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Il fondatore di Pirate Bay e la mafia del copyright
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Zeus News
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MessaggioInviato: 24 Feb 2012 13:22    Oggetto: Il fondatore di Pirate Bay e la mafia del copyright Rispondi citando

Commenti all'articolo Il fondatore di Pirate Bay e la mafia del copyright
Chiudere The Pirate Bay è solo uno strumento: l'obiettivo è ottenere soldi da tutti i navigatori, proprio come fa la mafia col pizzo.



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Gummy Bear
Dio minore
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Registrato: 02/01/11 22:54
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Residenza: Paese dei Balocchi

MessaggioInviato: 25 Feb 2012 08:51    Oggetto: Rispondi citando

Dirottando poi una quota del maltolto a qualche policastro compiacente?
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Kalandra
Dio minore
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Registrato: 17/10/05 09:58
Messaggi: 776

MessaggioInviato: 25 Feb 2012 08:56    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
(Articolo tratto da: http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=16936#ixzz1nNTiQ48U)

Non si tratta di salvare gli artisti: si tratta di controllare il flusso di denaro e possedere i diritti, cosicché artisti e utenti non vadano da nessun'altra parte.



già, prodotti esclusivi entrambi.


Citazione:
(Articolo tratto da: lo stesso sopra)

La case discografiche hanno già provato a chiedere 10 dollari al mese per ogni connessione a Internet. Ma gli altri produttori? A loro, in realtà, non interessa questa domanda. Pornografia, film, blogger, motori di ricerca sono tutti più grandi della musica in Internet. Quanto saremo obbligati a pagarli?



suppergiù, 200 euro al mese per la connessione?
(dieci a tizio, dieci a caio, dieci a sempronio.. senza scordare i dieci a mamma rai?)
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Zievatron
Dio maturo
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MessaggioInviato: 25 Feb 2012 22:31    Oggetto: Rispondi citando

Schiacciarli fino in fondo bisogna. Evil or Very Mad
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{Gufonoioso}
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MessaggioInviato: 26 Feb 2012 00:37    Oggetto: Rispondi citando

Non tiratemi le pietre se lancio questa idea di nuova tassa. Tutti pagano x salvo veramente quelli che dormono in un tendone e mangiano la sbobba offerta dai comuni per evitare morti per fame in strada. Con questa sommetta si guarda al numero di libri, musiche, film piu' scaricati A PAGAMENTO e quelli piu' gettonati ricevono una offerta importante:
o vendere i diritti d'autore allo Stato o .... niente ma pagare una tassa addizionale sui proventi per finanziare il fondo Statale. Lo Stato una volta acquistato il diritto d'autore di una data opera la regala a tutti coloro che hanno versato la piccola tassa annuale... piccola perche' se tutti pagassero 25 euro circa all'anno ..
lo Stato raccoglierebbe la bellezza di un miliardo di euro da investire in acquisto di opere giudicate pregevoli a furor di popolo prepagante... Ci smenerebbe chi ha comperato l'opera per farla rientrare tra quelle candidate all'acquisto statale ma... un po' di altruismo, che diamine ! E poi quanta bella pubblicità agli autori preferiti
e in questo modo incentivati a fare altri capolavori...
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mda
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Registrato: 01/11/06 09:39
Messaggi: 6648
Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 26 Feb 2012 08:55    Oggetto: Rispondi citando

Esiste già la tassa!!!
Embarassed
Vuoi un'altra?

Ciao
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{Carlo}
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MessaggioInviato: 26 Feb 2012 10:14    Oggetto: Rispondi citando

In tutto ciò i diritti dell'autore dove stanno? A me sembra solo una farsetta tra farabutti: i farabutti della case di produzione da un lato ed i farabutti della "spesa proletaria" dall'altro. Tutto già visto, tutto già sentito: quando negli anni settanta si spaccavano le vetrine durante le manifestazioni:: contro il capitalismo, la mercificazione, la rava e la fava... poi, il giorno dopo, quelli della spaccata erano in giro a fare i fighi con i jeans che avevano rubato. Altro che esproprio proletario: poveri imbecillotti figli di papà travestiti da rivoluzionari. Il problema comunque esiste: adesso io rischio di pagare ad internet ed alle case di produzione tutto il danno fatto da rimbambiti che scaricano film e musica dalla mattina alla sera. Se andassero a giocare al campetto non sarebbe meglio per tutti?
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Silent Runner
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Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 26 Feb 2012 11:10    Oggetto: Rispondi citando

{Gufonoioso} ha scritto:
Non tiratemi le pietre se lancio questa idea di nuova tassa. Tutti pagano x salvo veramente quelli che dormono in un tendone e mangiano la sbobba offerta dai comuni per evitare morti per fame in strada. Con questa sommetta si guarda al numero di libri, musiche, film piu' scaricati A PAGAMENTO e quelli piu' gettonati ricevono una offerta importante:
o vendere i diritti d'autore allo Stato o .... niente ma pagare una tassa addizionale sui proventi per finanziare il fondo Statale. Lo Stato una volta acquistato il diritto d'autore di una data opera la regala a tutti coloro che hanno versato la piccola tassa annuale... piccola perche' se tutti pagassero 25 euro circa all'anno ..
lo Stato raccoglierebbe la bellezza di un miliardo di euro da investire in acquisto di opere giudicate pregevoli a furor di popolo prepagante... Ci smenerebbe chi ha comperato l'opera per farla rientrare tra quelle candidate all'acquisto statale ma... un po' di altruismo, che diamine ! E poi quanta bella pubblicità agli autori preferiti
e in questo modo incentivati a fare altri capolavori...
Nessuna pietra, per carità.. vediamo un po' come funziona e se ho capito...
Cioè che cosa ho capito o non capito:

Citazione:
vendere i diritti d'autore allo Stato o .... niente ma pagare una tassa addizionale sui proventi per finanziare il fondo Statale.

Come dovrebbe essere? Un autore vende i propri diritti d'autore allo Stato oppure paga una tassa addizionale sui proventi cioè sui ricavi delle vendite della sua opera? E' questo che intendi o ho capito male io?

Citazione:
Lo Stato una volta acquistato il diritto d'autore di una data opera la regala a tutti coloro che hanno versato la piccola tassa annuale... piccola perche' se tutti pagassero 25 euro circa all'anno ..

Ok, lo stato paga tot "denaro" all'autore per l'acquisto dei diritti: e poi? Come sarebbe a dire che lo regala a tutti quelli che hanno pagato una tassa di 25 (più o meno non importa, o forse sì...) ? Ma in questo modo, io che pago, mettiamo, 25 Euro all'anno, riceverò "in regalo" tutte le opere dell'ingegno letterario, cinematografico, teatrale, musicale, ecc?
Perché, in una simile configurazione, il cittadino pagante la tassa avrebbe due opportunità od "obbligo": ricevere, scaricare, accedere a tutte le opere pubblicate/prodotte, oppure scegliere quali sì e quali no.
Tolta la prima ipotesi dove tutti riceverebbero TUTTE le opere pubblicare/prodotte, che cosa se ne ricaverebbe in termini di vantaggio rispetto all'attuale modalità di rapporto? Il cedere i diritti a scatola chiusa non premierà l'autore che vedrà la maggior richiesta delle sue opere da parte dei lettori solo attraverso la cessione "gratuita" (ma dietro tassa preventiva) senza per questo riceverne alcun beneficio se non una "gloria" effimera e questo dovrebbe inficiare l'ipotesi dello "stimolare" gli autori "migliori" perché il loro compenso rimarrebbe identico e non legato all'accumulo dei diritti attraverso la vendita delle copie dell'opera.
E poi questa parte non mi è chiara...
Citazione:
Ci smenerebbe chi ha comperato l'opera per farla rientrare tra quelle candidate all'acquisto statale ma... un po' di altruismo, che diamine !
Ci smenerebbe? Che cosa vuoi dire esattamente? Perché tutta la costruzione della frase contiene, fra ipotesi indimostrabili anche se pur sempre possibili, un risultato trionfale, l'idea di una certa partecipazione all'acquisto (a questo punto gratuito o indiretto, derivante dalla tassazione già pagata) che dovrebbe incentivare gli autori preferiti (non necessariamente i più bravi) a produrre altri capolavori.. Ma questa è una idea bizzarra, come se le opere fossero producibili in catena di montaggio, a cottimo o sotto stimolo dei tifosi.
Esistono moltissime categorie di autori e allo tesso tempo, un numero ancora maggiore di fruitori.
Anche limitandoci al mondo letterario, dovremmo tenere conto che non esiste un singolo mercato.Ne è un esempio il fenomeno dei feuillettons, esplosi letteralmente dalla seconda metà dell'ottocento per giungere fino ai primi decenni del novecento ne è un esempio a suo modo deleterio e al contempo positivo, avendo "abituato" vaste aree della popolazione appena alfabetizzata, ad appassionarsi alla lettura d'evasione, cosa che a molti farà storcere la bocca, ma sarà comunque un appassionarsi alla lettura.
Questo ha favorito non solo gli autori ma anche le case editrici, le stamperie e tutto l'indotto. E non è cosa da poco perché, di riflesso, ha favorito altri generi letterari o saggistici un tempo distribuiti e fruiti solo da una limitata fascia di utenti "acculturati".

Questa tua ipotesi mi farebbe pensare ad una sorta di potenziamento della letteratura minore, della "para-romanzistica" di consumo purtroppo sempre di basso livello, un po' come le telenovelas o i serial televisivi attuali, adatti ad un vasto pubblico interessato a modelli ripetitivi ma privi di veri elementi utili ad una crescita del pensiero e dello spirito critico, l'unica arma in nostro possesso per favorire la crescita dei migliori autori.
A mio avviso creare una sorta di tifoseria per favorire questo o quell'autore toglierebbe il piacere della ricerca del libro "perfetto" o, comunque potrebbe drogare il mercato stesso (molto più di quanto stia accadendo adesso) senza per contro migliorare la qualità dei lettori o dei fruitori. Perché senza un lettore di qualità, nessuna opera di elevata qualità potrebbe essere riconosciuta come tale e perciò offerta al mondo per arricchirlo.

Ovviamente ho semplificato in modo estremo. La questione è assai più complessa di quanto abbia potuto descrivere in questa sede.

Quello che posso dire è che la tua ipotesi, benché all'apparenza elegante e risolutiva, in realtà non tiene conto dell'elevata complessità di un sistema che non è solo economico e premiante su base numerica ma condizionato e strutturato secondo criteri antropocentrici di notevole variabilità ma con leggi fondamentali inderogabili.
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Zievatron
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MessaggioInviato: 26 Feb 2012 13:10    Oggetto: Rispondi citando

@Silent Runner
Sei inutilmente complicato.
Così inutilmente e così complicato che non ce l'ho fatta a leggere tutto il tuo post. Shocked Confuso

{Gufonoioso} ha scritto:
Non tiratemi le pietre se lancio questa idea di nuova tassa.....
...


Caro Gufo Noioso, non ti lancio nessuna pietra. Ti dico solo che... non hai capito un dentifricio. Very Happy Nonostante un dentifricio sia davvero, molto, ma molto meno di un acquedotto. Laughing

Una tassazione onesta, almeno in teoria, si potrebbe realizzare. Ma una tale attuazione richiederebbe di escludere per costituzione che possano esistere altre imposte o tasse all'infuori di due: quella sul reddito e quella sul valore aggiunto (che poi sarebbe sul consumo). Gestendo onestamente le aliquote di entrambe, combattendo per davvero l'evasione fiscale e lo sperpero di denaro pubblico si potrebbe fare una tassazione onesta.

Questa è la ragione per cui qualsiasi altra tassa, vecchia o nuova che sia, è da escludere.

Quanto alla cosiddettà proprietà intellettuale, va solo recuperata al suo significato onesto, che non è quello di favorire il massimo sfruttamento commerciale possibile, come vorrebbero i seguaci del principio economico del "consumismo" (definizione: sistema di moderno schiavismo dissimulato basato sulla manipolazione ed esasperazione dei consumi). Il significato onesto della cosiddetta proprietà intellettuale è invece di riconoscimento dei meriti per le opere. Tale riconoscimento di merito non si realizza imponendo tasse, o attribuendo agli aventi merito chissà quali poteri sull'opera stessa, ma solo garantendo il riconoscimento della paternità e riservando agli aventi merito il diritto di effettuare l'eventuale sfruttamento commerciale dell'opera.

Detto in altre parole, non è onesto chiedere alla legge di garantire, con divieti e sanzioni ad oc, la massima redditività dello sfruttamento commerciale dell'opera intellettuale. Ovvero, non è affermabile un diritto garantito, ad esempio dei discografici, a mantenere nel tempo e persino incrementare la propria ricchezza ed influenza, come se lo sviluppo economico consistesse in questo.

I mestieri, e così tutte le attività economiche, dalle più piccole alle più grandi, sono per loro natura evolvibili e mortali. E che la Selezione Naturale sia! Wink
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MessaggioInviato: 26 Feb 2012 13:21    Oggetto: Rispondi citando

{Carlo} ha scritto:
In tutto ciò i diritti dell'autore dove stanno? A me sembra solo una farsetta tra farabutti: i farabutti della case di produzione da un lato ed i farabutti della "spesa proletaria" dall'altro....


I farabutti ci sono stati sempre, fin dai tempi più antichi. Frabutti di ogni genere e tipo.
Questo non significa però che ci siano solo farabutti.
Cerca tu di mettere a fuoco nel mare, sicuramente inquinato, dei tanti discorsi delle diverse campane, dove c'è un fondamento sano e dove meno.
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MessaggioInviato: 26 Feb 2012 16:43    Oggetto: Rispondi citando

Zievatron ha scritto:
@Silent Runner
Sei inutilmente complicato.
Così inutilmente e così complicato che non ce l'ho fatta a leggere tutto il tuo post. Shocked Confuso
ROTFL Inutilmente? Nel senso che hai un I.Q. così basso che qualsiasi sforzo sarebbe inutile?
Carina questa: sarebbe da fare un contraddittorio stile western, visto che ti piace demolire gli altri nei contraddittori riducendoli a portatori di quisquilie, per aver ragione, di fronte a tutti, in modo trionfale.

Però sono un po' impegnato a trattare argomenti semplici altrove.
Se vuoi posso darti l'indirizzo, così lì puoi sbizzarrirti a leggere e a sentirti superiore senza sforzarti troppo.

Ma anche no.
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MessaggioInviato: 26 Feb 2012 17:11    Oggetto: Rispondi citando

@Silent Runner

La mia affermazione era una considerazione personale strettamente contestuale all'argomento "nuova tassa".
Significava, in altre parole, "inutile entrare in complicazioni tecniche sul funzionamento e sugli effetti specifici della nuova tassa ipotizzata quando ci sono ragioni più semplici per dire di no".
Il resto è solo la tua immaginazione che...
... silenziosamente corre. Laughing
Io, invece, oggi non ho voglia. Laughing
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MessaggioInviato: 26 Feb 2012 17:57    Oggetto: Rispondi citando

Ah, ho capito, adesso, oltre a fare lo psicologo stai a dare l'indirizzo, la linea delle discussioni agli altri.
Ti lascerei volentieri il mio ruolo di supervisore ma purtroppo non è cosa che dipende da me. Sad
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MessaggioInviato: 26 Feb 2012 18:17    Oggetto: Rispondi citando

Iiioooo!!! Shocked Surprised
Ma no! Lungi da me simili pretese!
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{myheartisblack}
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MessaggioInviato: 26 Feb 2012 22:43    Oggetto: Rispondi citando

anche io il tuo post l'ho letto solo a metà per via delle complicazioni in effetti.
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{osfor}
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MessaggioInviato: 27 Feb 2012 09:37    Oggetto: Rispondi citando

caro Gufonoioso, sei un altro di quelli che hanno "la bacchetta magica" per ogni problema.. ora non ho tempo a disposizione (sono al lavoro) e devo dire che se lo avessi non avrei comunque voglia di sprecarne troppo per confutare la tua tesi. Diciamo che intanto se vuoi potresti leggere questo link: link
titolato "Cinema: 9 mila imprese attive e volume d’affari di quasi 5 mld di euro", dopodiché possiamo anche finirla qui magari... oh, preciso: si tratta delle sole imprese italiane eh.. poi aggiungiamo quelle estere, poi libri (quanto spendi PER UN SOLO ACQUISTO da Amazon, o simili, o in libreria?), musica, serie televisive... 25 euro? Ah beh ci credo che ci converrebbe! (a noi utenti...) Solo di canone rai sono 112 euro... insomma, rifai qualche conto... ciao
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Kalandra
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MessaggioInviato: 27 Feb 2012 09:57    Oggetto: Rispondi citando

{Gufonoioso} ha scritto:
[..]
Con questa sommetta si guarda al numero di libri, musiche, film piu' scaricati A PAGAMENTO e quelli piu' gettonati ricevono una offerta importante:

o vendere i diritti d'autore allo Stato o .... niente ma pagare una tassa addizionale sui proventi per finanziare il fondo Statale.

Lo Stato una volta acquistato il diritto d'autore di una data opera la regala a tutti coloro che hanno versato la piccola tassa annuale... piccola perche' se tutti pagassero 25 euro circa all'anno ..

lo Stato raccoglierebbe la bellezza di un miliardo di euro da investire in acquisto di opere giudicate pregevoli a furor di popolo prepagante...

Ci smenerebbe chi ha comperato l'opera per farla rientrare tra quelle candidate all'acquisto statale ma...



Shocked brrrr.. è un'idea talmente xyφ&ώ@ che qualche politicante potrebbe anche farla propria!
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MessaggioInviato: 08 Mar 2012 08:40    Oggetto: Rispondi citando

A volte ho la netta sensazione che o non si conoscono i meccanismi basilari e del mercato e del diritto o proprio non si hanno capacità logiche.
Un diritto può essere venduto, certo, ma non si può obbligare nessuno a venderlo.

Punto primo: perchè mai io, titolare dei diritti di un'opera, dovrei venderli allo Stato a basso costo? C'è un mercato dei diritti e li vendo a chi mi pare.
Se vi fosse una legge che mi obbligasse allora non sarei più titolare del diritto.

Punto secondo: una direttiva simile sfavorirebbe le piccole produzioni perchè le grandi, per non dover cedere i diritti, migrerebbero all'estero.

Punto terzo: le produzioni straniere? Come le tuteli? Lo Stato vuole imporre all'estero il suo diritto d'acquisto?

Già sono stati violati troppi principii del diritto e del libero mercato e continua ad accadere ogni giorno.
Sinceramente non abbiamo bisogno di queste idee.
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MessaggioInviato: 08 Mar 2012 10:26    Oggetto: Rispondi citando

Ma che cosa è il diritto?
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MessaggioInviato: 08 Mar 2012 10:29    Oggetto: Rispondi

Provo a indovinare io!
Il contrario dello storto. Very Happy
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