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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 20 Mag 2010 15:17 Oggetto: Santoro addio? |
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- Santoro addio? -
di Paolo De Gregorio, 20 maggio 2010
Varie pagine del “Fatto Quotidiano” di oggi, 20 maggio, sono dedicate all’accordo di Santoro con la RAI, che sembra più un licenziamento incentivato che una scelta del giornalista.
Alte sono le grida emesse con lettere al giornale che invitano Santoro alla “resistenza”. Io non sono tra questi.
Non sono mai riuscito a seguire Santoro, come non riesco a seguire il gemello Floris, e disprezzo tutti questi falsi dibattiti, astiosi e urlati, che sedimentano nelle persone una certezza, negativa, che è quella che hanno sempre ragione i più telegenici e aggressivi, e si accetta il principio che è impossibile esprimersi pacatamente e con argomenti basati sulla realtà dei fatti.
Se vogliamo restare con i piedi saldamente a terra, dovremmo dedurre che queste parodie mediatiche della democrazia, ascritta ad una sinistra che non esiste, hanno portato solo sconfitte elettorali e sono la foglia di fico per giustificare la conquista coloniale di Rai1 e Rai2 da parte delle truppe minzolinate inviate dal padrone d’Italia.
E’ ora che, di fronte ad una RAI occupata militarmente, la si smettesse con i piagnistei ed i mugugni, si dicesse ad alta voce che la RAI è irriformabile, in quanto riempita di soggetti fedeli a partiti politici o parenti dei funzionari, e che l’unica strada è abbandonarla al suo destino, non pagare più il canone, e fare come ha fatto Travaglio che ha fondato un giornale autogestito dai giornalisti.
Vi è più di un milione di persone, quelle che hanno consentito a Santoro di andare in onda al Paladozza di Bologna, disponibili a finanziare una emittente televisiva nuova, autogestita da un gruppo di giornalisti televisivi, satirici, intellettuali emarginati, che devono semplicemente darsi da fare, finirla con titubanze e paure, e dimostrare che nulla è più progressista di una iniziativa al di fuori dei partiti e dei potentati economici (vedi De Benedetti che fa il segretario occulto del PD), e proporre una linea editoriale di assoluta indipendenza, di attenzione ai problemi reali delle persone, che provochi in tutte le regioni una partecipazione giornalistica dei cittadini che vogliono denunciare e cambiare.
A livello televisivo non c’è ancora uno spazio, come quello nella carta stampata rappresentato da Travaglio e soci, bisogna occupare questo vuoto, e se contribuiamo a far fallire l’odiata RAI togliamo potere ai partiti e a Berlusconi.
Se Santoro e i suoi sodali non faranno questo è segno che la passione civile così sbandierata non era vera, e le dure critiche di Massimo Fini più vicine alla realtà.
Travaglio è partito con una campagna di abbonamenti preventivi e ce l’ha fatta.
Santoro e altri potrebbero fare lo stesso: se mi chiedono di disdire l’abbonamento RAI e metterlo a disposizione della BBC del popolo, io lo faccio subito e convinco parecchie persone a farlo.
Nessuno ci regalerà mai niente e le conquiste sono lente, dure, faticose, ma se finisce la passività e inizia la cultura della iniziativa dal basso e dell’autogestione si apre una nuova era.
Paolo De Gregorio |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 22 Mag 2010 15:41 Oggetto: Re: Santoro addio? |
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paolodegregorio ha scritto: | se mi chiedono di disdire l’abbonamento RAI |
non puoi visto che non è un abbonamento ma una tassa.
Da pagarsi salvo che non elimini da casa ogni apparecchio atto a ricevere trasmissioni dei canali televisivi |
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toto200 Dio minore


Registrato: 28/11/05 17:43 Messaggi: 664 Residenza: europa
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Inviato: 25 Mag 2010 14:59 Oggetto: Re: Santoro addio? |
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ioSOLOio ha scritto: | paolodegregorio ha scritto: | se mi chiedono di disdire l’abbonamento RAI | non puoi visto che non è un abbonamento ma una tassa.
Da pagarsi salvo che non elimini da casa ogni apparecchio atto a ricevere trasmissioni dei canali televisivi |
Un compromesso percorribile potrebbe essere questo:
1. chiedi alla RAI che ti insacchi il televisore;
2. smetti di pagare il "canone";
3. versi i 100€ del "canone" risparmiato alla BBC del popolo.
Sono ben conscio che:
a) sia molto più facile a dirsi che a farsi;
b) se la RAI ti insaccasse il TV non vedresti più nemmeno la BBC del popolo.
Ma, in merito al primo punto, ricordo che la strada del paradiso è irta e piena di spine. In merito al secondo credo che l'insaccamento sia un'ipotesi remota.
E comunque, ricordo, sto tratteggiando un compromesso  |
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Danielix Amministratore


Registrato: 31/10/07 16:30 Messaggi: 9749 Residenza: All'inferno. Con Jimi Hendrix. E con gusto.
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Inviato: 25 Mag 2010 15:39 Oggetto: Re: Santoro addio? |
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ioSOLOio ha scritto: | non puoi visto che non è un abbonamento ma una tassa. |
mmmh...
E se è una tassa perché la si paga a un ente?
La richiesta di pagamento non la si riceve da un ufficio imposte, bensì dalla Rai...
Com'è 'sto fatto?  |
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danielegr Dio maturo


Registrato: 04/05/05 09:54 Messaggi: 2277 Residenza: 43 54 26,81N 7 56 25,35E Altitudine 184 m.
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Inviato: 25 Mag 2010 16:08 Oggetto: |
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L'anno scorso, incazzatissimo perchè in TV c'erano quasi solo repliche di programmi vecchi scrissi alla Rai, chiedendo se, visto che loro trasmettevano solo copie di roba precedente, avrei potuto pagare l'abbonamento inviando la fotocopia della ricevuta dell'anno precedente. Questa è la loro risposta (il senso dell'umorismo non alberga in RAI... e poi mi hanno anche cambiato di sesso!!)
Citazione: | Gentile Signora Gr...,
in seguito alla Sua comunicazione del 14/06/2009, Le confermiamo che l'obbligo al pagamento del canone di abbonamento alla televisione, secondo quanto disposto dall'art. 1 del R.D.L. del 21/02/1938 n. 246, sorge a seguito della detenzione di uno o piu' apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualita' o dalla quantita' del relativo utilizzo (Sentenza costituzionale 12/5/1988 n. 535 - Sentenza cassazione 3/8/1993 n. 8549). Precisiamo che il canone e' un'imposta (Sentenza Corte Costituzionale n. 284 del 26/06/02 - Sentenza Corte di Cassazione del 03/08/93 n. 8549) che viene comunemente definita abbonamento (cui la Corte Costituzionale e la Corte di cassazione hanno piu' volte riconosciuto la natura tributaria di imposta).
La informiamo che la Rai e' la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo (D.P.R. 28/3/1994) e svolge un ruolo nel soddisfacimento del diritto dei cittadini all'informazione e per la diffusione della cultura nel paese. Come tale e' tenuta ad assolvere determinati obblighi di servizio pubblico nei confronti dello Stato, adeguando la propria programmazione a precisi standard indicati nel Contratto di Servizio stipulato con il Ministero delle Comunicazioni. In questa prospettiva si colloca l'esistenza di una forma di finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo mediante il ricorso ad un'imposta - il canone - a carico di tutti i soggetti che detengono un televisore. Il fabbisogno finanziario della Rai e' coperto altresi' con i proventi della pubblicita' (art. 15 legge 103/1975). La Rai e' tenuta a rispettare limiti di affollamento pubblicitario molto piu' rigorosi rispetto a quelli gravanti sull'emittenza privata (art. 8 legge 223/90; art. 10 D.P.R. 28.3.1994). Con il contratto di servizio e' prevista una netta separazione tra le attivita' di servizio pubblico della Rai, finanziate con il canone, da quelle commerciali, finanziate con la pubblicita'.
La informiamo inoltre che il canone di abbonamento alla televisione viene riscosso dalla Rai per conto dell'Agenzia delle Entrate che ne destina il 91% alla Rai Radio Televisione Italiana, la quale deve attenersi al rispetto degli obblighi imposti che prevedono che il 65% della programmazione annuale, nella fascia oraria compresa tra le h 6.00 e le h 24.00 tratti argomenti e fornisca informazioni di approfondimento, attualita', a carattere istituzionale, con temi sociali e di pubblica utilita', trasmissioni scientifiche ed ambientali, con l'obbligo di seguire specifici vincoli riguardanti i minori, i disabili, temi di formazione, ecc.
Sperando di essere stati esaustivi nella nostra risposta, restiamo a disposizione per ulteriori informazioni da richiedere al seguente indirizzo http://www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/Scriveteci.aspx e porgiamo cordiali saluti.
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