non si siano comportati in modo corretto.
Ricordo che questi signori erano tenuti a fornire le generalità su richiesta dell'autore.
A parte ciò ritengo che
Silent Runner ha scritto:
In alcuni individui questo tipo di comportamento autocompensativo può assumere aspetti decisamente disgustosi e riprovevoli senza intaccare assolutamente la sensazione di aver compiuto il proprio dovere, eseguito in compito o esercitato un diritto.
Persone come queste andrebbero additate al pubblico ludibrio, non solo per la gravità dell'atto ma anche per la miseria e lo squallore delle motivazioni.

siano parole sante e aggiungo: il mondo è pieno di falliti!
Il controllore e i due della polfer si sono comportati in maniera veramente stupida e dovrebbero pagare cara e salata la loro stupidità gratuita!
Per me sono indegni di vivere e a costo di passare per cattivo, bastardo etc... voglio dire: queste persone e tutti quelle come loro dovrebbero sparire, il mondo sarebbe migliore!

Non voglio inoltrarmi sul discorso dei servizi di fs perchè potrei aprire un libro nero quindi mi limito a parlar male dei suddetti signori.
Fanno schifo, ribrezzo e per me dovrebbero andare a casa e prendersi a martellate le palle (nel caso della signora dovrebbe piantarsi degli spilloni da qualche parte, magari nel fegato).
Non riesco più a tollerare queste cose, Silent è buono e mette tutto sotto il discorso
Silent Runner ha scritto:
La paura del diverso e l'illusione del potere

ma io sono uno stronzo e vedo solo stupidità!

Questo comportamento (e purtroppo non è l'unico) è un abominio e non si è diversi da coloro che lo compiono se, essendo in possibilità di farlo, non lo si impedisce!

L'italia ormai è una discarica, un fallimento sotto ogni punto di vista: culturale, intellettivo, scientifico, letterario, artistico, sociale e politico.
Non credo più alla nostra politica, nessuna!
Ritengo che sia ora di combattere sul serio, penso che prima o poi farò qualche casino perchè è ora di far finire tutte queste cazzate!

Non voglio più giustificare l'ottusità gratuita, mai più... meglio morire di fame!
Top
Profilo Invia messaggio privato
dasio78
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/06/06 23:05
Messaggi: 6282

MessaggioInviato: 31 Dic 2009 01:58    Oggetto: Rispondi citando

aggiungo che, particolare da on sottovalutare, il ragazzo disabile era rumeno... cosa che spiega molti comportamenti scorretti e la generale indifferenza del fatto...
Top
Profilo Invia messaggio privato
dasio78
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/06/06 23:05
Messaggi: 6282

MessaggioInviato: 31 Dic 2009 02:02    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Persone come queste andrebbero additate al pubblico ludibrio, non solo per la gravità dell'atto ma anche per la miseria e lo squallore delle motivazioni.


no. persone così andrebbero fisicamente eliminate dal mondo. non è possibile dover tollerare, o peggio abituarsi, a tutta questa ignoranza.
Se uno dei passeggeri si fosse alzato e avesse scaraventato la controllora repressa dal treno avremmo una stronza in meno al mondo di cui non ne sentiremo la mancanza!!
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 31 Dic 2009 13:45    Oggetto: Rispondi citando

Scusate ma non concordo. A tuttipuò capitare un momento di bastardaggine e poi chi ci dice che ci stiamo comportando meglio? Quelli hanno cacciato da un treno un viaggiatore disabile perché non aveva soldi sufficienti per pagare un biglietto e/o la multa e noi cacciamo dal pianeta (togliamo dal mondo) degli stronzi perché non hanno avuto il cuore e/o la sensibilità di contestualizzare il fatto? Ma in questo modo non siamo poi così diversi dai due "carnefici"? Se dovessimo punire con la morte le scortesie chi rimarrebbe in vita oggigiorno?
Top
Profilo Invia messaggio privato
freemind
Supervisor sezione Programmazione
Supervisor sezione Programmazione


Registrato: 04/04/07 21:28
Messaggi: 4643
Residenza: Internet

MessaggioInviato: 31 Dic 2009 14:13    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
e noi cacciamo dal pianeta (togliamo dal mondo) degli stronzi perché non hanno avuto il cuore e/o la sensibilità di contestualizzare il fatto? Ma in questo modo non siamo poi così diversi dai due "carnefici"?

Secondo me no perchè ci sono degli assiomi che dovrebbero essere talmente ovvi da risiedere nel nostro cervellino, sempre pronti a saltar fuori quando servono.
Se non accade vuol dire che c'è qualche cosa che non va e se si seguita a tollerare comportamenti come questo non arriveremmo da nessuna parte.

(lo so, sono bastardo)
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 31 Dic 2009 16:42    Oggetto: Rispondi citando

freemind ha scritto:
Silent Runner ha scritto:
e noi cacciamo dal pianeta (togliamo dal mondo) degli stronzi perché non hanno avuto il cuore e/o la sensibilità di contestualizzare il fatto? Ma in questo modo non siamo poi così diversi dai due "carnefici"?

Secondo me no perchè ci sono degli assiomi che dovrebbero essere talmente ovvi da risiedere nel nostro cervellino, sempre pronti a saltar fuori quando servono.
Se non accade vuol dire che c'è qualche cosa che non va e se si seguita a tollerare comportamenti come questo non arriveremmo da nessuna parte.

(lo so, sono bastardo)

Non quanto me! Il peggiore schiaffo che si può dare a questa gente è evitare di essere come loro e al contempo riconoscere la loro fragilità.
Non esiste, purtroppo, un assioma universale che ci faccia comportare tutti allo stesso identico educato modo. Il nostro encefalo è una struttura molto più complessa, autointeragente, ambient-oriented, e flessibile di quanto si immagini. Le origini delle nostre pulsioni sono identiche ma la loro trasformazione in atti viene filtrata da una complessa stratificazione di elementi di rinforzo e di negazione legata all'educazione, al clima familiare, ai valori ricevuti, agli esempi e le retroproiezioni con le quali si è avuto a che fare fin dall'infanzia.
Rischiamo un razzismo attitudinale.

I comportamenti scorretti vanno puniti e sanzionati in modo proporzionato alla gravità effettiva e non all'ondata emotiva che suscitano. In alcuni paesi di cultura islamica (è solo un esempio fra molti) le adultere vengono punite con la lapidazione, con l'aggravante delle pietre piccole, in modo che la vittima non perda conoscenza più rapidamente e la sua agonia sia più lunga.

Sì, è vero, alcuni atti sono decisamente disgustosi ma lo sono perché abbiamo interiorizzato una precisa scala di valori o perché effettivamente sono portatori di gravi danni alla vittima?
Se avessero picchiato il disabile si potrebbe anche considerare l'aggravante abbietta della violenza fisica ma da questo arrivare alal legge del taglione ce ne corre.

Evitiamo di pensare, se possibile, che tutto possa risolversi intorno alla soddisfazione di un sentimento di rabbia.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Danielix
Amministratore
Amministratore


Registrato: 31/10/07 16:30
Messaggi: 9746
Residenza: All'inferno. Con Jimi Hendrix. E con gusto.

MessaggioInviato: 31 Dic 2009 21:43    Oggetto: Rispondi citando

freemind ha scritto:
(lo so, sono bastardo)


Stazione di Milano Centrale:
Citazione:
un signore, sulla quarantina, in una sedia a rotelle superleggera, ultrapieghevole, dove era riuscito ingegnosamente a caricare i suoi bagagli perché solo, è davanti al treno che deve prendere, già regolarmente munito di biglietto.
Il treno parte tra venti minuti.
Scivolando con consumata abilità sulle sue ruote si avvicina al capotreno e gli dice: "Buongiorno, mi scusi: avrei bisogno di una mano per salire sul treno, ho con me le stampelle legate dietro, e posso tranquillamente salire su se qualcuno si premura di tenermi d'occhio sul predellino ma soprattutto mi piega la sedia a rotelle e mi aiuta a metterla su insieme ai bagagli, non mi serve altro".
Il capotreno lo squadra con aria di disprezzo, osservando prima l'orecchino d'oro bianco all'orecchio sinistro e poi il tatuaggio di un delfino sulla mano destra appoggiata alla ruota e gli dice: "No, guarda, non funziona così, prima devi passare dall'ufficio Assistenza Disabili a compilare il modulo specifico, con il quale dovrai salire su un Eurostar con carrozze per disabili - che hanno le porte più larghe apposta per il passaggio delle carrozzine - assistito dal personale che ti tirerà su con l'apposito elevatore".
L'uomo, pensando di non essersi spiegato bene, replica: "No, aspetti, io non ho bisogno di una carrozza per disabili: posso sedermi tranquillamente in un comune posto - tra l'altro già prenotato - e grazie alle stampelle sono autonomo per piccoli spostamenti come l'andare eventualmente in bagno. Non ho necessità di esser tirato su con l'elevatore, ma capirà che non posso metter su da solo i bagagli e la carrozzina, che un volta chiusa occupa meno spazio di una valigia. Mi basta solo una mano per salir su, tutto qua.
Tra l'altro un Eurostar costa un occhio della testa rispetto a questo treno, e non potrei permettermelo."
Si avvicina un altro collega, rivolgendosi sprezzante al signore in carrozzina: "Senti, il treno sta per partire, non possiamo stare a perdere tempo a far polemica con te. Il mio collega ti ha già spiegato come funziona la procedura, punto".

Il signore comincia a sentirsi impotente e fa loro presente che è solo, non ha la più pallida idea di dove sia l'ufficio disabili, e che è già stanco per tutto il tragitto fatto per arrivare orgogliosamente da solo fin lì davanti al suo treno.
Gli basta solo una manina...
I due ferrovieri gli rispondono che il fatto che sia solo non è un problema loro, ma suo, che non si è premurato di aver con sé un accompagnatore, un parente, un familiare, come fa la gente "normale".
Gli spiegano per sommi capi dov'è il suddetto ufficio e lo liquidano.

Il signore, visto che mancano pochi minuti alla partenza del treno, e visto che è abituato a ben altre "fatiche", tenta in extremis di far tutto da solo, sotto gli sguardi incuranti di tutti gli altri passeggeri che, scansandolo, salgono sul treno, ma proprio mentre sta tentando di chiudere la sedia a rotelle cade, e lo zainetto che ha sulle spalle si apre vomitando tutto il contenuto per terra.

Mentre da solo raccoglie penosamente e lentissimamente le sue cose, capisce che ormai è tardi: il treno sta per partire.
Rimesso tutto a posto, e rimessosi seduto sulla sua turbo-carrozzina in carbonio e lega leggera, guarda con aria pensosa il suo treno allontanarsi...

Si incammina allora scivolando silenzioso alla ricerca dell'ufficio di cui sa di non aver bisogno, girovagando per l'immensa stazione di Milano Centrale con le braccia ormai doloranti.
Lo trova, segue senza più fiatare tutta la procedura, finché si ritrova con un biglietto speciale in mano per un Eurostar che però lo costringerà a un cambio a Reggio Calabria, mentre il treno precedente l'avrebbe portato quasi fin sotto casa, nell'inefficiente Terronia.
Purtroppo l'Eurostar partirà dopo parecchie ore, quindi dovrà aspettare lì, girando i pollici e riflettendo ancora sull'umanità intera, che un giorno aveva abbandonato con snobistico disprezzo, ben conscio del perché...

All'ora X il treno è pronto: uno strano marchingegno manovrato da un operaio lo solleva con l'intera carrozzina facendolo sentire un essere inutile, e lo schiaffa sul treno, senza neppure rivolgergli la parola.

Da Reggio Calabria in poi l'incubo si trasforma: si ritrova a dover quasi prendere a stampellate le decine di persone che si accalcano per aiutarlo a scendere, a portare i bagagli, offrendo insistentemente assistenza non necessaria fino al traghetto.

Passato lo Stretto le cose peggiorano: adesso la gente che cerca di aiutarlo è diventata una folla assillante, e vorrebbe sorreggergli anche la sigaretta perennemente incollata alle labbra...

Per quanto infastidito, non poteva lamentarsi: era arrivato nell'incivilissima Terronia, e la civilissima Milano purtroppo era lontana alle spalle...


Non posso mettervi un link all'articolo: l'ho redatto io adesso: il signore ero io...


Free, non sei bastardo: sei tra i pochi "sani"... Wink


Auguri raghi, e diamoci dentro assai con lo spumante stanotte!!! CinCin CinCin CinCin
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
freemind
Supervisor sezione Programmazione
Supervisor sezione Programmazione


Registrato: 04/04/07 21:28
Messaggi: 4643
Residenza: Internet

MessaggioInviato: 31 Dic 2009 23:43    Oggetto: Rispondi citando

Danielix ha scritto:
Auguri raghi, e diamoci dentro assai con lo spumante stanotte!!! CinCin CinCin CinCin

Ho letto il tuo post e ora la festa di capodanno non vale più un cazzo!
Un motivo in più per combattere!
Top
Profilo Invia messaggio privato
Danielix
Amministratore
Amministratore


Registrato: 31/10/07 16:30
Messaggi: 9746
Residenza: All'inferno. Con Jimi Hendrix. E con gusto.

MessaggioInviato: 31 Dic 2009 23:54    Oggetto: Rispondi citando

Cazzate, lo puoi passare solo meglio, sapendo di non essere solo nel pensare nella giusta direzione, e che qualcuno ti vuole "quasi bene" non solo senza conoscerti, ma anche senza averlo quasi mai detto ad altri...

Ciao bastardo, auguroni veri, e... facciamoci scoppiare il fegato stanotte con l'alcool... Wink
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
freemind
Supervisor sezione Programmazione
Supervisor sezione Programmazione


Registrato: 04/04/07 21:28
Messaggi: 4643
Residenza: Internet

MessaggioInviato: 01 Gen 2010 00:28    Oggetto: Rispondi citando

Danielix ha scritto:
Cazzate, lo puoi passare solo meglio, sapendo di non essere solo nel pensare nella giusta direzione, e che qualcuno ti vuole "quasi bene" non solo senza conoscerti, ma anche senza averlo quasi mai detto ad altri...

Ciao bastardo, auguroni veri, e... facciamoci scoppiare il fegato stanotte con l'alcool... Wink

Ok caro!
Il prossimo CinCin lo dedicherò a te!
Vadano tutti a quel paese, noi siamo migliori: non siamo uomini mediocri!
Auguroni anche a te!
Bau!
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 01 Gen 2010 18:40    Oggetto: Rispondi citando

Beati voi, io non mi sento ne' migliore ne' mediocre, mi sento una merda o un dio a seconda di come mi girano i neuroni. E' tutto uno schifo, no, è un mondo meraviglioso pieno di gente meravigliosa. Penso questo sebbene sappia che non è così, non sempre è così e se fossi il mio piede sinistro quando la cavalla che ho appena montato mi sale sullo stivale credo che penserei diversamente da adesso.
Non sono mai riuscito ad avere un'idea "stabile", immutabile, inaffondabile, per tutto il tempo che sono stato sveglio da quando sono nato ad oggi.

Alle volte mi diverto da matti, alle volte mi scazzo e mi deprimo per un non nonnulla. Cose terribili mi trovano forte e cose minuscole mi fanno cadere.
Perché non sono mai la medesima moneta? Ho più di due facce, sono una moneta che rotea sul proprio asse.
Ecco perché sospendo il giudizio e questa separazione fra noi e loro non mi trova da nessuna parte ma nemmeno sospeso sopra le parti piuttosto che sepolto sotto. Mi sembra che il principio di indeterminazione di Heisemberg funzioni anche con me o meglio che io sia regolato dalle stesse leggi. Ma questo non è importante, è solo per dirvi che mi sento in difficoltà sia a tacere che a parlare.

Il racconto di Danielix non mi ha sorpreso, mi è facile, troppo facile essere dalla sua parte e perciò, per non offenderlo con una adesione banale e troppo facile preferisco fermarmi a riflettere non come fa uno specchio ma come una porta che gira sui cardini riflettendo gli infiniti piani nei quali viene a collocarsi fra la chiusura e l'apertura. perciò non riesco a mettermi nei panni di quei due dipendenti delle ferrovie a causa di un pasticcio genetico che mi ha lasciato come strascico una predisposizione all'empatia, cosa che però non mi attribuisce alcun merito. Il loro comportamento è talmente lontano dal mio sentire che non riesco nemmeno a impedirmi per un istante a immaginarli improvvisamente su quella sedia a rotelle supertecnologica a provare quel che ha provato il passeggero. Ma non per punirli o per rispondere e applicare una qualsiasi legge del contrappasso, bensì per dare loro l'opportunità di provare per capire, dal momento che provare per credere è una bufala dagli zoccoli consunti e le corna spuntate. Però pare così sempre una vendetta dove io mi sento giudice ed esecutore della sentenza. Un pensiero magico infantile che mi fa arricciare i capelli meglio di un ferro caldo. Ma sotto l'acconciatura io resto lo stesso.

Che devo fare dunque? Utopizzare punizioni e sfracelli per i portatori di barbarie o ignorarli almeno fino a quando non toccano le mie libertà e diritti? E non potendo far niente di tutto ciò perché a me non è accaduto tanto, indignarmi augurando loro di finire sotto un treno un attimo prima di riscuotere la vincita al superenalotto che avrebbe cambiato loro la vita?

Oh, santo cielo, scusatemi ma proprio non riesco a rispondermi: perché devo sentirmi superiore? Non è troppo facile sentirsi superiore ad uno stronzo? Non è troppo elementare dividere in due una torta composta da un numero incredibile di elementi chimici, di celle piene di CO2 e vapori di Alcool etilico, giustamente vetrificata in reticoli cristallini a base di lunghe catene di carbonio, ossigeno e idrogeno (C12H22O11), gli zuccheri che tanto mi addolciscono il palato e l'idea della torta stessa?

Milano è una città non una emozione, Milano non è la terra sacra di chi crede di essere solo perché è, Milano è una città e non i suoi abitanti presi uno per uno e nemmeno due a due, nessuno fa Milano così come una rondine non fa Francoforte in primavera e nemmeno primavera a fine inverno. Se sentirmi superiore mi fa sentire meglio, pazienza. Vuol dire che quando dal sentirmi meglio vorrò passare allo stare meglio, invece di pensare cercherò di fare le cose che penso. Ma che siano solo creative e non distruttive. Se dal Profondo Nord al Profondo Sud la separazione fra le etimologie dell'essere dev'essere così rigida credo proprio che il rischio di un razzismo alla rovescia, un autorazzismo si pronto per far parte del nostro modello-pensiero. Ci stiamo auto-omologando da soli per fare concorrenza ai nostri nemici veri, non solo quelli interiori ma anche quelli esterni, nemici che non sono solo nostri ma collettivi, universali e impalpabili come il borotalco?
Boh? Può essere.

Amici miei vi ringrazio di cuore per questo risveglio non occasionale. Oggi è il primo dell'anno e due amici invisibili (nel senso che non vedo i loro volti) mi hanno fatto dono di una puntura di dardo avvelenato nelle mie sode chiappone.
Tranquilli, il veleno è nella dose. Così diceva Paracelso, che fra l'altro incontrò e conobbe Erasmo da Rotterdam altrettanto famoso per il suo elogio della follia. E non credo sia sbagliato, a distanza di tanti secoli, accettare questo punto fermo. Il veleno e la follia sono dunque misurabili in dosi, così la cattiveria, la giustizia, l'etica e la nostra tolleranza verso ciò che ci sorprende senza consolarci con qualche connotato d'appartenenza. Indignarsi fa bene fino a quando non ci fa male. Il difficile è cogliere il limite da non superare e cadere nell'errore dei nostri avversari in etica, solidarietà e morale.
Ma il difficile è, oltre che una sfida, anche una opportunità per misurare la lunghezza delle nostre braccia e quanto nella nostra mente queste braccia appaiano corte o lunghe.
Aggrapparsi va bene ma a che serve se sotto di noi non c'è l'abisso?

Grazie Freemind, grazie Danielix. Buon Anno a tutti.
Top
Profilo Invia messaggio privato
freemind
Supervisor sezione Programmazione
Supervisor sezione Programmazione


Registrato: 04/04/07 21:28
Messaggi: 4643
Residenza: Internet

MessaggioInviato: 01 Gen 2010 19:39    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Che devo fare dunque? Utopizzare punizioni e sfracelli per i portatori di barbarie o ignorarli almeno fino a quando non toccano le mie libertà e diritti? E non potendo far niente di tutto ciò perché a me non è accaduto tanto, indignarmi augurando loro di finire sotto un treno un attimo prima di riscuotere la vincita al superenalotto che avrebbe cambiato loro la vita?

Non è questo il punto, o meglio lo è ma in parte!
Indignarsi fine a se stesso non serve a nulla.
Prendendo l'articolo di Repubblica come esempio ci sarebbe voluta una bella denuncia da parte di tutto il vagone verso ferrovie, verso il primo controllore e magari verso i due della polfer (dico denuncia perchè se dico: la gente doveva alzarsi e iniziare a pestarli passerei per cattivo).
Idem nel caso di Dan, qualcuno avrebbe dovuto presentare denuncia perchè se è vero che Dan magari per il quieto vivere o per scazzo ha lasciato perdere è anche vero che se si lascia sempre perdere non si va avanti!
Sappiamo tutti come funzionano i treni qui da noi, i servizi fanno schifo e quando succede qualche cosa è sempre colpa di un altro. E' ora di incazzarsi e farlo vedere!
Non so se vi ricordate quel mega incidente di Linate (ok ho tirato in ballo gli aerei) dove è rimasto un sopravissuto ridotto su una carrozzina completamente ustionato e deformato.
Bene, nessuno ha pagato.
L'incidente di Viareggio? Son passati un po' di mesi e nessuno è finito in prigione e sta andando avanti a farsi i cazzi suoi!
Ora, perchè ho tirato in ballo questi due esempi? Perchè anche loro rientrano in quel modo superficiale di affrontare i problemi!
E la scuola di Tornino dove è venuto giù un soffitto perchè una porta ha sbattuto e sotto il quale un ragazzo è morto e l'altro ne è uscito vivo ma ridotto su una carrozzina (spero che nel frattempo si sia ripreso)?
Anche lì nessuno ha pagato.
Accettare sempre che le cose ti scivolino addosso vuol dire prima o poi cadere nell'apatia!
Bisogna tirar fuori le spranghe e farle girare, solo così ne arriveremo ad una.

Silent Runner ha scritto:
perché devo sentirmi superiore? Non è troppo facile sentirsi superiore ad uno stronzo?

Sarà anche facile ma è giusto e non vedo perchè non debba goderne del fatto!

Grazie a te Silent.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 01 Gen 2010 20:03    Oggetto: Rispondi citando

Come non essere d'accordo su molte delle cose che dici? Ma allora spiegami perché non dovrei mantenere dei dubbi sulla mia onestà intellettuale nel momento in cui mi metto a stabilire che io sono nel giusto e perciò a prendere a sprangate qualcuno e tutto finisce lì.

Ho voluto consegnarti i miei interrogativi, in risposta alle tue parole. Non pretendo di avere ragione, per carità, saprebbe come stabilire quale granello di sabbia rappresenti tutta la spiaggia. E io non ho la forza di stabilire quale di questi è la spiaggia.

So di aver usato troppe metafore ma il tema e straordinariamente intricato.

Sei più pragmatico di me e questo è un bene, mi aiuta a riconoscere quando non lo sono e a mitigare i miei tentativi di ridurre tutto a una serie infinita di cause-effetti alle quali affidare, più che una risposta da dare al momento, tanto per capirci qualcosa e decidere come agire (reagire), affidare l'apertura di altre indagini che però mi porterebbero al di fuori del fatto accaduto, impedendomi di porvi rimedio o di oppormi, in questo caso, alla violenza gratuita di due personaggi incapaci di vedere al di la del loro ristretto orizzonte di regole e di miserabile potere.

Il bello di questi dialoghi è proprio questo.
Non respingo le tue idee solo perchè non coincidono o contrastano con le mie, questo è un tema delicato e di facili auto-fraintendimenti, cerco di vedere quanto possono essermi utili per rivedere le mie. Ma se dovessi rivederle saranno sempre mie e non di altri. E questo mi restituisce la responsabilità di quel che penso e faccio. Che in fondo è l'unica libertà che abbiamo. Wink
Top
Profilo Invia messaggio privato
freemind
Supervisor sezione Programmazione
Supervisor sezione Programmazione


Registrato: 04/04/07 21:28
Messaggi: 4643
Residenza: Internet

MessaggioInviato: 01 Gen 2010 21:09    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Ma allora spiegami perché non dovrei mantenere dei dubbi sulla mia onestà intellettuale nel momento in cui mi metto a stabilire che io sono nel giusto e perciò a prendere a sprangate qualcuno e tutto finisce lì.

Il fatto che tu non hai mai accennato al fatto che il primo controllore si fosse limitato (in modo brusco) a far rispettare il regolamento!
Tu non hai giustificato la persona, non hai minimamente tentato di rigirare la cosa affermando (per esempio) che se il tipo avesse preso prima il biglietto tutto si sarebbe risolto senza problemi!
Neppure tu accetti queste cose, io però sono più manesco e ritengo che comunque la violenza è una parte di noi che in alcuni casi va controllata e in altri no!

Io, tu, dan alla sera possiamo guardarci allo specchio senza avere schifo di quel che vediamo, questa per me è onestà intellettuale!

Non voglio aver ragione a tutti i costi però visto che non trovo alternative all'agire con la forza (alternative pratiche, che effettivamente portino a qualche cosa) semplicemente mi limito a volerla usare.

Le ingiustizie vanno combattute con ogni mezzo efficace!
Top
Profilo Invia messaggio privato
ioSOLOio
Amministratore
Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01
Messaggi: 16342
Residenza: in un sacco di...acqua

MessaggioInviato: 04 Gen 2010 18:47    Oggetto: Rispondi citando

in generale, credo che il punto non sia tanto il cosa ma piuttosto il come.
Ovvero, dinanzi a un problema o a una "infrazione" specie se non voluta o in buona fede, da parte di una persona che lavora ci si aspetta un approccio corretto e adeguato.

Perchè a mio avviso il punto è proprio questo.
Il problema (quale che sia, ritardo, disservizio, ecc. ) può esserci e magari si valuta in un secondo momento il perchè c'è stato o se poteva essere evitato.
Nel frangente si valuta l'agire e il buonsenso, la professionalità, da parte del personale preposto.

E sono le reazioni inadeguate quelle che fanno poi venire la rabbia.


Tralasciando poi che l'economia va in una certa direzione e i servizi sono sempre più ridotti all'osso con scontate conseguenze non appena il flusso di lavoro (un treno, un aereo, ecc.) non è perfettamente nei binari previsti.



freemind ha scritto:

Ricordo che questi signori erano tenuti a fornire le generalità su richiesta dell'autore.

in realtà il personale viaggiante deve avere apposto sulla divisa apposito cartellino di riconoscimento che indica qualifica e n° di matricola.
Non è tenuto a fornire le proprie generalità a un viaggiatore ma quei dati deve averli esposti come parte della divisa.
Top
Profilo Invia messaggio privato
spikexx84
Dio minore
Dio minore


Registrato: 15/09/09 09:58
Messaggi: 718
Residenza: Darfo Boario Terme (BS)

MessaggioInviato: 13 Gen 2010 12:38    Oggetto: Rispondi citando

Mhh....

Mi son perso una discussione interessante, va bhe parto da qui:

freemind ha scritto:
Le ingiustizie vanno combattute con ogni mezzo efficace!


Il punto free è come identificare "mezzo efficace", tu ritieni la violenza in certi casi un "mezzo efficace", ma senza contare che questo ragionamento è alla base delle faide (tu hai ucciso io mio fratello, allora io uccido te allora tuo padre uccide me allora mio padre uccide tuo padre....), io non lo ritengo un mezzo efficace, o meglio, in certi casi potrebbe anche servire, ma solo a limitare i danni non ha cambiare le cose, forse con un esempio mi spiego meglio:

Il capotreno doveva aiutare Danielix perchè sentiva che era una cosa giusta, perchè messosi nei suoi panni avrebbe capito che meritava aiuto e attenzione, perchè si sarebbe sentito meglio ad aiutare un altro essere umano, NON perchè se non lo faceva le persone che vedevano la scena lo picchiavano, perchè nonostante il risultato sarebbe stato uguale (Danielix saliva sul treno) il bastardo restava un bastardo, Danielix si sarebbe sentito umiliato e il mondo non va avanti.

Mi sono spiegato meglio? Usare la violenza può dare una momentanea soddisfazione (ma siamo sicuri di non abbassarci al loro livello?) e può "obbligare" la persona malmenata a comportarsi nella maniera che noi riteniamo giusta, ma sarà un obbligo, come pagare le tasse, non farà la cosa giusta perchè è cambiato, la farà perchè ha paura delle conseguenze (esterne a se stesso) se non lo fa.

Hai detto una cosa molto bella free

freemind ha scritto:
Io, tu, dan alla sera possiamo guardarci allo specchio senza avere schifo di quel che vediamo, questa per me è onestà intellettuale!


È questo che quel capotreno non ha capito che la sera, arrivato a casa una parte di lui (magari inascoltata, ma forte come può essere il subconscio) gli avrà detto "certo che sei proprio una merda", mentre se avesse aiutato Danliex quella stessa parte gli avrebbe detto "Bravo ragazzo oggi hai fatto proprio una bella azione" e inoltre si sarebbe potuto permettere di apprezzare il coraggio e l'impegno di quella persona che ha fatto il 90% del lavoro nonostante la sua situazione, avrebbe potuto pensare "cazzo che bella cosa che ho visto oggi" ed essere felice anche per questo, mentre se ha trattato quella persona come uno straccio non può certo pensare "mamma che bravo" perchè si sentirebbe ancora più merda.

Io capisco il tuo pensiero free, ma non lo posso condividere, la violenza o meglio la privazione di libertà (perchè è a questo che porterebbe la violenza) può essere utile ad arginare il problema NON a risolverlo, è come la legge, se io rubo vengo messo in galera, ma io non dovrei rubare per una questione morale, perchè non è giusto, perchè dovrei sentirmi in colpa, non perchè ho paura di finire in prigione se mi beccano, purtroppo l'uomo non è ancora pronto, non ha ancora imparato a vivere così, non ha ancora capito, perchè se così fosse per buona pace di Danilelix potremmo vivere in una fantastica anarchia dove è la coscenza a fare da legge.

Però stiamo migliorando, se guardiamo la storia la vita umana ha guadagnato sempre più valore, dai tempi dei sacrifici umani, alla fine della schiavitù, alla fine della tortura, alla rimozione della pena di morte, la coscienza personale delle persone è sempre migliorata e continuerà a farlo (se non ci sterminiamo prima con le atomiche), ne sono convinto, io non sarò qui a vedere, mi spiace ma è la vita, l'unica cosa che posso fare è vivere la mia vita al meglio, cercando di comportarmi come meglio posso, senza per questo lasciarmi schiacciare da chi questo non lo ha capito e magari non gli basterà tutta la vita per capirlo, anche se a volte queste persone mi ispirano rabbia, quel che realmente provo per loro quando sono sereno è compassione, povero cristo davvero credi che ti farà star bene il cazzeggiare 2 minuti lasciando nella merda un uomo sulla sedia a rotelle?
Ciò non toglie ripeto che se queste persone cercano di danneggiarmi io mi difendo nel limite del possibile.
Ciò non toglie che magari perderò il controllo e reagirò con violenza anchio (verbale o anche fisica).
Ciò non toglie che se dai un pugno a mio fratello davanti a me io cerco di darne dieci a te.

Ho spiegato il mio pensiero?

Silent Runner ha scritto:
Beati voi, io non mi sento ne' migliore ne' mediocre, mi sento una merda o un dio a seconda di come mi girano i neuroni. E' tutto uno schifo, no, è un mondo meraviglioso pieno di gente meravigliosa. Penso questo sebbene sappia che non è così, non sempre è così e se fossi il mio piede sinistro quando la cavalla che ho appena montato mi sale sullo stivale credo che penserei diversamente da adesso.
Non sono mai riuscito ad avere un'idea "stabile", immutabile, inaffondabile, per tutto il tempo che sono stato sveglio da quando sono nato ad oggi.


Sbonk AH, allora non sono l'unico!!!! Scherzo nè, nonostante la mia immensa megalomania lo sò benissimo di non essere l'unico, ma fa sempre piacere leggere una cosa in cui ci si rispecchia così totalmente, provo un senso di enpatia molto forte nonostante non ho di fronte la persona, è una cosa abbastanza rara....

@Dan

Silent ha ragione, è banale dire "sono dalla tua parte" o "ti capisco", ma alle volte non mi diaspiace essere banale, è stato un coglione Dan, mi spiace, ma so che tu sei molto più forte di quel pitorcolo e a parte un pò di rabbia dubito che la cosa ti abbia scosso profondamente, per il resto malefico terrone ricorda che senza i polentine (è così che ci chiamate giusto?) che si fanno un culo quadro 11 ore al giorno sabato incluso (perchè noi siamo geni veri e uomini duri! Vivere per lavorare! NON lavorare per vivere!) voi non avreste soldi, invece no, voi fate tutti i gentili, le persone civili, aiutate le persone sulle carrozzine, noi siamo freddi uomini veri! BOSSI BOSSI BOSSI! E vorrei soprattuto ricordare che noi della lega ce l'abbiamo duro! "et capit o mia"?

Non credo di doverlo spiegare ai partecipanti di questa discussione, ma in caso passasse qualcun altro stavo scherzando e se qualcuno si azzarda a darmi del leghista vengo a trovarlo con una motosega e non sto scherzando Mr. Green
Top
Profilo Invia messaggio privato
ITbit
Dio minore
Dio minore


Registrato: 28/05/09 17:07
Messaggi: 610

MessaggioInviato: 13 Gen 2010 15:26    Oggetto: Rispondi

Il mondo e' complicato.

Tendenzialmente sarei per dire che gli addetti alle ferrovie sono due stronzi.

Poi pero' so' che se per caso sbagliano nell'aiutare qualcuno e questo cade, e si fa male, magari si beccano una causa, magari l'azienda tirata in ballo li licenzia.

E' successo a qualcuno che conosco. Era in una societa' sportiva che gestiva un campetto di calcio, lo scopo era far giocare pulcini e ragazzi. Niente da guadagnare, solo passione per lo sport. Ora un bambino se ne andava in giro per i cavoli suoi, ha trovato un buco nella rete del campetto. Ci e' entrato. Si e' appeso alla porta, che non era fissata. Si e' ribaltata e gli e' andata addosso ... L'amico che era dirigente e' stato condannato a risarcimento civile insieme agli altri, non rammento se abbia avuto anche processo penale. Un buco, nella rete. Come quelli che facevo io da ragazzino ... Ed e' stato ritenuto responsabile.

Insomma il buon senso manca dappertutto e se devi fare qualcosa per qualcuno ti fai delle domande.

Detto questo continuo a pensare che siano degli stronzi pero', i pero' sono tanti.

A cominciare da questo:

c'e' gente che da' il sangue
Citazione:

Occorre più sangue

«Donare sangue. Un regalo per la vita»: è il titolo dell’appello che all’inizio di marzo il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, e l’assessore comunale ai Servizi sociali, Marco Borgione, hanno rivolto ai concittadini per ricordare l’importanza delle donazioni. Un appello inconsueto, perché se circa un milione e 450 mila italiani (il 2,5 per cento della popolazione) concordano con loro e sono donatori volontari, non altrettanto numerosi sono i politici che promuovono analoghi inviti. E poi, perché ribadisce un problema quotidiano nelle strutture sanitarie: la richiesta aumenta in modo più che proporzionale alle donazioni.

I dati diffusi lo scorso dicembre dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e riferiti al 2004 (ultimi dati disponibili) confermano che i donatori italiani sono in costante aumento (1.472.000 contro i circa 1.300.000 nel 2001) e che sono state raccolte oltre 2.274.000 donazioni di sangue intero e 725 mila litri di plasma.

Purtroppo, come ha ricordato l’Avis, la maggiore associazione di volontari, «l’autosufficienza di sangue non è stata raggiunta anche perché esistono forti squilibri tra Regioni eccedentarie e Regioni carenti. Solo dodici sono autosufficienti: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Molise, Campania; mentre non lo sono: Abruzzo, Lazio, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna (Iss 2003)». Certamente nel 2004, rispetto all’anno prima, l’aumento delle donazioni di sangue al Sud ha superato l’8 per cento e nelle Isole il 4 per cento. Dati che fanno dire all’Avis che «è il riscatto del Meridione, dove la raccolta del sangue è sempre stata più difficile e che da qualche anno ha invertito la rotta». Ma proprio lì continua a esserci la maggiore carenza.

Per quanto riguarda il plasma, la situazione è ancora più critica. La quantità totale raccolta (684 mila litri nel 2003 e 725 mila nel 2004) è insufficiente per coprire la richiesta stimata in circa 800 mila litri annui. Nelle aree carenti perdurano, quindi, il ricorso alla donazione occasionale e la dipendenza dall’importazione di farmaci plasmaderivati dall’estero.

Proprio per aumentare la solidarietà, il ministero della Salute continua le campagne promozionali, svolte insieme con le maggiori associazioni di volontariato: Avis, Fidas, Cri e Fratres. Associazioni che da sempre operano perché la donazione sia anonima, gratuita e periodica (al contrario, Paesi come Svezia, Germania, Austria retribuiscono i donatori), in modo da sviluppare la cultura del dare gratuitamente, senza discriminazioni, e offrire a chi ha bisogno un aiuto concreto, evitando speculazioni economiche.

L’Avis, ricordiamolo, è stata fondata nel 1927 a Milano dal dottor Vittorio Formentano e si è costituita ufficialmente come Associazione volontari italiani del sangue nel 1946. La Fidas-Federazione italiana associazioni donatori di sangue è nata a Torino nel 1959, su impulso del professor A. M. Dogliotti, che nell'immediato Dopoguerra aveva fondato il gruppo provinciale di Torino e poi l’Associazione Piemonte. La Croce rossa italiana-Cri e i suoi volontari non hanno bisogno di presentazioni. Fratres, infine, è un’associazione che «ha in comune con le Misericordie l’ispirazione cristiana, un’organizzazione basata soprattutto sull’aderenza alle diverse culture locali, sulla libera espressione delle potenzialità e sulla capacità di dare risposte concrete ai bisogni della comunità».

Un discorso a sé, al quale accenniamo appena, riguarda la donazione d’organi. Secondo dati del Centro nazionale trapianti, nel 2005 «l’Italia mantiene il suo secondo posto fra le grandi nazioni europee per numero di donatori». A livello regionale, ancora una volta in testa c’è il Centro-Nord: prima la Liguria (40,7 donatori per milione di persone), seguita da Emilia Romagna (36,4), Piemonte-Valle d’Aosta (34,1) e Veneto (32). In fondo alla classifica: Puglia (7,5), Sicilia (7,2) e Calabria (6,5). In termini numerici, nel 2005 sono stati effettuati 3.166 trapianti (tra i quali 1.663 di rene, 1.049 di fegato e 345 di cuore) quando i pazienti in lista d’attesa erano ben 8.883.

Anche dietro questi interventi c’è l’estrema necessità di sangue. Come ricorda un recente documento della Fidas Piemonte, per un trapianto di organi necessitano anche 40 sacche di sangue, e l’ospedale «Molinette» di Torino, il più importante del capoluogo, ne richiede in media 140 ogni giorno. A fronte di queste esigenze e di una media raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità di cinque donatori ogni cento abitanti, la media italiana non raggiunge, come s’è detto, i tre.

Ben venga, quindi, il recente invito del sindaco di Torino a donare sangue, gesto che «interroga le nostre coscienze e ci spinge a riflessioni sull’esistenza umana e sulla qualità della vita: non dobbiamo pensare che sia solo un problema che riguarda altri». Non a caso, papa Benedetto XVI, domenica 13 giugno 2005, in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue (quest’anno cadrà l’11 giugno) ha ringraziato i donatori per «la loro generosità rivolta ai fratelli che ne hanno bisogno. Il loro gesto, che supera l’aspetto umanitario già di per sé meritorio, è un atto tipicamente cristiano e, sull’esempio di Cristo che ci ha redento con il Suo sangue, chiede di essere imitato e continuato».


per esempio e il ritrattino di Danielix di cattivi lombardi e dei volontorosi abitanti di altre regioni mi sembra poco brillante.

Direi che e' piu' verosimile dire che in ogni parte d'Italia sempre piu' gente e' egoista e sempre piu' gente perde buon senso. Il leghismo all'incontrario e' idiota come il leghismo, con tutto il rispetto ovviamente, ma cosi' e' e non c'e' altro modo per dirlo. Del resto risulta che Sud e Nord abbiano le stesse tendenze di voto ... La Lombardia in fondo e' fortemente governativa come la solatia Sicilia ...
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Al Caffe' Corretto Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Vai a 1, 2  Successivo
Pagina 1 di 2

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi