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Svizzera, pirateria fa aumentare le vendite: resta legale
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Zeus News
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MessaggioInviato: 05 Dic 2011 11:44    Oggetto: Svizzera, pirateria fa aumentare le vendite: resta legale Rispondi citando

Commenti all'articolo Svizzera, pirateria fa aumentare le vendite: resta legale
Chi più scarica più spende: l'industria dell'intrattenimento farà bene ad adeguarsi ai comportamenti degli utenti.


Foto di Claudia Nagel
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fingam
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Registrato: 02/05/05 10:58
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MessaggioInviato: 05 Dic 2011 12:25    Oggetto: Rispondi citando

Quello che l'articolo non dice, che però è meglio specificare è che questa legge permette il download e la condivisione, ma quest'ultima solo con parenti e persone vicine (che poi cosa si intenda esattamente con "persone vicine" devo ancora capirlo).
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mda
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Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 06 Dic 2011 07:49    Oggetto: Rispondi citando

Intende con persone di tua conoscenza e non degli estranei.

Nota per la BSA: Basta fare un rapido calcolo delle lingue utilizzate nel pirataggio per sapere che l'Italiano e titoli italiani sono una piccolissima anzi micro- nicchia. Addirittura francese è (da quando scaricano dal satellite) cresciuto di molto!!!

Ciao
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fingam
Dio minore
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Registrato: 02/05/05 10:58
Messaggi: 649
Residenza: Lugano, Isvizzera

MessaggioInviato: 06 Dic 2011 09:47    Oggetto: Rispondi citando

Si, la difinizione di "persone vicine" la so anch'io. Ma "conoscere qualcuno" è un po' molto vaga e ampia come idea.

Ad esempio: tu ed io non ci conosciamo (e questa è pura verità). Però tra un po' ci mandiamo qualche messaggio privato o qualche email, ci raccontiamo due cazzate, cosa fai nella vita, studi, lavori, hai una fidanzata, una moglie, dei figli, in che zona abiti, ecc. Chi può dire se il nostro grado di "amicizia" o "conoscenza" è sufficiente? Comunque domani ti mando 30 GB di musica tramite Fileserve.
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{Carlo}
Ospite





MessaggioInviato: 06 Dic 2011 10:54    Oggetto: Rispondi citando

Quasi quindici anni fa sono stato il primo editore, sicuramente in Italia e probabilmente al mondo, a scommettere che edicola e free press non si sarebbero cannibalizzate, ma avrebbero innescato un processo virtuoso. In pratica, avevo scommesso con me stesso che più copie gratuite avrei distribuito e più copie avrei venduuto in edicola. E' stato un successo strepitoso.
Anche Prima Comunicazione se ne era interessata: mi aveva dedicato tre pagine. Ma anche quando dimostri che un pensiero "eretico" funziona, sempre di eresia si tratta. Buon per me, che mi sono arricchito sul bigottismo della concorrenza.
Il modello è altrettanto valido per il web? Ritengo di sì, anzi penso che il web non potrà mai far pagare alcun prezzo per quello che si può ottenere comunque gratuitamente. Il web può far pagare solo un servizio (o un prodotto) plus: realmente e concretamente plus (non una presa per il sedere), che non si può trovare o non si può ottenere gratis da nessun altra parte. Perché allora lo scaricamento gratuito può arricchire comunque gli editori? Per una questione di forma e di qualità del prodotto: un libro rilegato è qualcosa di diverso da un ebook, nella sostanza e nella quelità; un pezzo musicale comprato alla fonte, può avere maggiore qualità e comodità (e che diavolo: quante ore di attesa per rischiare di scaricare tarocchi inguardabili o inascoltabili?)di un pezzo piratato, eccetera.
Allora, viva la pirateria? Affatto! Dove lo mettiamo il principio del rispetto delle regole?
Da editore, anzi da imprenditore, potrei affermare che la lotta all'evasione fiscale è un controsenso: si spendono miliardi per recuperare milioni. Non sarebbe più semplice rendere competitivo il sistema fiscale italiano? quanti italiani sanno che una srl inglese (non delle isole tonga) paga il 9% di tasse, mentre in Italia si arriva al 60%? Quanti italiani hanno idea degli imprenditori italiani che legalissimamente operano con base su londra (e non alle bermuda) pagando il 9% di tasse a sua maestà la regina (e non al dittatore di un atollo)? Quanti imprenditori italiani tornerebbero velocemente a far base in italia ed a pagare felicemente anche il 10 o pure il 15% di tasse in Italia, se la nostra politica non fosse condizionata dal populismo?
Anche in questo forum, chi pensa che la pirateria sia cosa buona e giusta dovrebbe avere la compiacenza di ritenere che anche l'evasione fiscale sia sacrosanta.
Personalmente, continuo a pensare che le leggi e le ideologie sbagliate non vadano eluse, ma cambiate.
La vera battaglia è quella sul cambiamento delle regole, non quella per giustificare le proprie elusioni.
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Zorro
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Registrato: 23/08/05 09:56
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Residenza: Torino

MessaggioInviato: 06 Dic 2011 12:33    Oggetto: Rispondi citando

@Carlo

Non concordo "ma manco ppenniente" con l'analogia che tu instauri chi è favorevole allo scarico gratuito di musica e intrattenimento deve essere favorevole all'evasione fiscale.

Io ad esempio sono totalmente disinterressato dal pirataggio ma sono incazzato nero con coloro che evadono le imposte,visto che io le pago anche per loro.

E non sono bruscolotti:
Citazione:
Nel 2011 l'imponibile evaso in Italia è cresciuto del 13,1% con punte record nel nord dove ha raggiunto l' 14,2%. In termini di imposte sottratte all'erario siamo nell'ordine del 51,1% pari a 180,3 miliardi di euro l'anno. La stima è stata effettuata da KRLS Network of Business Ethics


tratto da:
link

sai cosa vuol dire? Sette volte la manovra di Monti! vuol dire che per uno che paga ce n'è uno che evade! che se pagassimo almeno due su tre io vedrei scendere in misura impressionante le imposte da me pagate.

Il ragionamento vero è proprio il contrario di quello che fai tu: basterebbe spendere milioni per incassare miliardi.

Per favore! Non fare più 'sti ragionamenti delle balle ... che mi sale la pressione e alla mia età ciò non è bene!


Old
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Roberto1960
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Registrato: 21/01/08 01:39
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Residenza: Roma

MessaggioInviato: 06 Dic 2011 15:39    Oggetto: Rispondi citando

{Carlo} ha scritto:
... La vera battaglia è quella sul cambiamento delle regole, non quella per giustificare le proprie elusioni...

Su questa affermazione devo darti ragione.

Però, vedi, se oltre a combattere la pirateria si combattessero anche i trust, i cartelli di aziende che mantengono prezzi artificialmente alti a danno dei consumatori e se ci si chiedesse anche se le regole attuali del copyright sono ancora accettabili oppure eccessivamente sbilanciate a favore dei produttori e a danno degli utenti, allora saremmo d'accordo.

Invece è sempre la solita storia: Calimero che scarica un film è un criminale, invece le grandi corporation che guadagnano miliardi grazie ad un mercato drogato e bloccano le riforme e le liberalizzazioni nel loro settore comprandosi i politici, quelle no, quelle vanno bene così.

Io credo che sia ora di invertire la logica.

{Carlo} ha scritto:
... Quanti imprenditori italiani tornerebbero velocemente a far base in italia ed a pagare felicemente anche il 10 o pure il 15% di tasse in Italia, se la nostra politica non fosse condizionata dal populismo?...


Guarda Carlo, la risposta a questa tua domanda è quanto di più facile: NEMMENO UNO.
Se le tasse in Italia fossero anche la metà di quello che sono adesso, l'evasione fiscale resterebbe assolutamente immutata. Sarei felicissimo di dimostrartelo con i fatti, se fosse possibile.

E sai perché è così?
Per il semplice motivo che in Italia pagare le tasse è da sciocchi.
Perché se non le paghi e ti va bene ti metti in tasca tutto l'importo evaso, se invece ti va male e ti beccano, l'Agenzia delle Entrate ti fa l'accertamento, tu fai un accordo con l'ente e te la cavi con una percentuale tipicamente pari al 20-30% dell'evasione.
Cioè se ti va male ci guadagni ugualmente rispetto al pagare le tasse per intero.

Funziona così, come è noto, quindi il tuo discorso sull'evasione fiscale, oltre ad essere inaccettabile dal punto di vista sociale ed etico perché produce disuguaglianze ed ingiustizia, è anche del tutto sbagliato.

Poi che "si spendono miliardi per recuperare milioni" dipende proprio dal fatto che non si vogliono cambiare le regole.
Basterebbe introdurre una semplice regoletta: "in caso di accertamento positivo di evasione fiscale il contribuente deve pagare una sanzione pari al 300% della cifra evasa".
E vedresti, dal giorno dopo, che l'evasione fiscale in Italia diventerebbe un quarto della attuale, ritornando ai valori di tutti gli altri paesi occidentali!
(Naturalmente poi bisognerebbe tenere sotto controllo la fuga di capitali all'estero Wink ).

Chiedetevi come mai questa semplicissima cosa non si fa in Italia...
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mda
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MessaggioInviato: 06 Dic 2011 17:08    Oggetto: Rispondi citando

{Carlo} ha scritto:
(...) il principio del rispetto delle regole?
Da editore, anzi da imprenditore, potrei affermare che la lotta all'evasione fiscale è un controsenso: si spendono miliardi per recuperare milioni. Non sarebbe più semplice rendere competitivo il sistema fiscale italiano? quanti italiani sanno che una srl inglese (non delle isole tonga) paga il 9% di tasse, mentre in Italia si arriva al 60%? Quanti italiani hanno idea degli imprenditori italiani che legalissimamente operano con base su londra (e non alle bermuda) pagando il 9% di tasse a sua maestà la regina (e non al dittatore di un atollo)? Quanti imprenditori italiani tornerebbero velocemente a far base in italia ed a pagare felicemente anche il 10 o pure il 15% di tasse in Italia, se la nostra politica non fosse condizionata dal populismo?
Anche in questo forum, chi pensa che la pirateria sia cosa buona e giusta dovrebbe avere la compiacenza di ritenere che anche l'evasione fiscale sia sacrosanta.
Personalmente, continuo a pensare che le leggi e le ideologie sbagliate non vadano eluse, ma cambiate.
La vera battaglia è quella sul cambiamento delle regole, non quella per giustificare le proprie elusioni.


Guarda che l'evasione fiscale la fanno anche gli inglesi!!!!
DOVE?
In ITALIA! Tramite personale o ditte comperate appositamente!!!
Perché se provi ad evadere (come Svizzera e altri paesi con le bassissime tasse) in INGHILTERRA ti fanno un picchiato TANTO!!!
Dove l'evasione (quasi) non esiste addirittura Basta

Qui in Italia HANNO fatto delle leggi PER EVADERE IL FISCO! Non fare il Liar
Ecco il perché spendono milioni per incamerare MILIARDI e non viceversa come noi.

PRIMO : Norme sul riciclaggio!!! CONTROLLI BANCARI STRETTI : IL 90% DEL RICICLAGGIO LO FANNO LE BANCHE E ALTRO 10% (specie gli inglesi) TRAMITE MONEGRAM e simili. E' una cavolata che il riciclaggio lo si faccia con il denaro contante.

SECONDO GALERA che si esclude per impossibilità di pagamento è non il contrario come da noi!

TERZO ELIMINARE LA PRIVACY MAFIOSA perchè è inconcepibile che non si possa investigare sulle ditte.

QUARTO UNA PERSONA GIURIDICA (ditta) È UNA PERSONA PUBBLICA E NON PRIVATA ed è PIENAMENTE responsabile l'amministratore e il cassiere.

Quinto :LE TASSE SI PAGANO IN PROGRESSIONE E TUTTI E CHI TIENE DI PIÙ PAGA DI PIÙ e non come in Italia che i ricconi pagano come i poveracci!!!

Devo continuare oppure lo sai anche te quante storture esistano in Italia???

Ecco perchè qui in Italia esiste un evasione di CENTINAIA DI MILIARDI e in Inghilterra no! Ed ecco perchè in Inghilterra come in altri Paesi si pagano tasse tanto BASSE!
Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil

Ciao
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mda
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Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 06 Dic 2011 18:08    Oggetto: Rispondi citando

fingam ha scritto:
Si, la definizioni di "persone vicine" la so anch'io. Ma "conoscere qualcuno" è un po' molto vaga e ampia come idea.
Ad esempio: tu ed io non ci conosciamo (e questa è pura verità). Però tra un po' ci mandiamo qualche messaggio privato o qualche email, ci raccontiamo due cazzate, cosa fai nella vita, studi, lavori, hai una fidanzata, una moglie, dei figli, in che zona abiti, ecc. Chi può dire se il nostro grado di "amicizia" o "conoscenza" è sufficiente? Comunque domani ti mando 30 GB di musica tramite Fileserve.


Questo lo deve decidere il giudice! Logico che se io ti pago (oppure mi dai anche pubblicità o devo servirti in qualcosa) per quei 30GB non sono un tuo amico... Wink

Esistono tante leggi civili che sono liberamente interpretabili dai giudici e questo perchè ogni caso è diverso. Logico che se manca lo spirito di "fratellanza" o lo si fa per evitare di comperare (esempio siamo ricconi) la condanna è certa!

Ciao
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kenshir
Semidio
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Registrato: 21/02/07 16:29
Messaggi: 475
Residenza: un punto nero sulla faccia del mondo

MessaggioInviato: 07 Dic 2011 03:00    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Dopo aver considerato tutte queste questioni, il governo svizzero ha deciso che l'attuale legge sul diritto d'autore è adeguata e non necessita di diventare più rigida; è invece l'industria dell'intrattenimento a doversi adeguare ai comportamenti degli utenti.


Uh, ma qui c'e' da stappare una bottiglia. Erano dieci anni che aspettavo che un organo ufficiale arrivasse a questa conclusione Applause

La vogliamo smettere di considerare la pirateria banalmente, come un deprecabile comportamento da "furbetti"?
E' ormai piu' che evidente che quando si parla di diritto d'autore si e' di fronte alla netta contrapposizione tra la libera condivisione delle opere dell'ingegno da una parte, e la tutela dei mancati guadagni di un'industria dall'altra.
La domanda giusta da porsi e': quale deve essere l'interesse preponderante?

Quella che va in primo luogo salvaguardata e' di certo la possibilita', da parte di chiunque, di ottenere un giusto guadagno per le proprie creazioni, perche' in caso contrario si disincentiverebbe la produzione di nuove opere.
Ma subito dopo questo diritto dell'autore, cosa deve venire?
Il fatto di poter diffondere il piu' possibile - con ogni mezzo tecnologico disponibile - l'opera prodotta, quando meritevole?
Oppure l'interesse imprenditoriale di chi vincola la diffusione dell'opera meritevole al proprio lucro personale?

E scendendo piu' sul piano pratico: se il supporto fisico - vinile, musicassetta, compact disc, o quant'altro - ha di fatto perso buona parte del suo scopo grazie al progresso delle connessioni di rete, per quale motivo al mondo i distributori di supporti non dovrebbero adeguarsi a questo cambiamento de-facto degli standard? In virtu' di quale diritto intoccabile, se non di una rendita di posizione che difendono con le unghie da anni, dovrebbero mantenere inalterati i propri profitti?
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{Juniperus}
Ospite





MessaggioInviato: 07 Dic 2011 17:02    Oggetto: Rispondi citando

Nessuno nega il diritto dell'autore di un'opera di poter vivere dei proventi di quell'opera, anzi è doveroso, proprio per questo mi trovo d'accordo con lo studio svizzero: spesso nei siti di artisti musicali esteri si trovano dei brani completi e di alta qualità scaricabili gratuitamente: questi "assaggi" sono il miglior modo per invogliare un estimatore di quell'artista ad acquistare le sue opere, i complementi (il cosiddetto merchandizing) ed a partecipare ai suoi concerti. Chi non apprezzasse, dopo l'assaggio di certo non si terrebbe il file! Semmai le case di distribuzione dovrebbero EVITARE di limitare od impedire la distribuzione di opere che, secondo chissà quali assurde ricerche di mercato, non sarebbero vendibili in una determinata città o nazione e non vengono messe a catalogo per quel dato posto, per le quali c'è da fare i salti mortali per acquistare od importare un CD originale! Perché i discografici, a differenza di altri commercianti, anziché imporre un modello di cliente non lo studiano meglio, adattando e rinnovando le proprie strategie di vendita?
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{Antonio}
Ospite





MessaggioInviato: 12 Dic 2011 02:57    Oggetto: Rispondi citando

giustissimo,magari anche in Italia... pirateria è assaltare le navi, oggi siamo nell'era delle comunicazioni, di Internet. Lo scambio etico (senza scopo di lucro) non deve essere assolutamente limitato, altrimenti vietatemi di prendere in prestito un libro dal vicino di casa! Sono solo frottole, scambiare risorse è connaturato alla natura umana, non si può fermare! D'altronde i pagliacci moralisti combattono duramente la pirateria da quanto? 30 anni? Pensassero a combattere il mercato del falso, quello che genera lucro, quello che è in mano a mafie e clandestini venditori di roba tarocca. Lo scambio non si tocca!!
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merlin
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Registrato: 16/03/07 00:32
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Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 02 Apr 2012 18:31    Oggetto: Rispondi citando

fingam ha scritto:
Quello che l'articolo non dice, che però è meglio specificare è che questa legge permette il download e la condivisione, ma quest'ultima solo con parenti e persone vicine (che poi cosa si intenda esattamente con "persone vicine" devo ancora capirlo).

Conviventi, badanti, addetti alla casa ecc. (almeno credo) Insomma, persone che spesso sono "più vicine" da che è o dovrebbe essere legato da un vincolo di parentela.
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madvero
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Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 14 Apr 2012 00:07    Oggetto: Rispondi

pirateria non è assaltare le navi...
pirateria è fottersi i soldi pubblici mediante abile rename (finanziamento -> rimborso).
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