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Tra bavagli, censure e complottismi
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MaXXX eternal tiare
Dio maturo
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MessaggioInviato: 27 Set 2011 13:02    Oggetto: Rispondi citando

Daniele Minotti ha scritto:
{bubba} ha scritto:

Salve,
lungi da me mettermi sullo stesso piano (come preparazione) di un avvocato (specie con un post di 5 righe) MA continuo a rilevare il medesimo problema (magari e' infondato... ma vedendo il trend di questi legislatori...)
E cioe' che ANCHE AMMETTENDO che "normalmente" i giuristi ritengano questo punto inapplicabile, E' UNA COSA che VA DIMOSTRATA in qualche "sede legale".
Gia' il fatto di avere la potenziale (e probabile) necessita' di un legale, lo vedo come un fatto GRAVE. Il legislatore fa una norma confusa e problematica, e io, per uscirne e/o interpretarla, necessito di pagare un legale & co. NON VA BENE.
Gia' l'intero istituto della diffamazione imho e' borderline (nessuno ricorda l'editore di Libero vs Frieda Brioschi, presidente di wikimedia ita? scandaloso)


Ho capito, ma credo che un giurista che intenda ragionare senza pregiudizi (ammettiamo che, a torto o a ragione, molte interpretazioni di questa norma hanno finalita' politiche) non possa avere molti dubbi.
La giurisprudenza e' sufficientemente solida nel non equiparare tutto alla stampa (ho citato apposta un'importante sentenza).
Lo dico senza giri di parole: il giurista che ritenesse sicuramente applicabile la norma anche ai blog, in giudizio si coprirebbe di ridicolo.
Se, poi, si vuole speculare, allora mi fermo perche' mi occupo soltanto di diritto, almeno in questa sede.
D'altro canto, io credo che il nostro compito sia anche quello di stroncare, con argomenti giuridici, certe interpretazioni che porterebbe a risutlati iniqui.
Un saluto.
avv. Daniele Minotti

Credo di aver capito il punto di vista, la norma è soggetta ad interpretazione e logica di un magistrato che terrà conto delle singole situazioni in modo equo (non siamo in Usa dove a volte si esagera es. il caso di risarcimento milionario per aver scaricato 10 canzoni) e un giurista che si mette contro un semplice blogger oltre magari un semplice avviso si coprirebbe di ridicolo e magari non converrebbe nemmeno sul lato speculativo visti i costi mettersi contro una persona comune che apre un blog e potrebbe anche aver ridotte finanze (a voler pensar male contro chi volesse speculare ci sono anche quelli purtroppo come sa meglio di me).

Tuttavia una norma così generica non mi fa stare al 100% tranquillo.
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Zorro
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MessaggioInviato: 27 Set 2011 13:52    Oggetto: Rispondi citando

Chiedo scusa in anticipo a tutti se magari riprendo qualche argomento già a fondo trattato,

Avv. Daniele Minotti ha scritto:
“Se è vero che non si può escludere che un giudice possa interpretare male la regola ...”


mi stupisco! un giudice non interpreta la norma bene o male, la interpreta e basta perchè quello è il suo lavoro, altri giudici potranno riformare il suo giudizio, ma nuovamente non si potrà dire se han fatto bene o male; è vero che chi ricorre argomenta contro la "falsa applicazione della legge" ma poi deve accettare il verdetto passato in giudicato.

Avv. Daniele Minotti ha scritto:
Internet non è automaticamente stampa, dobbiamo sempre ricordarlo, e, oramai, la giurisprudenza è sufficientemente solida sul punto (tranne che per il singolare caso di Carlo Ruta)
.

Qui o ho capito male io oppure ... nella citata sentenza

Il Giudice penale monocratico dr.ssa Patricia Di Marco ha scritto:
Al riguardo giova innanzitutto evidenziare che il “blog” è principalmente uno strumento di comunicazione ove chiunque può scrivere ciò che vuole e come tale può anche essere usato per pubblicare un giornale.
Infatti un “blog” può anche essere utilizzato come metodo di presentazione di un giornale, cioè di una testata registrata con una sua linea editoriale, per coinvolgere il pubblico.
Pertanto diverso può essere l’uso che si fa del blog nel senso che lo si può utilizzare semplicemente come strumento di comunicazione ove tutti indistintamente possono esprimere le proprie opinioni sui i più svariati argomenti ed in tal caso non ricorre certamente l’obbligo di registrazione, ovvero come strumento tramite il quale fare informazione.


il giudice dice che non tutti i blog sono automaticamente assimilati alla stampa quotidiana o periodica, poi esaminato nei contenuti il sito di Carlo Ruta esprime il suo convincimento che quello sia un sito di stampa on line e ne trae le conseguenze: violazione dell'obbligo di registrazione eccetera.

Quindi non capisco quel "tranne che": anche secondo il giudice penale monocratico di Modica internet non è automaticamente stampa.


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Daniele Minotti
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MessaggioInviato: 27 Set 2011 13:53    Oggetto: Rispondi citando

MaXXX eternal tiare ha scritto:

Credo di aver capito il punto di vista, la norma è soggetta ad interpretazione e logica di un magistrato che terrà conto delle singole situazioni in modo equo (non siamo in Usa dove a volte si esagera es. il caso di risarcimento milionario per aver scaricato 10 canzoni) e un giurista che si mette contro un semplice blogger oltre magari un semplice avviso si coprirebbe di ridicolo e magari non converrebbe nemmeno sul lato speculativo visti i costi mettersi contro una persona comune che apre un blog e potrebbe anche aver ridotte finanze (a voler pensar male contro chi volesse speculare ci sono anche quelli purtroppo come sa meglio di me).

Tuttavia una norma così generica non mi fa stare al 100% tranquillo.

Tutta questa alzata di scudi, secondo me, rischia di peggiorare le cose, coem detto sopra.
Guardate, ho appena parlato con un giurista che non la pensa(va) come me. Non se epr amicizia, ma mi ha dato sostanzialmente ragione.
Fermo resta che, come piu' volte ribadito, anch'io non voglio/posso dare tarnquillita' al 100%.
Un saluto.
avv. Daniele Minotti
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Daniele Minotti
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MessaggioInviato: 27 Set 2011 14:10    Oggetto: Rispondi citando

Zorro ha scritto:



mi stupisco! un giudice non interpreta la norma bene o male, la interpreta e basta perchè quello è il suo lavoro, altri giudici potranno riformare il suo giudizio, ma nuovamente non si potrà dire se han fatto bene o male; è vero che chi ricorre argomenta contro la "falsa applicazione della legge" ma poi deve accettare il verdetto passato in giudicato.


Personalmente, mi riservo sempre il diritto di dire che un interprete interpreta bene o male, malgrado il giudicato.

Zorro ha scritto:

il giudice dice che non tutti i blog sono automaticamente assimilati alla stampa quotidiana o periodica, poi esaminato nei contenuti il sito di Carlo Ruta esprime il suo convincimento che quello sia un sito di stampa on line e ne trae le conseguenze: violazione dell'obbligo di registrazione eccetera.

Quindi non capisco quel "tranne che": anche secondo il giudice penale monocratico di Modica internet non è automaticamente stampa.


Old

Giustissima osservazione, avrei dovuto specificare meglio perche' sul punto sono d'accordo. E' vero che il giudice pone un certo principio, ma per il caso concreto mi sembra non lo applichi evidenziando degli aspetti che non sono decisivi per la stampa. Ecco perche', a ben vedere, il giudice secondo me non e' convintissimo della sua premessa.
Un saluto.
avv. Daniele Minotti
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Alexiej
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MessaggioInviato: 27 Set 2011 15:06    Oggetto: Rispondi citando

Caro avvocato Minotti,
lei semplifica molto, con un fare (dire) assai disinvolto pari a quello di Ghedini. Lo conosce?
Ebbene, non sono un giurista, ma una piccolissima esperienza di norme ce l'ho.
Quindi la formulazione molto disgraziata, aggravata dall'emendamento PD, rimette solo e soltanto al Giudice l'interpretazione da darsi, di volta in volta (DI VOLTA IN VOLTA). Già questo è ingiusto e ingiustificato. Il libero interpretare del Giudice, come nel caso citato, è un'aggravante alla censoria volontà del legislatore e non ha rilievo il contesto nella quale la norma s'inserisce (legge sulla stampa), perchè è anzi un'ulteriore aggravante.
Infatti c'è e c'è stata l'intenzione di voler equiparare TUTTI i siti informatici che in qualche modo fanno informazione, ancorchè non professionalmente, alla stampa cartacea.
Ove si voglia considerare invece il contesto Internet, si dovrebbe ragionare in ben altro modo. Con ben altre libertà tipiche della rete.
Non va sottovalutato l'intento di alcuni (troppi) parlamentari (idioti? servili? supponenti? prevaricatori? incompetenti?), uno per tutti Gabriella Carlucci! di voler reprire qualsivolgia libertà di espressione su Internet, magari a favore di altri poteri o personaggi e interessi, quali SIAE, eccetera.
Se poi, si considera che questa specifica norma è inserita nella repressione della pubblicazione delle intercettazioni, di cui se ne vuole pure limitare l'uso ai fini d'indagine ........ beh!!! il quadro è bell'e che fatto.
Io le mie conclusioni le ho tratte da tempo. Lei, probabilmente ancora no.
Cordialmente.
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Daniele Minotti
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MessaggioInviato: 27 Set 2011 15:57    Oggetto: Rispondi citando

Alexiej ha scritto:
Caro avvocato Minotti,
lei semplifica molto, con un fare (dire) assai disinvolto pari a quello di Ghedini. Lo conosce?
Ebbene, non sono un giurista, ma una piccolissima esperienza di norme ce l'ho.
Quindi la formulazione molto disgraziata, aggravata dall'emendamento PD, rimette solo e soltanto al Giudice l'interpretazione da darsi, di volta in volta (DI VOLTA IN VOLTA). Già questo è ingiusto e ingiustificato. Il libero interpretare del Giudice, come nel caso citato, è un'aggravante alla censoria volontà del legislatore e non ha rilievo il contesto nella quale la norma s'inserisce (legge sulla stampa), perchè è anzi un'ulteriore aggravante.
Infatti c'è e c'è stata l'intenzione di voler equiparare TUTTI i siti informatici che in qualche modo fanno informazione, ancorchè non professionalmente, alla stampa cartacea.
Ove si voglia considerare invece il contesto Internet, si dovrebbe ragionare in ben altro modo. Con ben altre libertà tipiche della rete.
Non va sottovalutato l'intento di alcuni (troppi) parlamentari (idioti? servili? supponenti? prevaricatori? incompetenti?), uno per tutti Gabriella Carlucci! di voler reprire qualsivolgia libertà di espressione su Internet, magari a favore di altri poteri o personaggi e interessi, quali SIAE, eccetera.
Se poi, si considera che questa specifica norma è inserita nella repressione della pubblicazione delle intercettazioni, di cui se ne vuole pure limitare l'uso ai fini d'indagine ........ beh!!! il quadro è bell'e che fatto.
Io le mie conclusioni le ho tratte da tempo. Lei, probabilmente ancora no.
Cordialmente.

Che c'entra Ghedini?
Guardi, Lei avra' anche una certa esperienza, ma muove da alcuni presupposti sbagliati.
L'interpretazione e' sempre rimessa al giudice, se il caso ci arriva.
Interpretazione di volta in volta, non dice molto nel senso che e' normale che sia cosi' (per singolo caso), ma sarebbe sbagliato se vi fosse libero arbitrio come sembra suggerire lei.
E' preferibile parlare di *libero convincimento* piuttosto che di *libero interpretare*, sono due cose un po' diverse.
Non capisco perche' l'argomento sistematico (che e' previsto dalla legge) non le piaccia tanto da ritenerlo irrilevante.
Le proposte Carlucci e le questioni su SIAE sono molto diverse da quelle che stiamo trattando che mi sembrano piu' figlie dell'ignoranza che della malafede.
Poi, se Lei e' il piu' grande studioso di intrighi di palazzo e di malaffare lobbistico, io non posso fare altro che inchinarmi.
Cordialita'.
Daniele Minotti
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merlin
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MessaggioInviato: 27 Set 2011 19:13    Oggetto: W la mordacchia relematica Rispondi citando

Daniele Minotti ha scritto:
ago.marini ha scritto:
[...]

Concordo, ma in parte.
Anzitutto, dobbiamo sempre ricordare che la sanzione non scatta in caso di mera pubblicazione, ma per l'omessa rettifica.
Si puo' anche ipotizzare il caso *estremo* delle richieste di rettifica *a martello*, ma attenzione che l'obbligo scatta soltanto se c'e' una lesione della dignita' o per fatti non corrispondenti al vero.
Magari sono un ingenuo, ma vedo un po' troppa ansia.
Un saluto.
avv. Daniele Minotti

Egregio avvocato,
concordo con Lei per quanto ha scritto anche più avanti, pur se de semplice osservatore mi verrebbe da fare un paio di distinguo.
La prima è che di solito i blogger sono corrivi con l'altrui dignità almeno quanto sono pronti a incavolarsi quando sospettano che ad esser lesa sia la propria.
Un esempio? Immagino che l'estensore dell'art. 15724 pubblicato su ZN reputi sia cosa lecita mettere insieme titolo e sottotitolo come ha fatto riguardo al berlusca, mentre immagino che darebbe fuori da matto se qualcuno avesse detto di lui le stesse cose magari anche solo dal panettiere sottocasa.
E magari sarebbe scattata anche la querela, altro che richiesta di smentita.

Il secondo (e mi riferisco ad altri Suoi post) è che non sempre i magistrati sono concordi nell'interpretazione ed applicazione della norma penale, perché la sensibilità personale sembra variare notevolmente a seconda della cultura generica e specifica del megistrato stesso; nonché da altre imponderabili che qui sarebbe troppo lungo citare anche quali semplici illazioni statistiche, tra cui parrebbe tuttavia predominante la latitudine degli Uffici oltre che la longitudine rispetto al meridiano della Madonnina.

Per cui mi meraviglio assai che tra tutti gl'imbavagliatori veri o presunti non ce ne sia stato almeno uno capace di proporre due distinte specie di mordacchia.
Una riferita alla sola "stampa" classica (quella cioè fatta di carta e inchiostro) la cui diffusione (e conservazione) ha tempi ancora quasi ottocenteschi; l'altra al solo Internet, comprendendovi tutte le possibili fattispecie compresa la diffusione con qualsivoglia mezzo telematico di "opinioni" che offendano, anche senza querela o richiesta di smentita da parte della parte offesa. Il che comporterebbe, credo, il raffreddamento delle espressioni correntemente usate ed una maggior cautela e civiltà in luogo del tanto temuto imbavagliamento.

La procedibilità d'ufficio, per quanto riguarda lo sputtanamento telematico, verrebbe forse al risanamento di un modo di esprimersi che, sinora gabellato per espressione libertaria e venduto pro veritate al colto e all'inclita, ci ha condotto deve siamo oggi.
Alla paura della mordacchia telematica, dopo che non abbiamo saputo profittare delle possibilità offerte dal nuovo mezzo espressivo e di comunicazione.
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Alexiej
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MessaggioInviato: 27 Set 2011 19:40    Oggetto: Rispondi citando

Daniele Minotti ha scritto:

Che c'entra Ghedini?
Guardi, Lei avra' anche una certa esperienza, ma muove da alcuni presupposti sbagliati.
L'interpretazione e' sempre rimessa al giudice, se il caso ci arriva.
Interpretazione di volta in volta, non dice molto nel senso che e' normale che sia cosi' (per singolo caso), ma sarebbe sbagliato se vi fosse libero arbitrio come sembra suggerire lei.
E' preferibile parlare di *libero convincimento* piuttosto che di *libero interpretare*, sono due cose un po' diverse.
Non capisco perche' l'argomento sistematico (che e' previsto dalla legge) non le piaccia tanto da ritenerlo irrilevante.
Le proposte Carlucci e le questioni su SIAE sono molto diverse da quelle che stiamo trattando che mi sembrano piu' figlie dell'ignoranza che della malafede.
Poi, se Lei e' il piu' grande studioso di intrighi di palazzo e di malaffare lobbistico, io non posso fare altro che inchinarmi.
Cordialita'.
Daniele Minotti

Ghedini c'entra solo che lei comprenda il riferimento.
L'interpretazione è rimessa al giudice "se il caso ci arriva". Nella fattispecie ci si trova d'innanzi ad una norma che, a prescindere, obbliga a semplice richiesta di "rettifica" di provvedervi nelle 48 ore. Facile per siti professionali, un bell'accidente per quelli amatoriali. E se uno va anche in ferie? Per esempio?
Ho sottolineato di volta in volta, per l'appunto, proprio perchè ci troviamo in una fattispecie assai diversa dal solito, dalla normale stampa, dal contesto cui lei riferisce inserirsi la nuova disciplina rigorista e censoria.
E la diversità di vedute di ciascun giudice non sono proprio equità e trattamento omogeneo in un'area sensibile come le opinioni e la loro libertà.
Non occorre essere esperti o conoscitori d'intrighi per sapere come si è mossa Gabriella Carlucci, sia per ciò che riguarda la SIAE sia in altre circostanze, sempre in danno di internet. E non solo Carlucci.
Anche in questo forum mi pare ne sia stato trattato.
Non c'è bisogno che lei s'inchini, potrebbe restare genuflesso per la sua debole schiena, poco avvezza a piegarsi per modesti mortali. Probabilmente meno, nei rari casi in cui possa avere di fronte il caimano.
Buona sera.
(non le replicherò oltre, le lascio di chiudere, ove lo ritenga)
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Zorro
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 11:54    Oggetto: Re: W la mordacchia relematica Rispondi citando

merlin ha scritto:

Il secondo (e mi riferisco ad altri Suoi post) è che non sempre i magistrati sono concordi nell'interpretazione ed applicazione della norma penale, perché la sensibilità personale sembra variare notevolmente a seconda della cultura generica e specifica del megistrato stesso; nonché da altre imponderabili che qui sarebbe troppo lungo citare anche quali semplici illazioni statistiche, tra cui parrebbe tuttavia predominante la latitudine degli Uffici oltre che la longitudine rispetto al meridiano della Madonnina.



Concordo con quello che scrivi, lascio in evidenza questo brano sopra perchè, sino a quando la giustizia sarà amministrata da esseri umani, è inevitabile che sia così... del resto la Corte di Cassazione esiste proprio allo scopo di uniformare il più possibile il giudizio.


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MessaggioInviato: 28 Set 2011 11:57    Oggetto: Rispondi citando

Alexiej ha scritto:
Daniele Minotti ha scritto:

Che c'entra Ghedini?
Guardi, Lei avra' anche una certa esperienza, ma muove da alcuni presupposti sbagliati.
L'interpretazione e' sempre rimessa al giudice, se il caso ci arriva.
Interpretazione di volta in volta, non dice molto nel senso che e' normale che sia cosi' (per singolo caso), ma sarebbe sbagliato se vi fosse libero arbitrio come sembra suggerire lei.
E' preferibile parlare di *libero convincimento* piuttosto che di *libero interpretare*, sono due cose un po' diverse.
Non capisco perche' l'argomento sistematico (che e' previsto dalla legge) non le piaccia tanto da ritenerlo irrilevante.
Le proposte Carlucci e le questioni su SIAE sono molto diverse da quelle che stiamo trattando che mi sembrano piu' figlie dell'ignoranza che della malafede.
Poi, se Lei e' il piu' grande studioso di intrighi di palazzo e di malaffare lobbistico, io non posso fare altro che inchinarmi.
Cordialita'.
Daniele Minotti

Ghedini c'entra solo che lei comprenda il riferimento.
L'interpretazione è rimessa al giudice "se il caso ci arriva". Nella fattispecie ci si trova d'innanzi ad una norma che, a prescindere, obbliga a semplice richiesta di "rettifica" di provvedervi nelle 48 ore. Facile per siti professionali, un bell'accidente per quelli amatoriali. E se uno va anche in ferie? Per esempio?
Ho sottolineato di volta in volta, per l'appunto, proprio perchè ci troviamo in una fattispecie assai diversa dal solito, dalla normale stampa, dal contesto cui lei riferisce inserirsi la nuova disciplina rigorista e censoria.
E la diversità di vedute di ciascun giudice non sono proprio equità e trattamento omogeneo in un'area sensibile come le opinioni e la loro libertà.
Non occorre essere esperti o conoscitori d'intrighi per sapere come si è mossa Gabriella Carlucci, sia per ciò che riguarda la SIAE sia in altre circostanze, sempre in danno di internet. E non solo Carlucci.
Anche in questo forum mi pare ne sia stato trattato.
Non c'è bisogno che lei s'inchini, potrebbe restare genuflesso per la sua debole schiena, poco avvezza a piegarsi per modesti mortali. Probabilmente meno, nei rari casi in cui possa avere di fronte il caimano.
Buona sera.
(non le replicherò oltre, le lascio di chiudere, ove lo ritenga)


mentre ti invito a connettere il cervello prima di buttarti sulla tastiera, chiedo al moderatore se non sia il caso di bannare. Il messaggio contiene giudizi secondo me offensivi.

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MessaggioInviato: 28 Set 2011 14:11    Oggetto: Rispondi citando

Zorro ha scritto:


mentre ti invito a connettere il cervello prima di buttarti sulla tastiera, chiedo al moderatore se non sia il caso di bannare. Il messaggio contiene giudizi secondo me offensivi.

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Tra cencio e straccio non c'è scelta.
Cambia nick che Zorro non ti si confà.
E ricorda che non ho iniziato io. Impara a leggere. Se ce la fai a capire.
La censura invocata, in questa circostanza, è proprio in sintonia con l'argomento.

Saluti a te.
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 14:29    Oggetto: Rispondi citando

Alexiej ha scritto:
Zorro ha scritto:


mentre ti invito a connettere il cervello prima di buttarti sulla tastiera, chiedo al moderatore se non sia il caso di bannare. Il messaggio contiene giudizi secondo me offensivi.

Old


Tra cencio e straccio non c'è scelta.
Cambia nick che Zorro non ti si confà.
E ricorda che non ho iniziato io. Impara a leggere. Se ce la fai a capire.
La censura invocata, in questa circostanza, è proprio in sintonia con l'argomento.

Saluti a te.


Vuoi trollare?

Se ce qualcuno che dimostra di capire solo il 20% di quello legge ... beh io credo di sapere chi è! Ne ho le prove. Scritte.

In ogni caso dare del "genuflesso" ad una persona della quale non si capiscono nemmeno le argomentazioni, secondo il mio modo di intendere le relazioni tra le persone è un insulto. Gli insulti non sono ammessi nel regolamentodi quasi tutti i forum. Forse anche di questo.

Ultima cosa: la battuta sul mio Nickname è frusta.


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Daniele Minotti
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 14:40    Oggetto: Rispondi citando

Zorro ha scritto:


Vuoi trollare?

Se ce qualcuno che dimostra di capire solo il 20% di quello legge ... beh io credo di sapere chi è! Ne ho le prove. Scritte.

In ogni caso dare del "genuflesso" ad una persona della quale non si capiscono nemmeno le argomentazioni, secondo il mio modo di intendere le relazioni tra le persone è un insulto. Gli insulti non sono ammessi nel regolamentodi quasi tutti i forum. Forse anche di questo.

Ultima cosa: la battuta sul mio Nickname è frusta.


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Zorro, non credo valga la pena di alimentare questo inizio di flame.
La gente ci legge, e' capacissima di giudicarci, non la sottovalutiamo.
Un saluto.
Daniele Minotti
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 14:45    Oggetto: Rispondi citando

Daniele Minotti ha scritto:
Zorro ha scritto:


Vuoi trollare?

Se ce qualcuno che dimostra di capire solo il 20% di quello legge ... beh io credo di sapere chi è! Ne ho le prove. Scritte.

In ogni caso dare del "genuflesso" ad una persona della quale non si capiscono nemmeno le argomentazioni, secondo il mio modo di intendere le relazioni tra le persone è un insulto. Gli insulti non sono ammessi nel regolamentodi quasi tutti i forum. Forse anche di questo.

Ultima cosa: la battuta sul mio Nickname è frusta.


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Zorro, non credo valga la pena di alimentare questo inizio di flame.
La gente ci legge, e' capacissima di giudicarci, non la sottovalutiamo.
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 15:20    Oggetto: Rispondi citando

Daniele Minotti ha scritto:


Ovviamente, una legge non chiara porta a rischio di abusi, ma se si continua ad insistere che la legge si applica sicuramente ai blog, allora si legittima il giudice a sbagliare.


forse si continua ad insistere che la legge si applica sicuramente ai blog perche' TUTTI, eccetto gli avvocati, la leggono cosi' :-)

ora la "vox populi" non prevale certamente sulla corretta interpretazione di uno specialista del ramo, ma alla luce di alcuni fatti la preoccupazione in noi non addetti ai lavori rimane :-\

Mauro
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 15:21    Oggetto: Rispondi citando

Zorro ha scritto:
Daniele Minotti ha scritto:
Zorro ha scritto:


Vuoi trollare?

Se ce qualcuno che dimostra di capire solo il 20% di quello legge ... beh io credo di sapere chi è! Ne ho le prove. Scritte.

In ogni caso dare del "genuflesso" ad una persona della quale non si capiscono nemmeno le argomentazioni, secondo il mio modo di intendere le relazioni tra le persone è un insulto. Gli insulti non sono ammessi nel regolamentodi quasi tutti i forum. Forse anche di questo.

Ultima cosa: la battuta sul mio Nickname è frusta.


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Due illuminati interlocutori.

Appunto le persone leggono ...
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 16:33    Oggetto: Rispondi citando

gomez ha scritto:



forse si continua ad insistere che la legge si applica sicuramente ai blog perche' TUTTI, eccetto gli avvocati, la leggono cosi' Smile

ora la "vox populi" non prevale certamente sulla corretta interpretazione di uno specialista del ramo, ma alla luce di alcuni fatti la preoccupazione in noi non addetti ai lavori rimane :-\

Mauro


L'interpretazione dei non giuristi potrebbe essere influenzata da motivazioni di carattere politico (condviisibili o meno).

Io dico la mia, certo da giurista, ma non faccio il giudice Wink

Ritengo, pero', di non aver detto grosse sciocchezze e qualche altro commentatore, nelle ultime ore, sembra condividere la mia tesi.
Poi, e' chiaro che si deve stare sempre all'erta, specie quando si tratta di diritti di rango costituzionale, ma ribadisco che sarei meno ansioso.
Un saluto.
Daniele Minotti
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 18:25    Oggetto: Norma antiblog Rispondi citando

Dall'Intervista a Stefano Rodotà di Giacomo Russo Spena su MicroMega:

"Nel ddl intercettazioni c’è anche il comma 29 – cosiddetto ammazza blog – che prevede l’obbligo di rettifica entro 48 ore e mette i blog allo stesso livello dei media main stream. Cosa ne pensa da questo punto di vista della norma e della equiparazione tra il blog e il giornalismo su carta stampata o radiotelevisivo o tra il blogger e il giornalista?

Non so se in questo caso dover parlare di ignoranza assoluta delle nuove tecnologie oppure di deliberata volontà di censurare. Nell’uno o nell’altro caso è palese il tentativo di imbavagliare qualcuno. I blog sono un mondo eterogeneo, sono molto diversi tra loro: esistono quelli professionisti, quelli amatoriali, poi i siti che sono diversi dai blog. Con il comma 29 si uccide quello che oggi è un fatto estremamente importante per l’informazione, perché l’ammontare della cifra che dovrebbe essere pagata, 12mila euro, annienta qualsiasi blogger, il quale invece di far circolare con libertà informazione, sarà costretto ad una autocensura. In secondo luogo anche il meccanismo, la rettifica entro 48 ore, è sbagliato: se un blogger per 2-3 giorni decide di non svolgere la sua attività e non si rende conto dell’obbligo di rettifica? Il blog non sempre è aggiornato di continuo o quotidianamente. Il problema per lui qui è estremamente pericoloso. Inoltre stona anche che questa richiesta di rettifica sia senza alcun riferimento al fatto (non si dovrebbe prima indagare sulla fondatezza o meno della rettifica?)."
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Alexiej
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 18:30    Oggetto: Norma ammazza blog Rispondi citando

RAI NEWS 24 - 1 ora fa:

"Roma, 28-09-2011
Potrebbe anche ammorbidirsi la contestata stretta sui blogger, contenuta nel ddl intercettazioni. Oggetto questo, a quanto si e' appreso, di disamina anche nella riunione dei tecnici Pdl, che si e' tenuta stamattina.
Il giro di vite in questione e' infatti ammorbidito dai due emendamenti del pidiellino Roberto Cassinelli che lascia l'obbligo di rettifica, ma ne modula i tempi distinguendo fra blog privati e professionali, come quelli delle testate giornalistiche, e abbassa le sanzioni per i privati.
"E' giusto mantenere il dovere di rettifica - spiega lo stesso deputato - ma non si possono equiparare i blog professionali e quelli del privato cittadino ed e' un'illusione quella di applicare alla Rete le stesse regole" che valgono per altri mezzi.
La proposta prevede l'obbligo di rettifica entro 48 dalla richiesta solo per le testate professionali e sposta a dieci giorni il termine per i blog amatoriali. E questo, a decorrere dal momento in cui il blogger ha la conoscibilita' della richiesta. In ogni caso, non possono essere oggetto di richiesta di rettifica i contenuti destinati ad un gruppo chiuso ne' i commenti ad altri contenuti principali, in modo da rendere impermeabili all'obbligo di rettifica i profili privati sui social network. La sanzione (da 7500 a 12500 euro) e' ridotta per i siti amatoriali da 250 a 2.500 euro. Una ulteriore riduzione (da 100 a 500 euro) e' applicata a chi indica un valido indirizzo di posta elettronica al quale fare pervenire le richieste di rettifica."

Tanto per stabilire quanto era fondata la preoccupazione !!!
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Zeus
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MessaggioInviato: 28 Set 2011 21:49    Oggetto: Re: Norma ammazza blog Rispondi

Alexiej ha scritto:
Tanto per stabilire quanto era fondata la preoccupazione !!!


Beh se è arrivato in fretta e furia questo emendamento, vuol dire che la preoccupazione era DAVVERO fondata Wink

Se poi questo sia sufficiente a stemperarla, lo vedremo...
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