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Piacenza, centro ricerche su fotovoltaico a concentrazione
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 22 Nov 2011 12:28    Oggetto: Piacenza, centro ricerche su fotovoltaico a concentrazione Rispondi citando

Commenti all'articolo Piacenza, centro ricerche su fotovoltaico a concentrazione
La città emiliana punta sul fotovoltaico del futuro: inaugurato un centro di ricerche sull'energia fotovoltaica.



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{Davide R}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Nov 2011 16:06    Oggetto: Rispondi citando

Non esiste un'"energia fotovoltaica". Dubito che "si rende più conveniente e competitivo, rispetto alle fonti energetiche tradizionali", al massimo e' unpo' piu' competitivo del fotovoltaico tradizionale, ma sempre immensamente meno delle fonti "classiche" (fossili).
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{Andrea}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Nov 2011 16:06    Oggetto: Rispondi citando

In Spagna lo fanno da anni con installazioni enormi, e noi "sperimentiamo" il solare a concentrazione?
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mda
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39
Messaggi: 6648
Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 23 Nov 2011 04:02    Oggetto: Rispondi citando

{Andrea ha scritto:
In Spagna lo fanno da anni con installazioni enormi, e noi "sperimentiamo" il solare a concentrazione?


E' fotovoltaico e non solare termico questo sistema imperniato sulla concentrazione ed è innovativo su molti punti di vista. E' molto "cervello italiano"!!!

Se opportunamente sviluppato mira al superamento come competitività su ogni altra forma di produzione elettrica. Notate che non esiste già ("immensamente meno " era di pochi anni addietro) un gran divario (ENROI) tra il fotovoltaico e l'energia ottenuta con il gas, che è ora quella più economica.

Ciao
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{Andrea}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Nov 2011 18:57    Oggetto: Rispondi citando

@mda: hai ragione!! ho scritto una caxxata!
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aldorote
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 01/06/07 14:33
Messaggi: 132

MessaggioInviato: 24 Nov 2011 11:33    Oggetto: Rispondi citando

in effetti, non ho mai capito perché non si usino specchi per concentrare la luce solare sui pannelli fotovoltaici. un mq di specchi costa molto meno di un mq di pannelli e potrebbe quasi raddoppiare l'energia che arriva ai pannelli Question
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marco.zanchi
Mortale pio
Mortale pio


Registrato: 23/12/09 13:17
Messaggi: 26

MessaggioInviato: 26 Nov 2011 12:05    Oggetto: Rispondi citando

mda ha scritto:
{Andrea ha scritto:
In Spagna lo fanno da anni con installazioni enormi, e noi "sperimentiamo" il solare a concentrazione?


E' fotovoltaico e non solare termico questo sistema imperniato sulla concentrazione ed è innovativo su molti punti di vista. E' molto "cervello italiano"!!!

Se opportunamente sviluppato mira al superamento come competitività su ogni altra forma di produzione elettrica. Notate che non esiste già ("immensamente meno " era di pochi anni addietro) un gran divario (ENROI) tra il fotovoltaico e l'energia ottenuta con il gas, che è ora quella più economica.

Ciao


Intendevi forse EROEI? E a quali fonti fai riferimento?
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Profilo Invia messaggio privato
{Giuseppe Bonomo}
Ospite





MessaggioInviato: 06 Mar 2012 16:34    Oggetto: Rispondi

invio il testo della mail inviata in data 23.01.2012 al Presidente Monti ed a tutti i componenti della commissione industria del Senato
Gentile Prof. Sen. Mario Monti
Nel presentare il decreto sulle liberalizzazioni Lei afferma, tra l’altro, quanto segue:
…………
“Appare sempre più urgente promuovere le condizioni per una ripresa basata essenzialmente sullo sviluppo di autonome attività d'impresa: la liberalizzazione dell'economia rappresenta dunque una via ineludibile per il Paese, se vuole uscire dalla crisi rinsaldando le fondamenta della propria economia. Questa possibilità, tuttavia, si scontra con alcuni ostacoli che caratterizzano storicamente il nostro sistema sociale ed economico e che si sostanziano in una regolazione protezionistica o comunque di ostacolo allo sviluppo di autonome iniziative imprenditoriali.
Essenziale diviene una complessiva e generalizzata opera di revisione del quadro normativo e regolamentare che, ai diversi livelli di governo e di competenza e senza distinzioni tra categorie, interessi e settori economici, elimini le molte e ingiustificate situazioni di barriere all'accesso e le rendite di posizione ancora esistenti. Con l'obbiettivo di ampliare le opportunità di lavoro e le prospettive di mobilità e di promozione sociale.
Affinché un simile processo di riforma possa conseguire concreti effetti è necessario che sia sostenuto dal più diffuso consenso sociale che si alimenta solo se le misure proposte hanno carattere generale e non discriminatorio: l'azione di apertura dei mercati deve procedere in tutte le direzioni.” ………….
Affermazioni che da me sono abbastanza condivise.
Appare, però, quanto meno contraddittorio l’inserimento, nel corpo del decreto, dell’art. 65 - Impianti fotovoltaici in ambito agricolo che al 1° comma così recita:
“Dalla data di entrata in vigore del presente decreto, per gli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole, non è consentito l'accesso agli incentivi statali di cui al decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.”
Contraddittorio perché se da un lato afferma di promuovere “l'azione di apertura dei mercati …. in tutte le direzioni” dall’altro, di fatto, blocca lo sviluppo del fotovoltaico in zona agricola.
A questo proposito alcune considerazioni ritengo possano essere utili e opportune.
La Germania, che non ha l’esposizione al sole come in Italia e soprattutto nel sud, si propone l’obiettivo ambizioso di ottenere dalle fonti alternative fino al 85 per cento del suo fabbisogno.
L’Italia si propone entro il 2020 di raggiungere il 20 per cento con il famoso 20-20-20.
Già con i provvedimenti del 03.03.2011 e 05.05.2011, in questa particolare zona, era stata introdotta una forte limitazione del 10 per cento dell’area interessata.
Con questo ulteriore provvedimento viene di fatto eliminata la concentrazione perché il sistema si basa sul fatto che i raggi devono essere perpendicolari e quindi i pannelli devono essere montati sugli inseguitori biassiali.
Se proprio si vuole limitare ulteriormente, ancora un poco, la costruzione di tali impianti a terra in zona agricola si potrebbero consentire solamente impianti piccoli ad es. fino a 200 kwp al fine di agevolare anche la piccola proprietà a sostenere le spese di gestione.
Ciò rappresenterebbe una opportunità per la “Nazione Italia” per raggiungere gli obiettivi sopra specificati nonché per le aziende agricole che potrebbero migliorare le proprie condizioni economiche creando anche nuovi posti di lavoro senza danneggiare l’ambiente.
Le chiedo, Presidente, non le sembra che le superiori considerazioni possano meritare una più attenta valutazione pervenendo al ritiro dell’articolo o quanto meno ad una modifica sostanziale dello stesso?
Cordialità
Ing. Giuseppe Bonomo
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