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Zeus News Ospite
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Inviato: 08 Set 2011 16:25 Oggetto: Se Google Docs smette di funzionare |
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Commenti all'articolo Se Google Docs smette di funzionare
Un malfunzionamento nella suite svela la più grande debolezza del cloud computing.
Foto di Mark Ross
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ioSOLOio Amministratore
Registrato: 12/09/03 18:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 08 Set 2011 17:29 Oggetto: |
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Se lavoro su un pc posso banalmente trovare un altro pc in caso di necessità..devo però pormi il problema di fareun backup dei dati in maniera adeguata
Se lavoro in una rete aziendale il backup dei dati dovrebbe essere a posto ma naturlamente un guasto alla rete taglierebbe fuori se non tutta buona parte della azienda e delle sue risorse.
Se lavoro sul cloud ovvio che avrò meno controllo diretto su quanto può accadere in termini di malfunzionamento...
Allo stato attuale non vedo il cloud come soluzione unica per il business..è una opzione aggiuntiva.. |
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utonto_medio Dio maturo
Registrato: 09/02/08 14:28 Messaggi: 1012
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Inviato: 08 Set 2011 18:08 Oggetto: |
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a me a casa spesso e volentieri l'adsl non funziona... e quindi sarebbe un problema.
se molte aziende passassero al cloud la rete dovrebbe veicolare ancora più traffico... ma non è già vicina alla saturazione così? magari i grossi centri si salvano ma l'italia è fatta di piccoli centri! |
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spacexplorer Dio minore
Registrato: 08/10/09 10:22 Messaggi: 610
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Inviato: 08 Set 2011 20:15 Oggetto: |
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IMO, premesso che non conosco definizioni tecniche di cloud-computing ma solo
varie tecnologie nebulosamente definite "nuvola", vedo solo alcune cose che
funzionano. Ad es. GMail per me non è una cosa eccezionale: è un'infrastruttura
di mail con una WebUI ben fatta, carina e tutto sommato razionale. È sopra la
media di roba tipo Alice, Libero, Hotmail ecc non perché sia straordinaria ma
perché queste ultime sono ad un livello che io chiamo spazzatura. Ed una voglia
da parte di ignoranti e soggetti in malafede di "liberarsi" dei problemi di
un'infrastruttura propria che spesso sono tali solo per mancanza di volontà e
competenze da parte di chi l'ha disegnata e la gestisce.
L'unica cosa di "cloud" che mi andrebbe è il backup e la sincronizzazione,
ovvero un "ponte" sempre on-line a basso costo da usare come backup off-site
in più (oltre ai propri on ed off site) e punto di sincronizzazione di dati
personali cifrati con chiavi private che *non girino* online per ogni sorta
di dispositivo...
Mi andrebbe bene una suite office (basata su LaTeX, grazie, programmabile in
python, perl o ruby, non vb, grazie, che usa librerie ecc standard senza mal
reinventare la ruota pesando Gb e Gb, grazie) che oltre all'uso "tradizionale"
permetta una sincronizzazione diretta con Docs, opzionale, volontaria ecc.
Questa sarebbe la mia idea di cloud...
Molte aziende pensano a virtualizzazione e cloud perché questi sono nomi
commerciali utili per far soldi e causare problemi le cui risoluzioni o
tentativi di, fanno guadagnare altri soldi. Non per ragioni tecniche. |
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{Alessio} Ospite
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Inviato: 08 Set 2011 20:15 Oggetto: |
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Per fortuna adesso va anche offline per cui se smette di funzionare basta che sia usabile la versione offline |
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TeoMan Eroe in grazia degli dei
Registrato: 03/12/08 10:42 Messaggi: 180
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Inviato: 08 Set 2011 21:22 Oggetto: |
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Che scoperta... Con il cloud sembra di essere tornati ad AS400, dove non avevi un pc standalone ma solo un terminale.
Che scoperta che se il server non funziona, tutti sono fermi...
E' una tecnologia precolombiana. non la usero' mai.
Piuttosto un servizio come DropBox che tiene sia online che sul pc i tuoi documenti e' meglio, se sei offline questi vengono sincronizzati quando torni online; anche se poi potrebbe essere un pericolo per documenti importanti e per la privacy (difatti io ho online solo alcune cose di media importanza). |
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gomez Dio maturo
Registrato: 28/06/05 10:26 Messaggi: 2105 Residenza: Provincia di Torino
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Inviato: 09 Set 2011 01:00 Oggetto: |
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TeoMan ha scritto: | Che scoperta... Con il cloud sembra di essere tornati ad AS400, dove non avevi un pc standalone ma solo un terminale. |
ehm... veramente si torna agli anni '70 quando col VM se la linea era sovraccarica davi ENTER e poi andavi alla macchinetta a farti un caffe' intanto che cambiava la schermata
in compenso pero' ogni tanto qualcuno riceveva l'ordine di fare spazio sui dischi dell'host, e i tuoi file andavano a donnine allegre
Mauro |
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mda Dio maturo
Registrato: 01/11/06 09:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 09 Set 2011 01:42 Oggetto: |
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ioSOLOio ha scritto: | Se lavoro su un pc posso banalmente trovare un altro pc in caso di necessità..devo però pormi il problema di fareun backup dei dati in maniera adeguata
Se lavoro in una rete aziendale il backup dei dati dovrebbe essere a posto ma naturlamente un guasto alla rete taglierebbe fuori se non tutta buona parte della azienda e delle sue risorse.
Se lavoro sul cloud ovvio che avrò meno controllo diretto su quanto può accadere in termini di malfunzionamento...
Allo stato attuale non vedo il cloud come soluzione unica per il business..è una opzione aggiuntiva.. |
Il bello è che esiste il sistema, mirror, per evitare che un server o gruppo di server se cade ti lascia in "bianco"! Anzi serve anche per alleggerire il traffico di rete e velocizzare, MA, dubito che la Google ($) te lo lasci fare....
Ciao |
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spacexplorer Dio minore
Registrato: 08/10/09 10:22 Messaggi: 610
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Inviato: 09 Set 2011 06:54 Oggetto: |
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@mda
ci sono n tecnologie di replicazione, e Google le ha sicuramente tra i suoi
datacenter, il problema è sempre l'ignoranza di chi progetta e chi gestisce la
struttura.
Vedo tantissimi backup, dalla copia a mano su penna usb a Tivoli, la maggior
parte di queste "soluzioni" non sono mai testate: c'è (forse) il backup, ma non
s'è mai provato il restore! Al momento della catastrofe nessuno sa cosa fare,
il restore si scopre non funzionante ecc. Cose che vedi dal ragazzino alla
grande azienda ogni giorno...
Il "cloud" viene visto da chi ha infrastrutture come sopra quale panacea di
tutti i mali perché si spera che almeno Google/Amazon/* abbiano tecnici che
san fare il loro lavoro e lo facciano ogni giorno. Vari eventi han dimostrato
che non è così ma tant'è... Idem la virtualizzazione va di moda perché fare
un'install da ragazzino delle medie della distro GNU/Linux di turno, magari
con tanto di GNome&c su un server, la san fare più o meno tutti; mentre gestire
i servizi del server no. Virtualizzando chi sa fare ti fa la macchina virtuale
e tu hai solo bisogno di pigiare un paio di bottoni per farla partire.
Far girare un OS dentro l'altro vuol dire configurare 2 OS, il guest virtuale
e l'host fisico. Far girare un OS dentro l'altro vuol dire aver bisogno di hw
più grosso che consuma più corrente ecc. Ma ti dicono il contrario perché cose
come le zones (OpenSolaris/IllumOS/Nexenta/...) le Jails (FreeBSD) od anche il
meno sicuro Chroot (GNU/Linux) non sanno manco cosa siano, non sanno come si
usino, non sanno configurare come si deve OS e servizi, non hanno sistemi di
backup e restore efficienti e rapidi ecc. quindi senza la virtualizzazione si
troverebbero a ripiegare su una macchina fisica per ogni servizio con costi e
consumi maggiori, si troverebbero con downtime più lunghi perché i tempi di
restore e la stessa procedura sono ignoti ecc ecc.
Per inciso un'install fisica con Jumpstart (Solaris), Preseed (Debian/Ubuntu)
o Kickstart (RedHat) gusto per dare qualche nome di tecnologia, una volta fatta
e testata richiede un tempo inferiore a migrare una macchina virtuale, certo
devi avere una configurazione valida non tenuta su per i capelli, devi avere un
backup (e quindi restore) rodato e rapido ecc. Avercelo non costa quanto
virtualizzare, ma bisogna saperlo fare e mantenere, tali competenze sono sempre
più difficili da reperire... |
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freemind Supervisor sezione Programmazione
Registrato: 04/04/07 20:28 Messaggi: 4643 Residenza: Internet
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Inviato: 09 Set 2011 09:32 Oggetto: |
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spacexplorer ha scritto: | @mda
ci sono n tecnologie di replicazione, e Google le ha sicuramente tra i suoi
datacenter, il problema è sempre l'ignoranza di chi progetta e chi gestisce la
struttura.
Vedo tantissimi backup, dalla copia a mano su penna usb a Tivoli, la maggior
parte di queste "soluzioni" non sono mai testate: c'è (forse) il backup, ma non
s'è mai provato il restore! Al momento della catastrofe nessuno sa cosa fare,
il restore si scopre non funzionante ecc. Cose che vedi dal ragazzino alla
grande azienda ogni giorno...
Il "cloud" viene visto da chi ha infrastrutture come sopra quale panacea di
tutti i mali perché si spera che almeno Google/Amazon/* abbiano tecnici che
san fare il loro lavoro e lo facciano ogni giorno. Vari eventi han dimostrato
che non è così ma tant'è... Idem la virtualizzazione va di moda perché fare
un'install da ragazzino delle medie della distro Linux di turno, magari
con tanto di GNome&c su un server, la san fare più o meno tutti; mentre gestire
i servizi del server no. Virtualizzando chi sa fare ti fa la macchina virtuale
e tu hai solo bisogno di pigiare un paio di bottoni per farla partire.
Far girare un OS dentro l'altro vuol dire configurare 2 OS, il guest virtuale
e l'host fisico. Far girare un OS dentro l'altro vuol dire aver bisogno di hw
più grosso che consuma più corrente ecc. Ma ti dicono il contrario perché cose
come le zones (OpenSolaris/IllumOS/Nexenta/...) le Jails (FreeBSD) od anche il
meno sicuro Chroot (Linux) non sanno manco cosa siano, non sanno come si
usino, non sanno configurare come si deve OS e servizi, non hanno sistemi di
backup e restore efficienti e rapidi ecc. quindi senza la virtualizzazione si
troverebbero a ripiegare su una macchina fisica per ogni servizio con costi e
consumi maggiori, si troverebbero con downtime più lunghi perché i tempi di
restore e la stessa procedura sono ignoti ecc ecc.
Per inciso un'install fisica con Jumpstart (Solaris), Preseed (Debian/Ubuntu)
o Kickstart (RedHat) gusto per dare qualche nome di tecnologia, una volta fatta
e testata richiede un tempo inferiore a migrare una macchina virtuale, certo
devi avere una configurazione valida non tenuta su per i capelli, devi avere un
backup (e quindi restore) rodato e rapido ecc. Avercelo non costa quanto
virtualizzare, ma bisogna saperlo fare e mantenere, tali competenze sono sempre
più difficili da reperire... |
Quoto tutto ma sottolineo una sola cosa:
i tecnici "validi" possono essere validi davvero però l'imprevisto può capitare a tutti.
Quindi non è che perchè l'altro giorno (e alcune altre volte) ci son stati piccoli problemi con google, allora lì è pieno di dementi...
Per il resto la vedo come te... |
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mda Dio maturo
Registrato: 01/11/06 09:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 09 Set 2011 15:58 Oggetto: |
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mda ha scritto: |
Il bello è che esiste il sistema, mirror, per evitare che un server o gruppo di server se cade ti lascia in "bianco"! Anzi serve anche per alleggerire il traffico di rete e velocizzare, MA, dubito che la Google ($) te lo lasci fare....
Ciao |
Invece mi sono ricreduto! Hanno implementato di più :
Citazione: | Google Docs Offline per aprire documenti senza connessione internet
(..)
Prima di tutto, Google Docs offline è attivabile soltanto se si utilizza Google Chrome aggiornato e dopo aver installato l'applicazione Google Documenti del Chrome Web Store con un funzionamento molto simile a Gmail offline ed anche a Google Calendar offline.
Dopo aver installato l'applicazione in Google Chrome bisogna andare sul sito https://docs.google.com/, premere sulla rotellina in alto a destra e selezionare Docs offline.
Per motivi di sicurezza, l'attivazione della funzionalità offline si attiva solo per il computer usato quindi, se si vuol usare poi un altro pc, va attivata nuovamente.
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Ciao |
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eratostene Dio maturo
Registrato: 10/02/06 12:38 Messaggi: 1057 Residenza: colli fiorentini
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Inviato: 10 Set 2011 09:21 Oggetto: |
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io ho un account ubuntu one.
però affidarsi in toto al cloud computing lo trovo "pericoloso", anche per i problemi di sovraccarico di una rete come quella italiana
se devo portare fuori del materiale le soluzioni sono due: o lo metto nella chiavetta oppure su ubuntu one
per le aziende è vero che talvolta ci sarebbe davveroi bisogno di un server accessibile da fuori ma allora te lo puoi fare "in house".
quanto al back-up: c'è la fatica di farlo.
c'è poi il concetto secondo il quale l'unica certezza su un HD è che alla fine si romperà.
quindi ho deciso: metto due HD, di cui uno mirror, collegati in rete e lavoro su uno di quelli che copierà automaticamente sul secondo, sperando che non si rompano contemporaneamente.... |
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mda Dio maturo
Registrato: 01/11/06 09:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 10 Set 2011 14:41 Oggetto: |
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eratostene ha scritto: | io ho un account ubuntu one.
però affidarsi in toto al cloud computing lo trovo "pericoloso", anche per i problemi di sovraccarico di una rete come quella italiana
se devo portare fuori del materiale le soluzioni sono due: o lo metto nella chiavetta oppure su ubuntu one
per le aziende è vero che talvolta ci sarebbe davveroi bisogno di un server accessibile da fuori ma allora te lo puoi fare "in house".
quanto al back-up: c'è la fatica di farlo.
c'è poi il concetto secondo il quale l'unica certezza su un HD è che alla fine si romperà.
quindi ho deciso: metto due HD, di cui uno mirror, collegati in rete e lavoro su uno di quelli che copierà automaticamente sul secondo, sperando che non si rompano contemporaneamente.... |
Verissimo!
Io, tradizionalista, backup-po tutto. Alla fine però mi ritrovo parecchi duplicati in giro! Allora mettere in rete è conveniente ma se quella volta non possiedi un internet o non è veloce?
Fare un server warehouse, ovvero un server dove tutti posso accedere in vari modi (cvs, ftp, ssh, ecc..) per depositare quello che vogliono è visto come una cosa fantascientifica in Italia. Si continua nello scambiare file con chiavette, cd, email!!!
Ciao |
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eratostene Dio maturo
Registrato: 10/02/06 12:38 Messaggi: 1057 Residenza: colli fiorentini
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Inviato: 10 Set 2011 21:14 Oggetto: |
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avresti qualche documento in materia? |
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mda Dio maturo
Registrato: 01/11/06 09:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 11 Set 2011 15:47 Oggetto: |
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eratostene ha scritto: | avresti qualche documento in materia? |
Come server warehouse?
Il sistema di Sorceforce è open. All'interno di esso esistono anche altri progetti simili.
Docebo è per e-learning ma si può sfruttare le capacità anche come server "magazzino". In questo caso il "maestro" è il capo e "alunno" e il dipendente.
Ciao |
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eratostene Dio maturo
Registrato: 10/02/06 12:38 Messaggi: 1057 Residenza: colli fiorentini
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Inviato: 12 Set 2011 07:17 Oggetto: |
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grazie. bisogna ci studi sopra un pò..... |
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