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Licenziato perché usava Internet
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Zeus News
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MessaggioInviato: 02 Apr 2010 12:09    Oggetto: Licenziato perché usava Internet Rispondi citando

Commenti all'articolo Licenziato perché usava Internet
A Pisa in un call center privato un impiegato è stato licenziato perchè navigava in Internet.
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merlin
Dio maturo
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Registrato: 15/03/07 23:32
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MessaggioInviato: 02 Apr 2010 16:11    Oggetto: La Cassazione darà torto al call center? Rispondi citando

La sentenza n..6437 del 17 marzo 2010 della Cassazione, Sez. Lavoro, ha stabilito che il licenziamento «per giusta causa» ha natura disciplinare e, come tale, deve sottostare alle norme dello statuto dei lavoratori.
Nella specie, ha dichiarato illegittimo il licenziamento di una guardia giurata che si era addormentata... in servizio.
In sostanza, afferma la suprema Corte, il licenziamento anche se previsto dalle norme contrattuali è pur sempre un provvedimento che deve essere rapportato alla gravità dell'infrazione commessa dal dipendente.

Tornando al caso di specie, resta da vedere se e quanto abbia giocato nel comportamento del dipendente Tl, l'eventuale convinzione di "farla franca" essendo delegato sindacale, in pianta organica a tempo indeterminato e quanto anche le vicende connesse alla (presunta) insufficienza delle condizioni ambientali minime sul posto di lavoro.
Certo è che il dipendente anziano ma esperto non è più visto come una risorsa aziendale ma soltanto come un peso da eliminare al più presto in omaggio alla trimestrale di cassa; e questo comporta dei rischi anche per chi ha (o vrebbe) il diritto dalla sua.

Panic
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Taurex
Moderatore Software e Sistemi Operativi
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Messaggi: 1057
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MessaggioInviato: 02 Apr 2010 16:18    Oggetto: Re: La Cassazione darà torto al call center? Rispondi citando

merlin ha scritto:

Panic
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paola68
Semidio
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Registrato: 16/08/06 11:16
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MessaggioInviato: 02 Apr 2010 17:51    Oggetto: Re: La Cassazione darà torto al call center? Rispondi citando

merlin ha scritto:
(cut)
Tornando al caso di specie, resta da vedere se e quanto abbia giocato nel comportamento del dipendente Tl, l'eventuale convinzione di "farla franca" essendo delegato sindacale, in pianta organica a tempo indeterminato e quanto anche le vicende connesse alla (presunta) insufficienza delle condizioni ambientali minime sul posto di lavoro.


Se risultasse comprovato:
1) che il suo pc ha installato un software per il controllo del lavoro eseguito (cosa contraria alla legge)
2) che il lavoratore ha effettivamente denunciato la società alla Asl locale per le condizioni di lavoro non adeguate alle norme

non solo dovrà essere reintegrato ma anche risarcito in modo adeguato.
Da quel che si evince dall'articolo, la società ha approfittato di un evento banale e ha trovato un pretesto che ritiene valido per levarsi un rompiballe di torno.
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utonto_medio
Dio maturo
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Registrato: 09/02/08 14:28
Messaggi: 1012

MessaggioInviato: 02 Apr 2010 18:23    Oggetto: Rispondi citando

molto spesso quello che si legge sui giornali è solo una mezza verità.

per come la vedo io (che sono un lavoratore dipendente) se sai che è vietato utilizzare internet a fini personali e tu lo fai... poi sono affari tuoi... intanto le spese del processo alla fine ricadono su tutti noi.

e se nel nostro paese un poliziotto in mutua per un problema ad un polso può andarsene in settimana bianca e i tribunali gli danno ragione allora signori io non sono + d'accordo perchè alla fine chi paga è sempre chi lavora in maniera onesta.
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paul1968
Comune mortale
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Registrato: 02/10/07 20:34
Messaggi: 4

MessaggioInviato: 03 Apr 2010 05:59    Oggetto: Rispondi citando

utonto_medio ha scritto:
molto spesso quello che si legge sui giornali è solo una mezza verità.

per come la vedo io (che sono un lavoratore dipendente) se sai che è vietato utilizzare internet a fini personali e tu lo fai... poi sono affari tuoi... intanto le spese del processo alla fine ricadono su tutti noi.

e se nel nostro paese un poliziotto in mutua per un problema ad un polso può andarsene in settimana bianca e i tribunali gli danno ragione allora signori io non sono + d'accordo perchè alla fine chi paga è sempre chi lavora in maniera onesta.



quoto.
quello che la maggioranza della gente non capisce,è che un eccesso di protezioni.....equivale a nessuna protezione.
......perchè
ogni volta che una ditta si trova in causa per cose come questa,
(che vinca o che perda,non ha importanza in fondo)
ci rimettono i dipendenti,alla lunga.
già il nostro costo del lavoro è più alto che in tre quarti del resto del mondo,
(e la produttività è più scarsa)
ci mettiamo anche a fare delle cause che vinciamo anche se siamo in torto?
ci dimentichiamo un po' troppo spesso che L'UNICO compito che ha un imprenditore,è quello di creare ricchezza.
se glielo rendiamo difficile,non è che è obbligato a restare qui a far beneficenza,eh?
puo' benissimo alzare il deretano e andarsene da un'altra parte.
e non mi stupirebbe se domani quella stessa ditta (e ogni volta che sentono notizie come questa, anche molte altre)
cominciasse ad assumere solo precari o a tempo determinato.
oppure che un giorno di questi decidesse semplicemente che gli è più conveniente emigrare direttamente in qualche paese dove rompono meno le scatole.
(così dopo gli stipendi vanno là....anzichè qua)

personalmente,credo sia meglio lamentarsi meno....e recuperare un po' di meritocrazia.
capire che quando si lavora,ci vuole serietà.
e che non c'è posto per menate varie....filarini,malattie inventate,sindacalisti nullafacenti,internet e casini personali.
siamo affittati al datore.
e il tempo che ci viene pagato non è più nostro,ma è loro.
perchè la globalizzazione è anche questo:
non c'è solo la concorrenza delle merci...
che taglia i guadagni per le aziende,perchè non hanno più un mercato protetto....
c'è anche la concorrenza nella forza lavoro.

e diventerà sicuramente peggio,in futuro.
peggio al punto che nei prossimi anni,quasi tutti (eccetto pochi fortunati)
quando si alzerà il sole.........
dovranno cominciare a correre.
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steverm
Semidio
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Registrato: 15/02/07 12:33
Messaggi: 209

MessaggioInviato: 03 Apr 2010 13:13    Oggetto: Rispondi citando

[quote="paul1968] personalmente,credo sia meglio lamentarsi meno....e recuperare un po' di meritocrazia.
capire che quando si lavora,ci vuole serietà.
e che non c'è posto per menate varie....filarini,malattie inventate,sindacalisti nullafacenti,internet e casini personali.
siamo affittati al datore..[/quote]

Quoto solo queste ultime frasi: sono SUPERD'ACCORDO sulla meritocrazia, sul fatto che non tutti lavorano con lo stesso impegno, che esistono lavoratori indefessi e imboscati, lavoratori seri che lavorano in silenzio e finti malati e cialtroni che hanno come unico merito quello di sapersi vendere facendo i giullari o i valletti ma quando il datore di lavoro, spesso Dio in terra in questioni di giudizio, non capisce un' acca e favorisce solo raccomandati ed inetti allora vuol dire che ha soldi da buttare e allora dopo anni di ingiustizie anche il lavoratore professionale ed onesto si sente in diritto di imboscarsi !
Onesti si ma fessi a vita no !
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paul1968
Comune mortale
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Registrato: 02/10/07 20:34
Messaggi: 4

MessaggioInviato: 04 Apr 2010 13:59    Oggetto: Rispondi citando

steverm ha scritto:
[quote="paul1968] personalmente,credo sia meglio lamentarsi meno....e recuperare un po' di meritocrazia.
capire che quando si lavora,ci vuole serietà.
e che non c'è posto per menate varie....filarini,malattie inventate,sindacalisti nullafacenti,internet e casini personali.
siamo affittati al datore..


Quoto solo queste ultime frasi: sono SUPERD'ACCORDO sulla meritocrazia, sul fatto che non tutti lavorano con lo stesso impegno, che esistono lavoratori indefessi e imboscati, lavoratori seri che lavorano in silenzio e finti malati e cialtroni che hanno come unico merito quello di sapersi vendere facendo i giullari o i valletti ma quando il datore di lavoro, spesso Dio in terra in questioni di giudizio, non capisce un' acca e favorisce solo raccomandati ed inetti allora vuol dire che ha soldi da buttare e allora dopo anni di ingiustizie anche il lavoratore professionale ed onesto si sente in diritto di imboscarsi !
Onesti si ma fessi a vita no ![/quote]


ergo,il tuo impegno varia a seconda di quello che pensi sia giusto.

.......molto nobile.
ma a fine mese,esigi che i tuoi soldi in busta siano sempre quelli.

vedi che non capisci?
il tuo lavoro e la tua produttività devono essere slegati dalle tue opinioni o dal tuo sentire......
e rapportati solo ed esclusivamente alla tua paga,punto.
sempre che tu sia una persona seria,
perchè
come è giusto pretendere che il tuo impegno sia pagato fino all'ultimo euro,
è altrettanto giusto che il datore veda remunerato
il suo impegno economico,
indipendentemente dal suo aver soldi da buttare
o dalle tue impressioni su di lui.

se non lo sei,allora parliamo per niente....
e tu prima o poi uno sarai di quei licenziati di cui parliamo all'inizio di questo post.
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vinxonline
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MessaggioInviato: 06 Apr 2010 23:28    Oggetto: Rispondi citando

Da uomo che di mestiere segue centinaia e centinaia di potazioni IT di clienti, colleghi etc. ci terrei a dire e sottolineare che

1) il VNC (real, ultra, o quello che volete) non è un keylogger, non "traccia" 'lattività bensì fa tutt'altro e per altro in modo sufficientemente palese (leggi: l'utente se ne accorge quando "entri a sbirciare") nel 99% dei casi viene usato per SUPPORTARE I CLIENTI/COLLEGHI e non per spiarli da remoto... c'è ben altro per fare questo, se lo si deve fare ma sapendo di andare CONTRO LEGGE

2) è vergognosamente assurdo che si possa cantar vittoria dopo essere stati pizzicati non una ma chissà quante volte a non fare il proprio lavoro ma a fare il fancazzista. Non sarà questo l'esempio delle n-volte, okay, ma è assurdo che si possa in tutta tranquillità telefonare a mamma, a papà, a mezzo mondo, leggere il giornale anzi tutta la rassegna stampa, stamparsi le foto della gita del figlio, mandare baci e galline su facebook, fotocopiarsi le ricette del bimby, prenotarsi le vacanze DURANTE L'ORARIO DI LAVORO OCCUPANDO ORE ED ORE (e risorse) per poi... lamentarsi se si viene anche solo richiamati un attimo all'ordine. E' ASSURDO. In più è doppiamente vergognoso il fatto che non si faccia notare abbastanza che si FIRMANO circolari in cui si sottoscrive che gli strumenti di lavoro sono (ma guarda un po' sti nazisti dei datori di lavoro!) DA USARE PER LAVORO...

Mi auguro che il signore in oggetto che ricorre alla magistratura per dimostrare che le sue dita non sono sporche di marmellata neanche un po', non venga reintegrato ma abbia la fortuna di aprirsi una sua azienda, assumere 10-100 dipendenti e... trovarsi nello stesso caso ma dall'altro lato, con un suo dipendente facebucchiano-fancazzista. Glielo auguro.

Vinx-leggermente-urtato-che-si-sfoga

p.s. dimenticavo: ...e non ho citato i trojan&co presi dai siti di pornazzi&co che poi ci tocca pulire perchè "chissà come è entrato, io lavoravo nel gestionale, non ho neanche messo il mio pennino che casualmente mi porto in borsa ma non uso mai!..."
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mauro_mbf1948
Dio minore
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Registrato: 18/03/08 05:06
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MessaggioInviato: 07 Apr 2010 04:25    Oggetto: Re: Licenziato perché usava Internet Rispondi citando

Commenti ha scritto:
Commenti all'articolo Licenziato perché usava Internet
A Pisa in un call center privato un impiegato è stato licenziato perchè navigava in Internet.


Beh sappiamo tutti che non si DEVE navigare (si può ma non si DEVE detto in corretto italiano) durante le ore di lavoro ed un addetto ad un call center DEVE rispondere alle domande che fanno i Clienti non perdere tempo in navigazioni personali.-

Devo anche dire che chi lavora nel call center di solito è una persona che ha un TERMINALE con un programma di lavoro da utilizzare. Se è un pc di solito non ha libero accesso.

In taluni casi come noi, quando lavoravo in una ditta commerciale avevamo il passaggio obbligato attraverso il server della ditta che non permetteva semplicemente altri programmi di posta elettronica o accesso libero ad internet ai non addetti semplicemente con una password di rete, che veniva sostituita sovente e che toglieva ogni velleità.-

Anche scaricamente non erano possibili. Qualunque installazione richiedeva la Password di Administrator.-

Qualunque installazione di programma apparentemente anche riuscita non si poteva avere se non digitando la password di administrator.-

E' chiaro che se il dipendente navigava in internet, ci potevano essere queste possibilità.

1) Il server non fitrava gli accessi ad altri siti non di lavoro;
2) L'impiegato era riuscito in qualche modo a scoprire la password di accesso alla rete, e se ne era servito per bypassare le protezioni del server;
3) L'impiegato aveva libero accesso esterno per poter rispondere alle domande del Cliente, ma anche qui avrebbero dovuto esserci dei siti permessi ed altri no. Cosa facilissima da fare collegando il server della ditta per i Dipendenti ad un PC a ciclo chiuso non connesso all'esterno con funzioni di "serbatoio dati" da aggiornare a cura dell'administrator di rete, tranne pochi siti necessari di lavoro (fra cui quello principale della Ditta o del Call center).

Noi in Ditta avevamo un server o meglio un Hub interno ed un router che ci permettava di collegarci, noi di Genova tramite il server della ditta di Milano, collegato a sua volta a quello della Casa Madre all'estero, con tutti i pc nel mondo della Multinazionale; Con la mail potevamo lo stesso scrivere loro, ma non si poteva proprio usare altro sistema di posta elettroniche se non il Lotus Notes.

Ma chiunque poteva mettere in rete un suo lavoro utilizzabile da altri.

Per tutto il lavoro poi ci avevano installato il SAP su cui ognuno aveva accesso per quello che riguadava il suo settore al CED. Io potevo collegarmi con la produzione, con l'ufficio vendite Acquisti e con i fornitori della ditta. Preparavo e facevo offerte e trasmettevo gli ordini definiti; ma non avevo accesso alla fatturazione, ed alla contabilità, per fare un esempio.-

Chiaramente un qualsiasi ABUSO non deve essere permesso, in quanto si tratterebbe sempre di clientela cui non verrebbe data risposta, creando malcontento e disservzio. Cosa che se generalizzata oltre al disservizio sarebbe di nocumento agli altri dipendenti; porterebbe il call center ad avere spese o minori incassi, che regolerebbe....licenziando altri dipendenti.- Le scuse non mancherebbero mai.-

Nella notizia non si parla DI COSA si occupasse il Call Center, se di ricerche di clientela con telefonate domiciliari, se offrivano servizi di telefonia od altro o se invece era una classica ditta commerciale per vendita prodotti industriali o no. E in tal caso se era un servizio assistenza tecnica o cosa d'altro che comportasse necessariamente RICERCHE su internet. Pensiamo ad una biblioteca informatizzata.-

Quindi è giusto che vengano tolti i pelandroni e chi non sta alle regole, senza tuttavia esagerare.-

Anche le Ditte, se non cogliono essere FREGATE dal dipendente sanno benissimo che una password di rete, bloccherebbe qualsiasi cosa. Potrebbe essere anche cambiata con frequenza, basterebbe non installare il blocco sui computer dei soli aventi diritto all'accesso.-

Mauro
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MessaggioInviato: 07 Apr 2010 07:29    Oggetto: Rispondi citando

Trovo i post precedenti davvero surreali!!
Ci sono delle leggi che regolano il rapporto tra datore di lavoro e dipendnente, in particolare lo statuto dei lavoratori che impedisce il controllo a distanza e le norme sulla privacy, oltre a sentenze recenti che impediscono al datore di lavoro di controllare la navigazione dei dipendenti di nascosto e senza avvisarli.
Sono norme che tutelano la parte più debole nel rapporto di lavoro, non mi pare giusto essere continuamente spiati sul proprio posto di lavoro senza neanche saperlo, altro che fancazzisti e sfaticati come si vorrebbe far credere.
Peraltro vnc che viene spesso usato per fare teleassistenza, può essere installato anche in modalità nascosta senza che neppure l'icona relativa, compaia sulla traybar e consentendo da remoto, di avere la esatta replica del proprio desketop, che può perfino essere registrata, insomma una vera e prorpia intercettazione in piena regola, cosa che ripeto, è vietata dalle leggi vigenti.
E allora, i datori di lavoro debbono prima imparare a rispettare le regole a i diritti dei propri dipendenti (che non sono degli schiavi sui quali si può sperimentare di tutto , poi nelle forme corrette e nel rispetto della legge potranno fare tutte le contestazioni che vogliono.
Debbono poi anche imparare a gestire le proprie reti e facendolo bene possono impedire/limitare qualsiasi uso da internet, ai pennini, all'installazione di applicazioni non gradite o volute e così via.
La verità è che probabilmente quel lavoratore rompeva le scatole chiedendo il rispetto di standard di lavoro adeguati in termini di ambiente e sicurezza, facendo intervenire anche la asl, e allora piuttosto che mettersi in regola meglio trovare un modo per mandarlo via.
Ricordatevi che la sicurezza e il benessere ambientale hanno ricadute anche pesanti sulla salute fisica e psichica delle persone e prentendere, che le norme in questo campo siano rispettate è un diritto fondamentale irrinunciabile, in quanto mette in gioco la vita delle persone.
Poi tutti a pinagere lacrime di coccodrillo, quando sui giornali troviamo delle persone che muoiono sul lavoro, ma coloro che si battono per farle rispettare, prima che capititi l'irreparabile sono considerati dei rompicoglioni che non vogliono lavorare.
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MessaggioInviato: 07 Apr 2010 08:58    Oggetto: Manzoni remembered Rispondi citando

..Come i capponi di Renzo Tramaglino. Incupito
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 07 Apr 2010 13:44    Oggetto: Re: Manzoni remembered Rispondi

Silent Runner ha scritto:
..Come i capponi di Renzo Tramaglino. Incupito

Applause Applause Applause
Mai metafora fu più azzeccata !!!
C'è veramente di che deprimersi... Crying or Very sad
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