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* Dio e libero arbitrio (tra il serio e il faceto)
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Eagle-One
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 06 Set 2005 13:17    Oggetto: Rispondi citando

Scusate, stiamo andando fuori tema, non è di me che si deve parlare, ma di fede, religione e Dio, che altrimenti gli ADMIN si incazzano di brutto!!! Rolling Eyes
Quello era solo un diverbio tra me e Candra!!! 8)
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Duefiumi
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 06 Set 2005 13:40    Oggetto: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

Eagle-One ha scritto:
Scusate, stiamo andando fuori tema


Ecco, è proprio questo l'esempio giusto Surprised Il Libero Arbitrio è la possibilità che Dio ci concede di andare fuori tema nella composizione che stiamo scrivendo sulla nostra evoluzione spirituale Wink Scantonando, dovremo poi fare ovviamente un po' più di strada per ritrovare il percorso giusto Sad ma non veniamo squalificati automaticamente, per essere andati fuori tema Very Happy Che storia, vero? E' proprio... Divina! Smile
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Eagle-One
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 06 Set 2005 13:47    Oggetto: Rispondi citando

A Dio magari non darà fastidio, ma a chi di dovere nel forum si Very Happy , gli daremo un pò di lavoro in più penso!!! Wink
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holifay
Dio maturo
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MessaggioInviato: 06 Set 2005 17:14    Oggetto: Rispondi citando

Eagle-One ha scritto:
A Dio magari non darà fastidio, ma a chi di dovere nel forum si Very Happy , gli daremo un pò di lavoro in più penso!!! Wink


...ecco, appunto Basta

La digressione sulla voglia di vivere può continuare qui


L'ultima modifica di holifay il 06 Set 2005 17:20, modificato 1 volta
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ulisse
Dio maturo
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MessaggioInviato: 06 Set 2005 17:17    Oggetto: Rispondi citando

Dubito che si possa andare fuori tema in un topic intitolato "Dio e..."

Poichè tutto è Dio, qui si può parlare di tutto senza essere mai OT !!!

Rettifico... Rolling Eyes mi sbagliavo... Rolling Eyes
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Duefiumi
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 08 Set 2005 15:40    Oggetto: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

Certo, tutto è Dio, ma per Suo stesso Volere gli esseri umani hanno la possibilità di scegliersi la strada da percorrere Smile . Tornando a bomba al tema del topic, penso che il L.A. (Libero Arbitrio) sia un po' come un "controllo di qualità" che è stato introdotto nella vita dell'Umanità per cercare di raffinarla. Senza il L.A., cioè senza quei desideri che ti fanno decidere di andare in una direzione o nell'altra, l'Umanità non poteva progredire sul suo cammino di evoluzione. Senza il "desiderare di più", l'evoluzione si ferma. Evidentemente Dio riteneva/ritiene/riterrà (ricordiamoci che Lui è al difuori del Tempo!) importante che noi evolvessimo e solo l'esperienza può farcelo fare. L'esperienza viene dal nostro muoverci in una direzione o nell'altra delle infinite possibili, ma senza desideri non ci sarebbe volontà e quindi L.A. Il fatto che Dio conosceva/conosce/conoscerà (ricordiamoci che Lui è al difuori del Tempo!) tutto quello che riguarda la nostra vita e le nostre scelte, non inficia assolutamente il nostro sincero sforzo di decidere la giusta direzione da prendere... perchè noi non siamo Dio Exclamation e siamo limitati (in questa forma attuale) al nostro mondo tridimensionale e non a quello pluridimensionale di Dio. Oltretutto, quel mondo pluridimensionale... è Dio stesso! e noi ne facciamo parte, al nostro livello. Spero di non essermi incartato troppo nel mio discorso Wink
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Eagle-One
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 17:18    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

Citazione:
L'esperienza viene dal nostro muoverci in una direzione o nell'altra delle infinite possibili, ma senza desideri non ci sarebbe volontà e quindi L.A


Scusami, ma in merito ho qualche dubbio, specialmente per "infinite possibili"!!! Rolling Eyes
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omissis
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 19:47    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

Duefiumi ha scritto:
Certo, tutto è Dio, ma per Suo stesso Volere gli esseri umani hanno la possibilità di scegliersi la strada da percorrere Smile . Tornando a bomba al tema del topic, penso che il L.A. (Libero Arbitrio) sia un po' come un "controllo di qualità" che è stato introdotto nella vita dell'Umanità per cercare di raffinarla. Senza il L.A., cioè senza quei desideri che ti fanno decidere di andare in una direzione o nell'altra, l'Umanità non poteva progredire sul suo cammino di evoluzione. Senza il "desiderare di più", l'evoluzione si ferma. Evidentemente Dio riteneva/ritiene/riterrà (ricordiamoci che Lui è al difuori del Tempo!) importante che noi evolvessimo e solo l'esperienza può farcelo fare. L'esperienza viene dal nostro muoverci in una direzione o nell'altra delle infinite possibili, ma senza desideri non ci sarebbe volontà e quindi L.A. Il fatto che Dio conosceva/conosce/conoscerà (ricordiamoci che Lui è al difuori del Tempo!) tutto quello che riguarda la nostra vita e le nostre scelte, non inficia assolutamente il nostro sincero sforzo di decidere la giusta direzione da prendere... perchè noi non siamo Dio Exclamation e siamo limitati (in questa forma attuale) al nostro mondo tridimensionale e non a quello pluridimensionale di Dio. Oltretutto, quel mondo pluridimensionale... è Dio stesso! e noi ne facciamo parte, al nostro livello. Spero di non essermi incartato troppo nel mio discorso Wink


scusa e tu su cosa basi tutta questa.. arringa?
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holifay
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 22:12    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

omissis ha scritto:
scusa e tu su cosa basi tutta questa.. arringa?


sulla Fede? Rolling Eyes
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omissis
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 22:18    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

holifay ha scritto:
omissis ha scritto:
scusa e tu su cosa basi tutta questa.. arringa?


sulla Fede? Rolling Eyes


beh ma certe affermazioni mi sembrano un po' aldilà della pura e semplice "fede".. vedi argomentazioni quali la pluridimensionalità di Dio e l'esistenza di quest'ultimo al di fuori del tempo.. così come quella riguardante la causalità che lega il binomio desiderio/evoluzione.. senza andare a porre la domanda "su quali principi e/o ragionamenti basi la tua... fede?"
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Duefiumi
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MessaggioInviato: 19 Set 2005 12:50    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

Eagle-One ha scritto:
Citazione:
L'esperienza viene dal nostro muoverci in una direzione o nell'altra delle infinite possibili, ma senza desideri non ci sarebbe volontà e quindi L.A


Scusami, ma in merito ho qualche dubbio, specialmente per "infinite possibili"!!! Rolling Eyes


Prendendo come ipotesi l'effettiva esistenza del L.A. ne consegue che, prima di decidere qualsiasi cosa, noi abbiamo in teoria infinite possibilità. Certo, diverse tra esse non sarebbero molto praticabili, ciò non di meno esisterebbero potenzialmente, almeno a livello di ragionamento. Quindi lo scegliere una particolare direzione di comportamento o di pensiero, ci porta a doverne sopportare (o subire o beneficiarere, a seconda dei casi) le conseguenze e la relativa esperienza che ne possiamo trarre. Riguardo poi alla questione dei desideri, ritengo evidente che il L.A. nasce da essi, cioè dalla volontà di fare o non fare qualcosa. Lo scegliere nasce dal desiderio cui segue la volontà di avere o essere. Per questo dico, molto semplicemente, che senza desideri e volontà non c'è neppure la necessità del L.A. Shocked Non credi? Ovviamente il discorso sarebbe "un pochino" più lungo Wink
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Duefiumi
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MessaggioInviato: 19 Set 2005 12:54    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

holifay ha scritto:
omissis ha scritto:
scusa e tu su cosa basi tutta questa.. arringa?


sulla Fede? Rolling Eyes



Si, anche se non sono cattolico apostolico romano. La Fede è verso Dio, in qualunque modo Lo si voglia chiamare. Le religioni non sono la Fede ma ne sono... per così dire... uno strumento.
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Duefiumi
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MessaggioInviato: 19 Set 2005 13:23    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

omissis ha scritto:


beh ma certe affermazioni mi sembrano un po' aldilà della pura e semplice "fede".. vedi argomentazioni quali la pluridimensionalità di Dio e l'esistenza di quest'ultimo al di fuori del tempo.. così come quella riguardante la causalità che lega il binomio desiderio/evoluzione.. senza andare a porre la domanda "su quali principi e/o ragionamenti basi la tua... fede?"


Sono tantissimi anni che, anch'io, mi interesso di questi argomenti. Nel corso di questo periodo ho letto, studiato, incontrato libri e persone che hanno forgiato il mio pensiero. Anche ora che seguo una strada spirituale, continuo comunque a cercare di pensare con la mia testa, a cercare di comprendere... se e quando posso, limitatamente alla mia capacità interiore, al mio livello di evoluzione spirituale che, detto tra noi, non è così elevato come mi piacerebbe Embarassed Non voglio fare pubblicità a questa o a quella Associazione Spirituale, perciò mi limito a quanto sopra scritto, riguardo alle mie fonti.
Riguardo alla pluridimensionalità di Dio ed alla Sua esitenza al di fuori del tempo, sono due argomenti strettamente correlati. Mi spiego. Immaginiamo il nostro mondo (e noi stessi) come tridimensionali. Noi (1)Nasciamo,(2)Viviamo,(3)Moriamo, così come fa tutto il nostro universo fisico, senza potere assolutamente fare nulla per cambiare questa realtà (questo sarebbe un attributo di un Creatore!). Sono le nostre tre dimensioni. Oggi si parla molto del Tempo come una quarta dimensione. Bene, allora se ipotizziamo l'esistenza di Entità Superiori, salendo di dimensioni, fino ad arrivare su su fino a Dio, potremmo anche ipotizzarNe lo svincolo dalla terza e dalla quarta dimensione, a noi tanto care. Ciò vuole dire che queste Entità non sarebbero più ingabbiate dal Tempo (abbiamo detto che è solo la quarta dimensione) ma lo trascenderebbero. Loro, tra l'altro, non avrebbero bisogno del L.A., che è intrinsecamente legato al tempo. Ecco cosa intendo con pluridimensionalità ed a-temporalità di Dio. Mi sono ancora incartato? Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 19 Set 2005 14:57    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

Duefiumi ha scritto:
omissis ha scritto:


beh ma certe affermazioni mi sembrano un po' aldilà della pura e semplice "fede".. vedi argomentazioni quali la pluridimensionalità di Dio e l'esistenza di quest'ultimo al di fuori del tempo.. così come quella riguardante la causalità che lega il binomio desiderio/evoluzione.. senza andare a porre la domanda "su quali principi e/o ragionamenti basi la tua... fede?"


Sono tantissimi anni che, anch'io, mi interesso di questi argomenti. Nel corso di questo periodo ho letto, studiato, incontrato libri e persone che hanno forgiato il mio pensiero. Anche ora che seguo una strada spirituale, continuo comunque a cercare di pensare con la mia testa, a cercare di comprendere... se e quando posso, limitatamente alla mia capacità interiore, al mio livello di evoluzione spirituale che, detto tra noi, non è così elevato come mi piacerebbe Embarassed Non voglio fare pubblicità a questa o a quella Associazione Spirituale, perciò mi limito a quanto sopra scritto, riguardo alle mie fonti.
Riguardo alla pluridimensionalità di Dio ed alla Sua esitenza al di fuori del tempo, sono due argomenti strettamente correlati. Mi spiego. Immaginiamo il nostro mondo (e noi stessi) come tridimensionali. Noi (1)Nasciamo,(2)Viviamo,(3)Moriamo, così come fa tutto il nostro universo fisico, senza potere assolutamente fare nulla per cambiare questa realtà (questo sarebbe un attributo di un Creatore!). Sono le nostre tre dimensioni. Oggi si parla molto del Tempo come una quarta dimensione. Bene, allora se ipotizziamo l'esistenza di Entità Superiori, salendo di dimensioni, fino ad arrivare su su fino a Dio, potremmo anche ipotizzarNe lo svincolo dalla terza e dalla quarta dimensione, a noi tanto care. Ciò vuole dire che queste Entità non sarebbero più ingabbiate dal Tempo (abbiamo detto che è solo la quarta dimensione) ma lo trascenderebbero. Loro, tra l'altro, non avrebbero bisogno del L.A., che è intrinsecamente legato al tempo. Ecco cosa intendo con pluridimensionalità ed a-temporalità di Dio. Mi sono ancora incartato? Rolling Eyes


inizio dalla fine: si. Laughing Laughing

onestamente non comprendo il tuo concetto di dimensione, che mi porterebbe a pensare, a livello geometrico a delle intersezioni...
mi spiego meglio: se tu prendi un solido tridimensionale(poniamo una sfera) e lo intersechi con un piano otterrai una sua sezione ellittica o circolare..
questo esempio è trasportabile anche a figure a + dimensioni...
magari se mi dai qualche indicazione bibliografica posso capire meglio, visto che per adesso, senza offesa, non mi convince proprio per niente...
mi sembra solo uno scienticismo messo lì per dare un fondamento sofistico al "credo". senza offesa eh Wink
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MessaggioInviato: 19 Set 2005 16:37    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

Duefiumi ha scritto:
Eagle-One ha scritto:
Citazione:
L'esperienza viene dal nostro muoverci in una direzione o nell'altra delle infinite possibili, ma senza desideri non ci sarebbe volontà e quindi L.A


Scusami, ma in merito ho qualche dubbio, specialmente per "infinite possibili"!!! Rolling Eyes


Prendendo come ipotesi l'effettiva esistenza del L.A. ne consegue che, prima di decidere qualsiasi cosa, noi abbiamo in teoria infinite possibilità. Certo, diverse tra esse non sarebbero molto praticabili, ciò non di meno esisterebbero potenzialmente, almeno a livello di ragionamento. Quindi lo scegliere una particolare direzione di comportamento o di pensiero, ci porta a doverne sopportare (o subire o beneficiarere, a seconda dei casi) le conseguenze e la relativa esperienza che ne possiamo trarre. Riguardo poi alla questione dei desideri, ritengo evidente che il L.A. nasce da essi, cioè dalla volontà di fare o non fare qualcosa. Lo scegliere nasce dal desiderio cui segue la volontà di avere o essere. Per questo dico, molto semplicemente, che senza desideri e volontà non c'è neppure la necessità del L.A. Shocked Non credi? Ovviamente il discorso sarebbe "un pochino" più lungo Wink


Si in teoria abbiamo "infinite possibilità", però poi in realtà sono legate al nostro essere, sono dipese da te credo!!! 8)
Senza desideri e volontà non esiste L.A., ma credi che nella vita di un'uomo sia possibile non desiderare??? Rolling Eyes E poi il fatto che tu desideri una cosa non implica che la puoi ottenere!!! Confused
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Duefiumi
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MessaggioInviato: 19 Set 2005 17:18    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

Eagle-One ha scritto:


Senza desideri e volontà non esiste L.A., ma credi che nella vita di un'uomo sia possibile non desiderare??? Rolling Eyes E poi il fatto che tu desideri una cosa non implica che la puoi ottenere!!! Confused


Certamente desiderare è cosa diversa dall'ottenere! Ed è anche vero che tutti desiderano, per il solo fatto che vivono. Intendo che ogni azione di una persona può ovviamente essere il risultato di un pensiero volitivo o una reazione automatica all'azione di qualcuno/qualcosa d'altro. Tuttavia ci sono desideri e Desideri. Quelli con l'iniziale minuscola sono, per così dire, operativi. Il mio corpo ha bisogno di ricaricarsi così io sento lo stimolo della fame, ed il conseguente desiderio di mangiare. Quindi mangio perchè l'ho desiderato, ma in maniera reattiva.
Altra cosa è invece quando si parla di Desideri, che sono cioè più vicini alle Aspirazioni e che nascono nell'animo umano. Sono questi i Desideri che ci fanno progredire o regredire, in base a come ci comportiamo ed allo scopo che vogliamo raggiungere. Sono più progettuali, se mi è concesso un termine così apparentemente concreto. Un uomo può comunque vivere solo dei primi, quelli minuscoli, ma in questo caso sarebbe più giusto dire che sopravvive e che il suo evolversi sarà molto lento. Rolling Eyes
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Duefiumi
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MessaggioInviato: 19 Set 2005 17:43    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

omissis ha scritto:

onestamente non comprendo il tuo concetto di dimensione

Permettimi di rispondere con un mio scritto di qualche anno fa, non (ancora) pubblicato. Chiedo scusa in anticipo se è un po' lungo. Eccolo:

"Dimensioni"
Le ipotetiche dimensioni oltre la nostra mi hanno sempre affascinato. Ecco un esempio molto semplice che permette di illustrarne egregiamente l?essenza. Eviterò tuttavia di considerarne un?eventuale dimostrazione matematica per la quale, mi duole confessarlo, non sono assolutamente la persona più adatta.
Cominciamo dunque col prendere in esame un vecchio disco a 45 giri. Il microsolco nel vinile nero inizia all?esterno e procede fino alla parte centrale del disco, in una maniera che possiamo definire sequenziale. Se immaginiamo cioè di srotolare quel percorso centripeto, otteniamo una lunghissima linea leggermente ondulata con al centro il solco realizzato dall?incisione dei suoni. Per ascoltare la musica dobbiamo appoggiare la puntina all?inizio del solco e farla quindi procedere sino alla fine dello stesso. Non si scappa da tale sequenza prefissata. Possiamo definire questo, il modello del mondo delle due dimensioni.
Noi invece apparteniamo a quello delle tre dimensioni: altezza, larghezza, profondità; inizio, svolgimento, fine; nascita, crescita, morte! In virtù del nostro appartenere ad una dimensione superiore, possiamo così vedere contemporaneamente l?inizio e la fine del microsolco.
Possiamo dire che lo spazio é il fondamentale parametro delle due dimensioni ed infatti, dato che per noi esseri della terza dimensione non ha alcuna importanza, possiamo addirittura spostare la puntina in un qualsiasi punto del disco a nostro piacimento. Siamo gli Dei della povera puntina la quale, invece, é costretta a saltellare lungo tutto il solco, per assolvere la propria missione sonora. Non saprà mai quale nota o accordo l?aspetta, finché non ci capiterà sopra.
Avete capito dove voglio arrivare, vero? Così é anche per noi e per le nostre tre dimensioni, quando decidiamo di ipotizzarne una quarta (e superiori). Per quanto riguarda il nostro caso però, c?é un ulteriore interessante sviluppo logico. Il parametro che ha peso determinante nella nostra vita tridimensionale é quello del Tempo, al quale non possiamo assolutamente sottrarci: tanto per semplificare brutalmente il discorso, intendo dire che chi nasce, morirà. Certo, abbiamo elaborato tante modalità per cercare di aggirare questo incontrovertibile dato di fatto: i figli, le realizzazioni dell?ingegno e dell?arte, il potere, gli ideali, le religioni e le filosofie...e potremmo andare avanti così con molti altri esempi, senza tuttavia riuscire a mutare il postulato fondamentale del nostro personale universo ?a termine?.
Prendendo dunque in considerazione l?ipotesi di una quarta (o quinta, sesta,...ecc.) dimensione, ecco che il tempo, in quei livelli, non ha più importanza: non scorre cioè linearmente come fa nel nostro, tanto che inizio, svolgimento e fine sono fusi o per meglio dire ?sincronici? (vedi, a questo proposito, l?opera di Jung). Utilizzando questo termine intendo che hanno significative ed intime corrispondenze, essendo correlati in modo da formare un corpo unico dove ogni parte é in comunicazione con il tutto. Quindi, secondo tale ipotesi, la coesistenza di inizio e fine potrebbe portare a pensare che il futuro sia già scritto. Io però credo che questo modo d?interpretare le speculazioni sulle dimensioni oltre la terza, sarebbe fuorviante. Sarebbe cioè l?interpretazione di una realtà superiore, avente indubbiamente propri specifici parametri, utilizzando in loro vece quelli molto più elementari relativi alla nostra, che non possono esserle consoni. In parole povere credo che noi dobbiamo vivere la nostra vita secondo il principio del libero arbitrio, avendo cioè la possibilità di scegliere il nostro futuro in base alle azioni compiute nel presente.
Se anche, guardando da un livello superiore a quello dove viviamo attualmente, le nostre scelte già compiute hanno lasciata impressa una traccia sensibile, questo non ci deve riguardare...almeno finché non evolveremo talmente da vivere in quelle dimensioni superiori. Solo allora potremo guardare giù e scoprire gli avvenimenti dell?umanità. Fatalità, caso, destino, cataclismi, nuova era acquariana, predizioni varie...ecc., sono tutti temi che, con differenti livelli di competenza, hanno sempre affascinato o terrorizzato l?umanità.
Per quanto mi riguarda non ho mai avuto paura dei vari millenarismi. Oltretutto, specialmente in riferimento alle specifiche argomentazioni sincroniche appena fatte, se mi interrogo sulle effettive possibilità di sopravvivenza della specie umana, mi rispondo serenamente ed ottimisticamente che «l?esperimento umanità» é già riuscito...perché altrimenti non sarebbe neppure iniziato!
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MessaggioInviato: 19 Set 2005 20:52    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

Duefiumi ha scritto:

"Dimensioni"
Le ipotetiche dimensioni oltre la nostra mi hanno sempre affascinato. Ecco un esempio molto semplice che permette di illustrarne egregiamente l?essenza. Eviterò tuttavia di considerarne un?eventuale dimostrazione matematica per la quale, mi duole confessarlo, non sono assolutamente la persona più adatta.
Cominciamo dunque col prendere in esame un vecchio disco a 45 giri. Il microsolco nel vinile nero inizia all?esterno e procede fino alla parte centrale del disco, in una maniera che possiamo definire sequenziale. Se immaginiamo cioè di srotolare quel percorso centripeto, otteniamo una lunghissima linea leggermente ondulata con al centro il solco realizzato dall?incisione dei suoni. Per ascoltare la musica dobbiamo appoggiare la puntina all?inizio del solco e farla quindi procedere sino alla fine dello stesso. Non si scappa da tale sequenza prefissata. Possiamo definire questo, il modello del mondo delle due dimensioni.
Noi invece apparteniamo a quello delle tre dimensioni: altezza, larghezza, profondità; inizio, svolgimento, fine; nascita, crescita, morte! In virtù del nostro appartenere ad una dimensione superiore, possiamo così vedere contemporaneamente l?inizio e la fine del microsolco.
Possiamo dire che lo spazio é il fondamentale parametro delle due dimensioni ed infatti, dato che per noi esseri della terza dimensione non ha alcuna importanza, possiamo addirittura spostare la puntina in un qualsiasi punto del disco a nostro piacimento. Siamo gli Dei della povera puntina la quale, invece, é costretta a saltellare lungo tutto il solco, per assolvere la propria missione sonora. Non saprà mai quale nota o accordo l?aspetta, finché non ci capiterà sopra.
Avete capito dove voglio arrivare, vero? Così é anche per noi e per le nostre tre dimensioni, quando decidiamo di ipotizzarne una quarta (e superiori). Per quanto riguarda il nostro caso però, c?é un ulteriore interessante sviluppo logico. Il parametro che ha peso determinante nella nostra vita tridimensionale é quello del Tempo, al quale non possiamo assolutamente sottrarci: tanto per semplificare brutalmente il discorso, intendo dire che chi nasce, morirà. Certo, abbiamo elaborato tante modalità per cercare di aggirare questo incontrovertibile dato di fatto: i figli, le realizzazioni dell?ingegno e dell?arte, il potere, gli ideali, le religioni e le filosofie...e potremmo andare avanti così con molti altri esempi, senza tuttavia riuscire a mutare il postulato fondamentale del nostro personale universo ?a termine?.
Prendendo dunque in considerazione l?ipotesi di una quarta (o quinta, sesta,...ecc.) dimensione, ecco che il tempo, in quei livelli, non ha più importanza: non scorre cioè linearmente come fa nel nostro, tanto che inizio, svolgimento e fine sono fusi o per meglio dire ?sincronici? (vedi, a questo proposito, l?opera di Jung). Utilizzando questo termine intendo che hanno significative ed intime corrispondenze, essendo correlati in modo da formare un corpo unico dove ogni parte é in comunicazione con il tutto. Quindi, secondo tale ipotesi, la coesistenza di inizio e fine potrebbe portare a pensare che il futuro sia già scritto. Io però credo che questo modo d?interpretare le speculazioni sulle dimensioni oltre la terza, sarebbe fuorviante. Sarebbe cioè l?interpretazione di una realtà superiore, avente indubbiamente propri specifici parametri, utilizzando in loro vece quelli molto più elementari relativi alla nostra, che non possono esserle consoni. In parole povere credo che noi dobbiamo vivere la nostra vita secondo il principio del libero arbitrio, avendo cioè la possibilità di scegliere il nostro futuro in base alle azioni compiute nel presente.
Se anche, guardando da un livello superiore a quello dove viviamo attualmente, le nostre scelte già compiute hanno lasciata impressa una traccia sensibile, questo non ci deve riguardare...almeno finché non evolveremo talmente da vivere in quelle dimensioni superiori. Solo allora potremo guardare giù e scoprire gli avvenimenti dell?umanità. Fatalità, caso, destino, cataclismi, nuova era acquariana, predizioni varie...ecc., sono tutti temi che, con differenti livelli di competenza, hanno sempre affascinato o terrorizzato l?umanità.
Per quanto mi riguarda non ho mai avuto paura dei vari millenarismi. Oltretutto, specialmente in riferimento alle specifiche argomentazioni sincroniche appena fatte, se mi interrogo sulle effettive possibilità di sopravvivenza della specie umana, mi rispondo serenamente ed ottimisticamente che «l?esperimento umanità» é già riuscito...perché altrimenti non sarebbe neppure iniziato!


uhmmm se mi è permesso speculare un po' su questo scritto, inizierei dicendo che mi sembra che ci sia un po' di "confusione" tra il concetto di "dimensione geometrica" e "dimensione esistenziale".. però magari sono io che non ho colto bene gli esempi...
In secondo luogo, ritengo, personalmente, che l'analogia, quando non può essere fondata dall'esperienza, sia un' "arma" più dialettico-eristica che logica(nel senso della ricerca della pura correttezza formale).. tornando infine un passo indietro, credo che l'esempio portato manchi appunto sia di correttezza formale(dal momento che la conclusione non è direttamente deducibile dal ragionamento, ma lasciata all'immaginazione) che, soprattutto, di esperienze(anche e soprattutto scientifiche) comprovate(ma può essere anche un dato dell'ignoranza del sottoscritto Wink ).

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MessaggioInviato: 20 Set 2005 16:10    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi citando

omissis ha scritto:


mi sembra che ci sia un po' di "confusione" tra il concetto di "dimensione geometrica" e "dimensione esistenziale"
(...)
ritengo, personalmente, che l'analogia, quando non può essere fondata dall'esperienza, sia un' "arma" più dialettico-eristica che logica
(...)
credo che l'esempio portato manchi appunto sia di correttezza formale (...) che, soprattutto, di esperienze (anche e soprattutto scientifiche) comprovate



Il concetto di Universo Multidimensionale, anche se ipotizzato matematicamente (mi dicono) appartiene, nel pensiero comune, al campo speculativo. Per forza di cose non possiamo che accostarci empiricamente a certi argomenti e quando faccio un esempio utilizzando la Dimensione Geometrica è, appunto...solo un esempio Wink . Quando parlo di una Dimensione Superiore, mi riferisco ad una dimensione di esistenza differente dalla nostra. Intendo l'esistenza contemporanea, nel Mondo Manifestato e Non, di diversi livelli di vibrazione. Un po' come l'ADSL Rolling Eyes (se mi vuoi concedere il banale paragone materiale) con la quale puoi, allo stesso tempo, usare il doppino telefonico sia per telefonare che per gestire dati, senza che un livello disturbi l'altro.
In situazioni particolarmente complesse, il fatto di usare esempi concreti di questo tipo serve a rendere conosciuto e conoscibile un concetto che altrimenti si stenterebbe a far intuire. E' lo stesso metodo che si utilizza quando si dice che "quel tal vino ha un gusto rotondo" o che "l'espressione di quel viso è dolce"... e si potrebbe andare avanti così ancora per molto. Avendo la personale esperienza del dolce e del rotondo, della sensazione che ci procurano, noi possiamo ipotizzarne un'analoga, riferendola a cose differenti. Certo la "concretezza", la "razionalità" la "scientificità, a tutti i costi ", il " se-una-cosa-non-è-provata-e-riproducibile-non-esiste " non possono trovarsi daccordo con questo procedere. Tuttavia io sinceramente penso che non tutto può o deve essere comprovato, anche perchè ci deve sempre essere lo spazio per il percepire, per il sentire dell'Anima, alla quale noi proponiamo, umilmente, differenti scenari possibili. Per concludere, in buona sostanza, non puoi "spiegare" la Spiritualità usando la Razionalità. Spirito e Materia sono alle opposte estremità della stessa Realtà Surprised . Non è poi così "eristico" Shocked (che per i comuni mortali Confused possiamo tradurre con capzioso e cavilloso) ... come mi ha detto il dizionario De Mauro 8) Very Happy
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MessaggioInviato: 20 Set 2005 22:27    Oggetto: Re: Dio ed il Libero Arbitrio Rispondi

Duefiumi ha scritto:


Il concetto di Universo Multidimensionale, anche se ipotizzato matematicamente (mi dicono) appartiene, nel pensiero comune, al campo speculativo. Per forza di cose non possiamo che accostarci empiricamente a certi argomenti e quando faccio un esempio utilizzando la Dimensione Geometrica è, appunto...solo un esempio Wink . Quando parlo di una Dimensione Superiore, mi riferisco ad una dimensione di esistenza differente dalla nostra. Intendo l'esistenza contemporanea, nel Mondo Manifestato e Non, di diversi livelli di vibrazione. Un po' come l'ADSL Rolling Eyes (se mi vuoi concedere il banale paragone materiale) con la quale puoi, allo stesso tempo, usare il doppino telefonico sia per telefonare che per gestire dati, senza che un livello disturbi l'altro.
In situazioni particolarmente complesse, il fatto di usare esempi concreti di questo tipo serve a rendere conosciuto e conoscibile un concetto che altrimenti si stenterebbe a far intuire. E' lo stesso metodo che si utilizza quando si dice che "quel tal vino ha un gusto rotondo" o che "l'espressione di quel viso è dolce"... e si potrebbe andare avanti così ancora per molto. Avendo la personale esperienza del dolce e del rotondo, della sensazione che ci procurano, noi possiamo ipotizzarne un'analoga, riferendola a cose differenti. Certo la "concretezza", la "razionalità" la "scientificità, a tutti i costi ", il " se-una-cosa-non-è-provata-e-riproducibile-non-esiste " non possono trovarsi daccordo con questo procedere. Tuttavia io sinceramente penso che non tutto può o deve essere comprovato, anche perchè ci deve sempre essere lo spazio per il percepire, per il sentire dell'Anima, alla quale noi proponiamo, umilmente, differenti scenari possibili. Per concludere, in buona sostanza, non puoi "spiegare" la Spiritualità usando la Razionalità. Spirito e Materia sono alle opposte estremità della stessa Realtà Surprised . Non è poi così "eristico" Shocked (che per i comuni mortali Confused possiamo tradurre con capzioso e cavilloso) ... come mi ha detto il dizionario De Mauro 8) Very Happy


ok, ho compreso il ragionamento(forse è più appropiato "il percorso" Wink ).

per quanto riguarda l' eristica, il De Mauro non ha carpito(giustamente, non è un dizionario filosofico ;P) il significato: il termine è strettamente legato con la dialettica, d'accordo, ma ne descrive il moto tendente all'ottenere, all'apparenza del pubblico(e magari anche dell'interlocutore stesso), la ragione. Wink
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