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L'Antitrust oscura Private Outlet
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 16 Mar 2012 10:52    Oggetto: L'Antitrust oscura Private Outlet Rispondi citando

Commenti all'articolo L'Antitrust oscura Private Outlet
L'AGCM ordina il blocco della piattaforma di e-commerce accusata di truffa.



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cjcaesar
Mortale pio
Mortale pio


Registrato: 05/06/05 01:40
Messaggi: 18

MessaggioInviato: 16 Mar 2012 12:36    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me potrebbero piazzare una pagina istituzionale che avverte chi va sul sito che ci sono accertamenti in corso da parte delle autorità che stanno verificando la correttezza del sito, valida sia per i siti sospettati di truffe e-commerce che per quelli in cui si sospettino violazioni di copyright. Dopodichè, utonto avvisato mezzo salvato Laughing , ci dovrebbe essere un redirezionamento NON automatico alla pagina richiesta.
A quel punto l'utente è responsabile pienamente di quello che combina sia se poi viene truffato sia se commette violazioni del copyright.

P.S. Ho provato 2 volte a modificare bluffe con truffe... nel testo da modificare mi compare correttamente truffe ma poi viene visualizzato bluffe. Rolling Eyes
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Zorro
Dio maturo
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Registrato: 23/08/05 09:56
Messaggi: 1111
Residenza: Torino

MessaggioInviato: 16 Mar 2012 13:04    Oggetto: Rispondi citando

@cjcaesar
Il moderatore ti spiegherà perchè in ZN non si può scrivere **T R U F F A** (c'è un thread specifico di anni fa); è in qualche modo legato al contenuto dell'articolo: il gestore del sito si deve tutelare dai comportamenti degli utenti che compiono atti illeciti come l'ingiuria o la diffamazione.

Allo stesso modo l'autorità di tutela dei consumatori per tutelarli non può fare altro che impedire il comportamento scorretto, e per fare ciò gli avvisi non servono.

Credo che le esigenze di sviluppo del business (chiamalo se vuoi DigItalia) prevarranno sulle esigenze di tutela delle libertà individuali per cui aumenterà la severità sia nella tutela della correttezza commerciale sia nella tutela del diritto d'autore --- indipendentemente da tutte le considerazioni filosofiche su questi concetti.


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Roberto1960
Dio maturo
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Registrato: 21/01/08 01:39
Messaggi: 1168
Residenza: Roma

MessaggioInviato: 16 Mar 2012 16:05    Oggetto: Rispondi citando

Essendo noi in Italia ormai uno Stato di "democrazia vigilata" non facciamo nient'altro che mettere storture su storture per correggere altre storture.

Che un organo amministrativo possa emanare un decreto di limitazione della libertà di espressione come la chiusura di un sito internet è una enormità giuridica assolutamente intollerabile.

Se c'è un "bluffa" (una volta era meglio: usciva "frutta" al posto della parola innominabile, Laughing e ci si poteva fare la macedonia) lo dovrebbe decidere un organo della Magistratura e nessun altro.

Però la Giustizia Civile in Italia come è noto non funziona (e non funziona perché a "qualcuno" fa comodo che non funzioni): impiega anni a sanzionare reati comuni, quando va bene.

Allora che si fa?
Invece di far funzionare la Giustizia spostiamo la persecuzione dei reati in sedi non idonee, con il che si ottiene il triplo risultato:
1. si dà l'impressione al popolo che si vuole affrontare il problema (che in realtà non frega nulla a nessuno di quelli al potere);
2. si comincia larvatamente a spostare il potere sanzionatorio dalla Magistratura (che vuole ostinatamente rimanere indipendente e proprio non ne vuole sapere di "allinearsi"al Potere) al Governo, perché tutte le autorità amministrative in sostanza ne dipendono;
3. si introduce ai cittadini il concetto, altrettanto larvatamente, che la loro vera e unica protezione risiede nelle limitazioni della libertà e nell'introduzione di meccanismi di censura.

Davvero ben congegnato, non c'è che dire...
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Gladiator
Dio maturo
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Registrato: 05/12/10 21:32
Messaggi: 14320
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 18 Mar 2012 11:45    Oggetto: Rispondi citando

Quotone per Roberto!

Sono assolutamente d'accordo, direi soltanto che la nostra non è una "democrazia vigliata" ma una "democrazia posta sotto tutela finanziaria" poichè chi vigila vigila su tutto ma non necessariamente interviene, invece l'impressione che ho ricavato negli ultimi mesi è che si intervenga su tutto ciò che ha impatto su aspetti finanziari, salvo poi il fatto che il nostro debito pubblio continua crescere smodatamente.
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OXO
Dio maturo
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Registrato: 10/05/05 18:30
Messaggi: 1942
Residenza: Scandicci

MessaggioInviato: 18 Mar 2012 11:47    Oggetto: Rispondi citando

La fotografia di un Paese culturalmente ed economicamente morto: ma la crisi non c'è, va tutto bene... Shocked Brick wall
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Roberto1960
Dio maturo
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Registrato: 21/01/08 01:39
Messaggi: 1168
Residenza: Roma

MessaggioInviato: 19 Mar 2012 01:08    Oggetto: Rispondi

Gladiator ha scritto:
Quotone per Roberto!
Sono assolutamente d'accordo, direi soltanto che la nostra non è una "democrazia vigliata" ma una "democrazia posta sotto tutela finanziaria" poichè chi vigila vigila su tutto ma non necessariamente interviene, invece l'impressione che ho ricavato negli ultimi mesi è che si intervenga su tutto ciò che ha impatto su aspetti finanziari, salvo poi il fatto che il nostro debito pubblio continua crescere smodatamente.

Anche sul debito pubblico, come su tutto il resto, ci raccontano un sacco di balle.

Anzitutto che ci vuole "rigore" e che bisogna ridurre il debito, ma nessuno ci spiega come mai invece gli USA continuano imperterriti ad andare avanti a deficit superiori al 5% annuo del PIL.
Oppure come fa ad esempio il Giappone a sopravvivere con un debito pubblico che sta al 230% del PIL (circa il doppio del nostro!)

Poi nessuno che alzi una manina per osservare che se riduci il debito ma lo fai entrando in recessione allora diminuisce pure il PIL e non hai ottenuto proprio un bel niente, perché il rapporto resta uguale.

Nessuno che ci spieghi per quale motivo noi dobbiamo farci prestare i soldi dall'estero (con i titoli di stato piazzati sul "mercato internazionale") con tassi d'interesse esorbitanti invece semplicemente di creare DAL NULLA quegli stessi soldi (come fanno tranquillamente tutti gli Stati che non hanno ancora rinunciato ad avere una qualche politica monetaria) evitando quindi di pagarci interessi sopra.

Soprattutto nessuno che ci informi su cosa hanno deciso i "cervelloni" europei, all'insaputa nostra e di tutti gli altri popoli: e cioè che dobbiamo impoverirci tutti (perché questo è di fatto il cosidetto "Fiscal Compact").

Insomma, il popolo non deve "disturbare i manovratori"...
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