Olimpo Informatico

Zeus News · Ospite

Commenti all'articolo Informatici Senza Frontiere
Perché anche comunicare è un bene primario

Silent Runner

Ottimo! Ma perché in questo Paese per avere un servizio efficiente dobbiamo sempre attendere la buona volontà e l'inventiva dei singoli e delle associazioni senza scopo di lucro?
E' così difficile agire in modo intelligente e per il bene comune?
Sarebbe interessante conoscere il codice per la segnalazione per il versamento del 5 per mille.

Roberto1960 · Dio maturo Registrato: 21/01/08 00:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma

Silent Runner · Inviato: 24 Feb 2010 11:51 Oggetto: Interconnessione e post-colonialismo

Un consiglio del tutto condivisibile ma credo che le Onlus serie sappiano dove poter intervenire e come. Solitamente, episodi come quello che hai descritto, quello del Bidet, avvengono perché di mezzo ci sono istituzioni elefantiache autoreferenziali.

Inoltre, comunicare con un aborigeno può essere estremamente utile a me.
Avrei molto da imparare, sicuramente.

Ricordo la strofa della canzone di De André "Potevo assumere un cannibale al giorno per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle."
E non è solo una metafora.

Ho un cliente che si occupa di etnobotanica. I suoi racconti hanno evidenziato che una buona interconnessione fra culture diverse può, se ben fatta, tutelare gli ambienti umani e culturali consentendo a noi occidentali di recuperare conoscenze e senso che abbiamo perduto o mai conosciuto e a queste culture antiche, di rivalutare il loro ruolo evitando così di farsi fagocitare dal colonialismo e dal post colonialismo "umanista" che ha fatto altrettanto danni a causa del fatto che, la comunicazione, disgraziatamente è rimasta a senso unico.

Roberto1960 · Dio maturo Registrato: 21/01/08 00:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma

Silent Runner · Inviato: 24 Feb 2010 12:23 Oggetto:

La canzone è "Amico fragile".
Forse i film sui nativi americani contengono qualche nota retorica ma credo che, sostanzialmente. il messaggio si possa interpretare nel modo migliore, cioè privilegiando una lettura in termini di utilità dell'interconnessione fra le culture.

Considerato tutto, compreso il digital divide che tiene lontane intere aree e migliaia di cittadini in un Paese come il nostro, trovo altresì ammirevole che qualcuno si preoccupi di non lasciare nella stessa condizione popolazioni più svantaggiate di noi.

Voglio ricordare che la comunicazione che l'homo sapiens ha trasformato in tutto il bene e tutto il male del mondo è pur sempre frutto di volontà e ingegno. Due merci che non sono merci.

Il selvaggio è nel pensiero occidentale, un mito controverso, un Giano bifronte. Ma tutti, me compreso, dimentichiamo che fra i due lati della medaglia regna il centro del tutto, la medaglia stessa. In questo caso è l'uomo, e nessuna precisazione antropologica può renderci poi così diversi dall'aborigeno salvo i necessari distinguo che ci separano, appunto, dalla conoscenza che gli permette di sopravvivere nel suo ambiente.
E noi nel nostro.

{Mara} · Ospite

Vi ringrazio per l'interesse ai progetti di ISF e vi invito a visitare il nostro sito, nel caso vi piacerebbe dare un vostro contributo di tempo o competenze. I progetti di ISF cercano sempre di essere vicini alla sostenibilità nel tempo, e alla sostenibilità e utilità rispetto a chi ne fruirà. Di certo ci sono molte politiche 'neo-colonialiste' in quanto realizzato nei paesi in via di sviluppo, ma ci sono anche molti modi di sviluppare progetti davvero legati alle esigenze della popolazione locale, non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in Italia.
Per quanto riguarda il 5xmille, qui ci sono tutte le informazioni necessarie: http://www.informaticisenzafrontiere.org/Sostienici/#fragment-3
Ciao e a presto!