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Wikileaks e il bug del cloud computing
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 21 Dic 2010 11:12    Oggetto: Wikileaks e il bug del cloud computing Rispondi citando

Commenti all'articolo Wikileaks e il bug del cloud computing
Wikileaks è l'estremo fenomeno che mette in dubbio la validità del paradigma del cloud computing. Ecco perché.


Foto via Fotolia
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{Robert Maroon}
Ospite





MessaggioInviato: 21 Dic 2010 14:23    Oggetto: Rispondi citando

La dipendenza dai root name server e la facilita' con cui si puo' oscurare un sito non cambia se il sito e' ospitato su un server fisico piuttosco che sul cloud.

Tralascio eventuali commenti sull'utilizzo sdi strumenti in salsa open (il software di gestione dei DNS lo e' gia').
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joecondo
Comune mortale
Comune mortale


Registrato: 05/09/08 12:14
Messaggi: 2

MessaggioInviato: 22 Dic 2010 04:15    Oggetto: Rispondi citando

articolo di fuffa in salsa open
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{Giambattista}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Dic 2010 08:37    Oggetto: Rispondi citando

A me sembra più che altro di sostanza open in salsa fuffa. Ma non son sicuro.

Forse è perché mi son perso gli articoli che in passato trattarono del cloud computing volendo fornire degli spunti di consapevolezza in merito al significato legale oltre che tecnico del paradigma.

Bisogna che mi aggiorni.

Giambattista
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Dic 2010 11:49    Oggetto: Rispondi citando

E' interessante vedere come tutti parlano di cloud computing, ma nessuno dice cos'è... forse perché la percentuale di persone che ha un minimo di consapevolezza dell'argomento è infinitesimale rispetto al numero di persone che ne parla.
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Zorro
Dio maturo
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Registrato: 23/08/05 09:56
Messaggi: 1111
Residenza: Torino

MessaggioInviato: 22 Dic 2010 13:05    Oggetto: Rispondi citando

Concordo col giudizio che quest'articolo è fuffa.

Del resto il cloud computing è un concetto talmente vago che milioni di persone e migliaia di aziende ne stanno già usufruendo senza saperlo.

Chi usa Gmail sta facendo del CC?

Chi utilizza (obbligatoriamente) il sito dell'agenzia delle entrate sta facendo del CC?

Più in generale usa un applicativo web sta facendo del CC?

La definizione "per CC si intende un insieme di tecnologie informatiche che permettono l'utilizzo di risorse hardware (storage, CPU) o software distribuite in remoto." si applica a tutti e casi visti prima.

Mi correggo! non è l'articolo che è fuffa ma il CC in sè che è materia inconsistente.

Old
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gomez
Dio maturo
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Registrato: 28/06/05 11:26
Messaggi: 2112
Residenza: Provincia di Torino

MessaggioInviato: 22 Dic 2010 18:34    Oggetto: Rispondi citando

Zorro ha scritto:

Mi correggo! non è l'articolo che è fuffa ma il CC in sè che è materia inconsistente.


magari fosse _solo_ inconsistente :-\

chiunque abbia lavorato su VM sa che avere i propri dati solo
su un host ti mette alla merce' dell'owner di quell'host, che
puo' da un momento all'altro e senza consultarti eliminarli, anche
solo per pura e semplice dabbenaggine

se non avessi costantemente salvato i miei dati in locale avrei
perso piu' volte mesi di lavoro, e in una delle piu' grandi realta'
mondiali dell'informatica: ma gli imbecilli ci sono ovunque :-(

per non parlare dei problemi di linea, che potevano metterti in
condizione di non vedere i tuoi file per ore (e sto parlando di
backbone pagate carissime, mica di connessioni free)

quindi non mi vengano a parlare di CC come di un passo avanti,
si tratta di un salto mortale all'indietro e bendati

Mauro
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mda
Dio maturo
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Registrato: 01/11/06 10:39
Messaggi: 6648
Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 22 Dic 2010 22:16    Oggetto: Rispondi citando

gomez ha scritto:
Zorro ha scritto:

Mi correggo! non è l'articolo che è fuffa ma il CC in sè che è materia inconsistente.


magari fosse _solo_ inconsistente :-\

chiunque abbia lavorato su VM sa che avere i propri dati solo
su un host ti mette alla merce' dell'owner di quell'host, che
puo' da un momento all'altro e senza consultarti eliminarli, anche
solo per pura e semplice dabbenaggine

se non avessi costantemente salvato i miei dati in locale avrei
perso piu' volte mesi di lavoro, e in una delle piu' grandi realta'
mondiali dell'informatica: ma gli imbecilli ci sono ovunque Sad

per non parlare dei problemi di linea, che potevano metterti in
condizione di non vedere i tuoi file per ore (e sto parlando di
backbone pagate carissime, mica di connessioni free)

quindi non mi vengano a parlare di CC come di un passo avanti,
si tratta di un salto mortale all'indietro e bendati

Mauro


Verissimo. Del resto ci sono vari gradi di Cloud, dal più semplice (es: Gmail) al più complesso.

Comunque il problema dell'articolo riportato si risolve con l'instradamento forzato, solo che è una tecnica vecchissima e di conseguenza dimenticata.

Ciao
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Zorro
Dio maturo
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Registrato: 23/08/05 09:56
Messaggi: 1111
Residenza: Torino

MessaggioInviato: 23 Dic 2010 11:49    Oggetto: Rispondi citando

mda ha scritto:


Comunque il problema dell'articolo riportato si risolve con l'instradamento forzato, solo che è una tecnica vecchissima e di conseguenza dimenticata.

Ciao


Mi illumini si "instradamento forzato"? Vuol dire protocollo TCP/IP ma su linea "chiusa" o dedicata, cioè non pubblica?

Grazie Confused

Old
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mda
Dio maturo
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Registrato: 01/11/06 10:39
Messaggi: 6648
Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 23 Dic 2010 21:30    Oggetto: Rispondi citando

Zorro ha scritto:

Mi illumini si "instradamento forzato"? Vuol dire protocollo TCP/IP ma su linea "chiusa" o dedicata, cioè non pubblica?
Grazie Confused

Old


Su linea pubblica. Cerco di riassumere perchè è complesso, poi nei vecchi libri TCP/IP puoi trovare di più.

Dici semplicemente di collegarti ad un IP ma nel pacchetto è contenuto all'interno (come una matriosca) un altro IP e cosi via, instradando il pacchetto per passi successivi. Dunque se vuoi (tu sei A) collegarti con D, ti colleghi da A su B e poi C ed infine D. Una sorta di tunneling su rete pubblica, ma in questo caso salti qualsiasi root-nameserver e root-design (una volta erano diversi adesso tutto è incorporato nel root-nameserver), dato che il percorso in internet lo decidi tu. Del resto l'instradamento che fa un Root in internet è questo.

Questo è già insito nel sistema internet (ricordiamo che è nato come sistema militare) per evitare che un nemico collocandosi presso un root-server all'interno di internet possa farci qualche scherzetto.

Ciao
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Zorro
Dio maturo
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Registrato: 23/08/05 09:56
Messaggi: 1111
Residenza: Torino

MessaggioInviato: 24 Dic 2010 11:38    Oggetto: Rispondi citando

mda ha scritto:
Zorro ha scritto:

Mi illumini si "instradamento forzato"? Vuol dire protocollo TCP/IP ma su linea "chiusa" o dedicata, cioè non pubblica?
Grazie Confused

Old


Su linea pubblica. Cerco di riassumere perchè è complesso, poi nei vecchi libri TCP/IP puoi trovare di più.

Dici semplicemente di collegarti ad un IP ma nel pacchetto è contenuto all'interno (come una matriosca) un altro IP e cosi via, instradando il pacchetto per passi successivi. Dunque se vuoi (tu sei A) collegarti con D, ti colleghi da A su B e poi C ed infine D. Una sorta di tunneling su rete pubblica, ma in questo caso salti qualsiasi root-nameserver e root-design (una volta erano diversi adesso tutto è incorporato nel root-nameserver), dato che il percorso in internet lo decidi tu. Del resto l'instradamento che fa un Root in internet è questo.

Questo è già insito nel sistema internet (ricordiamo che è nato come sistema militare) per evitare che un nemico collocandosi presso un root-server all'interno di internet possa farci qualche scherzetto.

Ciao


Ah! Ah! Capito. Non ti affidi alle routing list dei router disseminati sul percorso da A a D, ma è il pacchetto stesso che contiene l'indirizzo a cui saltare ad ogni nodo.

Grazie.

Smile

Old
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limolimo
Mortale pio
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MessaggioInviato: 25 Dic 2010 19:59    Oggetto: Rispondi citando

mda ha scritto:

Cerco di riassumere perchè è complesso, poi nei vecchi libri TCP/IP puoi trovare di più.

Dici semplicemente di collegarti ad un IP ma nel pacchetto è contenuto all'interno (come una matriosca) un altro IP e cosi via, instradando il pacchetto per passi successivi. Dunque se vuoi (tu sei A) collegarti con D, ti colleghi da A su B e poi C ed infine D.


Aspetta, lasciami pensare perché 'sti imbecilli hanno dimenticato una tecnica così efficiente...

Ah, sì, perché se B o C vengono a mancare, D diventa irrimediabilmente irraggiungibile, poi beh,
se uno si chiama Tronchetti e possiede tutti gli AS intermedi, credo possa arrischiarsi in tale implementazione.
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mda
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MessaggioInviato: 25 Dic 2010 22:29    Oggetto: Rispondi citando

Zorro ha scritto:

Ah! Ah! Capito. Non ti affidi alle routing list dei router disseminati sul percorso da A a D, ma è il pacchetto stesso che contiene l'indirizzo a cui saltare ad ogni nodo.
Grazie.
Smile Old

limolimo ha scritto:

Aspetta, lasciami pensare perché 'sti imbecilli hanno dimenticato una tecnica così efficiente...

Ah, sì, perché se B o C vengono a mancare, D diventa irrimediabilmente irraggiungibile, poi beh,
se uno si chiama Tronchetti e possiede tutti gli AS intermedi, credo possa arrischiarsi in tale implementazione.


Esatto.

In un ottica militare questo può accadere, ma poi diventando internet "civile" è più semplice affidarsi alla semplicità router. Volendo gli puoi far fare il giro del mondo, oppure "aggirare" (internet possiede diversi snodi come se fossero incroci) eventuali ostacoli messi da uno Stato.

Esempio: Se il router C è programmato per non mandare al D (ma collegato ad sia al B che F e F e B sono collegati) ma al H che è sotto controllo del cattivone, poi fare A->B->F->D , fregandolo. Oppure far appare un diverso IP da quello reale.

Ciao
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limolimo
Mortale pio
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Registrato: 16/09/10 23:17
Messaggi: 22

MessaggioInviato: 26 Dic 2010 00:17    Oggetto: Rispondi citando

Per ovviare ai problemi di sicurezza del cloud


ai (miei) clienti porto una linea (mia) instradata su una (mia) rete che arriva al (mio) datacenter senza passare per alcun intermediario, certo...

L'anello debole potrei essere io...
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Zorro
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MessaggioInviato: 27 Dic 2010 12:50    Oggetto: Rispondi citando

limolimo ha scritto:
Per ovviare ai problemi di sicurezza del cloud


ai (miei) clienti porto una linea (mia) instradata su una (mia) rete che arriva al (mio) datacenter senza passare per alcun intermediario, certo...

L'anello debole potrei essere io...


Oppure Telecom o Colt che fanno sto mestiere da quando esistono ... il principio dell'anello debole è vero in assoluto, solo che ci si deve per forza fidare di qualcuno! No?

E se non ti fidi ti metti cintura e bretelle: una banca che io conoscevo aveva e sicuramente ha ancora adesso due linee dati dedicate per ogni agenzia collegata in remoto: doppia spesa per minimizzare ilrischio
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limolimo
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Registrato: 16/09/10 23:17
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MessaggioInviato: 27 Dic 2010 13:22    Oggetto: Rispondi

Zorro ha scritto:
E se non ti fidi ti metti cintura e bretelle: una banca che io conoscevo aveva e sicuramente ha ancora adesso due linee dati dedicate per ogni agenzia collegata in remoto: doppia spesa per minimizzare ilrischio
Old


E' un servizio che offro anche ad aziende più piccole.
Un giorno senza internet può significare grosse perdite, differenziare con un'HDSL ed un'Hiperlan è una soluzione che non comporta spese eccessive.
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