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Alexiej
Eroe
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MessaggioInviato: 15 Nov 2011 23:55    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Berlusconi ha tolto l'ICI sulla prima casa


L'Ici sulla prima casa per una fascia di reddito medio-bassa l'aveva tolta Prodi. Berlusconi ha tolto l'Ici sulla prima casa dei ricchi.

Così come ha tolto la tassa di successione a tutti (pensava ai suoi eredi .....) e non solo fino ad un reddito non elevatissimo come aveva fatto Prodi.

Aveva anche promesso di togliere la tassa sulle auto, ma non lo ha fatto, così come non ha fatto quasi nulla per gli italiani ma solo per sè e i suoi affari.

Monti è sicuramente un moderato, una persona di destra liberale, europea. Non certo un parafascista padronale come il berlusca.

E' stato un ottimo serio Commissario europeo ed è stimatissimo. L'opposto del caduto berlusca, moralmente anche pessimo, nella vita privata e pubblica.

Più che un imprenditore il berlusca è un faccendiere come tanti che frequenta e a cui ha dato pure molti soldi per tacere le sue malefatte.

Se vogliamo uscire da questa situazione di crisi economica gravissima non ci resta che affidarci ad un esperto, che ha idee chiare anche su chi debba fare i sacrifici per far ripartire il Paese. Sacrifici per tutti e non solo per coloro che li hanno sempre fatti e che sopportano di più gli oneri di una politica o non politica dissennata del cavaliere mascarato, del fantasista tremonti e dell'inconcludente mangia pane a uffo di bossi.
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etabeta
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MessaggioInviato: 16 Nov 2011 00:14    Oggetto: Rispondi citando

@Alexiej

Dipendè cosa intendi per ricchi.
Tutto è relativo.
Hai ragione, chi ha una megavilla accatastata A1 lusso magari un po' di ICI potrebbe pure pagarla ma chi ha un appartamento di medie dimensione, che so 100mq e un reddito lordo (reale perchè fa' il dipendente) di 25.000 € e per pagarsi la casa ha sudato sette camicie e ha rinunciato praticamente a tutto, vacanze comprese, è giusto che paghi l'ICI??
Dimmelo tu.
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ZapoTeX
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MessaggioInviato: 16 Nov 2011 15:20    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Io penso agli operai, un giorno un ragazzo che lavorava da noi mi ha detto "10 anni fa' in Sicilia facevo l'apprendista e prendevo un milione e seicentomila lire oggi prendo ottocento euro"

Questo è un caso molto triste ed è dovuto a vari fattori: uno che da dieci anni l'economia non cresce, due che l'euro ha introdotto un'inflazione sulle spese di prima necessità ben superiore a quella registrata (quindi, in termini reali, l'economia italiana è regredita), tre probabilmente anche a un po' di sfortuna della persona in questione.
Citazione:
Aprono all'estero e in Italia aumentano il buco nel bilancio dell'INPS mettendo in cassa integrazione.

Ogni transizione ha, nel breve termine, dei fattori negativi.
I contadini che hanno perso il lavoro quando è stata inventata l'aratro?
I tessitori che hanno perso il lavoro quando è stato inventato il telaio?
Oggi tenere in Italia la produzione di cose a basso costo e a bassa tecnologia non ha senso. Certo, ci vuole un po' di tempo a riorganizzarsi.
Citazione:
cosa centrano con il confezionamento?

Niente, è per fare esempi di casi di successo Italiani. Aziende che producono apparecchiature che negli altri paesi non sanno fare (a parte, guarda caso, la Germania, che ha Palfinger e Putzmeister).
Citazione:
ormai la gente ha tutto e fa' bene a tenersi le cose che ha già e che ha già pagato finchè durano.

Questa posizione vuol dire negare il progresso. E' comprensibile che dopo avere lavorato per anni in un paese come l'Italia in cui la ricchezza del paese non cresce, anzi diminuisce, la tentazione di pensarla così sia forte, ma non dobbiamo. Il progresso è, almeno in teoria, possibile. Scienza, tecnologia ed economia devono e possono crescere insieme.
Citazione:
Dici in che modo avere 10 magliette e un computer ci rende poveri?
Dieci magliette e un computer una volta comprati non valgono più niente mentre se comperi una sola maglia e un computer economico, non c'è bisogno di computer spaziali per aprire un Browser e andare su "fessbuk",

Anche qui, stai negando uno dei miei punti di partenza, quindi non so bene come rispondere. Io definisco la ricchezza di un paese come la quantità totale di ricchezza prodotta, che corrisponde, a meno di far debiti, alla quantità totale di ricchezza consumabile. Un paese dove tutti hanno "più roba" io lo definisco più ricco e quindi, almeno dal punto di vista economico, migliore. Se per te non è così, allora non so davvero cosa scrivere.
Mi rendo conto che ci sono alcuni momenti in cui le pubblicità martellano talmente forte per farci consumare roba, che uno pensa "ma è tutto uno spreco, starei meglio senza tutta sta roba". Un esempio: l'indicatore sulle lamette da barba Gillette, che diventa bianco quando la lametta "va cambiata". BALLE! L'indicatore si sbianca dopo due rasature, la lametta funziona alla grande per almeno una settimana (e te lo dice uno che ha dei tronchi d'albero al posto della barba). L'indicatore serve a farci usare più lamette.
Quindi capisco perfettamente la volontà di ribellarsi al consumismo. Però i casi come le lamette da barba sono l'eccezione. Sono tanti, ma sono l'eccezione non la regola. Adesso diamo per scontati tutti i beni e servizi che abbiamo, ma se non li avessimo sarebbe dura. Pensa all'acqua corrente, alla connessione internet (che non avremmo se i server di Telecom e simili non fossero fatti a Taiwan, etc...)
Citazione:
i soldi risparmiati anche se messi sotto il materasso si svalutano ben meno delle tue dieci maglie e del tuo supercomputer o dello smartphone che costa al più 150 euro alla produzione e te lo fanno pagare 600 e tu sei meno povero perchè i soldi risparmiati ti restano in tasca.
Ti ricorda niente la pubblicità Beghelli con Robert De Niro che diceva "Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato"?

E' QUI CHE SBAGLI! Senza il commercio internazionale spenderemmo UGUALE e avremmo meno beni, perché i prezzi sarebbero enormi.
Citazione:
l'unica cosa buona di questi tempi è avere contanti

Quale economista ha detto una cosa del genere? Contanti? Con un tasso di interesse inesistente o quasi? Con l'euro che sta crollando per la crisi dei debiti sovrani e l'inflazione che minaccia di andare alle stelle (specialmente adesso che Draghi ha, secondo me giustamente, mollato un po' la briglia sui tassi)? Il mondo è bello perché è vario. L'unica cosa che potrebbe far sì che tenere contanti sia una buona idea è se la Grecia uscisse dall'euro, che farebbe risalire la moneta unica, ma non so se succederà tanto presto.
Citazione:
dove in realtà c'è solo un grandissimo divario tra l'estrema ricchezza di pochissimi e la povertà dei più ma ricchezza comunque ce n'è

Paesi ricchi o poveri è una definizione quantitativa, basata sulla ricchezza totale prodotta divisa per il numero di persone. Non vedo come il PIL pro capite possa sbagliare. In Cina c'è un decimo della ricchezza che c'è in Italia (forse adesso è di più, visto che la Cina va su e l'Italia va giù).
Citazione:
E serve soprattutto un'economia sociale (è di un mese fa' la notizia che una ceramica in crisi è stata rilevata dai suoi stessi dipendenti che investendo la loro liquidazione non solo hanno continuato a lavorare invece di finire licenziati ma organizzati in forma cooperativa stanno anche creando occupazione. In Italia!

L'iniziativa dei dipendenti è assolutamente lodevole. C'è solo un piccolo dettaglio: un'economia fatta solo di cooperative non è sostenibile, perché le cooperative hanno delle FORTI agevolazioni fiscali. Quindi, se quello che hai descritto succedesse in tutte le aziende, lo stato dovrebbe aumentare le tasse anche alle cooperative per non andare in rovina. Gran parte delle cooperative andrebbe quindi in rovina.
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etabeta
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MessaggioInviato: 16 Nov 2011 20:19    Oggetto: Rispondi citando

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:

Io penso agli operai, un giorno un ragazzo che lavorava da noi mi ha detto "10 anni fa' in Sicilia facevo l'apprendista e prendevo un milione e seicentomila lire oggi prendo ottocento euro"

Questo è un caso molto triste ed è dovuto a vari fattori: uno che da dieci anni l'economia non cresce, due che l'euro ha introdotto un'inflazione sulle spese di prima necessità ben superiore a quella registrata (quindi, in termini reali, l'economia italiana è regredita), tre probabilmente anche a un po' di sfortuna della persona in questione.

L'euro non ha introdotto inflazione ben superiore alla norma (hanno fatto la cresta sull'euro) solo in Italia, lo stesso problema c'è anche in Germania (una birra che costava 5 marchi ora costa 5 euro, le sigarette che prima costavano 5 marchi ora costano 5 euro) però in Germania si vive ancora mediamente meglio forse perchè non hanno stipendi da fame come in Italia.

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:

Aprono all'estero e in Italia aumentano il buco nel bilancio dell'INPS mettendo in cassa integrazione.

Ogni transizione ha, nel breve termine, dei fattori negativi.
I contadini che hanno perso il lavoro quando è stata inventata l'aratro?
I tessitori che hanno perso il lavoro quando è stato inventato il telaio?
Oggi tenere in Italia la produzione di cose a basso costo e a bassa tecnologia non ha senso. Certo, ci vuole un po' di tempo a riorganizzarsi.

Si, ci vogliono secoli.
Non è una "transizione".
No è il modello egoistico capitalistico familiare italiano che sta mostrando la corda.
Pretendono di andare a produrre all'estero per minimizzare i costi e massimizzare i guadagni e sono così ottusi che non si rendono conto che questo fa si che si possano tenere la loro paccottiglia perchè senza lavoro non si guadagna e loro vogliono soldi in cambio dei loro prodotti e soldi la gente non ne ha più.
Come ho già detto ci vuole un'economia solidale che solo la cooperazione può portare per mettere all'angolo questi individui e ridare fiato all'economia italiana.

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:

ormai la gente ha tutto e fa' bene a tenersi le cose che ha già e che ha già pagato finchè durano.


Questa posizione vuol dire negare il progresso. E' comprensibile che dopo avere lavorato per anni in un paese come l'Italia in cui la ricchezza del paese non cresce, anzi diminuisce, la tentazione di pensarla così sia forte, ma non dobbiamo. Il progresso è, almeno in teoria, possibile. Scienza, tecnologia ed economia devono e possono crescere insieme.

Io non nego il progresso (anche se per te dietro la parola progresso in realtà si cela il consumismo capitalistico) è il progresso che tu dici che non ha più progresso da dare e lo dimostrano le continue crisi che si succedono ormai ogni due o tre anni mentre negli ultimi trent'anni del secolo scorso, in cui l'espansione del tuo modello era ancora possibile perchè c'erano ancora cose che la gente non aveva (per citare le due forse più famose il personal computer e il telefono cellulare) si contava una crisi ogni dieci-dodici anni.
Io sono un cretino ma c'è gente ben più famosa e ferrata di me in materia (credo sia un francese tale Michel Aglietta) che sostiene ne più ne meno le stesse cose che sostengo io cioè che il consumismo capitalistico è alla frutta e ormai è fondato solo sul quanto la gente è disposta ad indebitarsi per comprare cose inutili visto che i soldi ormai scarseggiano e te lo dimostra il calo nella possibilità (anche se le statistiche parlano di propensione - sigh - mai termine fu usato più impropiamente visto che se non hai soldi non puoi certo accumularne) di risparmio delle famiglie.
L'ho scritto in un altra risposta, l'unica soluzione in tempi di crisi è avere contanti (l'ha detto un economista non io) e se io non avessi posto in atto la politica del tenermi quello che ho finchè va' (la mia auto ha dieci anni e non ci penso proprio di cambiarla visto che funziona ancora bene, i miei telefoni sei anni l'uno e me li tengo finchè funzionano, il mio computer sette anni, non parliamo dei vestiti visto che alcuni hanno anche più di vent'anni!) ora sarei col cu...lo per terra invece fortunatamente avendo soldi non mi posso lamentare.

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:

i soldi risparmiati anche se messi sotto il materasso si svalutano ben meno delle tue dieci maglie e del tuo supercomputer o dello smartphone che costa al più 150 euro alla produzione e te lo fanno pagare 600 e tu sei meno povero perchè i soldi risparmiati ti restano in tasca.
Ti ricorda niente la pubblicità Beghelli con Robert De Niro che diceva "Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato"?

E' QUI CHE SBAGLI! Senza il commercio internazionale spenderemmo UGUALE e avremmo meno beni, perché i prezzi sarebbero enormi.

Non credo di sbagliare, o almeno a me hanno insegnato che i prezzi li fa' la differenza tra domanda ed offerta quindi è proprio l'opposto di quello che tu sostiene.
Se le aziende hanno i magazzini pieni pur di vuotarli in assenza di domanda sono disposti a tirarti dietro la loro paccottiglia, guarda solo cosa ha fatto HP con i tablet che non riusciva avendere, quindi inflazione di prodotti e deflazione di domanda porta a un crollo dei prezzi.
Mi dispiace per i ricchi capitalisti che dovranno ripensarsi poveri! Laughing

Scusa chiudo qui, inutile argomentare con chi nega anche l'evidenza.
Dov'è il tasso di interesse inesistente?
Con la penuria che c'è di contante (molta richiesta poca offerta e torniamo al discorso di cui sopra) i tassi di interesse sui conti sono tornati a salire e le banche, in sofferenza, pur di rastrellare soldi si sono inventati i conti deposito vincolati che ti danno un tasso lordo anche del 4,25% cosa impensabile anche solo 3 anni fa'.

Chi vivrà vedrà, io egoisticamente, grazie al mio materasso deposito, qualunque cosa accada di problemi ne avrò ben pochi fortunatamente.

Laughing
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Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 17 Nov 2011 02:07    Oggetto: Rispondi citando

zapotex ha scritto:
Della riforma Gelmini non parlo (so di essere in minoranza su questo forum), ma il contratto di Marchionne (indipendentemente da tutto il teatrino che c'è stato, Italia non Italia, Canada non Canada, etc...) contiene alcuni elementi di innovazione da cui tutti dovrebbero prendere esempio, ad esempio il punto sull'assenteismo (controlli progressivamente rigidi se il numero di giorni malattia diventa più alto della media nazionale).

riforma gelmini? no, dai, parliamone.
parliamone per bene che te la spiego io, visto che l'ho studiata per benino.
da una persona del calibro della gelmini, poi...
oppure anche tu hai contribuito a scavare il tunnel fra il cern e il gran sasso?

quanto all'assenteismo, ti chiarisco che il prelievo di parte dello stipendio se stai a casa in malattia, in barba a quanto sancito dalla costituzione della repubblica italiana, viene effettuato sui primi dieci giorni di malattia.
questa è una mossa fiscale e tributaria, non contro l'assenteismo.

Alexiej ha scritto:
L'Ici sulla prima casa per una fascia di reddito medio-bassa l'aveva tolta Prodi. Berlusconi ha tolto l'Ici sulla prima casa dei ricchi.

e l'ici sulla casa dei poveri (come me) a milano (non a canicattì) costava meno di 100 euro.

Alexiej ha scritto:
Così come ha tolto la tassa di successione a tutti (pensava ai suoi eredi .....) e non solo fino ad un reddito non elevatissimo come aveva fatto Prodi.

frena.
la tassa di successione, effettuati i comodi suoi, l'ha anche reintrodotta.

Alexiej ha scritto:
Aveva anche promesso di togliere la tassa sulle auto, ma non lo ha fatto, così come non ha fatto quasi nulla per gli italiani ma solo per sè e i suoi affari.

non avrà tolto la tassa sulle auto però ha alzato l'iva.
contento?

etabeta ha scritto:
L'euro non ha introdotto inflazione ben superiore alla norma (hanno fatto la cresta sull'euro) solo in Italia, lo stesso problema c'è anche in Germania (una birra che costava 5 marchi ora costa 5 euro, le sigarette che prima costavano 5 marchi ora costano 5 euro) però in Germania si vive ancora mediamente meglio forse perchè non hanno stipendi da fame come in Italia.

aggiungerei che hanno rotto anche le palle con questa flessibilità.
basterebbe un minimo di controllo sui contrattini trimestrali rinnovati per anni e anni per fare assumere migliaia di persone...
in italia non tutti sono aspiranti nomadi.
c'è anche gente molto stanziale che ama andare a lavorare, guadagnarsi lo stipendio e vivere la propria vita.

etabeta ha scritto:
Non credo di sbagliare, o almeno a me hanno insegnato che i prezzi li fa' la differenza tra domanda ed offerta quindi è proprio l'opposto di quello che tu sostieni.
Se le aziende hanno i magazzini pieni pur di vuotarli in assenza di domanda sono disposti a tirarti dietro la loro paccottiglia, guarda solo cosa ha fatto HP con i tablet che non riusciva avendere, quindi inflazione di prodotti e deflazione di domanda porta a un crollo dei prezzi.
Mi dispiace per i ricchi capitalisti che dovranno ripensarsi poveri!

e invece sbagli di grosso.
quando la gente non compra scarpe lumberjack o nerogiardini il problema non è che si tratta di scarpe che ti succhiano via un terzo dello stipendio.
non si chiama prezzo esoso a fronte di stipendio da fame, il termine corretto è sfiducia dei consumatori.
e la soluzione si chiama credito al consumo.
io la chiamo indebitarsi fino alle orecchie, ipotecando soldi che non hai ancora guadagnato e non sai se guadagnerai, per acquisire beni ad un prezzo spropositato, ma io sono ignorante.
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Alexiej
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MessaggioInviato: 17 Nov 2011 02:27    Oggetto: Rispondi citando

etabeta ha scritto:
@Alexiej

Dipendè cosa intendi per ricchi.
Tutto è relativo.
Hai ragione, chi ha una megavilla accatastata A1 lusso magari un po' di ICI potrebbe pure pagarla ma chi ha un appartamento di medie dimensione, che so 100mq e un reddito lordo (reale perchè fa' il dipendente) di 25.000 € e per pagarsi la casa ha sudato sette camicie e ha rinunciato praticamente a tutto, vacanze comprese, è giusto che paghi l'ICI??
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Forse hai le idee confuse su ciò che s'intende per "ricco" e ceto medio-basso.
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MessaggioInviato: 17 Nov 2011 07:28    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
quanto all'assenteismo, ti chiarisco che il prelievo di parte dello stipendio se stai a casa in malattia, in barba a quanto sancito dalla costituzione della repubblica italiana, viene effettuato sui primi dieci giorni di malattia.


Succede anche in molte aziende private: per i primi n giorni di malattia ti detraggono l'intera giornata (100%).
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ZapoTeX
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MessaggioInviato: 17 Nov 2011 13:04    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
in Germania si vive ancora mediamente meglio forse perchè non hanno stipendi da fame come in Italia.

Certo, perché la produttività è il doppio che in Italia. Alzare gli stipendi se sotto non c'è un aumento della produttività è quello che ha portato la Grecia dove è ora. E' un discorso lungo (i dettagli sono a pagina 13-15 di questo report), ma in sostanza la moneta unica è uno strumento utile, ma anche pericoloso se usato male, perché impedisce che la moneta di un paese si svaluti se quel paese molla le briglie. E alla fine la bilancia commerciale presenta il conto (in Grecia non c'è solo un problema a livello di finanze dello stato, ma anche a livello di finanze dell'intero paese, che per anni ha avuto una bilancia commerciale intorno a -10%. Questa è la differenza principale tra la Grecia e l'Italia: l'Italia come paese non è indebitato, la bilancia commerciale è circa neutra. E' lo stato che è indebitato).
Citazione:
No è il modello egoistico capitalistico familiare italiano che sta mostrando la corda.

Lo dicono da parecchio tempo, ma finora non ci sono mai stati segni concreti. Il sistema finanziario è collassato, sono d'accordo, e ci sono state delle colpe gravi, ma da qui a dire che il modello economico che ci ha portato dalle caverne alle auto con aria condizionata è sbagliato ce ne passa.
Citazione:
sono così ottusi che non si rendono conto che questo fa si che si possano tenere la loro paccottiglia perchè senza lavoro non si guadagna e loro vogliono soldi in cambio dei loro prodotti e soldi la gente non ne ha più.

L'idea è invece che, mentre le cose a basso valore vengono prodotte fuori, gli Italiani lavorano su cose più sofisticate che fuori non sanno fare. Un operaio di Fassi può comprare per i suoi figli una tonnellata di giocattoli "made in China" che hanno richiesto il lavoro di 10 operai, perché i Cinesi le gru retrocabina non le sanno fare! E' questo che rende l'Italia un paese ricco. Se i giocattoli di plastica fossero made in Italy, l'operaio che li fa potrebbe comprarne per i suoi figli un decimo. E gli operai cinesi non avrebbero da mangiare.
Citazione:
è il progresso che tu dici che non ha più progresso da dare e lo dimostrano le continue crisi che si succedono ormai ogni due o tre anni mentre negli ultimi trent'anni del secolo scorso, in cui l'espansione del tuo modello era ancora possibile perchè c'erano ancora cose che la gente non aveva (per citare le due forse più famose il personal computer e il telefono cellulare) si contava una crisi ogni dieci-dodici anni.

Le crisi grosse degli ultimi 30 anni sono state una ogni dieci anni... Cosa intendi una ogni due anni? Quella attuale è iniziata a metà 2008 e ancora non è finita...
DAVVERO PENSI CHE NON CI SIA PIU' NIENTE DI NUOVO DA DIRE? Davvero pensi che computer e cellulare siano la fine? Negli anni 80, avresti pensato che tutti avrebbero avuto un cellulare? Non esisteva quasi! Ci saranno altre cose, che ora non immaginiamo nemmeno, che cambieranno la vita di domani! Io non potrei immaginare che il progresso è finito, che siamo al capolinea. CHE TRISTE MONDO sarebbe, non voglio nemmeno pensarci.
Citazione:
Io sono un cretino ma c'è gente ben più famosa e ferrata di me in materia (credo sia un francese tale Michel Aglietta)

Non sono convinto che tu sia un cretino, se no non avrei iniziato questa discussione e spero che tu non sia convinto che sia un cretino io. Proprio perché, sperabilmente, non siamo cretini, è meglio ragionare logicamente che affidarsi a dei santoni che le sparano grosse. Qualsiasi idea ha decine di economisti che la supportano, non per forza vuol dire che è buona. Meglio ragionare con la propria testa.
Citazione:
Non credo di sbagliare, o almeno a me hanno insegnato che i prezzi li fa' la differenza tra domanda ed offerta quindi è proprio l'opposto di quello che tu sostiene.
Se le aziende hanno i magazzini pieni pur di vuotarli in assenza di domanda sono disposti a tirarti dietro la loro paccottiglia, guarda solo cosa ha fatto HP con i tablet che non riusciva avendere, quindi inflazione di prodotti e deflazione di domanda porta a un crollo dei prezzi.

Non ho seguito il tuo ragionamento. Stai dicendo che sarebbe una cosa buona la deflazione della domanda?
Facciamo un passo indietro: la legge della domanda e dell'offerta, nel lungo termine, si applica A CONDIZIONE che l'azienda possa sopravvivere. Se produrre una maglietta costa 10€ e il prezzo di equilibrio domanda/offerta è 5€, alcune delle aziende falliranno finché il prezzo di equilibrio è uguale o superiore a 10€. Cosa credi, che i ricchi capitalisti continuino a vendere magliette a 5€ per altruismo?
Ora, facciamo i due scenari:
1) Produzione in cina: costo di produzione della maglietta 1€. Offerta: quanta ne vuoi. Finché le magliette si vendono a un prezzo superiore a 1€, la gente investirà in fabbriche di magliette. Risultato: un sacco di magliette disponibili per gli Italiani
2) Produzione in Italia: costo di produzione della maglietta 10€. A 10€, gli Italiani compreranno molte meno magliette, quindi sono più poveri.
Citazione:
Dov'è il tasso di interesse inesistente?
Con la penuria che c'è di contante (molta richiesta poca offerta e torniamo al discorso di cui sopra) i tassi di interesse sui conti sono tornati a salire e le banche, in sofferenza, pur di rastrellare soldi si sono inventati i conti deposito vincolati che ti danno un tasso lordo anche del 4,25% cosa impensabile anche solo 3 anni fa'.

A questo link trovi i tassi di interesse ufficiali della Banca Centrale Europea, che ovviamente oggi sono MOLTO più bassi che in passato. Tutto il resto dipende dall'evoluzione del mercato banking retail in Italia: le banche ti danno una cosa e ti chiedono un'altra. Ti chiedono di lasciare i soldi per un anno e ti danno un po' di interesse in più.
Oggi i conti deposito vincolati sono diventati di moda, mentre qualche anno fa non esistevano quasi. Ma nel 2008 Conto Arancio ti dava un interessa intorno al 4% (non ricordo, forse poco inferiore) anche sui conti con soldi sempre disponibili. Il mio conto Fineco mi dava più di 3%, ora mi dà meno dell'1%. Proprio nel 2008 è venuta fuori CheBanca, che ha contribuito a rendere popolari i conti deposito vincolati e, se non ricordo male, dava dei tassi spaventosamente elevati, oltre il 6%.
Citazione:
quando la gente non compra scarpe lumberjack o nerogiardini il problema non è che si tratta di scarpe che ti succhiano via un terzo dello stipendio.
non si chiama prezzo esoso a fronte di stipendio da fame, il termine corretto è sfiducia dei consumatori.
e la soluzione si chiama credito al consumo.
io la chiamo indebitarsi fino alle orecchie, ipotecando soldi che non hai ancora guadagnato e non sai se guadagnerai, per acquisire beni ad un prezzo spropositato, ma io sono ignorante.

Mad, non capisco cosa c'entri questo con la discussione se sia meglio produrre cose a basso costo in Italia o in Cina.
E comunque, se ritieni che i prezzi delle scarpe siano così esosi, apri una ditta di scarpe, no? Le vendi a prezzi ragionevoli, sbanchi il mercato e fai il bene della comunità. Scherzi a parte, so che la tua risposta sarà "dovrebbero farlo gli operai di una fabbrica di scarpe". Bon, la mia domanda vale ugualmente: perché non lo fanno?
Citazione:
oppure anche tu hai contribuito a scavare il tunnel fra il cern e il gran sasso?

Grasse risate quando l'ha detto, siamo tutti d'accordo, io per primo che coi neutrini ci vado a nozze (sono del ramo), ma non giudicherei da uno strafalcione il lavoro che ha fatto. Esempi (citazioni da qui)
1) Abilitazione scientifica nazionale: mettere un livello minimo di decenza a livello nazionale mi sembra cosa buona e giusta. Aiuta a limitare i professori che arrivano al ruolo solo perché hanno amici
2) "Non possono partecipare ai procedimenti per la chiamata coloro che hanno un grado di parentela o di affinità fino al quarto grado compreso con un professore dell'ateneo, con il rettore, direttore generale o un componente del cda." Trovami il modo di criticare questo punto. Ti prego fallo, voglio vedere cosa ti inventi per criticare le norme anti parentopoli.
3) "Fondo per il merito (articolo 4). Istituito presso via XX Settembre, con il compito di promuovere l'eccellenza e il merito tra gli studenti (per la prima volta iscritti al primo anno) individuati mediante prove nazionali standard. Il fondo garantirà i cosiddetti prestiti d'onore (a tassi molti bassi) oppure fornirà borse di studio, determinate in base a voti e a reddito"
Anche questa vediamo cosa ha di perfido e capitalistico questo punto qui
4) "Il nucleo di valutazione dovrà essere composto con soggetti di elevata qualificazione professionale in prevalenza esterni, il cui curriculum è reso pubblico nel sito internet dell'università".
Stop alle mafie interne per dire che siamo tutti bravi e buoni. Membri ESTERNI nel nucleo di valutazione. Questo non va bene?
5) "Il rettore, poi, non potrà rimanere in carica per più di 6 anni, non rinnovabili."
Fine delle "cupole". Ci sono alcune università dove ci sono "cupole di potere" note e riconosciute, che durano da decenni. Questo è un modo per sfaldarle, prelomeno provarci.
6) "Professori e ricercatori, anche a tempo determinato, devono entrare in aula e tenere lezioni o seminari. L'impegno viene misurato in 1.500 ore annue, di cui, almeno 350 destinate ad attività di docenza e servizio per gli studenti, se rientrano nel regime di tempo pieno."
Anche qui, sono proprio curioso, cosa c'è di sbagliato in questo? I baroni che prendono lo stipendio e lasciano che siano gli assistenti ad andare in aula sono stati stangati. E' una cosa brutta?


Citazione:
e l'ici sulla casa dei poveri (come me) a milano (non a canicattì) costava meno di 100 euro.

ICI o non ICI, Monti metterà la patrimoniale, fortunatamente. Sperabilmente la metterà in maniera intelligente (tassando beni di lusso, conti in banca, etc... e risparmiando asset operativi delle aziende, tipo capannoni, macchinari, etc...) e non in maniera assassina (pelando l'anima a chi si è fatto il c**o per tutta la vita per risparmiare due lire).

Ciao!
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etabeta
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MessaggioInviato: 17 Nov 2011 23:37    Oggetto: Rispondi citando

Alexiej ha scritto:
etabeta ha scritto:
@Alexiej

Dipendè cosa intendi per ricchi.
Tutto è relativo.
Hai ragione, chi ha una megavilla accatastata A1 lusso magari un po' di ICI potrebbe pure pagarla ma chi ha un appartamento di medie dimensione, che so 100mq e un reddito lordo (reale perchè fa' il dipendente) di 25.000 € e per pagarsi la casa ha sudato sette camicie e ha rinunciato praticamente a tutto, vacanze comprese, è giusto che paghi l'ICI??
Dimmelo tu.
Rolling Eyes


Forse hai le idee confuse su ciò che s'intende per "ricco" e ceto medio-basso.


E tu cosa intendi allora per ricco e ceto medio-basso?
Spiegamelo tu.
Rolling Eyes
Io guarderei alla categoria catastale dell'immobile ma dimmi tu come regoleresti la questione.
Un combinato reddito/categoria catastale??
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MessaggioInviato: 18 Nov 2011 01:40    Oggetto: Rispondi citando

zapo ti rispondo in due trance.
partiamo con la più facile.

zapotex ha scritto:
Mad, non capisco cosa c'entri questo con la discussione se sia meglio produrre cose a basso costo in Italia o in Cina.
E comunque, se ritieni che i prezzi delle scarpe siano così esosi, apri una ditta di scarpe, no? Le vendi a prezzi ragionevoli, sbanchi il mercato e fai il bene della comunità. Scherzi a parte, so che la tua risposta sarà "dovrebbero farlo gli operai di una fabbrica di scarpe". Bon, la mia domanda vale ugualmente: perché non lo fanno?

c'entra con una di quelle che a scuola chiamavano fare le associazioni.
è tutto un mio filo logico personale, parecchio strano, fomentato dal mio rancore politico e dalla mia insoddisfazione sociale.

il punto è che si discute sempre, a mio avviso, dei problemi dal punto di vista sbagliato.
o con l'approccio sbagliato.

seguendo il mio filo logico, ti premetto che io sono dell'idea che il mercato (almeno in teoria) dovrebbe essere retto da meccanismi di domanda e offerta e che il debito pubblico è un semplice valore di cassa contabile, entrate e uscite.

il mercato va a ramengo perchè non esiste più la percezione soggettiva del valore di qualsiasi oggetto/bene comprato, questa percezione è fortemente alterata da meccanismi esterni (tv, pubblicità, giornali).

vado ot: ti faccio un esempio cretinissimo.
in casa mia ci si fuma 98 euro di marlboro alla settimana.
beh, è un bel costo, ma io pensavo che comunque è un vizio e quindi...
mi spiego?
mo' per motivi ideologici si è passati al tabacco.
il tabacco più pregiato, per fumar l'equivalente, ci costa tipo 6 euro alla settimana. arrotondiamo a 8 per cartine e filtri.
è mai possibile che ci sia una differenza di 90 euro?

torniamo in tema.

per me il problema produttività, deficit/pil, bla bla...
la produttività non c'entra un cavolo con chi materialmente costruisce le cose e dove.
in italia non si produce un cavolo, secondo me...
perchè non si vuole produrre.
ovvero: se per andare a pulire i cessi (perdona il frencesismo) occorre almeno il diploma, e se per trovare un posto di lavoro NON PRECARIO * ti serve almeno la laurea... mediamente tutti gli italiani studiano fino a 25 anni. perchè sono costretti, anche se non vogliono.
e uno che NON vuole studiare ma lo fa con sforzo, permetti che non voglia fare l'operaio, ma il dirigente? ha la laurea! si è massacrato per ottenerla!
se tutti sono obbligati a studiare una vita per lavorare, nessuno lavora.
e nessuno produce.

ecco il mio filo logico, che ho sintetizzato nell'esempio delle scarpe.

non mi contestare il PRECARIO * perchè ti chiarisco che flessibilità è quando ti pagano 3.000 euro al mese, accumuli esperienza da mettere nel curriculum, e non sai se l'anno prossimo lavorerai ancora lì.
precarietà invece è quando lavori per cinque anni nello stesso posto, con contrattini semestrali, otto ore al giorno, prendi 850 euro al mese, non hai diritti e vivi nel terrore che non ti rinnovino il contratto perchè uno più affamato di te si potrebbe candidare a 800 euro al mese.
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etabeta
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MessaggioInviato: 18 Nov 2011 02:25    Oggetto: Rispondi citando

ZapoTeX ha scritto:
etabeta ha scritto:
in Germania si vive ancora mediamente meglio forse perchè non hanno stipendi da fame come in Italia.

Certo, perché la produttività è il doppio che in Italia.

Se la produttività im Germania è così alta mi spieghi perchè fanno produrre a noi in Italia per tutti gli stabilimenti del gruppo??
Forse perchè abbiamo produttività, qualità, ma costo della manodopera nettamente inferiore alla Germania.
Scusa ma la tua storia della produttività non sta in piedi.
Un'azienda che ha 2600 dipendenti nel mondo non produce in Italia per tutte le filiali del gruppo se non ha garanzia di produttività, qualità e un ritorno dato dai bassi costi di produzione.

ZapoTeX ha scritto:
...l'Italia come paese non è indebitato, la bilancia commerciale è circa neutra. E' lo stato che è indebitato.

Allora lo stato inizi a ridurre le sue spese, e ce ne sarebbe da tagliare e così potrebbero anche iniziare a ridurre il debito sul debito!
(In specie Ie emissioni di titoli di Stato - es. se ho in scadenza 100 cerco di emetterne al massimo 95 nuovi avrei già cancellato un 5% del debito sul debito. Non è possibile? Certo che è possibile basta smettere di spendere cifre faraoniche e ingiustificate per la gestione degli apparati dello stato - e non parlo solo di indennità dei parlamentari, quella è solo la punta dell'Iceberg)

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:
No è il modello egoistico capitalistico familiare italiano che sta mostrando la corda.

Lo dicono da parecchio tempo, ma finora non ci sono mai stati segni concreti. Il sistema finanziario è collassato, sono d'accordo, e ci sono state delle colpe gravi, ma da qui a dire che il modello economico che ci ha portato dalle caverne alle auto con aria condizionata è sbagliato ce ne passa.

Se non è sbagliato neanche è da considerarsi giusto se basta che la gente cominci a stringere i cordoni della borsa per metterlo in crisi.
Comunque io non ritengo giusto un sistema che sfrutta l'ignoranza della gente (tanto per fare solo un esempio la borsa è solo un sistema per le aziende per raccogliere soldi a costo zero visto che non sono obbligate a pagare dividendi e nemmeno sono tenute a fornire nessuna garanzia, vendono carta straccia in cambio di soldi veri e scusa la battuta chi glieli da a mio avviso è un degno ospite di Francesco Amadori) anche se un po', come ho scritto in un mio trattato, è anche colpa della gente che non ci mette un minimo di volonta per sviluppare le sue facoltà intellettive.
Se le aziende hanno bisogno di soldi vadano in banca, diano garanzie epaghino interessi come sarei costretto a fare io, comune mortale, nella malaugurata ipotesi avessi bisogno di soldi.
Anche se anche per le banche sono finiti i tempi d'oro.

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:
sono così ottusi che non si rendono conto che questo fa si che si possano tenere la loro paccottiglia perchè senza lavoro non si guadagna e loro vogliono soldi in cambio dei loro prodotti e soldi la gente non ne ha più.

L'idea è invece che, mentre le cose a basso valore vengono prodotte fuori, gli Italiani lavorano su cose più sofisticate che fuori non sanno fare. Un operaio di Fassi può comprare per i suoi figli una tonnellata di giocattoli "made in China" che hanno richiesto il lavoro di 10 operai, perché i Cinesi le gru retrocabina non le sanno fare! E' questo che rende l'Italia un paese ricco. Se i giocattoli di plastica fossero made in Italy, l'operaio che li fa potrebbe comprarne per i suoi figli un decimo. E gli operai cinesi non avrebbero da mangiare.

Purtroppo di cose che hanno realmente valore, a parte i soldi, non ne conosco.
Alcune possono avere una utilità, i vestiti, il cibo, la casa tanto per parlare di bisogni primari ma la maggior parte neanche hanno una utilità se non per chi le produce, gli industriali logicamente non gli operai, perchè ci fanno una barca di soldi, agli operai fa' fatica anche ad andare in tasca l'indispensabile per soddisfare i bisogni primari e la casa, pur bisogno primario, per molti operai (ma anche impiegati) rimarrà probabilmente un sogno di questi tempi grazie anche all'euro.

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:
è il progresso che tu dici che non ha più progresso da dare e lo dimostrano le continue crisi che si succedono ormai ogni due o tre anni mentre negli ultimi trent'anni del secolo scorso, in cui l'espansione del tuo modello era ancora possibile perchè c'erano ancora cose che la gente non aveva (per citare le due forse più famose il personal computer e il telefono cellulare) si contava una crisi ogni dieci-dodici anni.

Le crisi grosse degli ultimi 30 anni sono state una ogni dieci anni... Cosa intendi una ogni due anni? Quella attuale è iniziata a metà 2008 e ancora non è finita...

No, la crisi iniziata nel 2008 e che ha avuto il suo vertice nel 2009 per il momento è finita (anche se aspetto di vedere il fatturato 2011 a conferma di ciò) se no non mi spiego il +70% di fatturato del 2010 rispetto al 2009 che è stato l'anno peggiore degli ultimi sei-sette anni.

ZapoTex ha scritto:
DAVVERO PENSI CHE NON CI SIA PIU' NIENTE DI NUOVO DA DIRE? Davvero pensi che computer e cellulare siano la fine? Negli anni 80, avresti pensato che tutti avrebbero avuto un cellulare? Non esisteva quasi! Ci saranno altre cose, che ora non immaginiamo nemmeno, che cambieranno la vita di domani! Io non potrei immaginare che il progresso è finito, che siamo al capolinea. CHE TRISTE MONDO sarebbe, non voglio nemmeno pensarci.

Si, penso che quel nuovo che tu dici siano solo stratagemmi delle imprese per far si che la gente, povera di intelletto e facilmente turlupinabile, continui a regalare soldi agli imprenditori per cose superflue e, oltre che di dubbia utilità, di nessun valore visto che ho acclarato prima che l'unica cosa ad aver valore sono i contanti.
Non c'è nessun beneficio nel comprare oggetti superflui o utili ma in sovrannumero rispetto alle reali esigenze si è solo più poveri.

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:
Io sono un cretino ma c'è gente ben più famosa e ferrata di me in materia (credo sia un francese tale Michel Aglietta)

Non sono convinto che tu sia un cretino, se no non avrei iniziato questa discussione e spero che tu non sia convinto che sia un cretino io. Proprio perché, sperabilmente, non siamo cretini, è meglio ragionare logicamente che affidarsi a dei santoni che le sparano grosse. Qualsiasi idea ha decine di economisti che la supportano, non per forza vuol dire che è buona. Meglio ragionare con la propria testa.

Vedi, qui da noi essere un cretino è un vantaggio.
Puoi dire quello che pensi, anche la verità che non sempre si può dire, tanto dicono "E' un cretino". Per me poter dire quello che penso è fondamentale, penso comunque a quello che dico, per dire quello che pensavo ho rovinato la mia carriera scolastica, ho abbandonato posti di lavoro in cui ero da anni, però se oggettivamente sono nel giusto dico quello che penso quali che siano le conseguenze, io sono fatto così.
Per quello che riguarda te... come hai detto giustamente tu, non ti considero un cretino se no non starei qui a parlare, anche se ormai siamo profondamente OT, però a volte mi sembri l'uomo ragno, ti arrampihi sull'impossibile per giustificar cose, tipo lo sfruttamento dei paesi sottosviluppati, anche se ormai la Cina, l'India ed il Brasile sono molto più sviluppati economicamente di noi che siamo tristemente in declino, ormai sul viale del tramonto e stiamo diventando una colonia dei paesi poveri che volevamo colonizzare.
Per ciò che riguarda il ragionare con la propria testa... mi sembra di farlo e se ti capiterà di leggere le pagine di "nuovorisorgimentoitaliano DOT it" te ne enderai conto.

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:
Non credo di sbagliare, o almeno a me hanno insegnato che i prezzi li fa' la differenza tra domanda ed offerta quindi è proprio l'opposto di quello che tu sostieni.
Se le aziende hanno i magazzini pieni pur di vuotarli in assenza di domanda sono disposti a tirarti dietro la loro paccottiglia, guarda solo cosa ha fatto HP con i tablet che non riusciva avendere, quindi inflazione di prodotti e deflazione di domanda porta a un crollo dei prezzi.

Non ho seguito il tuo ragionamento. Stai dicendo che sarebbe una cosa buona la deflazione della domanda?

E' onestamente l'unico andidoto contro l'aumento dei prezzi e per chi fa' fatica ad arrivare a fine mese un calo dei prezzi è cosa buona e giusta.

ZapoTex ha scritto:
Facciamo un passo indietro: la legge della domanda e dell'offerta, nel lungo termine, si applica A CONDIZIONE che l'azienda possa sopravvivere. Se produrre una maglietta costa 10€ e il prezzo di equilibrio domanda/offerta è 5€, alcune delle aziende falliranno finché il prezzo di equilibrio è uguale o superiore a 10€. Cosa credi, che i ricchi capitalisti continuino a vendere magliette a 5€ per altruismo?

Ecco perchè auspico che i ricchi capitalisti se questo stato di cose non gli va' bene si ritirino a vita privata.
Già hanno cancellato "La responsabilità d'impresa" dal codice civile per fargli un favore, dobbiamo continuare a fargli ponti d'oro?
Prendiamo il caso Fiat, produce in Polonia a costi nettamente inferiori ma non ritocca altrettanto al ribasso i prezzi di vendita calcolati considerando i costi di produzione italiani a mio avviso un po' di deflazione della domanda non può che fare bene a certa gente che prende lstipendi d'oro in Italia ma per motivi fiscali risiede in Svizzera.
Nessuno dice che un'azienda debba produrre in perdita ma neanche che debbano farci la cresta.
Ecco perchè dico che a questo punto è meglio socializzare l'economia bada bene non sto parlando di socialismo reale che ha mostrato da un pezzo i propri limiti ma di un socialismo capitalistico in considerazione del fatto che non è più sostenibile l'espansione illimitata sostenuta dal sistema capitalistico odierno ormai in crisi d'identità.
ZapoTex ha scritto:
Ora, facciamo i due scenari:
1) Produzione in cina: costo di produzione della maglietta 1€. Offerta: quanta ne vuoi. Finché le magliette si vendono a un prezzo superiore a 1€, la gente investirà in fabbriche di magliette. Risultato: un sacco di magliette disponibili per gli Italiani
2) Produzione in Italia: costo di produzione della maglietta 10€. A 10€, gli Italiani compreranno molte meno magliette, quindi sono più poveri.

No, sono più ricchi!
Se io ho 10 € e compro una maglia che costa 5 € mi restano 5 € perchè come ampiamente argomentato la maglia non vale niente se non evitare una denuncia penale per atti osceni in luogo pubblico perchè esci nudo.
Se io non compro maglie perchè ne ho già una e mi basta ho 10 € in tasca.
Mi spieghi tu come faccio a essere più povero se ho più soldi in tasca??
Lo ripeto alla noia! L'unica cosa che ha un valore (ora non entriamo nel discorso delle riserve auree se no non ne usciamo più) sono i soldi, tutte le altre cose al limite possono avere una utilità ma l'utilità è una cosa ben diversa dal valore.

ZapoTex ha scritto:
etabeta ha scritto:
Dov'è il tasso di interesse inesistente?
Con la penuria che c'è di contante (molta richiesta poca offerta e torniamo al discorso di cui sopra) i tassi di interesse sui conti sono tornati a salire e le banche, in sofferenza, pur di rastrellare soldi si sono inventati i conti deposito vincolati che ti danno un tasso lordo anche del 4,25% cosa impensabile anche solo 3 anni fa'.

A questo link trovi i tassi di interesse ufficiali della Banca Centrale Europea, che ovviamente oggi sono MOLTO più bassi che in passato. Tutto il resto dipende dall'evoluzione del mercato banking retail in Italia: le banche ti danno una cosa e ti chiedono un'altra. Ti chiedono di lasciare i soldi per un anno e ti danno un po' di interesse in più.
Oggi i conti deposito vincolati sono diventati di moda, mentre qualche anno fa non esistevano quasi. Ma nel 2008 Conto Arancio ti dava un interessa intorno al 4% (non ricordo, forse poco inferiore) anche sui conti con soldi sempre disponibili. Il mio conto Fineco mi dava più di 3%, ora mi dà meno dell'1%. Proprio nel 2008 è venuta fuori CheBanca, che ha contribuito a rendere popolari i conti deposito vincolati e, se non ricordo male, dava dei tassi spaventosamente elevati, oltre il 6%.

La mia opinione di CheBanca la trovi cercando con goggle "sotto il materasso sconvolto" primo risultato reale (se ci sono annunci prima del risultato non lo so perchè io non visualizzo gli annunci pubblicitari per scelta).
Se il tuo conto fineco ti da' meno dell'1% chiudilo!
Mi sembri abbastanza acculturato cosicchè non ci sia bisogno che ti dia io certi consigli.
Per quanto riguarda il raffronto tra i tassi offerti dalle banche sui conti deposito e i tassi della Banca Centrale... forse a livello europeo ci saranno più soldi ma in Italia no e come ho già scritto sopra evidenziato in grassetto è sintomo che le banche italiane stanno raschiando il fondo del barile e per far emergere quel poco che rimane o offrono qualcosa di decente o gli resta poco da grattare.

ZapoTex ha scritto:
madvero ha scritto:
quando la gente non compra scarpe lumberjack o nerogiardini il problema non è che si tratta di scarpe che ti succhiano via un terzo dello stipendio.
non si chiama prezzo esoso a fronte di stipendio da fame, il termine corretto è sfiducia dei consumatori.
e la soluzione si chiama credito al consumo.
io la chiamo indebitarsi fino alle orecchie, ipotecando soldi che non hai ancora guadagnato e non sai se guadagnerai, per acquisire beni ad un prezzo spropositato, ma io sono ignorante.

Mad, non capisco cosa c'entri questo con la discussione se sia meglio produrre cose a basso costo in Italia o in Cina.
E comunque, se ritieni che i prezzi delle scarpe siano così esosi, apri una ditta di scarpe, no? Le vendi a prezzi ragionevoli, sbanchi il mercato e fai il bene della comunità. Scherzi a parte, so che la tua risposta sarà "dovrebbero farlo gli operai di una fabbrica di scarpe". Bon, la mia domanda vale ugualmente: perché non lo fanno?

Mi permetto di risponderti io, anche se è già scritto nel penultimo post del NIENTE SPAM!.
Perchè la maggioranza delle persone comuni è pronta a scendere in piazza e pretendere dall'imprenditore, a incazz...rsi se l'imprenditore va' all'estero o chiude ma se gli proponi di modificare loro stessi, con le loro mani rimboccandosi le maniche e mettendosi in gioco in prima persona, la situazione si fanno di nebbia.
E questo è un altro di quei motivi per cui questo paese sta andando a rotoli.
Vedi che non ho preconcetti nei confronti degli imprenditori e non sono nemmeno comunista come pensavi? Wink
ZapoTex ha scritto:
madvero ha scritto:
oppure anche tu hai contribuito a scavare il tunnel fra il cern e il gran sasso?

Grasse risate quando l'ha detto, siamo tutti d'accordo, io per primo che coi neutrini ci vado a nozze (sono del ramo), ma non giudicherei da uno strafalcione il lavoro che ha fatto. Esempi (citazioni da qui)
1) Abilitazione scientifica nazionale: mettere un livello minimo di decenza a livello nazionale mi sembra cosa buona e giusta. Aiuta a limitare i professori che arrivano al ruolo solo perché hanno amici
2) "Non possono partecipare ai procedimenti per la chiamata coloro che hanno un grado di parentela o di affinità fino al quarto grado compreso con un professore dell'ateneo, con il rettore, direttore generale o un componente del cda." Trovami il modo di criticare questo punto. Ti prego fallo, voglio vedere cosa ti inventi per criticare le norme anti parentopoli.
3) "Fondo per il merito (articolo 4). Istituito presso via XX Settembre, con il compito di promuovere l'eccellenza e il merito tra gli studenti (per la prima volta iscritti al primo anno) individuati mediante prove nazionali standard. Il fondo garantirà i cosiddetti prestiti d'onore (a tassi molti bassi) oppure fornirà borse di studio, determinate in base a voti e a reddito"
Anche questa vediamo cosa ha di perfido e capitalistico questo punto qui
4) "Il nucleo di valutazione dovrà essere composto con soggetti di elevata qualificazione professionale in prevalenza esterni, il cui curriculum è reso pubblico nel sito internet dell'università".
Stop alle mafie interne per dire che siamo tutti bravi e buoni. Membri ESTERNI nel nucleo di valutazione. Questo non va bene?
5) "Il rettore, poi, non potrà rimanere in carica per più di 6 anni, non rinnovabili."
Fine delle "cupole". Ci sono alcune università dove ci sono "cupole di potere" note e riconosciute, che durano da decenni. Questo è un modo per sfaldarle, prelomeno provarci.
6) "Professori e ricercatori, anche a tempo determinato, devono entrare in aula e tenere lezioni o seminari. L'impegno viene misurato in 1.500 ore annue, di cui, almeno 350 destinate ad attività di docenza e servizio per gli studenti, se rientrano nel regime di tempo pieno."
Anche qui, sono proprio curioso, cosa c'è di sbagliato in questo? I baroni che prendono lo stipendio e lasciano che siano gli assistenti ad andare in aula sono stati stangati. E' una cosa brutta?

Per quello che riguarda la meritocrazia... sfondi una porta aperta però a questo punto mi è oscuro come, se il nostro paese fosse anche solo un minimo meritocratico, ci ritroviamo nei secoli la stessa classe politica, di qualsiasi colore bada bene, che ci ha portato allo sfascio, chi era al governo - e non mi riferisco alla XVI Legislatura ma alla storia Repubblicana in generale - ci ha portato verso il baratro e chi era all'opposizione non ha mai fatto niente di concreto per opporsi.

ZapoTex ha scritto:
madvero ha scritto:
e l'ici sulla casa dei poveri (come me) a milano (non a canicattì) costava meno di 100 euro.

ICI o non ICI, Monti metterà la patrimoniale, fortunatamente. Sperabilmente la metterà in maniera intelligente (tassando beni di lusso, conti in banca, etc... e risparmiando asset operativi delle aziende, tipo capannoni, macchinari, etc...) e non in maniera assassina (pelando l'anima a chi si è fatto il c**o per tutta la vita per risparmiare due lire).
Ciao!


Credo che se, come tu dici, Monti tasserà i conti in banca - che comunque sono già tartassati vedi imposta sugli interessi, imposta di bollo (fissa quindi chi ha più soldi spende meno) - lo faccia cum grano salis stabilendo un tetto massimo sotto il quale non applicare ulteriore tassazione.

Buona notte a tutti
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MessaggioInviato: 18 Nov 2011 02:40    Oggetto: Rispondi citando

passiamo alla riforma gelmini.
sai zapo, io ho il brutto vizio di non leggere più da anni le opinioni degli altri sulle cose.
mi leggo la gazzetta ufficiale della repubblica italiana, le leggi vere e proprie, e mi faccio le mie opinioni.
DOPO le confronto col resto del mondo.

tanto per dirtene una, in generale in tutte le università italiane, prima della riforma gelmini il rettore durava in carica tre/quattro anni, come da statuti di ateneo. sempre in generale, il mandato non è rinnovabile, salvo riforme che costringano a cambiare lo statuto e ad azzerare i conteggi. quindi siamo passati da quattro anni a sei di mandato.
la durata del mandato è, come si evince, diminuita.

ma leggiamola bene bene, la 240/2010

Citazione:
determinazione delle modalita' di elezione del rettore tra i professori ordinari in servizio presso le universita' italiane. Qualora risulti eletto un professore appartenente ad altro ateneo, l'elezione si configura anche come chiamata e concomitante trasferimento nell'organico dei professori della nuova sede, comportando altresi' lo spostamento della quota di finanziamento ordinario relativa alla somma degli oneri stipendiali in godimento presso la sede di provenienza del professore stesso.


a me sembra chiarissimo. un ateneo, in mezzo al fior fiore dei suoi professori di ruolo ordinario, non individua una persona idonea a ricoprire la carica di rettore. nessuno di questi è degno. quindi è logico fare una chiamata diretta di un professore ordinario, ritenuto più idoneo, da un altro ateneo magari a 500 chilometri di distanza.
a me questa sembra una gran bella cosa.
personalmente io un ateneo in cui non c'è nessun professore degno di fare il rettore, lo CHIUDO.
ma come ti anticipavo, sono solo mie opinioni.

Citazione:
riorganizzazione dei dipartimenti assicurando che a ciascuno di essi afferisca un numero di professori, ricercatori di ruolo e ricercatori a tempo determinato non inferiore a trentacinque, ovvero quaranta nelle universita' con un numero di professori, ricercatori di ruolo e a tempo determinato superiore a mille unita', afferenti a settori scientifico-disciplinari omogenei;


ecco. gli ssd (settori scientifico disciplinari) sono dei raggruppamenti per individuare delle materie.
non riesco a spiegartela in maniera più semplice. vedila così: sono codici per distinguere la matematica dalla medicina o dalla storia. lo sai vero che nei dipartimenti si fa la ricerca, giusto?
tutti i dipartimenti piccoli, con meno di 35 unità di corpo docente, verranno chiusi.
penso alla ricerca in campo farmaceutico e medico, per malattie rare, e mi viene male.

a che ci siamo, parliamo dell'impegno orario dei professori universitari.
le 350 ore annue di didattica obbligatorie per chi è a tempo pieno sono sancite, sorpresa sorpresa, dall'art.10 del dpr 382/80.
decreto del presidente della repubblica n° 382 del 1980.
dio, che innovazione!
la gelmini ha alzato a 350 ore l'obbligo che precedentemente era fissato in 350 ore!

e che ne dici di questa?

Citazione:
Nell'ambito delle risorse disponibili per la programmazione, al fine di svolgere attivita' di ricerca, di didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti, le universita' possono stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato. Il contratto stabilisce, sulla base dei regolamenti di ateneo, le modalita' di svolgimento delle attivita' di didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti nonche' delle attivita' di ricerca.


lo sai che cos'è? è l'istituzione di una nuova figura: il ricercatore a tempo determinato.
un altro precario, passami il termine.
vinci un concorso pubblico, e sei comunque precario.

senti va, ho sonno e non sono troppo lucida.

la gelmini resta una porcata disumana (a mio avviso) e i punti che riecheggiano negli organi di stampa non sono altro che richiami a leggi precedenti. leggi nuovissime.
leggi che risalgono a prima che tu nascessi.
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MessaggioInviato: 18 Nov 2011 17:33    Oggetto: Rispondi citando

etabeta ha scritto:
Alexiej ha scritto:
etabeta ha scritto:
@Alexiej

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Parlando di ricchi si fa, normalmente, riferimento a persone che hanno un patrimonio di qualche milione (due, tre, ....) di euro e di un reddito di almeno 100/150mila euro.

Nello specifico di una reintroduzione dell'ici non andrebbe applicata sulla prima casa che fosse di un valore di mercato di 1 milione/1 milione e 200mila euro.
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MessaggioInviato: 18 Nov 2011 19:28    Oggetto: Rispondi citando

@Alexiej
Ma prendi per il c...lo o non ci arrivi???
Secondo te una "casa" da un milione di euro è da piccolo borghese che fa' il dipendente e prende 25000 euro lordi all'anno??
Ma per favore!
Già è tanto se il personaggio di cui sopra, che comunque con 25000 lordi all'anno sta abbastanza bene rispetto a molti, si può permettere un modesto appartamento da 250.000 €.
Sei tu che non hai le idee molto chiare.
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MessaggioInviato: 18 Nov 2011 20:24    Oggetto: Rispondi citando

Ci fai o ci sei?
Io non mi riferisco ad una persona che ha un reddito di 25.000 euro!!!

Vorrai pur tener conto che ci sono persone che vanno da un reddito più basso di quello sopra ad un reddito più elevato e che pur stando benino NON SONO RICCHI.

Il medio ceto lo vuoi forse ritenere un ricco?

Si vuol far sparire il medio ceto?

In questi anni lo si è impoverito di molto ed è una categoria di cittadini molto vitali per il benessere del Paese.

Non si può avere una società in cui ci sono poveri, poco abbienti e ricchi.

Da CISL Milano: Il 45% della ricchezza in mano al 10% delle famiglie italiane.

Da FISAC CGIL: E’ necessario ridistribuire la ricchezza (che in Italia per il 45% è detenuta dal 10% della popolazione!).

Da Banca d'Italia: La distribuzione della ricchezza è caratterizzata da un elevato grado di concentrazione:
molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza; all’opposto, poche famiglie dispongono di una ricchezza elevata. Le informazioni sulla distribuzione della ricchezza – desunte dall’indagine campionaria della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane - indicano che alla fine del 2008 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva il 10 per cento della ricchezza totale, mentre il 10 per cento più ricco deteneva quasi il 45 per cento della ricchezza complessiva.

Da Gabrio Casati: Le cifre sono inequivocabili: prendendo il caso dell’Italia, la percentuale dei profitti sul PIL al costo dei fattori era del 23% circa nel 1983, passa al 29% nel 1994 per superare il 31% nel 1995 e raggiungere il picco al 32,7% nel 2001. In poco meno di 20 anni i profitti hanno incrementato il loro peso sulla ricchezza nazionale di oltre 9 punti. A solo scopo esemplificativo, si pensi che 9 punti del PIL italiano 2007 a valori correnti equivalgono a quasi 140 miliardi di euro transitati dalla retribuzione del lavoro alla remunerazione del capitale. ..... Lo spostamento di peso verso la remunerazione del capitale, innesca, parallelamente, un altro fenomeno: quello della concentrazione della ricchezza a livelli mai conosciuti dopo gli anni Trenta.

[Tratto da: La distribuzione della ricchezza globale? È sempre più iniqua | Informare per Resistere link
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!]

Una tassazione equa deve quindi tener conto anche e soprattutto di questo atteso che, a seguito dei recenti provvedimenti del governo berlusconi, avverrà un "aumento del prelievo del 2,5% su un reddito di 12mila euro annui, dell’1,5% su una dichiarazione Irpef da 26mila euro, mentre l’inasprimento fiscale peserà solo lo 0,3% su un reddito oltre 200mila euro annui. (da il “Salvagente” del 20/10/2011)".
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MessaggioInviato: 19 Nov 2011 13:50    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
è mai possibile che ci sia una differenza di 90 euro?

Allora, facciamo un passo indietro.
Fare l'imprenditore è rischioso, perché puoi perdere i risparmi di una vita, difficile, perché devi gestire tante cose contemporaneamente, i clienti, i dipendenti, etc... ed estenuante perché se scoppia un casino, che sia sabato o domenica o vacanza, ci devi essere sempre.
Dopo che uno si fa sta fatica, ti aspetti che i prezzi li metta per fare piacere a te? I prezzi li mette per guadagnare il più possibile, per pagare l'educazione ai suoi figli e una porsche per sé. E sinceramente non ci vedo niente di male.
Ora, le aziende di sigarette non sono esattamente piccole imprese, ma sono comunque imprese e lavorano per massimizzare il profitto.
Visto che tu le hai comprate per anni le sigarette a 98 euro, evidentemente fanno bene a farle pagare così care. Visto che con 8 euro ti fai le stesse sigarette (anzi più buone), perché non inizi a venderle? Sigarette fatte a mano con il tabacco super pregiato, a 40 euro. Meno della metà del prezzo di mercato, più del triplo di quello che ti costano. Inizi dal tuo tabaccaio di fiducia, se alla gente piace ti espandi.
Per concludere sulle sigarette: un'azienda che ha come "clienti target" i polmoni di bambini e ragazzi di paesi in via di sviluppo (questo video l'avete visto?) è sicuramente fatta di squali senza pietà e probabilmente i prezzi sono il frutto di un cartello.
Citazione:
ovvero: se per andare a pulire i cessi (perdona il frencesismo) occorre almeno il diploma, e se per trovare un posto di lavoro NON PRECARIO * ti serve almeno la laurea... mediamente tutti gli italiani studiano fino a 25 anni. perchè sono costretti, anche se non vogliono.
e uno che NON vuole studiare ma lo fa con sforzo, permetti che non voglia fare l'operaio, ma il dirigente? ha la laurea! si è massacrato per ottenerla!

In Italia ci sono due problemi:
1) Mancanza di meritocrazia: dirigente ci diventi se hai amici o parenti nei posti giusti, non se sei determinato, preparato ed intelligente. Questo è un peso importante per il nostro paese e deriva dalla cultura "dei favori" di stampo mafioso ed è difficile da cambiare
2) Non viene riconosciuto il valore dei titoli di studio "diversi": un dottorato non vale più di una laurea 5 anni, una laurea di 3 anni non vale niente. Nei paesi anglosassoni fare il master (ossia il nostro +2) senza avere prima qualche anno di esperienza di lavoro è cosa assai poco comune. Questo spero che si inizi a cambiare. Già la riforma Moratti è andata in questa direzione, ma secondo me è stata un fallimento, nel senso che tutti fanno comunque anche il +2 e la riorganizzazione delle materie ha portato ad un abbassamento del livello della didattica. Praticamente è stato come obbligare chi era sicuro di fare la laurea lunga sin da subito a passare prima dal diploma. Onestamente non mi sembra geniale. Speriamo che il cambiamento inizi ad arrivare anche dalle aziende, che inizino ad assumere anche quelli con la laurea breve senza per forza considerarli degli studenti falliti.
Citazione:
Se la produttività im Germania è così alta mi spieghi perchè fanno produrre a noi in Italia per tutti gli stabilimenti del gruppo??

Nell'esempio specifico della tua azienda non posso sapere quali sono le ragioni (competenze eslcusive? Regolamento specifico di settore? Ragioni storiche, sono sempre stati in Italia? Il capo delle operations ha la casetta sul lago per il weekend e vuole la fabbrica lì vicino?). Io ho riportato quello che i numeri macroscopici dicono.
Citazione:
Certo che è possibile basta smettere di spendere cifre faraoniche e ingiustificate per la gestione degli apparati dello stato - e non parlo solo di indennità dei parlamentari, quella è solo la punta dell'Iceberg)

Sono d'accordo, spero che Monti continui a farlo.
Citazione:
Comunque io non ritengo giusto un sistema che sfrutta l'ignoranza della gente (tanto per fare solo un esempio la borsa è solo un sistema per le aziende per raccogliere soldi a costo zero visto che non sono obbligate a pagare dividendi e nemmeno sono tenute a fornire nessuna garanzia, vendono carta straccia in cambio di soldi veri e scusa la battuta chi glieli da a mio avviso è un degno ospite di Francesco Amadori) anche se un po', come ho scritto in un mio trattato, è anche colpa della gente che non ci mette un minimo di volonta per sviluppare le sue facoltà intellettive.
Se le aziende hanno bisogno di soldi vadano in banca, diano garanzie epaghino interessi come sarei costretto a fare io, comune mortale, nella malaugurata ipotesi avessi bisogno di soldi.

In borsa c'è chi ci perde e chi diventa milionario. Nelle scuole dovrebbero insegnare che investire in borsa ha dei rischi e bisogna farlo solo se si sà ciò che si sta facendo. Ma questo non dice nulla sul modello capitalistico in sé, dice qualcosa delle scuole.
Il valore delle azioni è che tu hai un "pezzo" (per quanto piccolo) dell'azienda, per quello non ricevi interessi. Tu se hai bisogno di soldi li prendi in prestito perché non sei disposto a cedere un "pezzo di te". Ci sono alcune aziende che hanno provato a offrire alle persone la possibilità di "emettere azioni di sé stessi", specialmente per i prestiti agli studenti (l'azienda ti paga gli studi, in cambio del 5% del tuo stipendio per i prossimi 20 anni) ma non hanno avuto granché successo, sia per motivi burocratici sia perché noi non siamo disposti a vendere un pezzo di noi stessi. Ecco perché devi pagare gli interessi.
Citazione:
i vestiti, il cibo, la casa tanto per parlare di bisogni primari ma la maggior parte neanche hanno una utilità se non per chi le produce

Insisto, se la tua società ideale è una società in cui tutti hanno solo le cose che soddisfano i bisogni primari, allora partiamo da presupposti diversi. Ma io sono convinto che tu non lo creda. Nei post precedenti dicevi che, pur vecchi, hai un telefonino e un'auto e sono sicuro che hai un hobby, degli interessi, etc... Senza il capitalismo non potresti avere questi oggetti e servizi.
Citazione:
No, la crisi iniziata nel 2008 e che ha avuto il suo vertice nel 2009 per il momento è finita (anche se aspetto di vedere il fatturato 2011 a conferma di ciò) se no non mi spiego il +70% di fatturato del 2010 rispetto al 2009 che è stato l'anno peggiore degli ultimi sei-sette anni.

Di nuovo, un caso specifico, non puoi prendere la tua azienda a esempio. Proprio ieri l'ISTAT ha rilasciato i dati sulla produzione del terzo trimestre del 2011 ed erano tutti negativi. La crisi non è affatto finita, specialmente in Europa dove il debito sovrano sta facendo un massacro e la moneta unica ha creato sbilanci forti di competitività tra i diversi paesi.
Citazione:
ormai la Cina, l'India ed il Brasile sono molto più sviluppati economicamente di noi che siamo tristemente in declino

Ci sei stato? E poi sono io che mi arrampico sugli specchi. Fai un giro in uno qualsiasi di questi paesi, guarda la gente dove abita, come si veste, cosa mangia, a che età muoiono. Secondo te come mai l'Italia è piena di Cinesi? Se loro sono più sviluppati, dovremmo essere noi ad andare là, giusto?
Citazione:
Nessuno dice che un'azienda debba produrre in perdita ma neanche che debbano farci la cresta.

Stesso discorso che ho fatto all'inizio di questo post. Le imprese hanno come scopo il profitto. Se il mercato compra le auto a prezzi alti, perché dovrebbero abbassarli? L'idea è che, se il prezzo è ingiustificato, i concorrenti vincono facendo prezzi più bassi ed è esattamente quello che sta succedendo: guarda il prezzo di una utilitaria Honda, Toyota, Nissan, Kia, Daewoo (marchiata Chevrolet) e confrontalo con il prezzo della punto. La gente preferisce comprarsi la Punto? Si vede che per loro la Punto ha più valore e sono disposti a pagarla di più.
Citazione:
Mi spieghi tu come faccio a essere più povero se ho più soldi in tasca??

La risposta è duplice: 1) stai confrontando mele con pere 2) stai trascurando il valore dei beni acquistati.
Allora facciamo così: produzione Cina, mi compro una maglietta ad un euro, me ne rimangono 9. Produzione Italia, mi compro una maglietta a 5 euro, me ne rimangono 5. In entrambi i casi ho una maglietta e del contante. Nel caso Cina ho più soldi! Caso Cina bis: mi compro 5 magliette e mi rimangono 5 euro. In questo caso ho 5 euro di contante, ma sono più ricco perché ho 5 magliette invece che una.
Citazione:
Se il tuo conto fineco ti da' meno dell'1% chiudilo!

In questo momento mi servono i soldi sempre disponibili, quindi non ho molte alternative
Citazione:
forse a livello europeo ci saranno più soldi ma in Italia no

Visto che all'interno dell'unione europea i capitali circolano liberamente (guarda, per esempio, quanto indebitata è la Grecia con le banche francesi), mi sembra difficile che in un paese ci sia penuria di capitali e in un altro abbondanza.
Citazione:
Perchè la maggioranza delle persone comuni è pronta a scendere in piazza e pretendere dall'imprenditore, a incazz...rsi se l'imprenditore va' all'estero o chiude ma se gli proponi di modificare loro stessi, con le loro mani rimboccandosi le maniche e mettendosi in gioco in prima persona, la situazione si fanno di nebbia.

Siamo d'accordo, confermi quanto scritto in cima al mio post.
Citazione:
Credo che se, come tu dici, Monti tasserà i conti in banca - che comunque sono già tartassati vedi imposta sugli interessi, imposta di bollo (fissa quindi chi ha più soldi spende meno) - lo faccia cum grano salis stabilendo un tetto massimo sotto il quale non applicare ulteriore tassazione.

Mi sembra si sia parlato di un milione di euro, vediamo se è vero.
Citazione:
la durata del mandato è, come si evince, diminuita.

La durata del mandato prima era lasciata allo statuto dell'università. Le università virtuose avevano già un ricambio rapido imposto dallo statuto, ma tante altre no! Ora c'è una legge che impone un tetto massiom
Citazione:
personalmente io un ateneo in cui non c'è nessun professore degno di fare il rettore, lo CHIUDO.

Ti stai attaccando a un dettaglio! Ma giudichi una riforma dal cavillo 27bis dell'eccezione 7a della regola speciale 26iii?
Citazione:
tutti i dipartimenti piccoli, con meno di 35 unità di corpo docente, verranno chiusi.
penso alla ricerca in campo farmaceutico e medico, per malattie rare, e mi viene male.

Oppure verranno accorpati con altri dipartimenti, come è successo al dipartimento dove ho studiato io (nucleare adesso si è accorpata con energetica, credo che avessero iniziato a farlo ben prima della riforma). Onestamente tenere in piedi la burocrazia di un dipartimento per poche persone è un costo inutile. Così i professori continuano a fare il loro lavoro come prima, semplicemente c'è un preside di facoltà in meno. Sai che perdita!
Citazione:
la gelmini ha alzato a 350 ore l'obbligo che precedentemente era fissato in 350 ore!

No, le ha alzate a 1500. 350 è la soglia per chi NON è a tempo pieno Smile

Ciao!
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MessaggioInviato: 19 Nov 2011 17:04    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
1) Mancanza di meritocrazia: dirigente ci diventi se hai amici o parenti nei posti giusti, non se sei determinato, preparato ed intelligente. Questo è un peso importante per il nostro paese e deriva dalla cultura "dei favori" di stampo mafioso ed è difficile da cambiare

concordo in pieno
Citazione:
2) Non viene riconosciuto il valore dei titoli di studio "diversi": un dottorato non vale più di una laurea 5 anni, una laurea di 3 anni non vale niente. Nei paesi anglosassoni fare il master (ossia il nostro +2) senza avere prima qualche anno di esperienza di lavoro è cosa assai poco comune. Questo spero che si inizi a cambiare. Già la riforma Moratti è andata in questa direzione, ma secondo me è stata un fallimento, nel senso che tutti fanno comunque anche il +2 e la riorganizzazione delle materie ha portato ad un abbassamento del livello della didattica. Praticamente è stato come obbligare chi era sicuro di fare la laurea lunga sin da subito a passare prima dal diploma. Onestamente non mi sembra geniale. Speriamo che il cambiamento inizi ad arrivare anche dalle aziende, che inizino ad assumere anche quelli con la laurea breve senza per forza considerarli degli studenti falliti.

concordo in pieno

Citazione:
Mi sembra si sia parlato di un milione di euro, vediamo se è vero.

speriamo di no!!!
speriamo che partano dai conti correnti al di sopra dei 10.000 € !!!
altrimenti i ricchi apriranno 50 conti correnti, e la sfangheranno !!!

Citazione:
Citazione:
la durata del mandato è, come si evince, diminuita.


La durata del mandato prima era lasciata allo statuto dell'università. Le università virtuose avevano già un ricambio rapido imposto dallo statuto, ma tante altre no! Ora c'è una legge che impone un tetto massimo

senti... li hai mai letti gli statuti delle università italiane?
tu no. si vede.
io sì.
ti dirò, quasi tutti.

linkami un'università che PRIMA della riforma avesse 6 anni.

Citazione:
Citazione:
personalmente io un ateneo in cui non c'è nessun professore degno di fare il rettore, lo CHIUDO.


Ti stai attaccando a un dettaglio! Ma giudichi una riforma dal cavillo 27bis dell'eccezione 7a della regola speciale 26iii?

è dai dettagli che si giudica la qualità di un prodotto.
se metti il divieto di fumo ovunque, e parli, parli parli, e poi in fondo specifichi che il divieto è applicabile solo a chi individualemente fuma più di 30 sigarette nello stesso posto, mi spieghi a che serve?


Citazione:
Citazione:
tutti i dipartimenti piccoli, con meno di 35 unità di corpo docente, verranno chiusi.
penso alla ricerca in campo farmaceutico e medico, per malattie rare, e mi viene male.


Oppure verranno accorpati con altri dipartimenti, come è successo al dipartimento dove ho studiato io (nucleare adesso si è accorpata con energetica, credo che avessero iniziato a farlo ben prima della riforma). Onestamente tenere in piedi la burocrazia di un dipartimento per poche persone è un costo inutile. Così i professori continuano a fare il loro lavoro come prima, semplicemente c'è un preside di facoltà in meno. Sai che perdita!

ma che cosa stai dicendo?
ma sei sicuro di aver letto almeno una volta la legge gelmini, e di conoscere la precedente riforma moratti?
tu non l'hai proprio letta, e si vede.
dove te lo sei sognato che ad ogni dipartimento corrisponde un preside?
NON è così.

Citazione:
Citazione:
la gelmini ha alzato a 350 ore l'obbligo che precedentemente era fissato in 350 ore!


No, le ha alzate a 1500. 350 è la soglia per chi NON è a tempo pieno

bon dai, ripassa quando avrai letto per bene la 382/80, la 509/99, la 27/2003 e la 240/2010.

legge gelmini, articolo 6, comma 2

Citazione:
2. I professori svolgono attività di ricerca e di aggiornamento scientifico e, sulla base di criteri e modalità stabiliti con regolamento di ateneo, sono tenuti a riservare annualmente a compiti didattici e di servizio agli studenti, inclusi l’orientamento e il tutorato, nonché ad attività di verifica dell’apprendimento, non meno di 350 ore in regime di tempo pieno e non meno di 250 ore in regime di tempo definito.

alla fine mi chiamo fuori dalla discussione, forse è meglio.
e sai perchè?
perchè siccome io e te siamo amici, e ti conosco, e ti stimo, e so per certo che hai un gran bel cervello (a prescindere dalle opinioni politiche su cui ci scontriamo)... se anche tu la riforma gelmini l'hai intesa in questo modo, significa proprio che in italia chi non è espressamente del settore non l'ha capita.
e sono la maggioranza.
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MessaggioInviato: 19 Nov 2011 18:52    Oggetto: Rispondi citando

Mi ripropongo di tornare quando ho più tempo, comunque o il sole 24 dice un sacco di scemenze o ho letto male io. Spero la seconda, visto che il sole è un giornale che mi piace.

Grazie delle precisazioni!
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MessaggioInviato: 19 Nov 2011 18:55    Oggetto: Rispondi citando

ZapoTex ha scritto:

Insisto, se la tua società ideale è una società in cui tutti hanno solo le cose che soddisfano i bisogni primari, allora partiamo da presupposti diversi.

Si sono per una società in cui venga data importanza all'indispensabile e non al superfluo o peggio ancora all'inutile come nella società consumistico capitalistica di oggi che tu difendi.
ZapoTex ha scritto:
Ma io sono convinto che tu non lo creda.

Sbagli. Lo credo profondamente.
ZapoTex ha scritto:
Nei post precedenti dicevi che, pur vecchi, hai un telefonino e un'auto e sono sicuro che hai un hobby, degli interessi, etc... Senza il capitalismo non potresti avere questi oggetti e servizi.

Il cellulare se è per questo ce l'ho dal 1992 (contratto SIP), un glorioso microtac che mi ha servito fino al 1997 quando il passaggio dalla rete etacs alla rete gsm mi costrinse a cambiarlo. Ho acquistato un altro microtac che mi ha servito fino al 2001 quando, più per la difficoltà di trovare una nuova batteria (maledetta strategia consumistico capitalistica che ti obbliga a sostituire cose ancora funzionanti solo per un banale ricambio che non vogliono più produrre perchè se no non venderebbero nuova paccottiglia) sono stato costretto a sostituirlo con un Nokia 8850. Dal 2005 ho un Razr V3 (il primo amore non si scorda mai). E allora? Il fatto che, per necessità, nella vita sia stato costretto a possedere un cellulare cosa starebbe a significare secondo te?
L'auto mi è indispensabile se non voglio buttare quattro ore del mio tempo in trasferimenti e ho abbandonato la politica del macchinone visto che non ci vivevo più sopra come un tempo e ho una banale Corsa 1000 del 2001, miglior compromesso - ai tempi - tra economicità e qualità, e me la tengo stretta visto che funziona ancora perfettamente (se ti interessa ho anche il navigatore satellitare integrato nell'impianto stereo dalla fabbrica ma cosa vuole dire?) ed è euro quattro quindi perchè cambiarla?
Ho un hobby hai ragione ed è l'informatica ma non per questo butto soldi ad ogni piè sospinto.
Il computer l'ho comprato assemblato non di marca nel 2001 (anche se già avevo un portatile Toshiba T1100 che per anni mi ha servito gloriosamente tanto per quello che ci facevo, ovvero scrivere, mi bastava e avanzava anche) per poter scegliere la componentistica migliore al minor prezzo.
Ho avuto la sfortuna di essere costretto a farlo funzionare in un ambiente un po' caldo 24/7 e in agosto del 2004 si è fuso il processore.
Ho comprato i componenti migliori sul mercato (rapportati alle mie esigenze di calcolo) al minor prezzo e mi sono riparato la macchina da solo così non ho speso neanche i soldi della manodopera che gli artigiani si fanno pagare a peso d'oro.
Quel computer sta' ancora funzionando egregiamente e vista la lungimiranza avuta in sede di riparazione funzionerà ancora a lungo senza che si imponga la necessità di cambiarlo e quindi evitando spese inutili.
Hai ragione, un computer ha anche bisogno di software!
Beh, anche per quello da giugno del 2002 non spendo una lira (scusa intendevo dire un euro).
Per caso in una rivista di informatica (credo fosse PC Professionale che era reputata forse la miglior rivista tecnica in circolazione - mi dovevo pur fare una formazione visto che i miei studi con l'informatica c'entrano come i cavoli a merenda) trovai il dischetto di un sistema operativo della Famiglia GNU/Linux ai tempi ancora misconosciuto, è vero ai tempi si sudava per farlo funzionare e ci voleva caparbietà per venirne fuori, beh da allora GNU/Linux, nelle sue varie incarnazioni, mi ha sempre permesso di far funzionare la mia macchina a costo zero alla faccia di Microsoft e Apple.
Neanch'io sono perfetto e visto che per anni avevo avuto un portatile come macchina principale... nel 2008 mi sono dato a spese folli ed ho acquistato un netbook e ho comprato uno degli ultimi che si trovavano in circolazione con un sistema GNU/Linux con lo sconforto del commesso che continuava a dire "ma prenda quello che ha già Windows".
Avrei potuto tranquillamente comprarmi un Mac Book Air che mi piaceva - tanto, fortunatamente, col mio stipendio mi sarebbe venuto anche non poco resto - ma perchè regalare 1000 euro quando con 159 euro ho soddisfatto comunque le mie esigenze e per giunta senza dover spendere soldi in software a discrezione di chi lo produce (con il software proprietario chi produce il programma può farlo smettere di funzionare a suo piacimento per costringerti a comprare la nuova versione).
Con quel computer da 159 euro ti sto rispondendo visto che non sono a casa e questo computer, come il fisso, lo userò finchè non si fonderà anche se visto l'uso sporadico che ne faccio credo mi sopravviverà.
Senza il capitalismo no potrei avere oggetti e servizi?
Forse hai ragione ma il capitalismo sarebbe molto più povero con soggetti come me.
Laughing

ZapoTex ha scritto:

Secondo te come mai l'Italia è piena di Cinesi? Se loro sono più sviluppati, dovremmo essere noi ad andare là, giusto?

Perchè ci stanno comprando.
Forse tu abiti sulla vetta del Cervino ma qui da me solo per farti un esempio, buona parte dei bar è ormai gestita da cinesi visto che sono gli unici che, grazie ai soldi che gli diamo per comprare la loro paccottiglia, hanno soldi per rilevare o impiantare attività commerciali che spesso conducono in spregio alle leggi del paese che li ospita.
Per quello che riguarda l'andare in Cina... lunedì c'è il nostro presidente in visita, magari gli chiedo di trasferirmi in Cina (ma con lo stipendio che prendo in Italia) così capirò perchè in Cina, come tu dici, muoiono di fame pur essendo uno dei maggiori esportatori anche di materie prime pregiate.
Non sarà colpa del tuo capitalismo che fa si che pochi si arricchiscano a dismisura mentre la maggior parte continua a morire di fame proprio perchè per i ricchi è più conveniente tenerli nella fame e nell'ignoranza?
Rolling Eyes

Scusa, chiudo qui con solo due note visto che il forum non funziona, ti tocca copiaincollare a manello che citi.

Parli di Daewoo già Chevrolet e ti chiedi perchè la gente non la compra?
Dovrei comprare auto da un'azienda che vende prodotti con difetti di non poco conto, impianto freni della Matiz difettoso e non un difetto da poco, e la casa continua a negare l'evidenza per non essere costretta a pagare la sistemazione delle migliaia di macchine consegnate difettose ma che i clienti hanno pagato con soldi buoni??
Questi sono i tuoi capitalisti?
Meglio senza di loro a questo punto.
Che la gente preferisca la punto non so perchè, io da parte mia l'ultima Fiat l'ho comprata nel 1993 e l'ho rivenduto dalla disperazione.
Quando senti un ingegnere della casa ammettere che la tua macchina, come tutte le altre uguali del resto, ha un difetto di progetto ma che non sono autorizzati a sistemarti la macchina... beh, con me un'azienda del genere ha chiuso.

Se ho più soldi in tasca sono più ricco e su questo non ci piove.
Non sono io che confondo mele con pere ma tu che vieni sviato dal fatto che le cose, per il semplice motivo di avere un prezzo imposto da chi le fabbrica, debbano per forza avere un valore e non ti rendi conto che il valore è proprio solo del denaro mentre al più le cose possono avere una utilità, come già detto in altra risposta il minimo di abbigliamento, ad esempio, tanto per non uscire nudi ed essere denunciati per atti contrari alla pubblica decenza ex art. 726 c.p.
Prova ad andare a chiedere un mutuo e se non te lo vogliono dare perchè è troppo alto per quelle che loro reputano essere le tue entrate prova a dirgli che hai dieci maglie e l'iPhone e vedi se gli cambia qualcosa.
Magari se avevi più soldi da parte il mutuo sarebbe stato di importo inferiore e avrebbero magari deciso di concedertelo.
Comunque se il concetto non ti è ancora chiaro...
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MessaggioInviato: 20 Nov 2011 09:15    Oggetto: Rispondi

Citazione:
Si sono per una società in cui venga data importanza all'indispensabile e non al superfluo

E ovviamente definisci cosa è indispensabile e cosa è superfluo secondo i TUOI personalissimi gusti Smile Per alcuni il computer e il cellulare (pur vecchi come hai descritto) sono superflui (in fondo abbiamo vissuto per anni senza), mentre per altri la Ferrari è un bene fondamentale. Il tuo ragionamento si basa sui tuoi gusti e sulla tua cultura. Per un Africano nemmeno un tetto sulla testa è un bene fondamentale. Nemmeno le vaccinazioni dei propri figli sono un bene fondamentale. Nemmeno un alimentazione corretta, visto come sono abituati. E allora se la loro economia rimane nella povertà più assoluta, va bene lo stesso, giusto? Tanto le cose fondamentali (quanto basta per vivere fino a 30 anni e poi morire di malnutrizione) le hanno, giusto?
Citazione:
Non sarà colpa del tuo capitalismo che fa si che pochi si arricchiscano a dismisura mentre la maggior parte continua a morire di fame proprio perchè per i ricchi è più conveniente tenerli nella fame e nell'ignoranza?

Guarda questo link: secondo il fondo monetario internazionale, il prodotto interno lordo pro capite in Cina è 8 volte inferiore a quello Italiano. E questa è la MEDIA tra ricchi e poveri. La distribuzione non c'entra. Totale ricchezza paese diviso totale popolazione, indipendentemente da come è distribuito. Se non credi nei numeri non so cosa dirti.
Citazione:
(ma con lo stipendio che prendo in Italia)

Lo vedi che lo sai che l'Italia è più ricca! Se no perché il tuo stipendio sarebbe più alto? Smile
Citazione:
Parli di Daewoo già Chevrolet e ti chiedi perchè la gente non la compra?

Il mio esempio citava anche Honda e Toyota, costano comunque meno di Fiat. Ho avuto una Jazz, consumava pochissimo, andava alla grande, mai dal meccanico. La mia ex ha una Yaris, ancora più bella.
Citazione:
Se ho più soldi in tasca sono più ricco e su questo non ci piove.

Ah sì? E che gusto c'è ad avere soldi in tasca se non li spendi?
Citazione:
Prova ad andare a chiedere un mutuo

Ah, li spendi allora i soldi, ad esempio per comprare una casa... Di nuovo, il tuo ragionamento è basato sui tuoi gusti personali. Magari per me ha più importanza un altro bene della casa. Per un nomade ha più importanza un camper della casa. Per un imprenditore ha più importanza un macchinario che gli permette di lavorare della casa. E questi sono tutti beni che gli fornisce il capitalismo.
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