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Software libero per cambiare il mondo
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 22 Gen 2004 00:00    Oggetto: Software libero per cambiare il mondo Rispondi citando

Commenti all'articolo Software libero per cambiare il mondo
I principi del Software Libero come fondamento di un mondo basato non sull'accumulazione, ma sulla condivisione. Quattro chiacchere con Stefano Barale.
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Stanco
Ospite





MessaggioInviato: 26 Gen 2004 09:28    Oggetto: Rispondi citando

Perché Stallman ritratto su di una bandiera "rossa" con una "stella" da parte a GNU? E quell'inno un tantino di "sinistra"?
Perché volete appropriarvi di una cosa che non è vostra (come spesso accade)?
Nelle prime pagine di "Codice libero", il libro su Stallman, c'è scritto a chiare lettere che GNU non ha nulla a che vedere con il comunismo!
Keep in mind!
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Michele Bottari
Ospite





MessaggioInviato: 26 Gen 2004 10:05    Oggetto: Il significato della bandiera rossa Rispondi citando

Accostare il ritratto di Stallman (sì, è proprio lui) con la bandiera rossa e la stella ha un significato puramente ironico: il senso dell'articolo è analizzare il software libero come possibile strumento di lotta sociale. Potevo accostarlo a qualche simbolo religioso, cattolico o islamico, ma credo che le proteste sarebbero state ben maggiori.

G.N.U. non ha niente a che vedere con il comunismo, con la sua retorica pomposa e le sue repressioni. Non era necessario ribadirlo, ma male non fa.

Diverso è il discorso con il termine "sinistra": volenti o nolenti, se vogliamo cambiare quello che non va di questo mondo dobbiamo lottare contro chi questo mondo lo vuole mantenere tale e quale, i cosiddetti "conservatori". Parlare di "sinistra", in modo svincolato dagli attuali schieramenti partitici e dai loro rappresentanti, non mi sembra dunque fuori luogo.
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Stefano Rudello
Ospite





MessaggioInviato: 26 Gen 2004 13:49    Oggetto: Stallman non è un assasino Rispondi citando

Perche pubblicate la foto di R.Stallman e GNU Facendo riferimento a un assassino come il CHE.
Lui non ha mai difeso i suoi ideali con un mitra in mano e non spara agli utenti winzoz.
Non è politica, ma storia, il Che era un assassino come Hitler, Mussolini e Stalin.
Pertanto scusate la polemica, ma non mi sembra corretto questo paragone.
Ciao e w il free softwere
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Pier Luigi Tolardo.
Ospite





MessaggioInviato: 26 Gen 2004 14:29    Oggetto: Rispondi citando

Michele Bottari, l'Autore dell'articolo, ha spiegato come l'accostamento Stallman- Che Guevara sia stato ironico e non un arruolamento forzoso del Free Software nella sinistra rivoluzionaria.
Oltretutto, sapiamo bene, perché i nostri lettori ce lo hanno spiegato che esistono tanti supporters del free software che non hanno coloritura politica, sono disinteressati alla politica o tengono ben separati software e politica. Così come la critica alla multinazionale Microsoft e l'opzione pro-Open Source è fatta propria anche in ambienti di estrema destra radicale e sociale oppure contro il copyright ci sono anche softwaristi iperliberisti e neoliberali.
Però non sono d'accordo ad accostare il Che a Hitler o a Stalin e non perché sia un fan acritico o sfegatato di Guevara di quelli che hanno in cameretta il poster o portano la maglietta più in omaggio al merchandising e ai suoi profitti che ai valori che incarna.
Hitler e Stalin sono stati dei dittatori, hanno creato uno Stato totalitario e realizzato genocidi e lager e gulag mentre il Che era un guerrigliero che combatteva in America Latina. Ha combattuto a Cuba contro la dittatura di Batista, insieme a Fidel Castro, ma è morto troppo tempo prima che anche Castro trasformasse Cuba in una dittatura ed è morto in Bolivia ucciso da formazioni militari di un regime dittatoriale. Il suo mito si alimenta proprio di questo: ha combattuto le dittatura di destra in nome di un ideale di giustizia sociale ed è scomparso prima di vederne le delusioni e le speranze tradite.
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Pincopallino
Ospite





MessaggioInviato: 27 Gen 2004 12:15    Oggetto: Citazione del "Che" Rispondi citando

Questo "eroe" insegnava a sparare a qualunque "capitalista" avesse più di 15 anni....
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Roberto
Ospite





MessaggioInviato: 28 Gen 2004 13:10    Oggetto: Concetto di "sinistra"..... Rispondi citando

Sottoscrivo in pieno la definizione di "sinistra" fornita da Michele, come di un atteggiamento a voler modificare lo stato attuale delle cose, pensando non solo ai propri interessi privati ma al benessere complessivo di una comunità.
Sono convinto che lo sviluppo del free software possa essere, in questo senso, un mattone basilare nell'abbattere alcune discriminazioni tra "chi può" e "chi non può"....
Inoltre, come appassionato di storia moderna, sarei curioso si sapere la fonte da cui Pincopallino ha tratto la sua drastica citazione...
Per le mie conoscenze attuali, i fatti accertati corrispondono molto di più a quanto affermato da Pier Luigi.....
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Pincopallino.
Ospite





MessaggioInviato: 28 Gen 2004 17:16    Oggetto: Rispondi citando

Citazione apparsa nel "Corriere della Sera", più di una volta. Se fai un ricerca negli archivi dovresti trovarla.
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Faber.
Ospite





MessaggioInviato: 29 Gen 2004 01:24    Oggetto: Rispondi citando

Non posso che essere d'accordo con chi critica l'accostamento fra il Comunismo e Richard Stallman; ha più volte affermato, durante le interviste, che il movimento GNU non ha nulla che fare con correnti politiche.

Quella bandiera, anche se realizzata con scopo ironico, non fa altro che dare un'accostamento sbagliato e senza alcun fondamento agli utenti che conoscono poco o niente la filosofia del Software Libero.

Con rispetto, ma suggerisco di togliere l'immagine (o modificarla in modo rilevante).
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.Claudio BOTTARI.
Ospite





MessaggioInviato: 11 Ago 2010 13:24    Oggetto: Rispondi

Anche i leghisti hanno a cuore il sw libero. Ho depositato una proposta di legge.
Cordiali saluti.
Claudio BOTTARI

PDL 39 - NORMA IN MATERIA DI PLURALISMO INFORMATICO E ADOZIONE DI FORMATI APERTI E STANDARD PER DOCUMENTI DIGITALI NELLA SOCIETA' DELL'INFORMAZIONE DELLA LOMBARDIA

Citazione:
Art. 1 Linee guida per lo sviluppo della società dell'informazione.

1. Al fine di favorire la partecipazione alla vita democratica e l'utilizzo dei servizi pubblici da parte dei cittadini e delle imprese, l'abbattimento delle barriere tecnologiche che ostacolano la diffusione della conoscenza e l'innovazione tecnologica nonché il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, la Regione Lombardia:

a) promuove lo sviluppo locale della società dell'informazione e la realizzazione di un sistema regionale integrato e interoperabile, mediante la diffusione delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, secondo criteri di efficacia, efficienza, congruità e ottimizzazione dell'impiego delle risorse nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT);

b) sostiene il pluralismo informatico attraverso l'impiego e la diffusione di formati aperti, eliminando altresì ogni barriera dovuta a difformità di standard;

c) predilige l’uso di software libero, nel rispetto del principio costituzionale di buon andamento e del principio di economicità dell’attività amministrativa, di cui all’articolo 1, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modificazioni ed integrazioni;

10. favorisce la diffusione e lo sviluppo del software libero, quali programmi per elaboratore elettronico rispondenti ai requisiti di cui ai punti a), b), c), e) dell'art. 2 della presente legge, in considerazione delle positive conseguenze sulla concorrenza e la trasparenza del mercato, nonché sull'economia pubblica, sullo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica.

2. La Regione Lombardia definisce le modalità e le iniziative tecniche, finanziarie e organizzative necessarie per il conseguimento delle finalità di cui al comma 1 mediante l'adozione di apposite linee guida per lo sviluppo della società dell'informazione, approvate dalla Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, e aggiornate di norma con cadenza triennale.

3. La Regione Lombardia riconosce il particolare valore formativo del software libero e lo incoraggia nel rispetto dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche nell'insegnamento, promuovendo, all’interno degli interventi di cui al successivo articolo 6, forme di collaborazione per il recepimento nell'ordinamento scolastico e nei programmi didattici dei principi e del contenuto della presente legge, nell’ambito della progressiva informatizzazione dell'istruzione pubblica.



Art. 2 – Definizioni.

Ai fini della presente legge si intende per:

a) licenza di software libero: una licenza di diritto di utilizzo di un programma per elaboratore elettronico, che renda possibile all'utente, oltre all'uso del programma medesimo: la possibilità di accedere al codice sorgente completo e il diritto di studiare le sue funzionalità; il diritto di diffondere copie del programma e del codice sorgente, accordando a chiunque riceva una copia del programma per elaboratore gli stessi diritti e possibilità di chi fornisce la copia; il diritto di apportare modifiche al codice sorgente; il diritto di distribuire pubblicamente il programma ed il codice sorgente modificato.

b) software libero: ogni programma per elaboratore elettronico distribuito con una licenza di software libero come definita nell'articolo 2, comma 1 del presente testo di legge.
c) programma per elaboratore a codice sorgente aperto: ogni programma per elaboratore elettronico il cui codice sorgente completo sia disponibile all'utente, indipendentemente dalla sua licenza di utilizzo.
d) software proprietario: un programma per elaboratore, rilasciato con licenza d'uso che non soddisfi i requisiti descritti nell'articolo 2 comma 1 della presente legge.
e) formati di dati liberi: i formati di salvataggio ed interscambio di dati informatici le cui specifiche complete di implementazione siano note, a disposizione di ogni utente e liberamente utilizzabili per tutti gli usi consentiti dalla legge; siano documentati in modo completo e approfondito in modo che sia possibile scrivere un programma per elaboratore in grado di leggere e/o scrivere dati in tali formati sfruttando tutte le strutture e le specifiche descritte nella documentazione; non siano presenti restrizioni di alcun tipo all'uso di tali formati di dati.



Art. 3 - Soggetti destinatari.

1. La presente legge si applica alle azioni e agli interventi della Regione Lombardia e degli enti pubblici e privati, comunque costituiti, sui quali la medesima esercita poteri di indirizzo e controllo.



Art. 4 - Pluralismo informatico e formati aperti.

1. Al fine di garantire la più ampia libertà di accesso all'informazione pubblica attraverso il pluralismo informatico, la Regione Lombardia promuove e incentiva l'uso di formati digitali aperti e non proprietari, per la documentazione elettronica e per le basi di dati.

2. Per le stesse finalità di cui al comma 1, ciascuno dei soggetti di cui all'articolo 3:

a) persegue, nelle forme e nei limiti previsti dalla disciplina vigente, la rimozione delle barriere all'accesso alle informazioni, mediante l'adozione di formati standard per la predisposizione dei programmi e delle piattaforme e con l'impiego ottimale dei software;

b) concorre alla diffusione dell'uso di formati standard e di codici sorgente aperti;

c) impiega almeno un formato di dati di tipo aperto, ai sensi dell'articolo 68, comma 3, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, “Codice dell’amministrazione digitale” nelle operazioni di memorizzazione e pubblicazione dei propri documenti, al fine di garantirne la disponibilità e fruibilità.



Art. 5 - Archivi elettronici.

1. Gli archivi elettronici di ciascuno dei soggetti di cui all'articolo 3 sono strutturati secondo criteri di interoperabilità mediante protocolli aperti, in modo da consentire agli altri soggetti di cui all'articolo medesimo e agli enti locali del territorio lombardo l'accesso ai relativi dati, in conformità alla disciplina vigente in materia di protezione dei dati personali e nel rispetto dei limiti di conoscibilità dei dati stabiliti dalla disciplina vigente.





Art. 6 - Riuso e valutazione comparativa delle soluzioni.

1. In occasione dell'acquisizione dei programmi informatici, i soggetti di cui all'articolo 3, in conformità all'articolo 68 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e in relazione alle proprie esigenze, effettuano una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico. Tale valutazione dovrà essere svolta analizzando anche gli impatti organizzativi delle diverse soluzioni considerate, comprese, ove disponibili, soluzioni a codice sorgente aperto o a licenza libera. Qualora venga prescelto un software a codice sorgente aperto, il fornitore deve necessariamente e senza costi aggiuntivi per l'amministrazione consentire la modificabilità del codice sorgente anche al fine di modificare i programmi per elaboratore in modo che l’amministrazione li possa adattare alle proprie esigenze.

2. Laddove i soggetti di cui all’articolo 3 intendano avvalersi di un software che sia non sottoposto a licenza di software libero, non a codice aperto e non disponibile con il riuso, dovranno motivare esaustivamente la ragione della scelta.

3. La Regione Lombardia, nella produzione e gestione di servizi di interoperabilità e di applicativi, si impegna a realizzare e a cedere in riuso programmi software basati su codice sorgente aperto e sull'utilizzo di protocolli e formati, standard ed aperti.

4. La Giunta regionale determina le modalità con cui in particolare vengono svolte le seguenti attività:

a) censire, aggiornare, gestire e pubblicizzare una mappa delle richieste, delle competenze e delle esperienze disponibili sul territorio;

b) favorire la diffusione dei programmi riusabili e a codice aperto anche collaborando con i soggetti di cui all'articolo 3 nella definizione delle attività di cui al presente comma;

c) promuovere programmi annuali, attività di formazione e informazione dirette alle amministrazioni locali, alle piccole e medie imprese (PMI) e alle istituzioni scolastiche;

d) promuovere forme di coordinamento interregionale e di collaborazione con le amministrazioni locali e con altri soggetti pubblici e privati del territorio lombardo, operanti nel settore.

5. La Regione Lombardia istituisce un Fondo per lo sviluppo del software libero allo scopo di finanziare i programmi di cui al presente articolo.

6. La Giunta regionale fissa tramite apposito regolamento, le condizioni per la concessione dei finanziamenti finalizzati allo svolgimento dei progetti di cui al presente articolo.



Art. 7 - Incentivazione alla ricerca ed allo sviluppo.

1. La Giunta regionale, in coerenza con le linee guida per lo sviluppo della società dell'informazione di cui all’articolo 1, può approvare programmi di ricerca specifici per lo sviluppo di programmi per elaboratore da rilasciare sotto licenza di software libero.



Art. 8 - Norme transitorie.

1. La Giunta regionale approva le linee guida di cui all'articolo 1 entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge.

2. La Regione Lombardia adeguerà progressivamente le strutture informatiche e le competenze professionali necessarie per il conseguimento delle finalità di cui all'articolo 1.

3. La competente commissione consiliare si occupa di monitorare l'attuazione della presente legge nel corso dei primi tre anni dalla sua approvazione.



Art. 10 - Norma finanziaria.

1. Agli oneri derivanti dall’attuazione della presente legge si fa fronte con le risorse annualmente stanziate all’U.P.B. 3.2.2.3.51 (Ricerca e trasferimento tecnologico).
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