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Commenti all'articolo Il sindacato può utilizzare l'email aziendale
Il Tribunale di Venezia condanna Telecom Italia per condotta antisindacale: aveva punito una rappresentate sindacale per aver utilizzato l'email aziendale per diffondere comunicati.

[Ermengarda Categna]

Sono RSU nell'azienda per cui lavoro e ho pieno accesso all'uso dell'e-mail aziendale, anche per comunicati collettivi (i membri della RSU hanno libero accesso anche alla distribuzione all users, cioè all'invio a tutti gli indirizzi aziendali). A dire il vero, per tutelarci, ogni RSU che entra in carica dopo le elezioni stabilisce un patto con la direzione, che definisce il numero di ore di permesso sindacale retibuito e assicura l'accesso a risorse aziendali (oltre alla mail, le fotocopie, le stampe etc). In questo modo, siamo coperti e tutelati. E' una buona prassi e la consiglio a chi si trovasse a ricoprire questi incarichi. I gentlemen agreements funzionano solo a patto di essere tra gemtiluomini, così come il volemose bbbene funziona solo se ci si vuole bene davvero!

[ioSOLOio]

[.Carlo.]

Molto importante il tuo pezzo sulla sentenza di Venezia contro Telecom per l'uso delle email aziendali da parte delle RSU aziendali.

Anche nella mia azienda (lavioriamo nell'IT!) da anni stiamo cercando di spostare la posizione dell'azienda che sostiene che l'utilizzo sindacale dell'email (per non parlare di siti intranet a carattere sindacale) esula dall'utilizzo strettamente per fini lavorativi degli strumenti di lavoro (pc, email, accesso internet).

Prima di andare alla carica come RSU con l amia direzione, potresti darmi qualche dettaglio in piu' su questa sentenza? Hai il testo? Ci sono gia' le motivazioni?

[Roberto1960]

Trovo molto interessante questo argomento dell' "utilizzo strettamente per fini lavorativi degli strumenti di lavoro".

Non capisco su quali basi logiche - prima ancora che giuridiche - si possa basare la concezione che l'informazione sindacale, sancita come diritto dalla nostra Costituzione, sia cosa separata dal "lavoro" inteso in senso generale, come concorso di PERSONE alla vita dell'azienda in cui lavorano.

C'è dietro non solamente un'arroganza aziendalista (e inoltre una profonda e sterile miopia) ma anche una vera e propria sub-cultura medioevale del lavoro, che illustra chiaramente quanta pochezza e arretratezza allignino ancora nel mondo imprenditoriale italiano.

Per fortuna sono casi ancora piuttosto isolati, che mi auguro vadano sempre più in esaurimento.
Tra l'altro questa politica del "muro contro muro" con i lavoratori, della ricerca continua del braccio di ferro, è dimostrato non paghi.

[merlin]