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L'Italia finanzia pedofili
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Danielix
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MessaggioInviato: 19 Giu 2012 23:52    Oggetto: Rispondi citando

maxstirner ha scritto:
Avevo visto che avevi già citato tu la UAAR.

Sono nuovo di questo forum e non conosco "usi e costumi" ed eventuali suscettibilità e non desidero irritare alcuno soio per mancanza di garbo da parte mia.

Come vedi, poi il risultato è stato lo stesso e non ha alcuna importanza chi di noi lo ha postato.

Se unainformazionemi arriva, non m'importa chi quale è il veicola che la porta e chi guida il veicolo; a me interessa che arrivi.

Ciao e grazie di avere provveduto

Il tuo impressionante (in strictu sensu, non lato) fair play è più che encomiabile, però mi spiazza, non ce l'ho nel DNA: io anelo a vedere Herr Joseph Ratzinger in carcere per aver incontrovertibilmente occultato prove riguardanti episodi di clero-pedofilia (non ho adesso i link sottomano che lo schiacciano inesorabilmente senza se e senza ma, però posso provvedere domani, anche se immagino tu non ne abbia bisogno).
E pretenderei che lo Stato del Vaticano fosse raso al suolo per poi costruirci sopra più utili fabbriche di preservativi alla fragola.

Può "urtare" eventuali suscettibilità di chi si crogiola nel fare il sordo? Ben venga, nulla me ne cale - anzi!


Citazione:
grazie di avere provveduto

Non ho "provveduto": ho solo gratificato il mio ego 'approfittando' di te... Wink


Piacere di conoscerti (avendo in puro odio i formalismi questa frase è un privilegio che non concedo a molti).

Ciao

(e clicca sul www in calce ai miei post per cominciare a conoscere qualcuno in questa "casa", e magari intravedere il "famoso" colore delle sue tende... Wink )
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maxstirner
Comune mortale *
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MessaggioInviato: 20 Giu 2012 17:50    Oggetto: Rispondi citando

Ciao e grazie per il benvenuto: un saluto che apprezzo.

Citazione:
io anelo a vedere Herr Joseph Ratzinger in carcere per aver incontrovertibilmente occultato prove riguardanti episodi di clero-pedofilia


Parafrasandoti: io peggio Wink

Un impero millenario non lo si abbatte con una immensa "Porta Pia", ma lo si può fare crollare solo con l'azione del tarlo nei secoli: "Natura non facit saltus"!

Il tarlo ha iniziato ad agire già dal XVIII secolo, tramite l'Illuminismo

Citazione:
« Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'Illuminismo. »


Il crollo del Vaticano, come tutte le cose umane è destinato ad avvenire, ma non è dato sapere quando e credo che nessuno possa ragionevolmente prevederlo se non nei termini "prima o poi"

Citazione:
E pretenderei che lo Stato del Vaticano fosse raso al suolo per poi costruirci sopra più utili fabbriche di preservativi alla fragola.


Questo non lo condivido! Gli esseri umani non sono in via d'estinzione, malgrado le stragi che avvengono in ogni parte del mondo. Ovunque vengono tranquillamente sterminati individui di ogni età, ceto sociale, razza e cultura e ad esclusione di pochi conoscenti nessuno li piange. Per questa ed altre ragioni, io penso che la scomparsa dalla faccia della terra delle "razze" dei Cardinali, dei Vescovi, dei Papi e di tutte le "sottorazze" che hanno la "tana" nel Vaticano e altre "tane" tutte collegate tra di loro, che al Vaticano conducono.
Ritengo, però, che i popoli non abbiano bisogno di altri "martiri", ma necessitana con urgenza di custodi di cultura millenaria di cui il Vaticano è custode: di questo bisognerebbe dargli atto.

La sola idea di una distruzione dei Musei Vaticani, mi fa sorgere immediatamente il quesito se vale più la vita di migliaia di uomini piuttosto di una sola delle opere in essi contenuti: io non so rispondere.
Io non so dirti se le migliaia di uomini che probabilmente morirono per costruire le piramidi valgono di più delle opere che essi hanno contribuito ad elevare e a tramendarci: io non lo so, ma nel dubbio, visto che esse sono giunte fino a noi, mentre chi contribuì a costruirle è polvere nel vento, io penso che ogni piccolo pezzetto di quelle piramidi andrebbe difeso anche a costo della vita di migliaia di uomini.

Lo stesso principio vale per il Vaticano, inteso come un immenso contenitore della civiltà umana, distruggere il quale equivarrebbe alla distruzione di gran parte delle nostre radici.

Io credo, invece, che vescovi, cardinali e sottoposti, potrebbero essere degli ottimi "custodi di musei" con uno stipendio decoroso di 1300,00 € al mese.

Citazione:
Non ho "provveduto": ho solo gratificato il mio ego 'approfittando' di te... Wink


Sì, conosco il metodo! A volte, quando ho necessità di fare delle affermazioni che il contesto non mi permettono, mi comporto come un pescatore che lancia la sua esca, in attesa che qualche "pesce" abbocchi e mi fornisca il contesto desiderato per i miei scopi.
Sto molto attento, però, a non attirare i "tonni" in una "tonnara", perché quel tipo di pesca comporta inevitabilmente il "massacro" del "tonno" il quale è incolpevole, perché inconsapevole di essere "tonno" e preda.

Ti ringrazio ancora per l'accoglienza.

Un saluto
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Zorro
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MessaggioInviato: 17 Ago 2012 11:14    Oggetto: Rispondi citando

a proposito dell'UAAR

Sono piuttosto dubbioso sull'opportunità di mettere nello stesso calderone atei ed agnostici.

A mio modesto avviso l'ateo ha la stessa presunzione del credente solo negata, di segno opposto.

L'agnostico invece ha la convinzione di non poter sapere che è una cosa ben diversa dalla convinzione che non esista Dio, Il Grande Spirito, Allah, e creatori di universi vari.

Si tratta di un eccesso di fiducia nella capacità razionale dell'uomo, che ha invece la grande capacità di porsi una grande quantità di problemi ai quali non è in grado di rispondere, per cui nascono le spiegazioni più fantasiose e varie.

Cito dal sito UARR "Ateismo e agnosticismo, razionalismo, scetticismo, non credenza, umanesimo, anticlericalismo ..." "al multiforme mondo della miscredenza." link un bel minestrone non c'è che dire ...


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freemind
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MessaggioInviato: 17 Ago 2012 17:48    Oggetto: Rispondi citando

Hai dato un bello spunto zorro.
Da ateo non ho mai capito il mettere insieme ateismo e agnosticismo.
Comunque un ateo NON crede nella non esistenza di dio ma fa notare che in mancanza di prove, che DEVONO per forza essere fornite da chi afferma la sua esistenza, semplicemente si possa solo constatare la sua NON esistenza.
NON sono mai state fornite prove sull'esistenza, NON sono mai state esposte teorie dimostrate per le quali si spiega il perchè NON si riesce a dimostrare (altrimenti sarei agnostico) quindi non c'è nulla in cui credere fino a prova contraria.
Stai certo che tutti gli atei di questo mondo nel momento in cui verrà mostrata l'esistenza di dio, si mangeranno i maroni (me compreso).
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Zorro
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MessaggioInviato: 20 Ago 2012 08:28    Oggetto: Rispondi citando

@freemind

io ripetto, nel limite del possibile, le opinioni di tutti. Alcune opinioni non riesco proprio a rispettarle: vedi ad esempio il mio concittadino Borghezio.

A volte trovo anche stupefacente come dei genii assoluti, ad esempio Blaise Pascal, abbiano, o abbiano avuto, sul tema dell'esistenza di Dio delle posizioni assurde ed infantili, tipo appunto la scommessa di Pascal.

Cito più o meno a memoria: credere in Dio è una scommessa, se credi e poi non esiste non hai perso niente, ma se non credi e poi esiste sono 'azzi amari!

Stupefacente no per essere stata formulata da un genio assoluto?

Per non parlare poi delle prove dell'esistenza di Dio: da quella di San Tommaso a quella di Sant'Anselmo. Boiate assolute.


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Danielix
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MessaggioInviato: 28 Ago 2012 19:05    Oggetto: Rispondi citando

freemind ha scritto:
Comunque un ateo NON crede nella non esistenza di dio

Free, spiacente di deluderti, io non 'constato' semplicemente la sua non esistenza: io credo fermamente nella NON esistenza di dio, senza se e senza ma, in quanto scientificamente impossibile e improponibile molto più di un signore barbuto che vive 364 giorni l'anno rinchiuso sotto i ghiacci della Lapponia circondato da folletti che costruiscono giocattoli, per poi uscire una sola notte e distribuirli in poche ore in tutto il mondo.
Scientificamente parlando è più proponibile e ammissibile l'esistenza di Babbo Natale.

A voler esser sincero non ci crederei neppure "se lo vedessi"...
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freemind
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MessaggioInviato: 29 Ago 2012 01:08    Oggetto: Rispondi citando

Dan, io penso che in questo caso il tuo "credere nella NON esistenza" sia un constatarlo proprio in ragione di quello che hai detto:
dan ha scritto:
in quanto scientificamente impossibile e improponibile... (omissis)

Magari ho usato termini poco precisi ma di fatto io sono ateo perchè nulla oggi mi mostra un'alternativa.
Se si dimostrasse con rigore che la probabilità della esistenza è uguale a quella della NON esistenza allora sarei agnostico.
Se dio esistesse (fosse dimostrato esistere) la parola credente non avrebbe senso in quanto l'atto di fede non sarebbe più necessario e uno non può credere all'esistenza di qualcosa che effettivamente esiste!
Secondo me io e te siamo sulla stessa linea...
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Danielix
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MessaggioInviato: 29 Ago 2012 03:29    Oggetto: Rispondi citando

Perdonami, ma non ne sono certissimo... Think
E sai perché?
free ha scritto:
Se si dimostrasse con rigore che la probabilità della esistenza è uguale a quella della NON esistenza allora sarei agnostico.

Se anche venisse dimostrato con l'ipotetico e irrazionale rigore che citi, io continuerei a non crederci, giacché ciò si scontrerebbe in maniera esageratamente eccessiva con i dettami della scienza, che è inconfutabile.
Probabilmente - in tal caso - sarei più propenso a ritenerlo un errore di valutazione e/o di calcolo...

Dio non esiste, o meglio: non può esistere, è un fatto, palesemente incontrovertibile.



Peccato, dopo anni di conoscenza avevo creduto di aver incontrato finalmente un vero ateo come me, ma non è così... Le tua argomentazioni - ineccepibili sotto l'aspetto dialettico - mostrano che più che ateo tu sia agnostico, ed ecco svelato il perché noi dell'UAAR "mischiamo" per mera convenienza le due "razze"... Fa comunque 'numero' in quella che non ho timore a definire una "lotta senza quartiere" al regresso...
Ma fa nulla, ci sono abituato: atei come me non ho mai avuto il piacere d'incontrarne.

Del resto, dopo aver subito l'"alto tradimento" da parte della buon'anima della Fallaci, e dopo aver visionato con estrema attenzione sociologica per decine di volte il film di Manfredi "Per grazia ricevuta", diciamo che "ci ho fatto il callo"... Wink
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Zorro
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MessaggioInviato: 29 Ago 2012 08:32    Oggetto: Rispondi citando

@Danielix
@freemind

Io penso, è solo una mia banale e personalissima OPINIONE, che sia l'ateo che il credente stiano al di là di una certa linea, mentre al di qua ci sta l'agnostico.

Mi spiego e parto dal Teorema di Incompletezza di Godel, che cito solo per chiarezza di esposizione, sono sicurissimo che lo conoscete entrambi.

"Per ogni sistema formale di regole ed assiomi è possibile arrivare a proposizioni indecidibili, usando gli assiomi dello stesso sistema formale"


Io sono persuaso che una delle proposizioni indecidibili del sistema formale che denominiamo Convinzioni Religiose sia "Dio esiste" ovvero la sua negazione "Dio non esiste".

Per considerare vera una qualsiasi delle due proposizioni è necessario un atto di fede in quanto non è possibile costruire un sistema formale di regole ed assiomi nel quale la proposizione "Dio (non) esiste" sia sicuramente vera.

Il riferimento ad un non meglio determinato "pensiero scientifico", per decidere come vera l'affermazione in negativo è totalmente privo di valore, in quanto qualsiasi sistema scientifico ha alla sua bese sempre un atto di fede. Che so!? Per il sistema Newtoniano/Galileiano il concetto di forza che nessuno dei due ha mai realmente definito: è un'intuizione facilmente accettabile da chiunque perchè chiunque ha sperimentato la sensazione muscolare derivante dal sollevamento di una massa. (Il pensiero non è mio è di Bertrand Russell)

L'agnostico invece si chiama fuori dall'obbligo di dimostrare alcunchè, semplicemente si è convinto di non poter arrivare ad una sicura conoscenza del vero circa la proposizione "Dio (non) esiste".

Io sono per l'appunto un agnostico, ma sono anche un umano è faccio mia la proposizione di Terenzio Homo sum, humani nihil a me alienum puto che detto in altri termini: non posso considerare estranea a me sia la convinzione di esistenza che non esistenza di Dio (o dio? fa lo stesso) perchè se indago a fondo nel mio animo capisco da quale aspetto del comune sentire umano possano sorgere sia l'una che l'altra convinzione.

Siamo andati forse un po' OT, ma era solo per perfezionare il mio giudizio sull'ammucchiamento che fa la UAAR


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freemind
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MessaggioInviato: 29 Ago 2012 17:33    Oggetto: Rispondi citando

@Dan:
No no, io alla domanda "dio esiste?" rispondo: "NO!" e rispondo così per i motivi che tu hai detto più i miei che insieme rendono palese la NON esistenza.
Tu ritieni che dio non esista perchè è scientificamente impossibile la cosa ed io la vedo come te! Però se pensiamo scientificamente dobbiamo anche accettare la remota ipotesi che venga abbattuta una teoria che però in questo cosa non succede e quindi ancora possiamo constatare la NON esistenza. Forse non mi spiego bene ma ti assicuro che sono ateo duro e puro.

@Zorro:
Non riesco ad essere d'accordo con te perchè
Zorro ha scritto:

Per considerare vera una qualsiasi delle due proposizioni è necessario un atto di fede in quanto non è possibile costruire un sistema formale di regole ed assiomi nel quale la proposizione "Dio (non) esiste" sia sicuramente vera.

e
Zorro ha scritto:

Il riferimento ad un non meglio determinato "pensiero scientifico", per decidere come vera l'affermazione in negativo è totalmente privo di valore, in quanto qualsiasi sistema scientifico ha alla sua bese sempre un atto di fede. Che so!? Per il sistema Newtoniano/Galileiano il concetto di forza che nessuno dei due ha mai realmente definito: è un'intuizione facilmente accettabile da chiunque perchè chiunque ha sperimentato la sensazione muscolare derivante dal sollevamento di una massa. (Il pensiero non è mio è di Bertrand Russell)

a mio avviso non sono affermazioni vere perchè la forza la constati anche se non sai come si chiama, non la sai definire etc ma dio?
In più il primo quote fa riferimento al mettere la NON esistenza allo stesso piano dell'esistenza ma non è così perchè prima che si inventasse il concetto "dio" nessuno lo aveva mai immaginato,pensato o dedotto da qualcosa.
Secondo me l'errore sta appunto nel voler considerare equivalenti le affermazioni (quella positiva e la sua contraria) ma credo che non sia fattibile.
Io di denuncio per furto e porto le prove. Poi tu difendendoti potrai smontarle.
Se fosse come dici io ti denuncio per furto e tu dovrai dimostrare il contrario.
Vedi che è diverso?
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Zorro
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MessaggioInviato: 30 Ago 2012 10:13    Oggetto: Rispondi

Mi riaggancio a freemind ma non interloquisco esclusivamente con lui.

Chi deve dimostrare la veridicità di un’affermazione? Chi afferma “Dio esiste”? o chi afferma “Dio non esiste” ? Secondo freemind e Danielix sono i primi, in base ad un non meglio specificato paradigma scientifico che pone a carico di chi afferma l’onere della prova e solleva chi invece nega l’affermazione.

Io non sono d’accordo e penso che non sia necessario né per il primo caso né per il secondo.

Cercherò di spiegarmi usando un paradosso, o se non proprio un paradosso un metodo che ci assomiglia molto.

È indubitabile che sia il concetto che denominiamo convenzionalmente “Dio” che il concetto che denominiamo convenzionalmente “triangolo” sono due pensieri, prodotti dal cervello umano e non magicamente immessi in esso da un’entità esterna.

La cosiddetta scienza (mi rifaccio alla divulgazione della teoria della relatività scritta da Bertrand Russell) è concorde nell’affermare che il triangolo piano definito da Euclide non esiste, in natura non esiste nessuna superficie piana, in quanto anch’essa è un’astrazione, un’entità con solo due dimensioni, ma siamo autorizzati ad usare con buona approssimazione questo concetto quando trattiamo argomenti di fisica in un contesto spaziale di dimensioni molto più ridotte rispetto a quelle degli oggetti maggiormente presenti nell’universo.

Per questo motivo nessuno si stupisce se nell’uso quotidiano e nel linguaggio parlato facciamo uso di un termine convenzionale quale “triangolo”, che referenzia in realtà un oggetto inesistente, che poi sia il triangolo di un segnale stradale, il triangolo di un perizoma o il triangolo delle Bermude non ha alcuna importanza, se ne accetta l’uso per designare un oggetto esistente, che però NON è un “triangolo” inteso quale figura della geometria piana euclidea, diciamo che ne é ammesso un uso simbolico-referenziale, inconsapevolmente concettuale.

Diciamo quindi che nessuno si pone il problema della dimostrazione dell’esistenza del triangolo, che peraltro abbiamo visto non esistere in natura, però diciamo anche che chi volesse dimostrare la non esistenza del triangolo troverebbe le sue belle difficoltà. Infatti il triangolo esiste: è un pensiero partorito dalla mente dell’uomo. E soprattutto nessuno è tenuto alla dimostrazione di qualsivoglia cosa: il termine viene usato e basta!

A questo punto si tratta di accettare o meno l’assimilazione del concetto che denominiamo convenzionalmente “Dio” al concetto che denominiamo convenzionalmente “triangolo”.

Io sono per accettare questa assimilazione in quanto, visti sotto questo profilo, “triangolo” e “dio” sono due entità identiche, è solamente diverso il processo di genesi del concetto. A questo proposito io consiglio la lettura di un “tomazzo”, ma molto interessante: Il ramo d’oro di James Frazer. Dalla lettura sono uscito convinto e consapevole di COME il concetto di dio si sia formato nella mente umana.

Se le due entità sono analoghe, analogo deve essere quindi il processo di verifica della veridicità dell’affermazione di esistenza: nessuno può dimostrare l’esistenza di un oggetto che non esiste in natura, ma nessuno può dimostrare la NON esistenza del concetto.

A questo punto “credente”, “ateo” e “agnostico” diventano semplicemente delle etichette per semplificare la designazione dei processi mentali che coinvolgono l’uso del concetto di “dio” e perdono, e secondo me devono perdere, la valenza “separativa” che queste etichette hanno e cala di molto l'importanza di qualificarsi ateo, pittosto che credente o agnostico.

Quindi venendo a noi, nessuno ha alcun obbligo di dimostrare che dio esiste o non esiste, e ognuno é libero di fare del termine l’uso che vuole.

Se invece poi vogliamo parlare di come si è evoluto il sentimento religioso dagli albori dell'umanità ad oggi ... apriamo un altro thread.

Buona vita a tutti: atei, credenti e agnostici.

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