Inviato: 18 Lug 2012 09:04 Oggetto: la CASTA c'è e sta con Napolitano
- La CASTA c’è e sta con Napolitano -
di Paolo De Gregorio, 17 luglio 2012
Se vogliamo scattare una foto che dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio, che la nostra classe dirigente è unita e compatta quando si tratta di respingere le inchieste dei magistrati, vediamo le facce di Berlusconi, Bersani, Casini uniti nello sdegno per il “pretestuoso attacco alle prerogative del Presidente della Repubblica”, con la sola ed unica eccezione del povero Di Pietro, ostinato a difendere i magistrati e la loro autonomia.
Senza entrare nel merito giuridico della secretazione o meno delle telefonate intercorse tra Napolitano e l’indagato Mancino, il vero scandalo è che le telefonate vi siano state, a prescindere dal contenuto, e la reazione di Napolitano che chiede alla Corte Costituzionale un parere sulla distruzione di queste intercettazioni sposta di molti mesi la definizione della questione, che facilmente slitterà alla fine del suo mandato presidenziale che scade tra pochi mesi.
Ma se queste intercettazioni non hanno rilevanza penale, o meglio sono basate sul nulla (come afferma il Presidente Napolitano), perché non darne il permesso di pubblicazione e chiudere la questione e i sospetti?
La CASTA che fa quadrato intorno a Napolitano, insieme a tutto l’apparato TV e giornali (con la sola eccezione de “il Fatto Quotidiano”), si allena a compattarsi in vista delle prossime elezioni politiche, che imporranno a PDL, PD, UDC una alleanza politica contro il nemico comune, Beppe Grillo e il suo M5S, che aumenta di spessore e di potenzialità ad ogni arroccamento della CASTA sui suoi privilegi e la sua impunità.
Paolo De Gregorio
non dimentichiamoci che quel rottame repubblicano seduto (abusivamente) al Palazzo del Quirinale nel 1956 mentre guidava il suo T54 faceva retromarcia con esso sui corpi dei poveri ribelli ungheresi.
Per spazzare via la casta di questa repubblichetta e i carristi sovietici, partigiani sanguinari e di aborti postmazziniani, l'unica soluzione sarebba quella di ripristinare il Trono e vedrete poi come lo spread scenderà a 10 punti e l'Italia ritroverà quella gloria conosciuta sui campi di battaglia del Risorgimento, del Carso, dell'Abissinia, dell'Albania e della Russia, lo spirito di Vittorio Veneto che la riporterà a trionfare e ritrovare quel benessere e quella pace che abbiamo perso nel 1946 grazie ai brogli del socialista Romita e alle minacce della feccia partigiana che dal 43 al 45 aveva massacrato quanti eroicamente combattevano per la grandezza dell'Italia.
VIVA L'ITALIA
VIVA IL RE
Alberto Conterio di Quittengo e della Balma
Candidato Sindaco a Quittengo (BI)
- Politica bugiarda e ladra -
di Paolo De Gregorio, 30 agosto 2012
La principale ragione per cui ho in odio l’attuale modalità del fare politica e del suo modo di rapportarsi con i cittadini elettori è la sfacciata e plateale DOPPIEZZA: linguaggio diretto, brutale, mirante al sodo, usato per parlamentare e inciuciare tra di loro; sfumato surreale, sfuggente, retorico, quando ci si rivolge ai cittadini, e sempre lontanissimo dalla realtà dei fatti.
Questi politicanti, con Napolitano in testa, ci trattano da sudditi deficienti, inadatti a capire gli altissimi concetti del gioco politico (io do questo a te e tu dai questo a me), ci parlano di etica, di valori, di senso delle istituzioni, di amor patrio, mentre praticano illegalità, spartizioni, prepotenze alleanze sottobanco con mafie, banche, Curia vaticana, massoneria, potentati economici.
Wikileaks e il suo creatore Assange sono odiati e perseguitati in mezzo mondo semplicemente perché hanno messo a nudo il reale funzionamento e il reale linguaggio della politica e della diplomazia, nello stesso modo in cui oggi in Italia si attaccano il Fatto Quotidiano, Di Pietro e Grillo che chiedono che siano pubblicate le telefonate intercorse tra Napolitano e Mancino.
Anche se prive di valenza penale (come già dichiarato dai magistrati di Palermo), le telefonate tra Napolitano e Mancino non devono essere pubblicate perché disvelerebbero il reale linguaggio e il bieco livello della politica, fatta di amicizie personali, spintarelle, ricatti, intromissioni, e potrebbero fare a pezzi la credibilità di Napolitano quale garante di terzietà e indipendenza della sua funzione istituzionale.
Dopo l’ascolto di queste intercettazioni, il primo discorso ufficiale di Napolitano sarebbe accolto da risate, sberleffi, scherno, e si sa che una risata ti seppellisce prima ancora della tua dipartita.
L’argomento ricorda gli anatemi della Chiesa che se la prende con le coppie di fatto e quelle omosessuali censurandone lo scandalo morale, mentre copre e protegge chi nelle sue file insidia bambini, violenta, sevizia, maneggia denaro sporco e seppellisce in chiesa un boss della Magliana, tanto pio e che cacciava tanti soldi.
Tutto ciò, in politica come nel mondo dei preti, è ancora possibile che avvenga grazie all’omertà di un sistema mediatico TOTALMENTE di proprietà capitalista, compresa “Repubblica” che è di De Benedetti, eccezione fatta per “il Fatto Quotidiano” che è di proprietà dei giornalisti che vi lavorano.
Tutto il resto della disinformazione è in mano alla Chiesa che, con quotidiani, televisioni, opere, università, parrocchie, orienta il popolo cattolico verso il voto politico alla destra.
Per una speranza di cambiamento dobbiamo sommare 3 fattori nuovi:
-in un sondaggio la credibilità della politica arriva solo al 5%
-l’anno scorso il 57% degli italiani, sconsigliati da tutti i grandi partiti, andarono a votare per bocciare 3 decisioni del governo che voleva privatizzare l’acqua, ricominciare col nucleare, introdurre l’impunibilità di Berlusconi.
E gli italiani vinsero.
-alle prossime elezioni per la prima volta vi è una vera alternativa, il Movimento 5 Stelle che si presenta alle elezioni con un programma scritto che parla chiaro, e che se vincesse azzererebbe tutta la attuale classe politica con leggi di salute pubblica che impongono che tutti i parlamentari non possono andare oltre le due legislature (retroattive), che i condannati non possono andare in Parlamento, che siano eliminati i senatori a vita, che la RAI diventi una “pubblic company” dove i cittadini che pagano il canone siano i soli azionisti ed i soli ad eleggere il direttore generale con tutti i poteri.
Questa volta gli italiani non hanno un alibi. Se veramente vogliono azzerare l’attuale classe politica possono farlo, e questo sarebbe un grosso passo in avanti.
Paolo De Gregorio
non dimentichiamoci che quel rottame repubblicano seduto (abusivamente) al Palazzo del Quirinale nel 1956 mentre guidava il suo T54 faceva retromarcia con esso sui corpi dei poveri ribelli ungheresi.
E... fino a qui va tutto bene, disse colui che, precipitando dal 20° piano, giunto al 10° si chiese cosa sarebbe successo.
Citazione:
Per spazzare via la casta di questa repubblichetta e i carristi sovietici, partigiani sanguinari e di aborti postmazziniani, l'unica soluzione sarebba quella di ripristinare il Trono e vedrete poi come lo spread scenderà a 10 punti e l'Italia ritroverà quella gloria conosciuta sui campi di battaglia del Risorgimento, del Carso, dell'Abissinia, dell'Albania e della Russia, lo spirito di Vittorio Veneto che la riporterà a trionfare e ritrovare quel benessere e quella pace che abbiamo perso nel 1946 grazie ai brogli del socialista Romita e alle minacce della feccia partigiana che dal 43 al 45 aveva massacrato quanti eroicamente combattevano per la grandezza dell'Italia.
Come no? e il discorsetto per incentivare l'icoronazione? Posso darti un suggerimento? Prepara un bel balcone, poi il discorso reciterebbe così:
Combattenti di terra, di mare e dell'aria! Camicie nere della rivoluzione e delle legioni! Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del regno d'Albania! Ascoltate!
Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. (UUUUAAAAAAAAAAAH!!!). L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata (UUUAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!. "Guerra! Guerra! ") agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. (UUAAAAAAAAAAAAAAH BUUUUUUUUUFIUUUUUUU!) Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano .
Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste frasi: promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell'edificio, l'ignobile assedio societario di cinquantadue stati. (UUAAAAAAAAAAAAAAH!)
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