Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
Zeus News Ospite
|
Inviato: 11 Giu 2012 22:13 Oggetto: Niente commenti su Facebook per i dipendenti Rai |
|
|
Commenti all'articolo Niente commenti su Facebook per i dipendenti Rai
Il direttore generale Lei vieta ai dipendenti e ai giornalisti Rai di commentare sui social network le vicende dell'azienda.
|
|
Top |
|
 |
{ictuscano} Ospite
|
Inviato: 12 Giu 2012 10:38 Oggetto: |
|
|
La questione è purtroppo analoga a situazioni tipo il licenziamento dei ferrovieri che avevano denunciato la scarsità di manutenzione dei Frecciarossa. Per la verità, è una questione delicata, perché si presta anche ad abusi da parte dei dipendenti. Dal punto di vista normativo, temo che la maggior parte dei contratti di lavoro preveda il divieto per i dipendenti di commentare in pubblico vicende "interne" all'azienda.
A mio parere, è una cosa sbagliata e la normativa andrebbe modificata nel senso che le persone possano esprimere "opinioni" liberamente: mi sembra che al riguardo la nostra Costituzione non lasci dubbi.. e di certo i dipendenti rai non sono categorie "particolari" come potrebbero essere magistrati, finanzieri, carabinieri ecc. che per il ruolo che svolgono possono legittimamente essere soggetti a delle limitazioni alla loro libertà di espressione.
La questione (e mi ripeto: soprattutto in riferimento a questioni come per es. la sicurezza - treni - o pratiche scorrette - banche) dovrebbe avere "rilevanza" parlamentare, nel senso di dare libertà di legge a questo tipo di manifestazioni.
Intanto vediamo cosa ne penserà il prossimo direttore generale. Che non è uno sprovveduto. |
|
Top |
|
 |
Zorro Dio maturo


Registrato: 23/08/05 09:56 Messaggi: 1111 Residenza: Torino
|
Inviato: 12 Giu 2012 11:04 Oggetto: |
|
|
Concordo con la Direttora Generale ... mi sembra logico e legittimo pretendere dai dipendenti questi comportamenti.
 |
|
Top |
|
 |
{ice} Ospite
|
Inviato: 12 Giu 2012 13:22 Oggetto: |
|
|
la RAI è un azienda pubblica
visto che non tratta segreti di sicurezza nazionale, ma è anzi essa stessa un organo di informazione....dovrebbero essere pubblici anche i suoi fatti interni
il cittadino deve poter vedere come viene gestita un azianda statale per il quele noi tutti siam OBBLIGATI a pagare una tasssa (quale è assimilabile il canone) |
|
Top |
|
 |
ingegnerino Eroe

Registrato: 11/10/05 11:49 Messaggi: 75
|
Inviato: 12 Giu 2012 22:07 Oggetto: |
|
|
Ahahah, bella questa. Il Direttore Generale della RAI si spaccia per esperto di mezzi di comunicazione e pone dei divieti, quando ha praticamente messo in ginocchio l'azienda che conduce facendo andare via i migliori artisti che c'erano sulla piazza. Ma poverina, si illude di contare qualcosa mentre era solo un corpo destinato a occupare una poltrona, senza alcun valore aggiunto. AL suo posto mi dimetterei ancor prima di essere sostoituito per il modo indecente con cui ha gestito l'azienda e per cui noi tutti che paghiamo tasse e canone dovremmo chiederle i danni. Solo che il problema non è il fatto di avere delle persone incapaci ai posti di comando, ma piuttosto di avere ai posti di comando degli incapaci che credono di essere capaci. Tanto incapace questo D.G. che non sa che qualunque suo dipendente può fare un doppio account Twitter o Facebook con un nome di fantasia e commentare quello che gli pare. Ma poichè, com'è evidente, di media non capisce molto non sa nemmeno questo. |
|
Top |
|
 |
Roberto1960 Dio maturo

Registrato: 21/01/08 01:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma
|
Inviato: 13 Giu 2012 01:27 Oggetto: |
|
|
Zorro ha scritto: | Concordo con la Direttora Generale ... mi sembra logico e legittimo pretendere dai dipendenti questi comportamenti. |
Oddio, mica mi sembra così ovvio!
Anche perché quel "pretendere" confligge con il diritto inalienabile di esprimere la propria opinione.
Io direi che mi sembra logico e legittimo CHIEDERE ai dipendenti la riservatezza sulle questioni interne, ma pretenderlo...?
Certo se intervengono questioni di sicurezza, oppure di divulgazione di segreti aziendali che possano danneggiare l'azienda è già più comprensibile, ma io non capisco sulla base di cosa un giornalista Rai possa essere soggetto
a provvedimenti disciplinari per aver pronunciato un commento generico del tipo "nella gestione della rete X la Rai ha dimostrato poca lungimiranza".
Insomma io credo che la questione debba essere vista nel merito, caso per caso, e un'azienda non abbia il diritto di imporre tout-court la riservatezza e l'astensione all'espressione delle proprie opinioni ai propri dipendenti. |
|
Top |
|
 |
{ictuscano} Ospite
|
Inviato: 13 Giu 2012 08:46 Oggetto: |
|
|
Zorro, a parte questioni delicate o motivi di "non concorrenza" riguardo aziende competitor, un dipendente nel suo contratto di lavoro non credo conceda anche "il suo cervello", inteso come essere avente opinioni: dunque non comprendo perché non dovrebbe poter esprimere "opinioni" nei confronti di una impresa che tra l'altro è pubblica e pagata da noi. Sono d'accordo con tutto quanto ha scritto Roberto1960, e le questioni andranno valutate caso per caso, nel concreto. L'iniziativa del DG mi pare sfori sul terreno della "intimidazione". ciao |
|
Top |
|
 |
Zorro Dio maturo


Registrato: 23/08/05 09:56 Messaggi: 1111 Residenza: Torino
|
Inviato: 13 Giu 2012 11:12 Oggetto: |
|
|
Gli argomenti sinora portati a difesa del diritto al pettegolezzo in capo ai dipendenti Rai non mi hanno persuaso e continuo a restare dell'opinione che un Direttore Generale di una qualsiasi azienda pubblica o privata che sia abbia il diritto di chiedere ai suoi dipendenti di adeguarsi all'obbligo contrattuale della riservatezza.
La segretezza è un'altra cosa e non coincide con la riservatezza, che, oltre che una abito mentale positivo dell'individuo, è assai sovente un obbligo che il dipendente si assume in forza di leggi e di contratti di lavoro.
L'obbligo della riservatezza non è - non è mai stato - in contrasto con il diritto all'espressione delle proprie opinioni, in quanto come si dovrebbe sapere, ogni diritto incontra il suo limite nei diritti altrui.
Quanto al doppio triplo, quadruplo accounti di Tw o di Fb ... non sposta il problema, l'obbligo è della persona e non dell'account.
 |
|
Top |
|
 |
{ictuscano} Ospite
|
Inviato: 13 Giu 2012 12:43 Oggetto: |
|
|
@Zorro
Se l'articolo è corretto:
Citazione: | pena provvedimenti disciplinari, è fatto divieto ai giornalisti e ai dipendenti Rai di commentare le vicende della Rai stessa su blog e social network come Twitter e Facebook |
Se avesse fatto un comunicato del tipo "si invitano giornalisti e dipendenti Rai a trattare con sobrietà ( :-) )...", oppure "si ricorda l'opportunità di trattare con la dovuta riservatezza... evitare toni diffamatori..." ecc. potremmo anche capire, il problema è che qui abbiamo un "divieto", esteso (commentare: qualunque sia il commento, quindi, anche se positivo?...). Dubito che sia una pretesa legittima.
Riguardo i contratti di lavoro, sarebbe appunto necessaria una regolamentazione normativa che evitasse si possano richiedere clausole troppo "rigide", tenendo anche conto che, in via generale, un contratto di lavoro non è "contrattabile": presenta delle regole e se vuoi lavorare sei "costretto" a firmare, come con i contratti con clausole vessatorie, ma peggio perché appunto si può rinunciare ad un acquisto, ma non al lavoro.
C'è poi tutto il resto del discorso che riguarda la scarsa conoscenza dei nuovi mezzi di comunicazione. Ma tanto la signora Lei ha le ore contate, pare... |
|
Top |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi
|
|