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Milano, l'attacco hacker al Pio Albergo Trivulzio svent
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Zeus News
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MessaggioInviato: 26 Ago 2011 13:32    Oggetto: Milano, l'attacco hacker al Pio Albergo Trivulzio svent Rispondi citando

Commenti all'articolo Milano, l'attacco hacker al Pio Albergo Trivulzio sventato dal backup
Un intruso ha cancellato tutti i dati del PAT. La polizia è sulle sue tracce, mentre i danni sembrano ora meno gravi del previsto.



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Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
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Registrato: 16/05/05 09:17
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Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 27 Ago 2011 11:12    Oggetto: Rispondi citando

Per non incorrere in dietrologie dovremmo dedicarci alle avantologie?
Dal momento che il termine "avantologie" non esiste, possiamo dedicarci tranquillamente all'arbitrio del sospetto.
Cum summo gaudio.
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Gladiator
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Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12817
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 27 Ago 2011 17:04    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Per non incorrere in dietrologie dovremmo dedicarci alle avantologie?
Dal momento che il termine "avantologie" non esiste, possiamo dedicarci tranquillamente all'arbitrio del sospetto.
Cum summo gaudio.


Quoto!
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MaXXX eternal tiare
Dio maturo
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MessaggioInviato: 28 Ago 2011 05:42    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Un danno sospetto: il PAT è sotto inchiesta per le questioni di Affittopoli e l'hacker, nella sua smania distruttiva, avrebbe eliminato anche dati che la magistratura avrebbe potuto utilizzare nelle indagini ma che sarebbero provvidenzialmente svaniti per sempre.


Sarà che in questo periodo sono solito pensar male ma il fatto di far sparire delle prove a costo di compromettere tutto potrebbe essere stata proprio una idea di chi li dentro ha qualcosa da nascondere chissà.
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merlin
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Registrato: 15/03/07 23:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 29 Ago 2011 12:57    Oggetto: Rispondi citando

[...]«La settimana prossima il sistema sarà pienamente operativo, con tutti i dati recuperati dalle memorie di sicurezza»: ad affermarlo è sempre Giovanardi [...] ???!!
Sì, vabbe'.
La copia rivoltata come un calzino, dopo aver espunto quanto di compromettente ci potesse essere nell'originale.
Perché bisogna crederci, che uno si è fatta una copia di backup a parte, quando dichiara di essere così ciula da mantenere l'originale sullo stesso disco dove ha lasciato pure il relativo backup.
Damn! Damn! Damn! Damn! Damn! Damn! Damn! Damn!
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Zorro
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Residenza: Torino

MessaggioInviato: 30 Ago 2011 11:58    Oggetto: Rispondi citando

merlin ha scritto:
[...]«La settimana prossima il sistema sarà pienamente operativo, con tutti i dati recuperati dalle memorie di sicurezza»: ad affermarlo è sempre Giovanardi [...] ???!!
Sì, vabbe'.
La copia rivoltata come un calzino, dopo aver espunto quanto di compromettente ci potesse essere nell'originale.
Perché bisogna crederci, che uno si è fatta una copia di backup a parte, quando dichiara di essere così ciula da mantenere l'originale sullo stesso disco dove ha lasciato pure il relativo backup.
Damn! Damn! Damn! Damn! Damn! Damn! Damn! Damn!


Il backup può essere benissimo a più livelli:

uno solo dei file aggiornati nell'intervallo di frequenza X.

due di tutti i file appartenenti ad un insieme giudicato critico con frequenza nX.

tre totale con frequenza nmX.

Ovviamente la durata dei tre tipi è tre > due > uno

Uno può stare sullo stesso ambiente del sistema di dati da proteggere.

Due e tre devono stare su device separato e asportabile in altra location per tamponare l'evento incendio.

Ovviamente parliamo di piccole e medie aziende come di fatto è il Pio Albergo Trivulzio che mi pare abbia sopportato la perdita di dati senza che nessuno abbia dovuto attacarsi alla canna del gas.

Se parliamo invece di entità che devono tendere a sistemi fault tolerant il discorso è diverso, occorre passare a tecniche di mirroring e di disaster recovery, se non addirittura di business continuity.

In un piccolo-medio sistema tutto sta nell'abilità del gestore di equilibrare la frequenza del backup con la sua durata, poi due giorni per un restore affidabile mi sembrano accettabili.

Può succedere com'è successo in un'azienda che conosco bene ma che non posso citare pena querele (è quotata in borsa), che sia il backup giornaliero che il settimanale che undici mensili all'indietro fossero "farlocchi" per cui il ripristino dei dati di un'applicazione potesse avvenire solo a dodici mesi indietro ... ma questo è ancora un altro discorso ...

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merlin
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Registrato: 15/03/07 23:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 30 Ago 2011 19:09    Oggetto: Rispondi citando

Zorro ha scritto:
[...]
Il backup può essere benissimo a più livelli:
uno solo dei file aggiornati nell'intervallo di frequenza X.
due di tutti i file appartenenti ad un insieme giudicato critico con frequenza nX.
tre totale con frequenza nmX.
Ovviamente la durata dei tre tipi è tre > due > uno
Uno può stare sullo stesso ambiente del sistema di dati da proteggere.
Due e tre devono stare su device separato e asportabile in altra location per tamponare l'evento incendio. [...]Old

Boh, io sul medesimo HD (però su partizione estesa) avrei lasciato solo i file con aggiornamento "uno" e tutto il resto solo su dischi esterni.
E questo indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda, a meno che non ci sia qualcosa da non poter stare neppure sui vari backup.
Per cui chi pensa male fa male, però...
Anche perché il tempo impiegato per "annunciare" la possibilità del recupero degli archivi, o è troppo o troppo poco; e questo indipendentemente dalla complessità delle scritturazioni contabili.
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Zorro
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Registrato: 23/08/05 08:56
Messaggi: 1111
Residenza: Torino

MessaggioInviato: 31 Ago 2011 09:48    Oggetto: Rispondi

merlin ha scritto:
Zorro ha scritto:
[...]
Il backup può essere benissimo a più livelli:
uno solo dei file aggiornati nell'intervallo di frequenza X.
due di tutti i file appartenenti ad un insieme giudicato critico con frequenza nX.
tre totale con frequenza nmX.
Ovviamente la durata dei tre tipi è tre > due > uno
Uno può stare sullo stesso ambiente del sistema di dati da proteggere.
Due e tre devono stare su device separato e asportabile in altra location per tamponare l'evento incendio. [...]Old

Boh, io sul medesimo HD (però su partizione estesa) avrei lasciato solo i file con aggiornamento "uno" e tutto il resto solo su dischi esterni.
E questo indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda, a meno che non ci sia qualcosa da non poter stare neppure sui vari backup.
Per cui chi pensa male fa male, però...
Anche perché il tempo impiegato per "annunciare" la possibilità del recupero degli archivi, o è troppo o troppo poco; e questo indipendentemente dalla complessità delle scritturazioni contabili.


Il backup di tipo uno serve per il caso "caxxo ho cancellato un file che non dovevo", se è un file movimentato di frequente hai possibilità di averlo subito a disposizione.

Anche a me il tempo dichiarato sembra eccessivo, due giorni ci stanno, una settimana no! forse stanno correndo dietro ai backup vuoti com'è successo nel caso descritto prima ...

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