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Anche l'Ordine degli ingegneri contro Groupon
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Autore Messaggio
freddyroma
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 27/11/11 17:55
Messaggi: 8

MessaggioInviato: 28 Nov 2011 15:54    Oggetto: Rispondi citando

Scusandomi con coloro che si sono sentiti offesi a causa della veemenza delle mie frasi, torno a ribadire che l'ordine non è una casta, se lo fosse non consentirebbe andare sotto certe tariffe. Groupon è stata "ripresa", ma l'ordine non può fare altro.
Per quanto riguarda la'ffermazione che un muratore debba guadagnare di più di un professionista, non commento per decenza.... anzi alla persona che ha messo per iscritto ciò gli consiglio di farsi progettare un edificio da un muratore, chissà che bel progetto uscirà fuori.
Ma poi chi ha detto che un ingegnere guadagna di più, quando un idraulico che viene a casa guadagna molto di più? Per chi ancora afferma che gli ingegneri guadagnano in modo smisurato, consiglio di andare a chiedere ad INARCASSA, ente previdenziale degli Architetti ed Ingegneri liberi professionisti, per controllare quale è l'introito medio in un anno di lavoro.
Per axias41... l'esame c'è sempre stato, e non è un ostacolo insormontabile. Io non sono una cima, però l'esame di stato l'ho preparato in tre mesi. Quindi preparati per bene e superalo, a meno che la difficoltà non sia dovuta ad una carenza di base legata agli studi universitari, dal momento che l'università sta andando sempre peggio.

axias41 ha scritto:
Gli ordini sono una casta. Perché diavolo dopo 5 anni di ingegneria devo ancora affrontare un esame di stato per farmi chiamare ingegnere? A cosa serve se non a spillare soldi? Se non ci si fida del lavoro delle università che si tolga del tutto l'obbligo della laurea (e del relativo valore legale!) e si permetta a tutti di affrontare l'esame di stato. Allora si l'ordine sarebbe aperto a tutti.
Checché se ne dica l'iscrizione all'ordine è un obbligo de facto per il giovane dottore in ingegneria.
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giovanni56
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 28/12/05 21:21
Messaggi: 177

MessaggioInviato: 29 Nov 2011 21:23    Oggetto: Rispondi citando

@ freddyroma, una alla volta:
Citazione:
... torno a ribadire che l'ordine non è una casta, se lo fosse non consentirebbe andare sotto certe tariffe. Groupon è stata "ripresa", ma l'ordine non può fare altro...

Quale significato ha un "ordine" che non mette "ordine" e che non dà "ordini" ? Entrando nel tema del post, fra 39€ e 500€ la differenza è enorme, deve essere il libero mercato a dire chi ha ragione.

Citazione:
Per quanto riguarda la'ffermazione che un muratore debba guadagnare di più di un professionista, non commento per decenza.... anzi alla persona che ha messo per iscritto ciò gli consiglio di farsi progettare un edificio da un muratore, chissà che bel progetto uscirà fuori.

Non è difficile trovare un muratore che si progetti la propria casa, lasciando al professionista solo la parte normativa e la firma, molto più improbabile trovare un ingegnere che se la costruisca.
Logicamente per progetti più "importanti" tutto cambia, però è più facile che un muratore, studiando, diventi ingegnere piuttosto che un ingegnere, faticando, costruisca un muro.
Infine, per quanto riguarda il "guadagno", deve guadagnare di più colui che mette a rischio la propria vita, e non ho mai sentito di un ingegnere morto in un cantiere (o forse uno), contro al morto quotidiano nell'edilizia (ben nascosto dai media).

Citazione:
Ma poi chi ha detto che un ingegnere guadagna di più, quando un idraulico che viene a casa guadagna molto di più? Per chi ancora afferma che gli ingegneri guadagnano in modo smisurato, consiglio di andare a chiedere ad INARCASSA, ente previdenziale degli Architetti ed Ingegneri liberi professionisti, per controllare quale è l'introito medio in un anno di lavoro.

Questa è una delle cose che sta rovinando la nostra nazione, i professionisti che fiscalmente dichiarano meno dei dipendenti pur sostenendo tenori di vita molto più alti.

Logicamente quoto pienamente axias41.
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freddyroma
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 27/11/11 17:55
Messaggi: 8

MessaggioInviato: 29 Nov 2011 22:20    Oggetto: Rispondi citando

Ci rinuncio, mi rendo conto che sto discutendo con ignoranti (non intendo indicare una mancanza di cervello, ma sottolineare la non conoscenza di qualcosa). Comunque, dal momento che una replica va fatta, ti dico che 1) io le mani me le sporco quanto gli operai, anche se riconosco che non tutti lo fanno, ma l'ingegnere, come un geometra etc, lavora di concetto e non di mano 2) il muratore costruisce la casa perché ha visto che i ferri sono di quella dimensione, che sono messi in quel modo.... anche un gatto, se avesse la manualità, potrebbe realzziare una casa, bel modo di considerare chi ha una preparazione che gli permette di dire perché le cose vanno fatte in una certa maniera. Te andresti da un infermiere che ti dice di prendere un disinfettante per il dolore di pancia, quando lo stesso sintomo può indicare un infarto? 3) Se un muratore ci lascia la pelle cazzi suoi. Io sono 15 anni che mi occupo di sicurezza su lavoro e, a parte gli imprenditori bestie (che sopravvivono grazie al "libero mercato") che mandano al macello gli operai, molta manovalanza evita accuratamente di stare attenta alla propria salute, compiendo delle azioni talmente pericolose che forse non compierebbe nemmeno un palese suicida... e poi, se il lavoro deve essere commisurato al rischio della vita, ditemi cosa diavolo rischia un calciatore per guadagnare così tanto un (e magari colui che critica è pure tifoso di una squadra di calcio). Per quanto riguarda il solito discorso dell'evasione fiscale, ripromettendomi di non utilizzare più parole "pesanti", cerchiamo di togliere questa fama dei liberi professionisti tutti evasori fiscali. Che le mele marce ci siano anche da noi non lo metto in dubbio, ma non siamo noi ad essere la causa della grande evasione. Andata invece a vedere i muratori, gli idraulici, gli impiantisti in genere, gli autoriparatori e i commercianti. Li trovate la vera evasione; quante volte al bar non ti bnon lo battono lo scontrino e tu non lo chiedi? Quanto volte l'elettricista che ti viene in casa ti dice... sarebbero 150€ con l'IVA , ma se non fatturiamo le faccio 100€ . E al giovane uscito dall'università, rinnovo il mio consiglio di darsi da fare per l'esame di stato Confused senza piangere tanto; quando capira le difficoltà del lavoro, l'esame di stato gli semvrerà una burletta. Io una volta ho visto un esaminando che incespicava su fisica I, e sinceramente mi sono preoccupato. Quando poi anche sulle regole di statica è andato per ferfalle, mi sono sentito sollevato nel vedere che l'ordine lo ha bocciato all'esame di stato
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giovanni56
Eroe in grazia degli dei
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Registrato: 28/12/05 21:21
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MessaggioInviato: 30 Nov 2011 11:13    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Se un muratore ci lascia la pelle cazzi suoi.

questa affermazione dice tutto, stop
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freddyroma
Mortale devoto
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Registrato: 27/11/11 17:55
Messaggi: 8

MessaggioInviato: 30 Nov 2011 11:29    Oggetto: Rispondi citando

Guarda un pò, una volta tanto sono d'accordo con te. La mia affermazione, in modo molto sintetico, dice tutto. Se un lavoratore viene istruito a comportarsi in modo opportuno, se poi viene richiamato perché non segue le regole per lavorare in sicurezza e insiste a fare come vuole, se si fa male sono solo cavoli suoi; questo non lo dico solo io, ma anche la legge e varie sentenze. Il lavoratore è persona maggiorenne e cosciente, e deve quindi assumersi le responsabilità che gli competono, altrimenti cavoli suoi.
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axias41
Semidio
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Registrato: 10/11/08 12:05
Messaggi: 243

MessaggioInviato: 01 Dic 2011 10:03    Oggetto: Rispondi citando

axias41 ha scritto:
Gli ordini sono una casta. Perché diavolo dopo 5 anni di ingegneria devo ancora affrontare un esame di stato per farmi chiamare ingegnere? A cosa serve se non a spillare soldi? Se non ci si fida del lavoro delle università che si tolga del tutto l'obbligo della laurea (e del relativo valore legale!) e si permetta a tutti di affrontare l'esame di stato. Allora si l'ordine sarebbe aperto a tutti.
Checché se ne dica l'iscrizione all'ordine è un obbligo de facto per il giovane dottore in ingegneria.

Non ci capiamo. La difficoltà in sé non è il punto, ma il fatto di doverlo fare, pagando profumatamente. Ti ripeto, se non l'ordine non si fida di 5 anni di università, che andrà anche sempre peggio ma fornisce pur sempre un documento dal valore legale, che apra l'esame di stato a tutti, e chiunque se lo prepari in 3 mesi e provi a superarlo. Il fatto che ci sia sempre stato non è una scusante per cambiare, altrimenti non si cambierebbe niente di quello che c'è sempre stato.
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freddyroma
Mortale devoto
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MessaggioInviato: 01 Dic 2011 11:07    Oggetto: Rispondi citando

Potrei condividere il tuo punto di vista, ma vorreti porre la seguente osservazione; per il fatto di essere in europa, c'è da affrontare il problema della libera circolazione di persone e merci. Fermiamoci sulle persone, in particolare i laureati, qualsiasi tipo essi siano, o meglio focalizziamoci sugli ingegneri architetti e laureati tenici di vario tipo. Se un laureato in ingegneria di un paese della comunità europea vuole venira a lavorare in Italia (la vedo difficile stante la crisi), come fare a capire se a una preparazione adeguata, rispondente ai nostri "standard"? E' vero che all'estero alcuni nostri colleghi frequentano università migliori delle nostre, ma alcuni anche peggiori. Come valutare quindi la preparazione dell'Ingegnere non della comunità europea non italiano? Ecco che l'esame di stato torna ad avere il suo senso.
Io non mi ricordo più quanto spesi per sostenere l'esame di stato.... a titolo di mera curiosità, mi dici oggi quanto costa?
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axias41
Semidio
Semidio


Registrato: 10/11/08 12:05
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MessaggioInviato: 01 Dic 2011 15:40    Oggetto: Rispondi

A Padova costa circa 450 euro.
E comunque è il mercato che dovrebbe valutare la qualità delle prestazioni, non una commissione particolare. O almeno, così dovrebbe essere in una vera economia di mercato, cosa che la nostra non è.
Questo l'ho preso dal Foglio:
[...]
"L’Antitrust, in un’indagine conoscitiva aperta su impulso di Antonio Pilati nel 2009, ha denunciato restrizioni alla concorrenza sia normative sia legate alle decisioni degli ordini (tra l’altro sulla deontologia, la formazione, le tariffe). Il regime attuale non produce benefici: “Se il professionista è vincolato al rispetto di standard qualitativi minimi e, al tempo stesso, gli utenti sono messi in condizione di confrontare le offerte dei professionisti, sarà più difficile e meno conveniente erogare prestazioni di bassa qualità”.

La garanzia ultima per il cliente, insomma, sta nella pluralità dell’offerta, non nel monopolio degli ordini
[...].
Significativo specialmente l'ultimo passo.
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