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MaXXX eternal tiare Dio maturo

Registrato: 18/02/09 12:13 Messaggi: 2290 Residenza: Dreamland
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Inviato: 13 Feb 2010 17:33 Oggetto: |
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Emmett Brown ha scritto: | A proposito di prese in giro, comunico che le fibre ottiche che arrivano in casa degli utenti fastweb provengono dalla loro cantina, dove c'è un apparecchio chiamato convertitore elettro-ottico che come suggerisce il nome trasforma i segnali da rame a fibra. A monte di questo apparecchio c'è il catalyst, ovvero l'apparato che davvero fornisce la connessione alla potenziale velocità della fibra ottica che c'è in strada.
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Non lo sapevo Emmet grazie per l'informazione.. hai capito quelli di Fastweb per risparmiare non hanno convertito tutta la filiere della rete alla fibra.. in realtà come dici non ci sarebbe nulla di male (anche perché i 10 mega abbastanza pseudoreali di fastweb per noi italiani sono un sogno per pochi fortunati) però cmq come dici non è la vera possibilità della fibra ottica.. sarà sempre possibile un domani riadattare gli apparati di rete levando il rame ma... lo faranno? e offriranno mai una connessione oltre i 10mbit? direi di no... troppo costose e visto che cmq in italia ci dobbiamo prendere le briciole delle nostre adsl fastweb rimane vincente cmq agli occhi della gente e ci guadagna... per chi sta nelle zone coperte rimane la scelta più performante la loro fibra ottica e quindi te la danno a prezzi non proprio regalati.
Chiamiamoli scemi i dirigenti di fastweb son dei furboni.. per non parlare ma qui forse si va in off topic della questione che fastweb in realtà sia una grande MAN (metropolitan area network) con tutti i pro e i contro della cosa. |
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MaXXX eternal tiare Dio maturo

Registrato: 18/02/09 12:13 Messaggi: 2290 Residenza: Dreamland
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Inviato: 13 Feb 2010 17:36 Oggetto: |
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Puppybarf ha scritto: | Già, se non fosse che i soldi che guadagna se li tiene. Mica li guadagna per la nazione. |
Mi avete levato le parole e gli applausi dalla tastiera ragazzi  |
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mauro_mbf1948 Dio minore

Registrato: 18/03/08 06:06 Messaggi: 742 Residenza: genova
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Inviato: 24 Feb 2010 04:48 Oggetto: |
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Vorrei capire una cosa. Si parla di connessioni, velocità etc. e qui siete tutti O QUASI, fuori tema parlando di vizi e virtù di Berlusconi.-
Parliamo invece dell'argomento VERO non di quello DI pretesto e fuori argomento, per favore.-
Se parliamo di connessione, dobbiamo dire che finora l'ADSL non copre ancora tutte le zone dell'Italia, il Satellite è necessariamente più lento, in ricezione del segnale dall'utente VERSO IL SATELLITE, è più rapido in trasmissione dati, al pari dell'ADSL dal Satellite , VERSO l'UTENTE finale...-I costi sono ancora alti.-
Anche se abbiamo i rilievi montuosi per coprire con i ripetitori causa orografia della nostra Bella Italia abbiamo sempre delle zone d'ombra. Le nostre costruzioni in cemento armato sono autentiche gabbie di faraday, basta avvolgere un cellulare nella carta stagnola o nel foglio di alluminio e non riceve più.- Il principio è quello. Provate a collegarvi con un cellulare anche appena costruito, quindi di ultra nuova generazione, se è nel cassetto di una scrivania completamente in metallo anche nel piano di lavoro. Basta mezzo millimetro di ferro e tutto tace.-
Per INCISO: Prove fatte; quando squillavano i cellulari dei colleghi fuori per lavoro, (che li dimenticavano o venivano lasciati in ufficio ) noi per lavorare senza squilli musichette e suonerie cretine li chiudevamo nel cassetto del collega.-
Troniamo al discorso.
Cosa che il FILO invece supera agevolmente: ma abbiamo da fare però per le lunghezze notevoli, con la riduzione del segnale disperso per resistenza ohmica e dispersione elettromagnetica, nonchè per disturbi (elettroindotti) che ostacolano ed interferiscono per induzione elettromagnetica con l'originale corrente elettrica debolissima intrappolandola in campi magnetici che ne creano per forza la riduzione e la distanza utile.-
Non per nulla, quando ci sono disturbi in audio per i vecchi "baracchini" che sovente hanno dispersioni o disturbi RF bastano in ingresso sul cavo schermato del dispositivo che porta il segnale (come nei giradischi) due semplici, vecchie impedenze VBK 200 ossia delle ferriti forate, in cui vengono fatti passare all'interno ad anello i conduttori del segnale sotto forma di poche spire intrappolano per cortocircuito magnetico qualsiasi frequenza radioindotta, lasciando passare il segnale analogico puro nel doppino stereo più il filo od i fii di schermatura antironzio.-
Un normale filo elettrico in rame sezione un mmq ha un resistenza alla corrente in Ohm di circa 22 Ohm al chilometro. Valore immutabile o di poco con la qualità del rame. Non è molto ma si fa sentire con le cadute di linea per le microtensioni, con le microcorrenti che ne derivano e soprattutto complicato e moltiplicato dalla LUNGHEZZA delle linee.-
E' lo stesso problema che avevano le vecchie linee telefoniche e telegrafiche di un tempo, che avevano i classici Ripetitori elettromagnetici a relè che usavano il campo magnetico generato dalla microcorrente del filo ricevente (del segnale ricevuto) per azionare un elettromagnetino a contatti (o Relè) che a sua volta reimmmetteva in rete un segnale sincrono come quello ricevuto. (ma potenziato con una nuova campo magnetico e segnale generato a impulsi modulato dal primo , ma con alimentazione tramite una seconda sorgente elettrica esterna ).
Era ed è ancora a parte complicazioni circuitali e di codifiche il principio dell'attuale amplificatore elettronico di segnale .-
E finora a parte la elettronica e super elettronica è ancora lo stesso principio vigente in qualsiasi RIPETITORE di segnale.- Cui abbiamo aggiunto la complicazione delle codifiche per i segnali via radio.-
Soluzione? Solo AUMENTARE la sezione dei cavi per ridurre le resistenze elettriche al minimo, ed utilizzare metalli conduttori come l'argento rispetto al rame, ma di impossibile soluzione, a causa dei costi e dei PESI necessari dei cavi che renderebbero obbligatorio l'utilizzo interrato ma con tutti i problemi che ne derivano, come passaggi, proprietà, permessi, sistemi antisismici, antifrana, di impermeabilizzazione circuiti, distanze, sostanze da superare (roccia, metalli, cemento) orografie ed idrografie, e così via.-
Il peso specifico dell'argento oltre che al costo spropositato, lo rende inutilizzabile al posto del rame, perchè maggiormente ossidabile.-
Infatti i contatti di superqualità, sono di solito in oro o dorati o anodizzati perchè non si ossidino, e con sistemi antiscintilla. (L'elettronica con glì SCR e la trasmissione con fotoaccoppiatori si è sostituita a questi sistemi, ma non per tutto)
Per adesso pertanto il problema è insoluto e forse insolvibile per le attuali tecnologie.
E' inoltre risaputo che più la frequenza è elevata è più le onde radio (perchè anche per telefonini Wi Fi etc sempre di onde radio si tratta, e più le medesime sono DIREZIONALI.- E si fermano facilmente attraversando sostanze compatte (roccia, metalli, cemento, ARMATURE DEL CEMENTO)
Le famose e vecchie ONDE LUNGHE, e medie utilizzate in certe trasmissioni di un tempo, coprivano praticamente da tutte le parti, potendo scavalcare anche monti e valli in quanto riflesse dalle Fasce di Wan Allen che circondano la Terra, ossia erano come "ripiegate" seguendo il campo magnetico e la curvatura terrestre.
Erano però inadatte per poter trasmettere onde nello Spazio rettilinee e direzionali, oltre alla potenza necessaria per ottenere gli stessi risultati come con la Modulazione di frequenza al posto di quella di Ampiezza, e dato l'utilizzo di onde corte ed ultracorte che avevano bisogno di minore energia per le lunghe distanze.
Oggi giorno con la frequenza elevatissima e la potenza necessaria, arriviamo oltre lo Spazio, e si comunica direttamente con la Luna, come abbiamo visto.-
Ma tutte le nostre apparecchiaturine sempre più portatili devono sempre fare i conti con la riduzione esasperata delle dimensioni, che richiedono microcomponenti, bassissime tensioni elettriche per i componenti e delle relative alimentazioni, distanze troppo piccole fra componenti per disperdere il calore generato, ma sempre presente per la quantità e la vicinanza dei componenti elettronici, e che per gli assorbimenti per le varie funzioni dei nostri apparecchi ormai non solo per comunicare, ma con sistemi audio oltre che di DATI richiedono assorbimenti di corrente incompatibili sia con lo spazio e con la autonomia delle apparecchiature.
Dato che la quantità di energia è sempre proporzionale alla superficie totale interna della batteria che ospita le sostanze chimiche che si convertono durante la carica e restituiscono corrente elettrica durante la scarica (per riconversione originale in originale delle sostanze chimiche che reagiscono fra di loro per tornare allo stato originario pre carica) se vogliamo apparecchiature ultrapiccole e portatili abbiamo sempre il problema, irrisolvibile per ora, che è inutile creare una apparecchiatura di un centimetro cubo di dimensione che richiede una batteria da 5 centimetri cubi ossia da ossia più grande del dispositivo .-
Stesso problema che si ha con qualsiasi tastiera. E' stupido creare una microtastiera che richiede uno spillo o la punta di una penna biro per essere azionata perchè non contiene le dita o l'apposita pennina in dotazione.
Gli schermini touch screen sono sensibili al contatto ma anche agli urti ed alle vibrazioni e si danneggiano più facilmente delle tastierine a gomma elettronduttrice, per pressione esagerate incaute e per cadute. E non possono avere superfici di utilizzo più piccole del punto di contatto delle dita.
I telefonini Touch screen che abbiamo adesso sono con display enorme che limita la riduzione delle dimensioni! Il contrario di quello che volevamo avere!
Le unghie se premuti troppo li danneggiano. Utilizzare comandi vocali, a parte il fatto che complica la circuitazione, richiede alimentazione ulteriore e ulteriore assorbimento per comandare il dispositivo di conversione audio in segnale codificato.
NOTA BENE: (quello che faceva semplicemente senza codifiche ed alimentazione, un microfono tradizionale elettromagnetico che non richiedeva energia esterna per bassissime distanze (parlo di pochi metri) Esempio, Due vecchie cuffie telefoniche magnetiche a magnete permanente ad alta impedenza usati ognuna come microfono ed altoparlante.)
Il risultato delle microdimensioni, è sempre la scarsa autonomia, la scarsa portata del dispositivo che richiede Celle e dispositivi ripetitori ed amplificatori del segnale.-
Per quanto riguarda invece la connessione fisica a mezzo conduttori, la fibra ottica costa ed è di lenta diffusione, perchè richiede la sostituzione di tutti i dispositivi di connessione e trasporto segnale.
Come qualcuno ha detto occorre per forza rivolgersi a pochi come Fastweb che svolge il servizio diretto di connessione ottica/utente, e che per ora fa pagare CARO il servizio....a meno fino a che non ci sarà sufficiente e soprattutto QUALIFICATA concorrenza. Nonchè occorre aggirare o pagare i brevetti.-
Ma in caso di disservizio o scontentezza o costi eccessivi per le tasche dell'utente, è anche difficile abbandonarli come sistema, in quanto occorre servirsi DI NUOVO della vecchia linea a doppino metallico e tornare al vecchio collegamento telefonico.- PAGARE E TACERE.-
Attualmente poi ci sono connessioni miste di fibra ottica e rame, ed addirittura che mi risulti fibra ottica che si appoggia a linee elettriche e cavi metallici come i circuiti tradizionali.
Il Collo di bottiglia è evidente.-
A mio avviso ci vorrà ancora del tempo. Inoltre sarà sempre più difficile dovere trovare codifiche sempre più complicate con decodificatori altrettanto complicati per fare si che i segnali radio non interferiscano uno sull'altro, cosa che con la trasmissione dati sarebbe davvero devastante.-
La distanza con la fbra ottica che sfrutta la trassparenza del vetro e le riflessioni speculari sui lati del rivestimento, per non disperdersi, richiede comunque frequenti amplificatori di segnale, che a loro volta vanno alimentati.-
Non è cambiata moltissimo la trasmissione dati a parte la velocità di trasmissione.- Usa sempre gli stessi principi!
Secondo me dobbiamo aspettare con pazienza che il rame ceda il posto alla trasmissione a fibra ottica. Ma ci vorrà del tempo.- Ma ancora di più trovare batterie sempre più piccole ma che possano dare GRANDE energia ed autonomia. Sembra voler cercare il moto perpetuo.....
Cercare di precorrere i tempi, e come volere creare un solvente universale, che però non può essere utilizzato perchè non esiste il contenitore adatto nè per fabbricarlo, nè per immagazzinarlo.-
Non sono Ingegnere elettronico od esperto di reti. Parlo semplicemente per le cognizioni elettriche ed elettroniche apprese dalla comparsa della Valvola termoionica fino ai aprinmi transistor da me utilizzati da bambino (12 anni o giù di lì) con la mia passione per l'elettricità e l'elettronica.-
Ricordiamoci sempre che qualunque dispositivo elettronico per quanto complicato, non potrà mai superare la soglia della base di tutti i sistemi logici, 1 e 0 perchè la corrente elettrica o che passa o che non passa. Non ci sono vie intermedie nel digitale.-
Almeno, questo è il mio modesto parere.-
Cerchiamo COMUNQUE, VI PREGO, di riportare il problema all'origine per risolverlo, non facendo diatriba politica fuori ARGOMENTO parlando di trasmissioni.
Sotto qualunque regime, più o meno efficiente il problema tecnico da risolvere è uguale. -
LA CORRENTE ELETTRICA E GLI ELETTRONI SONO UGUALI PER TUTTI.-
Mauro
Ciao |
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