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Zeus News Ospite
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Inviato: 11 Mag 2011 15:39 Oggetto: La rivoluzione mobile è iniziata |
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Commenti all'articolo La rivoluzione mobile è iniziata
Sono sempre di più gli utenti che si connettono a Internet in mobilità: siamo all'inizio di un cambiamento radicale.
Foto via Fotolia
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{utente anonimo} Ospite
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Inviato: 11 Mag 2011 15:49 Oggetto: |
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Dubbio:
Non sarà mica che la crescita dell'internet in mobilità a discapito di quella fissa è dovuta al fatto che tutti i telefonini ora hanno almeno uno straccio di gprs? |
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fabrizioroccapc Semidio

Registrato: 25/09/10 13:10 Messaggi: 321 Residenza: Bauzanum
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Inviato: 11 Mag 2011 20:57 Oggetto: |
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Si, se solo qua in Italia i gestori non applicassero costi non solo alti, ma che continuano a venire alzati |
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{Carlo} Ospite
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Inviato: 12 Mag 2011 09:09 Oggetto: |
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Da editore, non investirò un solo euro in applicazioni specifiche per la mobilità. Credo moltissimo nella rivoluzione mobile, ma non sopporto gli sviluppatori che da ormai vent'anni cercano di rifilarti ciofeche ad ogni refolo di vento. Non mi è ancora capitato di leggere DA NESSUNA PARTE che non c'é alcun bisogno di creare applicazioni (gratuite o a pagamento) per essere tranquillamente presenti in mobilità. E' sufficiente (anzi, a mio avviso è necessario...) aver ideato il proprio sito fin dagli inizi senza lasciarsi traviare da devianze e false sirene. Se hai fatto un sito lineare, navigabile e che ha rispettato determinate proporzioni grafiche immanenti nella storia della comunicazione (tradotto: una pagina principale che rispetta le proporzioni auree del formato A4 verticale già studiato dagli antichi greci) non avrai mai nessuna necessità di applicazioni speciali per la mobilità.
Poi c'é la ciofeca delle applicazioni a pagamento: maddeché? Qualcuno pensava veramente che gli utenti fossero disposti a spendere per avere qualcosa che si può avere gratuitamente?
Non è una scoperta che i manager delle maggiori case editoriali italiane non abbiano capito che la comunicazione non è una gioielleria, una pellicceria o negozio di giochini elettronici: in settori economici dove hai dei ricarici del mille per cento sui costi di produzione, puoi puntare su un pubblico elitario che è disposto a strapagare il nulla per la necessità di tamponare le proprie debolezze mentali attraverso l'esibizionismo del telefonino ultimo modello. Ma la comunicazione si gioca su numeri enormi e generalisti, non sulle devianze dei pochi. E' possibile che anche dopo i primi sboom nessuno abbia imparato la lezione? Andate, investite in applicazioni mobili... che poi ci sarà da ridere. |
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dany88 Dio maturo

Registrato: 12/02/09 12:14 Messaggi: 1300
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Inviato: 12 Mag 2011 10:11 Oggetto: |
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{Carlo} ha scritto: | Da editore, non investirò un solo euro in applicazioni specifiche per la mobilità. Credo moltissimo nella rivoluzione mobile, ma non sopporto gli sviluppatori che da ormai vent'anni cercano di rifilarti ciofeche ad ogni refolo di vento. Non mi è ancora capitato di leggere DA NESSUNA PARTE che non c'é alcun bisogno di creare applicazioni (gratuite o a pagamento) per essere tranquillamente presenti in mobilità. E' sufficiente (anzi, a mio avviso è necessario...) aver ideato il proprio sito fin dagli inizi senza lasciarsi traviare da devianze e false sirene. Se hai fatto un sito lineare, navigabile e che ha rispettato determinate proporzioni grafiche immanenti nella storia della comunicazione (tradotto: una pagina principale che rispetta le proporzioni auree del formato A4 verticale già studiato dagli antichi greci) non avrai mai nessuna necessità di applicazioni speciali per la mobilità.
Poi c'é la ciofeca delle applicazioni a pagamento: maddeché? Qualcuno pensava veramente che gli utenti fossero disposti a spendere per avere qualcosa che si può avere gratuitamente?
Non è una scoperta che i manager delle maggiori case editoriali italiane non abbiano capito che la comunicazione non è una gioielleria, una pellicceria o negozio di giochini elettronici: in settori economici dove hai dei ricarici del mille per cento sui costi di produzione, puoi puntare su un pubblico elitario che è disposto a strapagare il nulla per la necessità di tamponare le proprie debolezze mentali attraverso l'esibizionismo del telefonino ultimo modello. Ma la comunicazione si gioca su numeri enormi e generalisti, non sulle devianze dei pochi. E' possibile che anche dopo i primi sboom nessuno abbia imparato la lezione? Andate, investite in applicazioni mobili... che poi ci sarà da ridere. |
Sono completamente in disaccordo: un sito non può dare nemmeno il 10% dell'esperienza utente di un app dedicata.......
Mi dispiace per te se non hai trovato sviluppatori in grado di soddisfarti, la prossima volta cerca meglio
E' evidente come alcune applicazioni hanno fatto fare affari d'oro..... Intendo proprio quelle che vendono ebook digitali (non solo tutte le altre).
Eh si, ci hai proprio preso, l'utente medio è disposto a pagare 0.79 centesimi per avere un app dedicata, di tutto il discorso penso che sia proprio quà il fulcro......Non è che me lo sto inventando, questa è stata la "rivoluzione", e client come quello per controllare il credito sms, o quello per controllare i punti della patente, o quello per aggregare news e altre decine di queto tipo, hanno fatto la fortuna (almeno a 4 zeri) di taaaaaaanti sviluppatori
Intanto chi ha investito a suo tempo ride, e come se ride.......
In tutto questo il problema è solo che Apple ora richiede che chi venda ebook dia il 30% a loro, questo è veramente inaccettabile.. |
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{Carlo} Ospite
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Inviato: 12 Mag 2011 11:27 Oggetto: |
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Ciao Dany: ragazzo mio, non volermene, ma mi fai tanta tenerezza, anche perché hai l'età dei miei figli.Con cifre a quattro zeri ci paghi le merendine, ma certamente non fai imprenditoria. Spero per te sia un errore: per fare imprenditoria e poter mantenere i figli... che giocano a fare i geni di internet occorrono come minimo cifra a cinque o sei zeri!
Ma anche il tuo attaccamento agli zeri mi mette tristezza: tu credi veramente che uno sviluppatore possa davvero diventare miliardario? Certamente, può capitare, con le stesse probabilità del superenalotto! Se uno si dedica a coltivare fragole, ha molte più probabilità di arricchirsi. Eppure impazzano ancora i blog "come fare soldi su internet!", me ne rendo tristemente conto.
Tra l'altro, io lo sono diventato veramente (milionario, non miliardario...). Ma ti assicuro che internet non c'entra nulla: vengo dal giornalismo e dall'editoria tradizionale, ed il 90% del mio businness è basato (ed ha avuto successo)in internet proprio perché le mie logiche imprenditoriali non si sono fatte assolutamente traviare da tutti gli specchietti per allodole, le mode e gli sboom che mi sono passati davanti in questi venticcinque anni.
Sono convinto che la mobilità sarà il futuro di internet e sono convinto che moltissime applicazioni sono e saranno davvero utili (ma faranno diventare miliardari ben pochi). Il mio discorso riguardava l'editoria online: oggi chi ha un sito piange se non ha rispettato determinate regole "naturali" della comunicazione e deve rifare tutto per essere consultabile anche su iphone e blackberry. Ma se hai realizzato un sito "naturale", in mobilità vai via che è un piacere! E non hai alcun bisogno di alcuna nuova applicazione.
Come già detto, invece, anche editori che non ne avevano bisogno, hanno pensato di mettere in vendita versioni mobili del loro giornale online. Anche se fanno ancora finta di cantare trionfalismi, gli amministratori delegati di alcuni grossi gruppi dell'editoria italiana se la vedranno molto male nei prossimi mesi: hanno puntato tutto su queste applicazioni, dichiarano di averne scaricate "a decine di migliaia". Ma qualcuno li fa i calcoli? Qualcuno si rende conto che 50mila applicazioni da due euro fanno 100mila euro, o che diecimila abbonamenti in mobilità da 100 euro... fanno al massimo un milione di euro? E cosa ci fa un quotidiano nazionale con un milione di euro? Te lo dico io, caro dany, cosa ci fa: non ci paga neanche l'affitto dei server... perché si sono fatti infinocchiare anche su quello. |
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dany88 Dio maturo

Registrato: 12/02/09 12:14 Messaggi: 1300
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Inviato: 12 Mag 2011 14:21 Oggetto: |
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{Carlo} ha scritto: | Ciao Dany: ragazzo mio, non volermene, ma mi fai tanta tenerezza, anche perché hai l'età dei miei figli.Con cifre a quattro zeri ci paghi le merendine, ma certamente non fai imprenditoria. Spero per te sia un errore: per fare imprenditoria e poter mantenere i figli... che giocano a fare i geni di internet occorrono come minimo cifra a cinque o sei zeri!
Ma anche il tuo attaccamento agli zeri mi mette tristezza: tu credi veramente che uno sviluppatore possa davvero diventare miliardario? Certamente, può capitare, con le stesse probabilità del superenalotto! Se uno si dedica a coltivare fragole, ha molte più probabilità di arricchirsi. Eppure impazzano ancora i blog "come fare soldi su internet!", me ne rendo tristemente conto.
Tra l'altro, io lo sono diventato veramente (milionario, non miliardario...). Ma ti assicuro che internet non c'entra nulla: vengo dal giornalismo e dall'editoria tradizionale, ed il 90% del mio businness è basato (ed ha avuto successo)in internet proprio perché le mie logiche imprenditoriali non si sono fatte assolutamente traviare da tutti gli specchietti per allodole, le mode e gli sboom che mi sono passati davanti in questi venticcinque anni.
Sono convinto che la mobilità sarà il futuro di internet e sono convinto che moltissime applicazioni sono e saranno davvero utili (ma faranno diventare miliardari ben pochi). Il mio discorso riguardava l'editoria online: oggi chi ha un sito piange se non ha rispettato determinate regole "naturali" della comunicazione e deve rifare tutto per essere consultabile anche su iphone e blackberry. Ma se hai realizzato un sito "naturale", in mobilità vai via che è un piacere! E non hai alcun bisogno di alcuna nuova applicazione.
Come già detto, invece, anche editori che non ne avevano bisogno, hanno pensato di mettere in vendita versioni mobili del loro giornale online. Anche se fanno ancora finta di cantare trionfalismi, gli amministratori delegati di alcuni grossi gruppi dell'editoria italiana se la vedranno molto male nei prossimi mesi: hanno puntato tutto su queste applicazioni, dichiarano di averne scaricate "a decine di migliaia". Ma qualcuno li fa i calcoli? Qualcuno si rende conto che 50mila applicazioni da due euro fanno 100mila euro, o che diecimila abbonamenti in mobilità da 100 euro... fanno al massimo un milione di euro? E cosa ci fa un quotidiano nazionale con un milione di euro? Te lo dico io, caro dany, cosa ci fa: non ci paga neanche l'affitto dei server... perché si sono fatti infinocchiare anche su quello. |
Sputare su cifre a 4 zeri va bene solo in un contesto imprenditoriale, (fare applicazioni non significa dirigere un azienda e le mie frasi erano proprio relative a singoli programmatori)
Con cifre a 4 zeri intendo che siano guadagnate con client stupidissimi cui l'utente può benissimo fare a meno ed accedervi con il browser. In altre parole, era un esempio di quello che si può ottenere con "poco sforzo e una buona idea dal singolo programmatore su queste piattaforme".
Ovvio che con 2-3 applicazioni su iOS non puoi fare cifre a 5-6 zeri, altrettanto ovvio è che il programmatore non è un imprenditore: quando parli di programmatori non capiso perchè ci metti di mezzo l'imprenditoria, che centra, stiamo parlando di sviluppatori, non di imprenditori.
Credo che uno sviluppatore possa diventare milionario? mmm....le possibilità non sono alte, ma la differenza tra lui e l'imprenditore è che lo sviluppatore non mira a diventarlo, il programmatore lavora su un prodotto suo, un qualcosa quasi di personale, non prende scelte di business muovendo milioni di euro sperando che tutto vada bene. E se gli chiedi "preferisci "vendere" fragole e diventare milionario o lavorare su tuoi progetti e fare una vita non da milionario?" probabilmente sceglierebbe la seconda, altrimenti non sarebbe un programmatore ma un imprenditore
Insomma non c'è un paragone imprenditore-programmatore, l'imprenditoria è tutta un altra faccenda rispetto la programmazione.
Non capisco perchè nella tua mente c'è questo confronto programmatore-imprenditore
Poi se te sei convinto che tutti i quotidiani nazionali entrati nel business del digital delivery su iOS et affini non rientreranno mai, lo vedremo presto, per me le spese che hanno sostenuto non sono poi così impossibili da far rientrare (purtroppo non ho dati su carta, ma facendo una stima....)
D'altronde come hai detto tu ne dovrebbero pagare le conseguenze a breve, e considerando che ci sono praticamente tutti ormai, dovrebbero "cadere" tutti
Poi per quanto riguarda il sito "scorrevole" che va bene senza bisogno di un app dedicata, bhè guarda qui proprio non si può concordare....A meno che il sito\applicazione non abbia come scopo quello di mostrare il menu del pranzo, una qualunque cosa piu' avanzata non può essere per ora replicata senza necessità di versioni apposite per i dispositivi mobili.... |
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dany88 Dio maturo

Registrato: 12/02/09 12:14 Messaggi: 1300
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Inviato: 16 Mag 2011 17:50 Oggetto: |
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mi sono inbattuto in questo articolo e visto che ci sono te lo posto..
L’iPad e il futuro del giornalismo: http://www.playersmagazine.it/2011/05/16/l%E2%80%99ipad-e-il-futuro-del-giornalismo/ |
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