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L'eolico può dare energia a tutto il mondo
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 11 Set 2012 10:06    Oggetto: L'eolico può dare energia a tutto il mondo Rispondi citando

Commenti all'articolo L'eolico può dare energia a tutto il mondo
Uno studio calcola che l'energia prodotta dai venti potrebbe superare abbondantemente la domanda energetica mondiale.



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{ictuscano}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Set 2012 10:44    Oggetto: Rispondi citando

Come scritto anche in fondo all'articolo, resta il "non indifferente" problema di quale è/sarebbe il costo per sfruttare questa energia. Faccio il pendolare con dipendenti Enel "operativi" (progettisti ed esecutori) e quando si parla dell'eolico "a pale" non mi sembrano esattamente entusiasti. Secondo loro, le poche pale messe in funzione dalle mie parti, sono "sostenibili" per il solo fatto che hanno ricevuto contributi, in sostanza le abbiamo tutte pagate noi, mica l'Enel.
Non è detto che la mia sia la verità assoluta eh. ciao
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Set 2012 11:08    Oggetto: Rispondi citando

Ahem... ma per sfruttare TUTTO il vento possibile ed immaginabile bisognerebbe ricoprire di pale eoliche qualsiasi territorio o porzione di costa utile.
E poi noi doove andiamo ad abitare? nelle pale eoliche?
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{Dario}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Set 2012 13:36    Oggetto: Rispondi citando

qualcosa del genere? link
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{ice}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Set 2012 14:59    Oggetto: Rispondi citando

è in fase avanzata di studio un sistema che con dei kite (simili a quelli del kitesurf intenderci) prevede di sfruttare il vento ad una quota di 500-2.000m
questo permetterebbe di ricavare energie molto maggiori, ma sopratutto costanti
ne hanno parlato anche su di un blog affiliato a General Electrics link
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zero
Dio maturo
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Registrato: 22/03/08 18:34
Messaggi: 2142

MessaggioInviato: 11 Set 2012 17:12    Oggetto: Rispondi citando

Tempo fa avevo letto un articolo in cui si sosteneva che l'eolico, dato che "sottrae" l'energia dal vento, se venisse usato in modo massiccio, potrebbe alterare le rotte dei flussi di aria e quindi alterare il clima.

Per esempio potrebbe iniziare a piovere regolarmente in africa (buono) ma smettere di piovere in europa (meno buono).

Non ho idea se cio' possa essere vero, ma sarebbe meglio studiarlo, prima.
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{ice}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Set 2012 17:37    Oggetto: Rispondi citando

@ zero
io tempo fa avevo letto la favola dei TRE porcellini a mia cuginetta......
.
il vento in quota (jet steam) è dovuto alla rotazione terrestre. Magari se mettiamo tanti kite in quota..la terra si ferma!?!?!?!?!
ma per piacere!!!!!
a parte che nessuno dei porgetti di eolico in quota prevedo di andare cosi in alto da intercettare il jet stream
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Stx
Dio minore
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Registrato: 07/07/08 14:38
Messaggi: 730
Residenza: In coda sulla Tangenziale Est

MessaggioInviato: 11 Set 2012 17:40    Oggetto: Rispondi citando

@0: il tuo dubbio e' l'unico punto interessante coperto dell'articolo. Se lo leggi con attenzione trovi la risposta. Il resto dell'articiolo e' abbastanza BANALE.. gia' sul blog di Kitegen si dice che l'italia e' sorvolata da venti in grado di generare 1TW. E quindi? Siamo a posto! Dancing

Anche questa lurida tastiera su cui scrivo se fosse trasformata da materia in energia, secondo l'equazione ensteniana, produrrebbe tanta energia da fare il giro del mondo a una ruspa per vent'anni [o quaranta, chi puo' dirlo Liar] . Il problema e' solo metterlo in pratica: costi e problemi tecnici. Un dettaglio? Non proprio.

Riguardo le pale eoliche in Francia e Spagna sono pieni, non ho mai capito perche' in Italia non si vedono. Forse si sono fumati i soldi gia' gli incentivi col fottovoltaico che, nel delirio del pensiero ecoverde, e' piu' ecologico delle pale perche' "non disturba gli uccelli". Pensano forse i verdi che gli uccelli sorvolino con piacere le centrali a carbone perche' vi trovano sopra delle correnti termiche ascensionali che facilitano la migrazione.. Sbav!

Riguardo al kitegen vi dico solo: mi pare una bella idea, in teoria puo' funzionare. Il punto piu' debole e' la parte meccanica, rischia di essere troppo fragile/instabile per un uso industriale costante. Anche se i venti in quota sono costanti (??) non lo sono per i 2000m di percorso dei cavi di comando. Penso ad un temporale che potrebbe strappare tutto e/o a settimane di attesa di venti favorevoli per riportare la vela in quota. Spero di sbagliarmi pero', sinceramente, non ci credo per nulla. Rolling Eyes

@ice: sempre un po' fuori dal coro come me mi sei simpatico ma ti prego, non cadere pure tu nella facile trappola di usare i termini inglesi "perche' fa figo". "Kite" in italiano si dice "acquilone".
"Kitegen" ha deciso di chiamarsi cosi' per attrarre investitori dall'estero. Mi piacerebbe sapere quanti ne han trovati.. chin
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{ice}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Set 2012 18:10    Oggetto: Rispondi citando

@ Stx
l'azienda si chiama appunto kitegen
la cosa a cui assomigliano di piu e da cui per loro stessa ammissione sono partiti i proettisti sono appunto i kite da kitesurf
Chiamiamo le cose con il termine ce le identifica
O vuoi metterci come i fracesi a chiamare il computer ordinateur e tutto il resto, che alla fine non si capisce mai di che caxxo si parla
Il kitesurf si chiama cosi
come lo snowboard
o tu lo chiami tavla da neve!?!?!?!?
.
Gli stupidi inglesismi sono quelli che tipicamente a Milano vengono usati per riportare pedissequamente (spesso senzo averne capito il significato) alcuni termini in ambito finazianio/manageriale er:
Key accoutn manger, ceo, etc, etc
Poi per associazione semantica se tu mi parli di aquilone io mi figuro qualcosa a forma del classico rombo dell'aquilone di Franklin
mentre questi sono derivati dai kite da kitesurf....
credo che il termine aquilone faccia semplicemente pensare ad altro.
E di grazia tu come li chiami i praticanti di windsurf!?!?!
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{ictuscano}
Ospite





MessaggioInviato: 12 Set 2012 08:33    Oggetto: Rispondi citando

riguardo il kitegen:
1) esistono già anche le versioni per uso domestico:
link
;-)
2) leggo dalla home del KiteGen segnalato da Dario (il testo è del 7/8/2009...):
Citazione:
Grazie alla disponibilità di vento in alta quota ed attraverso il Kite Gen®, sarà possibile fornire, in ogni territorio, quantità di energia anche superiori a quelle di fonte fossile o nucleare attualmente utilizzate e ciò senza grandi strutture, senza creare pericoli per l'uomo, senza creare danni ambientali, senza danneggiare l'avifauna e ad un costo competitivo con quelli attuali di mercato

Ci manca un bel "chiù pilu pé tutti" e siamo a posto... ;-)

Battute sopra a parte (sono davvero solo battute), non conosco bene l'argomento, comunque dello sfruttamento delle correnti in quota se ne parla da tempo, almeno, io è da un po' che ne leggo. E qui casca l'asino... per mera logica: è da mò che ricordo di avere visto a Superquark servizi sull'auto ad idrogeno (almeno 10 anni fa direi), su quella ad aria ecc. ecc.. Per esperienza, quando le cose vanno parecchio per le lunghe, vuole dire che ci sono dei problemi, tecnologici, di costo o magari entrambi.
Nel merito, Stx ha già elencato una serie di "problemi" ragionevoli sulla strada di questo sistema. Come scrive lui all'inizio, non basta che l'energia dal vento "ci sia": bisogna vedere come si fa ad utilizzarla. Per il resto passo, nella materia sono in grado solo di fare le battute dell'inizio :-)
ps1 - a mio parere l'idrogeno è la tecnologia futura più "ragionevole", cioè che può maggiormente prestarsi ad usi reali, pare però che ci sia il grosso problema dell'esplosività molto elevata
ps2 - perché in Italia non ci sono parchi eolici come altrove? Probabilmente in primis per la questione del paesaggio - diciamo o no di essere un paese unico, pieno di monumenti, di bellezza naturale, beh, un certo disagio a questo le pale eoliche lo creano, c'è poco da fare - e poi forse la stabilità dei venti: non si possono mettere pale eoliche se il vento va e viene, o almeno, non le si sfruttano decentemente. Infatti dove le hanno messe da me il vento è un disastro, ma chissenefrega, le hanno pagate i contribuenti... (così mi risulta)
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dany88
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Messaggi: 1300

MessaggioInviato: 12 Set 2012 09:07    Oggetto: Rispondi citando

mmm...non ho capito il senso dell'articolo, lo stesso vale per qualunque altra fonte di energia, "se usassimo massicciamente X, potremmo ricavare Y TW" lol.
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Zeus News
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MessaggioInviato: 12 Set 2012 10:00    Oggetto: Rispondi citando

L'eolico potrebbe soddisfare la domanda energetica mondiale, secondo quanto sostiene uno studio recente. Secondo te vale la pena investire di più in questa tecnologia?
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{ice}
Ospite





MessaggioInviato: 12 Set 2012 10:20    Oggetto: Rispondi citando

@ ituscano
ATTENTO
stai facendo un pericoloso errore di fondo!!!!!
l'idrogeno è una fonte di energia che non esiste in natura
parlare di idrogeno è come parlare di energia elettrica....
sono vettori di energia piu che fonti
nel senso che cmq per ricavare l'idrogeno devi cmq avere un altra fonte di energia
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Stx
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Messaggi: 730
Residenza: In coda sulla Tangenziale Est

MessaggioInviato: 12 Set 2012 11:02    Oggetto: Rispondi citando

{ice} ha scritto:

Il kitesurf si chiama cosi
come lo snowboard
o tu lo chiami tavla da neve!?!?!?!?


OT. Visto che vuoi fare il preciso: "surf" non ha traduzione. Snowboard deriva da "skateboard" che non ha traduzione.

Kitesurf indica uno sport (non un oggetto) in cui una tavola da surf e' propulsa da un acquilone. Nota le parole usate nel link "Il kitesurfing (o kitesurf o kiteboarding) è uno sport acquatico [...] che consiste nel farsi trascinare da un aquilone ( "kite” in inglese)".

Quindi se non sono abbinati alla tavola da surf gli acquiloni si chiamano acquiloni, non kite. Gli acquiloni possono essere ad uno, due o quattro fili. Quelli da un filo non si possono comandare in volo.

Queli da due o da quattro fili (detti acrobatici) sono tutt'altro che giocattoli. Possono essere a struttura rigida (ottimi quelli della Decathlon) o a vela, come quello linkato.
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{ice}
Ospite





MessaggioInviato: 12 Set 2012 12:29    Oggetto: Rispondi citando

@ Stx
tuttaltro
io non volvo fare il preciso, ma rendere l'idea
credo che per un giovane italiano il termine kite identifichi meglio un oggetto con quella forma tipica simile piu ad un parapendio che all'acquilone dell'immaginario collettivo.
è un po come chiamare roller o rollerblade i pattini in linea...orami il nome del produttore che li ha portati al grande pubblico è dventato sinonimo del tipo di prodotto, a prescindere dalla marca
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{lahiri}
Ospite





MessaggioInviato: 12 Set 2012 21:04    Oggetto: Rispondi citando

L'italia ha seri problemi (quando mai?!) con la rete distributiva ed Enel (Terna) non vede di buon occhio l'eolico perché è energia impulsiva (il vento non c'è sempre e non è costante), ed a causa di questo fatto e della rete di cui sopra, sono in corso una quantità di cause legali con i produttori che non possono vendere l'energia prodotta.
Queste cause, tutte in predicato di essere perse da enel per via del torto evidente, le pagheremo noi utenti.
E pensare che quando studiavo elettrotecnica mi dicevano che l'enel doveva fare piani a 30 e più anni, in continuazione.
Preferisco la fusione fredda, molto più potente e molto più "democratica" di molte altri sistemi di produzione, ma questa è ostacolata (come quella calda, del resto) dai soliti petrolieri che ci tengono in scacco da decenni...
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fuocogreco
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MessaggioInviato: 13 Set 2012 13:21    Oggetto: Rispondi citando

Quella dell' energia eolica che potrebbe da sola risolvere tutti i problemi energetici del pianeta mi sembra eccessiva. Io penso invece che sfruttando non solo l'energia eolica ma anche tutte le altre energie che madre natura ci da ( come quella solare, la geotermica, l' eolica, ecc) allora si che si potrebbe parlare di risoluzione del problema energia. Very Happy Purtroppo però sappiamo tutti che soprattutto i potenti del petrolio sono ancora loro che determinano ( oltre a guerre ) l' andamento delle politiche sull' energia Crying or Very sad Dobbiamo essere noi cittadini con le nostre scelte politiche e i nostri comportamenti sull' uso ( o abuso ) dell' energia a decidere Very Happy Rispetto a qualche decennio fa l' uomo sta iniziando a prendere coscienza che le riserve energetiche di tipo fossile si stanno esaurendo. cappello
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mda
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Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 14 Set 2012 11:48    Oggetto: Rispondi citando

{ictuscano} ha scritto:
Come scritto anche in fondo all'articolo, resta il "non indifferente" problema di quale è/sarebbe il costo per sfruttare questa energia. Faccio il pendolare con dipendenti Enel "operativi" (progettisti ed esecutori) e quando si parla dell'eolico "a pale" non mi sembrano esattamente entusiasti. Secondo loro, le poche pale messe in funzione dalle mie parti, sono "sostenibili" per il solo fatto che hanno ricevuto contributi, in sostanza le abbiamo tutte pagate noi, mica l'Enel.
Non è detto che la mia sia la verità assoluta eh. ciao


Anche le turbine ad gas e prima quelle diesel le abbiamo pagate noi e mica l'ENEL.

{utente anonimo} ha scritto:
Ahem... ma per sfruttare TUTTO il vento possibile ed immaginabile bisognerebbe ricoprire di pale eoliche qualsiasi territorio o porzione di costa utile.
E poi noi doove andiamo ad abitare? nelle pale eoliche?


L'articolo parla del vento in alta quota.

zero ha scritto:
Tempo fa avevo letto un articolo in cui si sosteneva che l'eolico, dato che "sottrae" l'energia dal vento, se venisse usato in modo massiccio, potrebbe alterare le rotte dei flussi di aria e quindi alterare il clima.

Per esempio potrebbe iniziare a piovere regolarmente in africa (buono) ma smettere di piovere in europa (meno buono).

Non ho idea se cio' possa essere vero, ma sarebbe meglio studiarlo, prima.


Questo non potrebbe accadere perchè si ancora di parecchie grandezze al di sotto.

{ice} ha scritto:
@ zero
a parte che nessuno dei porgetti di eolico in quota prevedo di andare cosi in alto da intercettare il jet stream


Ci sono parecchi progetti sperimentali e uno (il kitegen) in realizzazione.

@Stx

Ilsolitopessimista!

{lahiri} ha scritto:
L'italia ha seri problemi (quando mai?!) con la rete distributiva ed Enel (Terna) non vede di buon occhio l'eolico perché è energia impulsiva (il vento non c'è sempre e non è costante), ed a causa di questo fatto e della rete di cui sopra, sono in corso una quantità di cause legali con i produttori che non possono vendere l'energia prodotta.
..


Problemi risolvibili se solo volessero alla Terna!

@fuocogreco

Questo è il vero problema!

Ciao
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Stx
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Residenza: In coda sulla Tangenziale Est

MessaggioInviato: 14 Set 2012 17:29    Oggetto: Rispondi citando

{lahiri} ha scritto:
Preferisco la fusione fredda, molto più potente e molto più "democratica" di molte altri sistemi di produzione, ma questa è ostacolata (come quella calda, del resto) dai soliti petrolieri che ci tengono in scacco da decenni...


Anche io sono convintissimo che la soluzione finale al problema energetico derivera’ dalla fusione nucleare, calda o fredda.

Invece non credo a questa teoria (che giudico complottista) dei petrolieri che dietro le quinte muovono i fili delle marionette del mondo. Ogni volta che c’e’ qualcosa di energicamente figo ma che non funziona si dice che vi sono dietro i petrolieri.
1) L’auto ad aria e’ scomparsa dal mercato-> insabbiata dai petrolieri. Si trattava poi di una bufala.
2) Il motore ad idrogeno boicottato dai petrolieri -> L’idrogeno (come scritto sopra) e’ solo una forma di conservazione della energia, come una batteria. Non risolve quindi il problema della produzione.
3) I petrolieri boicottano la fusione nucleare -> e la fissione? Perche’ l’hanno “fatta passare”?
4) I petrolieri boicottano le fonti alternative in Italia -> il realta’ in Italia le rinnovabili “classiche” (geotermica, idroelettrica) sono sfruttate quasi al 100% delle possibilita’. Quella solare e’ stata incentivata spropositatamente. Quella eolica e’ messa in discussione dai verdi che dicono che “disturba gli uccelli” e “deturpa il paesaggio”.

Per contro
5) Cresce il fenomeno delle "pompe bianche" in italia -> Eppure i petrolieri non l'hanno fermato..
infine (6) -> il consumo di carburanti in Italia e’ in discesa per cause che i petrolieri avrebbero potuto influenzare ben piu’ efficacemente, eppure, evidentemente, han fatto poco o nulla. [non riesco a linkare nulla, cercate "consumo di carburanti italia" con google images].

Tenete presente anche che “i petrolieri” vendono anche prodotti che non sono carburanti. Vendono, e venderanno, lubrificanti e derivati ma soprattutto l'onnipresente plastica. Infine, se sono un minimo furbi, da tempo avranno diversificato i loro investimenti in energie alternative.
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gqn77
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MessaggioInviato: 17 Set 2012 10:49    Oggetto: Rispondi

Un piccolo appunto sulla questione "sostenibilità".

Molto spesso parlando di sostenibilità si dice che le fonti di energia naturali sono "sostenibili" solo in quanto incentivate a parte. Vero. Ma il concetto di sostenibilità è in primis ecologico (dal punto di vista della salubrità dell'ambiente" e successivamente economico. Al giorno d'oggi solo gli incentivi eprmettono alle fonti rinnovabili di essere competitive ma il problema è la necessità del loro sviluppo PRIMA che l'alternativa più economica (gas neturale e petrolio) venga meno. E quando questi verranno meno non mporterà quanto costi l'energia rinnovabile. Terranno al caldo le nostre case e permetteranno ai nostri veicoli di funzionare e saranno le più economiche fonti di energia in commercio (in quanto uniche). C'è inoltre un secondo aspetto. Per quanto possa sembrare strano dirlo siamo ancora in un moemnto di "vacche grasse" dal punto di vista energetico. Questo fa si che le rinnovabili si muovano con lentezza e datoc he los sviluppo di queste tecnologie è demandato ai privati questi investono in ricerca una parte di quanto ricavano. Ma ricavano "poco" ovviamente la ricerca è inferiore a quella per esempio dedicata alla scienza legata agli impianti petroliferi. Di conseguenza incentivare le fonti rinnovabili porta soldi a chi le produce e rende possibile sviluppare nuove tecnologie che le rendano meno costose. I pannelli fotovoltaici sono per anni rimasti al palo come sviluppo..... oggi come oggi si sentono sempre più miglioramenti di efficienza e abbassamento dei costi... forse propio perchè si vendono di più e l'aumento dell'offerta ha sviluppato al concorrenza.
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