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Sono un pirata e un signore
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 11 Apr 2012 09:20    Oggetto: Sono un pirata e un signore Rispondi citando

Commenti all'articolo Sono un pirata e un signore
Lettera aperta sullo spot "antipirateria" della Federazione Editori Musicali. Se il vostro obiettivo e' colpire chi fa soldi con la vostra musica io non c'entro: mi limito a regalarla senza scopo di lucro.



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merlin
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 15/03/07 23:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 11 Apr 2012 09:54    Oggetto: piccola considerazione aggiuntiva. Rispondi citando

E sarebbe una mera casualità, che la SIAE sia (ancora) commissariata e che non se ne conoscano i bilanci nonostante sia un ente pubblico economico "su base associativa"?

Eppure, incassa i quattrini del c.d. "equo compenso" e per delega alcuni balzelli erariali. Perché la Procura Generale della Corte dei Conti continua a far finta di nulla, per tacere della Magistratura ordinaria? Hypno
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{Paolo}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Apr 2012 13:48    Oggetto: Rispondi citando

Chiaro il discorso...ci stanno mangiando sopra!! E finchè dura...
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{stefano}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Apr 2012 20:27    Oggetto: Rispondi citando

Non è del tutto vero che nelle biblioteche si legge gratis. Si leggeva gratis, poi l'ultima finanziaria di Prodi ha abolito quelle parti della legge sul diritto d'autore che esentavano le biblioteche dal versamento dei diritti. Ora questi soldi non li paga direttamente il lettore, ma lo stato, cioè, indirettamente, il lettore.
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dany88
Dio maturo
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Registrato: 12/02/09 11:14
Messaggi: 1300

MessaggioInviato: 11 Apr 2012 22:45    Oggetto: Rispondi citando

stessa cosa per la radio, è gratis, perchè qualcuno paga in altri modi.
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Zievatron
Dio maturo
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Registrato: 22/12/10 23:36
Messaggi: 3234

MessaggioInviato: 11 Apr 2012 22:49    Oggetto: Rispondi citando

Vabbhè, anche se non è più del tutto vero che nelle biblioteche si legge gratis...

Hi!Hi! Very Happy
Lettera bellissima. Un vero piacere leggerla.
Wink
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linguist
Semidio
Semidio


Registrato: 09/02/08 22:27
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Residenza: ITALIA ma vorrei essere altrove, davvero non qui.

MessaggioInviato: 12 Apr 2012 00:00    Oggetto: Rispondi citando

Come non essere d'accordo?

Peccato che i diretti interessati, ovviamente non solo quelli elencati, non leggano l'intervento e non replichino, men che meno quelli che governano.

E' noto che "i ragli degli asini non arrivano in cielo".
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{ken}
Ospite





MessaggioInviato: 12 Apr 2012 00:40    Oggetto: Rispondi citando

Intervento di grande qualita', per sintesi e chiarezza.
Carlo, credo proprio che comprero' il tuo libro. Sei il genere di autore che se lo merita.
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darktheus
Mortale adepto
Mortale adepto


Registrato: 14/10/07 01:13
Messaggi: 38
Residenza: venice

MessaggioInviato: 12 Apr 2012 08:24    Oggetto: Rispondi citando

io resto sempre dell idea che se un cd costasse 5 euro al posto di 15-20-25 molta più gente comprerebbe CD, anche se ormai è un supporto secondo me datato, piuttosto che scaricare da siti/torrent/muli ecc..
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Zievatron
Dio maturo
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Registrato: 22/12/10 23:36
Messaggi: 3234

MessaggioInviato: 12 Apr 2012 09:59    Oggetto: Rispondi citando

@darktheus

Non ho elementi per quantificare, per fare un grafico della diffusione probabile in realzione al prezzo. Ma mi sembra ovvio che anche il prezzo fa la sua parte.
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nipponjin
Comune mortale
Comune mortale


Registrato: 19/03/08 14:26
Messaggi: 2

MessaggioInviato: 12 Apr 2012 10:08    Oggetto: Rispondi citando

Sono completamente d'accordo per quanto riguarda quell'organizzazione monopolista che protegge la propria casta (non gli autori ed editori, e' per loro che dovrebbe esistere la SIAE ma il contorno) e che distribuisce malissimo i compensi (sono un iscritto anche io nella categoria 'non ci riprendo i soldi della quota associativa'), anche sull'equo compenso sui supporti di memorizzazione sono completamente d'accordo, per il resto mi sembrano tutti discorsi piuttosto reazionari ed ipocriti. Non si può' voler condividere qualcosa che non si possiede e pretendere di legiferare, mi spiego, al massimo se vuoi puoi 'regalare' la musica che possiedi e devi regalare il cd/vinile e non metterlo in condivisione 'legalmente', quando compriamo un cd, un dvd (registrati non vuoti), si compra una licenza di utilizzo non la 'musica' (o il film o il software etc.) che non possiedi. Quella licenza che hai ottenuto comprando l'oggetto/contenitore e' per uso personale e casalingo, non per diffusione o trasmissione ne' tantomeno per fini commerciali.
Per quanto riguarda le biblioteche e' già' stato precisato e non voglio allungare ulteriormente, radio e tv non sono gratis, paghiamo un abbonamento, che poi le emittenti private non te lo facciano pagare e' inutile visto che in Italia il solo possedere l'apparecchio ricevente comporta l'obbligo di pagamento del canone.
Che un detentore di diritti sia stato 'ampiamente ripagato' e' un discorso utopico, vorrei conoscere chi rinuncia allo stipendio (perché' di questo si tratta anche per autori/artisti) anche di un solo mese solo perché e' già' stato pagato abbastanza. I diritti d'autore vengono pagati negli anni successivi alla pubblicazione originale, soprattutto per un nuovo utilizzo, perché la canzone e' stata trasmessa in radio, perché e' stata utilizzata in una colonna sonora etc. non tanto per le vendite di cd che e' irrisoria dopo un certo periodo dalla pubblicazione. Questo significa che qualcuno (un terzo) con quelle 'opere' protette (e tengo a precisare che possono essere anche foto, video, racconti, software, film) ci sta lavorando, quindi le sta utilizzando a scopo di lucro, trasmettendole, pubblicandole, includendole e così' via. Se poi non lo fa a fini commerciali può richiedere al detentore di rinunciare ai diritti, sarà poi quest'ultimo a decidere se concedere o meno l'uso a titolo gratuito senza pero' essere obbligato!
Posso essere d'accordo se si parla dei diritti acquisiti poi dagli eredi, questi si' mi fanno venire un certo prurito ma l'autore originale ha il diritto di decidere sulle proprie opere per vita natural durante e quindi anche di riscuotere in controvalore monetario.
Detto questo non sono contro una sana ed equa condivisione (che e' comunque illegale se si vuole essere puntuali), anche nell'era pre-web si prestava un libro, si facevano le cassette compilation per gli amici e combattere contro questo tipo di condivisione e' una guerra persa ovviamente, ma facciamolo in maniera discreta. Non postando su internet i nostri file, non annunciando che ho condiviso questo e quello su forum e motori di ricerca, sarebbe stato come mettere su giornale degli annunci di 15-20 anni fa "duplico l'ultimo album di xxx a chi mi porta una cassetta".
Come farlo? In silenzio e con gli amici e familiari (non eAmici o iFriend!), comprando anche qualcosa da condividere (non si può' solo prendere sempre) e vedrete che nessuno si lamenterà'.

Fermo restando che sono i miei 2 centesimi

nipponjin
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Danielix
Amministratore
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Registrato: 31/10/07 15:30
Messaggi: 8498
Residenza: All'inferno.

MessaggioInviato: 12 Apr 2012 13:08    Oggetto: Rispondi citando

darktheus ha scritto:
io resto sempre dell idea che se un cd costasse 5 euro al posto di 15-20-25 molta più gente comprerebbe CD

Per quanto il prezzo faccia indubbiamente la sua parte, non è quella fondamentale. Dopo che ho comprato il cd a 3 euro, se un amico mi chiede di ripparglielo e inviargli il file via email, difficilmente i miei pensieri si rivolgeranno ad arzigogolate quanto errate leggi sul copyright.

Come sintetizza nipponjin:
nipponjin ha scritto:
anche nell'era pre-web si prestava un libro, si facevano le cassette compilation per gli amici e combattere contro questo tipo di condivisione e' una guerra persa


Ma a chi mi chiama "pirata" gli sputo in un occhio, perché non solo non ci lucro sopra, bensì ci spendo del tempo e a volte anche denaro, se l'amico mi chiede di copiarglielo su un cd...
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Zievatron
Dio maturo
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MessaggioInviato: 12 Apr 2012 13:30    Oggetto: Rispondi citando

Infatti, i termini pirateria e pirata vengono usati talmente a sproposito da aver indotto alcuni a dire:
"Ah sì? Noi siamo i pirati? O.K. allora fondiamo il Partito Pirata e ci buttiamo in politica."
Altrimenti, non lo avrebbe mai pensato nessuno un Partito Pirata. Laughing
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kenshir
Semidio
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Residenza: un punto nero sulla faccia del mondo

MessaggioInviato: 13 Apr 2012 01:43    Oggetto: Rispondi citando

nipponjin ha scritto:
Che un detentore di diritti sia stato 'ampiamente ripagato' e' un discorso utopico


Bell'argomento, parliamone. E possibilmente, appunto, in maniera non ipocrita.

La tua teoria e' quindi che chi produce un'opera abbia il diritto indissolubile di deciderne il destino, e di ottenerne del lucro, "vita natural durante".
Io aggiungerei che esiste anche un altro diritto, il diritto alla fruizione della cultura, in evidentissimo contrasto con il diritto d'autore inteso a tuo modo.

Sono conciliabili queste due posizioni di diritto? Certo che lo sono, basta usare un minimo di buon senso.
La domanda vera e': fino a quanto e' opportuno essere retribuiti per un'opera dell'ingegno? Fino a che punto il giusto riconoscimento del lavoro del singolo deve ostacolare la libera diffusione alla collettivita' dei vantaggi insiti nella sua creazione? Parliamo di musica, ma anche di brevetti ad esempio.

L'autore va retribuito. Non pagando gli autori, molti di loro non potrebbero sopravvivere. Avremmo quindi meno opere di qualita' a disposizione.
Ma pagandoli troppo, magari con una rendita a vita, non si rischia un effetto simile di depressione del potenziale creativo?
Non si rischia di favorire un "mercato artistico" in cui il fine ultimo e' sfondare, diventare ricchi, e in cui chi emerge e' spesso chi ha gli appoggi giusti?

Non potrebbe una societa' matura, che inizi finalmente a trovare il suo fondamento sul benessere della collettivita', discutere serenamente riguardo a quale sia il limite monetario di retribuzione oltre il quale ogni opera deve diventare di pubblico dominio?
(orrore, non sia mai, questo deprime il libero mercato, e l'inalienabile diritto del singolo all'arricchimento)
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Zievatron
Dio maturo
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MessaggioInviato: 13 Apr 2012 10:26    Oggetto: Rispondi citando

Ditino sulla piaga:
Libero mercato ed arricchimento.

La questione è proprio questa.
L'interpretazione del concetto di libero mercato come di un diritto ad arricchirsi a più non posso è una interpretazione distorta, dicesi anche "viziata". Dunque, insana.
Il concetto di libero mercato è espressione generica di un metodo, una strategia economica, che va comunque intesa al servizio del bene comune, e si riferisce al diritto dei cittadini di sviluppare attività di scambio commerciale senza subire discriminazioni.
In altre parole, è un concetto che non è nato come opposizione al comunismo, ancora parecchio di là da venire, ma come opposizione a forme di appropiazione del mercato da parte di pochi che devono mangiarsi tutto loro ed agli altri lasciare le briciole.
Quindi, il libero mercato dovrebbe implicare comunque una regolamentazione guidata dall'interesse collettivo.
Che poi alcuni si arricchiscano in modo marcato non è un diritto che va tutelato, ma una imperfezione tollerata perchè inevitabile e, entro certi limiti, può essere considerata anche necessaria.
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kenshir
Semidio
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Messaggi: 473
Residenza: un punto nero sulla faccia del mondo

MessaggioInviato: 13 Apr 2012 12:56    Oggetto: Rispondi citando

Zievatron ha scritto:
Quindi, il libero mercato dovrebbe implicare comunque una regolamentazione guidata dall'interesse collettivo.


Sto dicendo esattamente questo, niente di piu', niente di meno Smile
Lasciamo perdere liberismo e comunismo, che non c'entrano nulla, e fanno entrare nei soliti inutili discorsi "in loop".

Riassumendo il mio post precedente:

Citazione:
Fino a che punto il giusto riconoscimento del lavoro del singolo deve ostacolare la libera diffusione alla collettivita' dei vantaggi insiti nella sua creazione?
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Zievatron
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MessaggioInviato: 13 Apr 2012 13:07    Oggetto: Rispondi citando

kenshir ha scritto:
...Sto dicendo esattamente questo, niente di piu', niente di meno...


Sì. Certamente. Io ho aggiunto un mio ribadimento. Una mia rielaborazione di rinforzo dell'argomento. Very Happy
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Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 14 Apr 2012 14:24    Oggetto: Rispondi

Che dire... articolo equilibrato, azzeccato e totalmente condivisibile.

Per quanto concerne il fatto che l'utlima finanziaria di Prodi abbia introdotto il pagamento della SIAE anche per i prestiti effettuati dalle bibilioteche in realtà la cosa nasce da una procedure d'infrazione della UE che, anche in questo caso, non ha perso l'occasione per difendere alti interessi corporativi. Evil or Very Mad
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