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democrazia: questa sconosciuta
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
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Registrato: 13/07/07 13:00
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MessaggioInviato: 01 Mar 2010 09:50    Oggetto: democrazia: questa sconosciuta Rispondi citando

- democrazia: questa sconosciuta -
di Paolo De Gregorio, 27 febbraio 2010

Uscendo dalla stretta attualità e rivolgendomi alle persone in buona fede che, come me, cercano una strada possibile e percorribile per superare le logiche distruttive e alienanti di un capitalismo in crisi, che ci considera solo come produttori e consumatori, sento il bisogno di avere con le persone che mi leggono un alfabeto in comune, affinché il discorso, qualunque discorso, parta da una base avanzata e condivisa e non si perda in mille rivoli.
Non sono tesi, ma un metodo di ragionare che propongo a chiunque, se non si vuole restare sempre nel limbo della ininfluenza o del mugugno

Mi vorrei limitare alla parola democrazia, che quasi tutti usano dandole un significato diverso a seconda delle convenienze personali.
La democrazia, nel suo significato etimologico, non è mai esistita, non è mai stata applicata in alcun regime politico. Essa rappresenta il sistema politico più gradito ai capitalisti e ai poteri forti (Chiesa, media, massoneria, Confindustria, mafie), che possiedono, fisicamente, tutta la filiera del consenso, essendo proprietari degli strumenti di produzione, di distribuzione (negozi, supermercati), di pubblicità mediatica (Tv, giornali, riviste), per indurre bisogni e consumi.
E’ un regime che si fa le sue leggi e non si fa imporre regole da nessuno.
La politica, di ogni colore, è subalterna a questo “sistema” che ha prodotto ideologie e convinzioni profonde, visto il regime di quasi monopolio in cui esso opera, anche per l’assenza di una opposizione capace di proporre un modello diverso di produrre e consumare..
Quelle che vengono definite le cooperative rosse, guidate dalla Lega delle Coop, invece di rappresentare una alternativa al capitalismo, sono sul mercato esattamente come gli imprenditori privati, vincono appalti per costruire la base militare americana di Vicenza, e creano personaggi come Consorte, che di rosso ha solo la vergogna del malfattore.
In questi ultimi anni si è anche creata, in Italia, una situazione di mancanza di opposizione, di crisi di identità, che ha portato verso la destra quelle masse lavoratrici che tradizionalmente erano rappresentate dalla sinistra, deluse dalla mancanza di qualunque progetto e dall’abbandono del territorio da parte di una Casta di sinistra ormai comoda nel Palazzo e negli studi della RAI.

La situazione sul campo è questa: vi è di fatto una minoranza di italiani, dal 35% al 40% degli elettori che, per interessi materiali ma anche ideologici, fa strutturalmente parte della classe dominante e niente potrebbe convincerla a rinunciare ai suoi privilegi e al suo ruolo dirigente. Parlo naturalmente di imprenditori, professionisti, commercianti, dirigenti statali e privati di ogni livello, latifondisti, gente che vive di rendita, speculatori di borsa, banchieri, ecc,).
Pensionati, operai, stipendiati, precari, disoccupati, piccoli contadini, casalinghe, sono la maggioranza del popolo italiano e, avendo interessi materiali esattamene opposti a quelli della classe dominante, sono in una brutta situazione, non hanno un partito che li rappresenti con concretezza, non hanno una strategia, sono divisi tra di loro, non leggono giornali nè libri, e a connettersi con molti di essi ci sono solo il “grande fratello” televisivo e le parrocchie.
Le elezioni si vincono grazie al potere della televisione ed alla grande rete di parrocchie e di opere sociali che la Chiesa possiede, e ha sempre offerto alla destra il frutto del suo capillare lavoro: ossia l’indicazione di voto alle sue pecorelle.
Oggi vi sono decine di migliaia di persone che lavorano ogni giorno per tenere a cuccia, nel fatalismo e nella rassegnazione, quello che una volta si chiamava sottoproletariato, con l’aiuto di volontari e il decisivo peso economico delle opere di religione e dell’8 per mille.
Se volete un riscontro sicuro a quello che sostengo, il linguaggio rozzo e greve usato in TV da Berlusconi e da Emilio Fede, contro la magistratura e la sinistra, è un mantra ripetitivo, diretto a lavare il cervello di quel segmento di popolo di cui parlo, quella strategia che fa diventare qualunque bugia, ripetuta all’infinito, una verità popolare.

L’obiettivo politico di chiunque voglia cambiare qualcosa in Italia è quello di raggiungere quell’elettorato, quantificabile al 25-30%, che vota contro i propri interessi di classe, a favore dei suoi padroni, plagiato da TV e preti, e la prima cosa da copiare è che queste persone hanno un linguaggio elementare, non leggono, sono scettici in quanto sempre usati ed ingannati, si possono smuovere solo se si parla di salario sociale per tutti i disoccupati, una casa decente, condizioni di lavoro più sicure, sanità e scuola di buon livello.
Se si vuole vincere bisogna mettere in campo una strategia di intervento speculare a quella dei capitalisti e preti: ossia la sottrazione della RAI ai partiti e alla egemonia del cavaliere (lo scandalo Minzolini è senza precedenti), attraverso lo sciopero del canone e pretendere che essa svolga servizio pubblico, con il presidente eletto direttamente dai cittadini abbonati, e una presenza capillare sul territorio per rappresentare i problemi veri che vivono le classi subalterne, chiedendo partecipazione e mobilitazione.

Inutile farsi illusione o pensare a facili scorciatoie. La borghesia e i preti hanno costruito il consenso di cospicue masse popolari con quotidiano impegno e grandi mezzi, hanno esperienza e gente preparata, hanno strategia e se, di fronte a questa situazione, continuerà ad esserci il nulla, nulla cambierà.
Mi piacerebbe che quando si discute di politica o del sociale si tenesse conto di questa realtà.
Cari Grillo, Travaglio, Luca Telese, popolo viola, con Internet, Facebook, You Tube, Twitter e le manifestazioni di piazza, si può raggiungere solo gente già informata e attiva, ma non si arriva a quel popolo decisivo per vincere le elezioni che bisogna coinvolgere con l’impegno militante e un programma politico.
Paolo De Gregorio
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madvero
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Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 02 Mar 2010 03:56    Oggetto: Rispondi citando

io questo 3d l'avrei intitolato
democrazia, quest'utopia.

Incupito Incupito Incupito
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paolodegregorio
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Messaggi: 979

MessaggioInviato: 04 Mar 2010 16:42    Oggetto: Rispondi citando

e cara Madvero, questo come lo intitoli?


Dobbiamo tutti ricordare che la più potente arma della disinformazione scientifica è quella della OMISSIONE e chi possiede giornali e televisioni la usa ogni giorno.
“dal 1994 a oggi la magistratura ha chiesto 19 volte alle Camere l’autorizzazione ad arrestare 17 tra deputati e senatori, 15 di centrodestra e 2 di centrosinistra. Richieste sempre respinte, perlopiù con maggioranze oceaniche e trasversali”, questo ricorda oggi 4 marzo Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano.

Questo funzionamento reale del Parlamento e questa arroganza della CASTA dovrebbero essere denunciati con manifesti per le strade, magari fatti a mano, a beneficio di quei milioni di cittadini che vengono tenuti all’oscuro dei fatti che contano e vanno come pecoroni a votare convinti di esercitare un potere reale, mentre ignorano notizie decisive per dare un giudizio sull’operato del governo e sul ruolo della opposizione.

Se qualche organizzazione riuscisse a raggiungere gli elettori, quei ceti popolari che al Nord hanno votato Lega, e fornisse dati chiari sui miracoli del fare e del buon governo della destra, partendo dall’aumento del debito pubblico, l’aumento della disoccupazione e della precarietà, dati sul costo delle inutili missioni militari in giro per il mondo, dati sulla evasione fiscale facilitata da leggi che depenalizzano il falso in bilancio e vogliono limitare lo strumento principe delle intercettazioni, ecco che protremmo andare a libere elezioni!
Senza la conoscenza di questi dati, ufficializzati dalla Corte dei Conti, è impossibile un giudizio, e il monopolio mediatico che queste cose omette di dire, complici tutti i giornalisti, dimostra un immenso potere politico.

L’omissione come sistema: si parli di tutto, di corna, di letto, di vizi privati, ma mai di cose serie, di cifre ufficiali, ad esempio i dati sulla pressione fiscale, che è aumentata, a fronte di roboanti promesse elettorali di diminuirla drasticamente.
Anche nelle arene mediatiche chiuse per le elezioni, non si è mai riusciti a parlare su dati certi, ufficiali, e il penoso, prevedibile, spettacolo delle risse non ha mai spostato un voto, né ha educato la gente a dare il proprio giudizio con serietà e razionalità. Siamo proprio all’anno zero!
Comunque sapere che destra e sinistra in Parlamento votano insieme per tenersi i delinquenti, e presentano molti inquisiti per le amministrative, ci potrebbe indurre a riempire di insulti la nostra scheda elettorale.
Paolo De Gregorio
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madvero
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Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 05 Mar 2010 00:01    Oggetto: Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
e cara Madvero, questo come lo intitoli?

fcile questa ...

omissione, che passione !!!

ma anche

omissione, l'ossessione di chi vuole incarcerarmi per reato di opinione.
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ulisse
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MessaggioInviato: 08 Mar 2010 17:10    Oggetto: Re: democrazia: questa sconosciuta Rispondi citando

Caro Paolo, innazi tutto ti ringrazio per la costanza con la quale esprimi sempre le tue idee.
Poco importa se sono d'accordo con te o no. Quello che conta è che tu esprimi il tuo pensiero con chiarezza e linearità. Non sei mai offensivo o prevaricatore.
Soprattutto, almeno a livello di pensiero (per le azioni dovrei conoscerti personalmente), sei coerente.

Quindi grazie per i tuoi spunti di riflessione che ti prego di non smettere mai di pubblicare perché sarebbe il più grande tradimento che potresti commettere a danno dei tuoi ideali: è proprio quando la gente smette di leggere che bisogna farsi forti e continuare a scrivere. Nella speranza che dopo il disgelo qualcuno trovi le tue idee e le semini.

paolodegregorio ha scritto:
Mi piacerebbe che quando si discute di politica o del sociale si tenesse conto di questa realtà.


Temo sia una pia illusione. Come vedi anche tu, quando qui qualcuno parla seriamente di politica la discussione va in bianco. Se invece in un topic si da via al delirio tutti partecipano...
Ma è normale. E' normale follia umana condita da cattiveria.
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paolodegregorio
Dio minore
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Messaggi: 979

MessaggioInviato: 08 Mar 2010 18:15    Oggetto: Re: democrazia: questa sconosciuta Rispondi citando

ulisse ha scritto:
Temo sia una pia illusione. Come vedi anche tu, quando qui qualcuno parla seriamente di politica la discussione va in bianco. Se invece in un topic si da via al delirio tutti partecipano...
Ma è normale. E' normale follia umana condita da cattiveria.


Caro Ulisse,

il tuo intervento è un sostegno che ho molto gradito.
Anche io spesso temo di parlare al vento, ma le tue parole mi fanno sentire meno solo, e spero sempre che "i semi gettati al vento prima o poi germoglino".
Grazie.
Un abbraccio
paolo
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toto200
Dio minore
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Registrato: 28/11/05 17:43
Messaggi: 664
Residenza: europa

MessaggioInviato: 10 Mar 2010 13:03    Oggetto: Re: democrazia: questa sconosciuta Rispondi

E, quando si tratta di conservare il potere acquisito, ogni mezzo diventa lecito

ADUC ha scritto:
Cittadini, partecipazione, Stato ed elezioni. L'ordinaria illegalita' viene alla luce
Articolo di Pietro Yates Moretti - 6 marzo 2010
Una legge voluta scritta votata e mantenuta dai partiti al potere, di destra e di sinistra. Una legge che protegge loro da nuovi potenziali competitori. E' la normativa che impone la raccolta, l'autenticazione e la certificazione di migliaia di firme per potersi presentare alle elezioni. Un requisito che vede i consiglieri comunali, provinciali e regionali in carica in veste di autenticatori.
Da decenni, grazie a questa normativa, il movimento, la lista civica, il cittadino, hanno dovuto bussare alle porte dei partiti al potere pregandoli di mettere a disposizione gli autenticatori. Un meccanismo che offre al potente la possibilità di negare al nuovo arrivato di competere ... leggi tutto
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