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I nemici della Rete sono tra noi
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 24 Set 2010 13:49    Oggetto: I nemici della Rete sono tra noi Rispondi citando

Commenti all'articolo I nemici della Rete sono tra noi
Alessandro Gilioli e Arturo Di Corinto denunciano i rischi per la libertà della Rete in Italia.



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Silent Runner
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Registrato: 16/05/05 09:17
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MessaggioInviato: 25 Set 2010 10:54    Oggetto: Rispondi citando

Come al solito una bella sintesi della situazione attuale, politica, legislativa, culturale ed Etica. Ma quello che temo è che questo bell'articolo finisca per essere letto dai soliti e più sensibili utenti della rete, sensibili alla libertà di tutti e non solo al proprio interesse di nicchia. E lo stesso potrebbe essere per questo libro di denuncia.

Fra le cose che sempre più spesso osservo intorno a me, nel mondo per così dire "reale" e in quello "virtuale" che è poi popolato esclusivamente da persone reali, è una sorta di pigro compiacimento del dissenso.
Siamo attendisti, aspettiamo che sia qualcun altro a fare la prima mossa, salvo poi tirarci indietro quando ci viene richiesto di partecipare attivamente.
Troviamo energie e voglia di fare, dire, baciare, lettera, testamento (è una vecchia filastrocca per fare la conta, non sono diventato pazzo), magari sui network che ci consentono di esprimere il nostro lato più infantile e giocoso come Twitter, Face Book o più in genere le chat.
Lì troviamo voglia ed energie per esserci, salvo poi sottostare alle regole più o meno democratiche che questi network offrono.

E' uno strano modo di essere cooptati da "qualcuno" che in qualche modo ci consente di essere liberi attraverso di lui, un lui, però, impersonale come un coltello che può essere usato per ferire così come tagliare il pane.

Resta il fatto comune a molti, dell'indifferenza verso le proprie libertà. Consideriamo solo il lato pratico ed economico, talvolta solo quello affettivo o viceversa. Ma la libertà non è solo un diritto: è anche un dovere verso se stessi e verso gli altri, è un bene che può essere disperso o sostituito facilmente con protesi mentali di varia fattura, colore e sostanza.

Notavo rileggendo per le dovute correzioni, come nel teorizzare su queste cose si rischia di incorrere in tautologie. E anche questo può essere un segno di stanchezza e di disincanto. E su queste premesse affondano le loro radici le tirannie.

Ma la cosa più triste, se vista con il senno di poi, è che queste tirannie trovano consensi e approvazione molto più di quanto lo facciano operazioni come quelle promosse dai (forse ingenui ma non stupidi) paladini delle libertà universali.
Varrà perciò l'esigenza, per tutti noi, di dare un'occhiata, prima che ciò si ripeta, al senno di prima.
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Zorro
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Residenza: Torino

MessaggioInviato: 25 Set 2010 13:09    Oggetto: Rispondi citando

in un thread di ZN parallelo di oggi relativo al blackout temporaneo di FB c'è qualcuno che si lamenta che va subito tutto "in politica".

Ora è che la nascita di internet ha fatto nascere dei territori che la politica non è stata in grado di governare da subito come governava invece il resto della societa.

Io penso che più che nemici della rete si debba parlare di politici che la temono perchè non sono diventati in grado di governarla, e perchè vedono come l'obiettiva difficoltà di governo della rete indebolisca la forza della loro visione della politica.

Il successo politico dei grillini è invece il successo di chi ha capito il valore della rete come nuovo mezzo di comunicazione, al di là dell'essere daccordo o meno con ogni singola posizione da loro espressa.

Io da giovane ho fatto politica perchè la consideravo il mezzo principe per stare nella società perchè quel modo di fare politica richiedeva di stare tra la gente "come pesci nell'acqua".

Ora vedo che, anche tra i giovani impegnati, la rete ha permesso un modo di stare in collegamento che non richiede più nemmeno l'esistenza dell'acqua. Incontrarsi è un optional, basta schiacciare il tasto di accettazione dell'amicizia in FB.

E non mi si dica che sono nemico della rete se dico che FB fa cagare e che erano molto meglio le osterie che frequentava mio padre, ma tant'è! Ogni generazione deve sostituire i suoi valori a quelli della generazione precedente.

A me però visto in questo modo FB fa paura, se questo è il modo di stare al mondo oggi.

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digirun
Dio maturo
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MessaggioInviato: 25 Set 2010 14:10    Oggetto: Rispondi citando

DUE POST PERFETTI, quelli che mi hanno preceduto, ai quali non occorre aggiungere niente.

Andrebbero presi, così come sono e scolpiti su pietra!

Peccato che in pochi leggeranno, meno ancora capiranno e il tutto andrà perduto... come lacrime nella pioggia!*

*citazione "nobile"
so' da me, che non è mia, non scrivete un post per dirmelo Wink
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cisco
Dio minore
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Registrato: 25/09/08 18:41
Messaggi: 779

MessaggioInviato: 25 Set 2010 15:48    Oggetto: Rispondi citando

Molto lucide le analisi di Silent e Zorro. Anche io, come digirun, ho poco d'aggiungere.
La Rete è il naturale anticorpo a questa specie di... non so nemmeno come chiamarla... dittatura mondiale, globalizzazione di idee, che vinca il più forte...
È ovvio che cercano di infilarsi anche lì, e purtroppo ci riescono.
Accentrare le opinioni in Rete in un singolo posto, come i Social Network, così da controllare meglio tutti.

Molti ci cascano, ma fortunatamente non tutti.

Visto che la Rete non potrà essere bloccata, potranno solo tentare di convogliarti in posti precisi e ben architettati.

Molti non si indignano per leggi e lacciuoli alla Rete perché sentono di non farne parte.
Pensano che siano problemi "dei giovani", di "quelli che scaricano a scrocco".
Loro pensano ancora che si possano aggiustare le cose con la politica, senza accorgersi che la politica, come la intendevamo prima, non esiste più.
Non esistono più ideologie politiche, ma solo convenienze politiche.
La politica sembra un supermercato: credi di avere la scelta sui prodotti, scegli, scegli e poi ti accorgi che tutti i prodotti si assomigliano e tutti i supermercati hanno gli stessi prodotti e prezzi.

Sul "pigro compiacimento del dissenso" tutto italiano, poi, è un problema che l'italiano ha sempre avuto. Se non abbiamo mai fatto una rivoluzione, un motivo ci sarà no?

La vera politica ormai si fa in Rete, e tra qualche tempo dovranno prenderne atto un po' tutti.
Ma fino ad allora, cercheranno di contrastarla con ogni loro mezzo.
L'unica arma a nostro favore? Parlarne, poco importa se pochi leggeranno.
Si inizia sempre così. Anche una goccia, poi, diventa mare.
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digirun
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MessaggioInviato: 25 Set 2010 15:59    Oggetto: Rispondi citando

Ottima "integrazione" CISCO ok!
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{paolo del bene}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Set 2010 16:03    Oggetto: Rispondi citando

Arturo Di Corinto ed Alessandro Giglioli non denunciano un accidenti, Giovedì 23 Aprile 2009 alla Camera dei Deputati, Sala delle Colonne il sottoscritto Paolo Del Bene denunciava il rischio per la rete.

Ci hanno messo 1 anno e 5 mesi, quasi 6 per recepire il messaggio, ora affrontano l'argomento ?

Chiedete ad Altroconsumo la copia del video integrale che si è trattenuta senza alcuna autorizzazione, dato che l'intervento da me effettuato davanti ad Alesasndro Giglioli, Vincenzo Vita, Giovanna Melandri... ha lasciato molti senza parole, compresi quelli della Free Hardware Foundation Italia.
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Zeus
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Registrato: 21/10/00 01:01
Messaggi: 12775
Residenza: San Junipero

MessaggioInviato: 26 Set 2010 22:48    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ci hanno messo 1 anno e 5 mesi, quasi 6 per recepire il messaggio, ora affrontano l'argomento ?


Gilioli lo conosco meno, ma Arturo di Corinto fa attivismo (concretamente) da una ventina d'anni, e forse anche da prima.

Certo non tutti sono come il "nostro" Paolino, che arriva dove nessun altro uomo ha mai messo piede prima...
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{Giambattista}
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MessaggioInviato: 27 Set 2010 07:40    Oggetto: Atiberlusconismo da strapazzo Rispondi citando

Alessandro Gilioli e Arturo Di Corinto fanno solo antibrluconismo da strapazzo. Tutto è finalizzato a denunciare i rischi per la libertà quando derivano dalla parte avversa. Tipico sinistrume. Non si sono mai accorti dei disastri che hanno provocato, ma sul serio, gli amici loro e gli amici degli amici loro.
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Silent Runner
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Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 27 Set 2010 09:53    Oggetto: Re: Atiberlusconismo da strapazzo Rispondi citando

{Giambattista} ha scritto:
Alessandro Gilioli e Arturo Di Corinto fanno solo antibrluconismo da strapazzo. Tutto è finalizzato a denunciare i rischi per la libertà quando derivano dalla parte avversa. Tipico sinistrume. Non si sono mai accorti dei disastri che hanno provocato, ma sul serio, gli amici loro e gli amici degli amici loro.

Ancora con questi discorsi?
Quando capiremo la lezione dei galli di Renzo Tramaglino?
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{Giambattista}
Ospite





MessaggioInviato: 29 Set 2010 05:50    Oggetto: Uomini, galli e galline. Rispondi

Mi si permetta di spiegare. Il problema non è Berlusconi, che è una risorsa (straordinaria) per il nostro Paese, ma sono certi bipedi (comuni), apparentemente uguali a noi, e non di certo superiori a noi, che si credono galli: ti etichettano "gallina" e dunque vorrebbero cantare solo loro nel pollaio comune. A questa sorta di bipedi monocoli la Storia, che si ripete, non è servita: loro credono di essere i portatori del Vero e del Giusto (ereditati), possibilmente sulla pelle degli altri. Volendo ancora stare, un po' stretti, nel bestiario: chi gallo si fa nella pentola finisce. Che sarebbe: chi pecora si fa (il) lupo (un lupo) se la mangia.
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