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EB58
Mortale devoto
Registrato: 13/07/10 18:39
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 Inviato: 20 Lug 2010 19:03 Oggetto: Bancomat Rubato senza PIN |
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| danielegr ha scritto: | | Poiché ho lavorato in Banca, anche nella gestione dei Bancomat fino al 1996, posso confermare che non è impossibile prelevare il doppio del consentito. E sufficiente prelevare il plafond totale presso uno sportello diverso da quello del quale si è cliente e poi fare la stessa operazione presso la propria Banca. A meno che le cose in questi quattordici anni non siano cambiate: fino al 1996 era così. |
Nel mio caso hanno prelevato da 3 banche diverse.
Allora potrebbe darsi nel caso si apra un nuovo C/C e versi 1.000 euro e con un bancomat con plafond max giornaliero 250 euro, si possano prelevare tranquillamente da otto banche diverse nello stesso giorno (2000 euro). |
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EB58
Mortale devoto
Registrato: 13/07/10 18:39
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| Inviato: 25 Nov 2011 23:11 Oggetto: Bancomat RUBATO ,,,,,,,, ma la banca ha dovuto PAGARE |
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Buone notizie, l'avvocato mi ha comunicato che il giudice ha sentenziato: la Banca dovrà risarcirmi. Meno male che ogni tanto qualcosa funzioni a nostra divesa l'importante è non demordere. EB58 novembre 2011
| EB58 ha scritto: | Bancomat RUBATO senza traccia del PIN dopo circa mezz'ora permette ai ladri di prelevare in contanti il "doppio" del plafond giornaliero del cliente nel territorio nazionale.
La banca che ha erogato il bancomat in questione, la BCC PORDENONESE, nega il rimborso e afferma che il sistema è assolutamente sicuro.
Vuoi vedere che il PIN presente esclusivamente nella mia memoria deve essersi impresso magicamente da qualche parte nella carta aggiungendo generosamente l'opzione PRELIEVO DOPPIO GIORNALIERO.
E questa la chiamano sicurezza!
I Bancomat introdotti negli anni '80 sono poi così sicuri ?
Mi chiedo come mai non ci sia ancora la possibilità di cambiare il PIN in modo autonomo.
Il PIN infatti viene assegnato all'emissione della carta e non è modificabile, se quindi è sempre assegnato d'ufficio, maliziosamente ricordiamoci che qualcun altro lo decide per noi costretti a fidarci ciecamente di questo sistema che tanto sicuro proprio non è.
E.B. luglio 2010 |
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