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Sallusti come le Pussy Riot
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Autore Messaggio
francescodue
Dio minore
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Registrato: 26/09/08 11:00
Messaggi: 565

MessaggioInviato: 12 Nov 2012 23:58    Oggetto: Rispondi citando

Ritorno sul post dopo parecchio tempo.
Ho letto in parte l'articolo linkato, origine di tutta la questione.
Non l'ho letto tutto perché, onestamente, mi dava fastidio come era stato scritto.
Ma soprattutto perché, ad un certo punto, mi sono ricordato che non bisogna mai credere ai giornali. Li si legge come passatempi, solo che le parole crociate sono più istruttive.
Nel mio piccolo sono stato protagonista di un evento riportato sul un quotidiano locale e dal testo la dinamica dei fatti era l'esatto opposto di quanto avvenuto.
Lode al giornalista che non ha messo nomi.
Per il resto, posso congratularmi con Sallusti perché si ritiene fedele ai suoi principi. Discutibili per molti, ma almeno non li rinnega come farebbero altri in circostanze analoghe o simili.
Che sia giusto condannarlo per omessa vigilanza, visto che l'articolo era un falso, può starci. Che sia giusto il carcere non è motivo di discussione: se lo prevede la legge si applica e basta.
Il giudice Santi Licheri (quello di forum), in un'intevista disse che "alcune leggi possono non piacermi, ma ci sono e le applico".
Credo che questo sia il principio da seguire.
Se la legge attuale non piace, o si ritiene pericolosa, non resta che impegnarsi per cambiarla.
A questo proposito ho alcune domande, magari qualcuno sa rispondermi.
1- Anche se cambiano la legge, Sallusti verrà giudicato con quella attuale. In teoria non dovrebbero essere retroattive: se oggi è un crimine fare una cosa e domani no, io che ho commesso il crimine oggi vengo condannato.
2- Per quale motivo i giudici danno le sentenze e dopo un bel po' le motivazioni? Se hai dato una sentenza vuol dire che avevi un motivo che puoi comunicarmi subito. Oppure devono inventarselo? Non credo che per scrivere in bella copia occorra tutto quel tempo.
3- Non me la ricordo più. Che vergogna.
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Spinoza
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 31/01/08 19:27
Messaggi: 122

MessaggioInviato: 13 Nov 2012 09:13    Oggetto: Rispondi citando

Continua a guardarti Forum che è meglio... e mi raccomando credi alle storie di quella trasmissione, anziché ai giornali.
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mda
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39
Messaggi: 6648
Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 13 Nov 2012 15:44    Oggetto: Rispondi citando

francescodue ha scritto:
(..)Il giudice Santi Licheri (quello di forum), in un'intevista disse che "alcune leggi possono non piacermi, ma ci sono e le applico".
Credo che questo sia il principio da seguire.
Se la legge attuale non piace, o si ritiene pericolosa, non resta che impegnarsi per cambiarla.
A questo proposito ho alcune domande, magari qualcuno sa rispondermi.
1- Anche se cambiano la legge, Sallusti verrà giudicato con quella attuale. In teoria non dovrebbero essere retroattive: se oggi è un crimine fare una cosa e domani no, io che ho commesso il crimine oggi vengo condannato.
2- Per quale motivo i giudici danno le sentenze e dopo un bel po' le motivazioni? Se hai dato una sentenza vuol dire che avevi un motivo che puoi comunicarmi subito. Oppure devono inventarselo? Non credo che per scrivere in bella copia occorra tutto quel tempo.
3- Non me la ricordo più. Che vergogna.


Non siamo in dittatura quindi è tramite il VOTO che possiamo cambiare le leggi. In quanto votanti è il nostro RAPPRESENTANTE che deve fare i nostri interessi. Se fa i cavoli suoi o l'indolente è sempre con il VOTO che lo LICENZI o lo premi con un'altro mandato.

Uno che non vota non licenzia chi secondo lui è un cattivo politico!!!

1) Per la Costituzione NON ci possono essere leggi retroattive, ma ("fatta la legge, trovato l'inghippo") ci sono state parecchie leggi retroattive in Italia.
In questo caso colpisco o assolvono DOPO essere entrate in vigore per fatti precedenti.

2) In tutti gli Stati è fatto dopo e questo per 2 motivi: Una è la complessità dello scritto in essere e l'altro motivo è che serve solo per un eventuale ricorso. In realtà il motivo, in modo conciso, viene detto all'atto della lettura della sentenza e tanto basta!

3) Postala quanto te la ricordi

Ciao
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Danielix
Amministratore
Amministratore


Registrato: 31/10/07 16:30
Messaggi: 9729
Residenza: All'inferno. Con Jimi Hendrix. E con gusto.

MessaggioInviato: 13 Nov 2012 22:10    Oggetto: Rispondi citando

francescodue ha scritto:
[...]: se lo prevede la legge si applica e basta.

Sentita spesso questa bestialità disumana e pecoresca, e sempre risposto allo stesso modo: «quando una legge è sbagliata la si infrange!», fintantoché non la si riesca a cambiare, con le buone o con le cattive.

Perché siamo i proprietari di questo pianeta, non popolo bue.


(fermo restando che Sallusti dovrebbe essere crocifisso Cool )
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francescodue
Dio minore
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Registrato: 26/09/08 11:00
Messaggi: 565

MessaggioInviato: 03 Apr 2013 12:02    Oggetto: Rispondi citando

Per Spinoza:
non mi pare di aver detto niente di offensivo.
Riportavo solo il commento di un giudice.

Per Danielix:
ho fatto il servizio militare, e una delle prime cose che mi hanno insegnato è che un ordine sbagliato non si esegue.
Detto questo allora possiamo discutere del diritto anglosassone, secondo il quale, se un assassino riesce a convincere la giuria gli danno anche una medaglia.
Per il nostro diritto la legge prevede già varie eccezioni, ma all'interno di queste non si può scappare.
Altrimenti tanto vale tornare alla barbarie di un giudice che decide in base all'estro del momento.

Per MDA:
Grazie delle spiegazioni.
Resto comunque dell'opinione che se scrivessero in italiano invece che in burocratese sarebbe più facile per tutti e non perderebbe tempo (che tra l'altro paghiamo noi a causa dei loro ritardi).
La terza domanda ancora non me la ricordo. :)
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mda
Dio maturo
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Registrato: 01/11/06 10:39
Messaggi: 6648
Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 03 Apr 2013 15:41    Oggetto: Rispondi citando

@francescodue

Il burocratinese è obbligatorio! In fondo è la lingua per spigare agli addetti al lavoro cosa è un fatto. Per esempio come spiegare in modo semplice un fatto puramente informatico se non usi lo slang informatico?

Se non lo sai (bugie di "Libero&Giornale") per la legge Craxi se sbagliano da anni che possono essere multati o il loro giudizio (gli avvocati conoscono benissimo lo slang burocratinese) può essere respinto in altri gradi di giudizio, come è anche avvenuto liberando delinquenti per "vizio di forma" o "cavilli". Dunque per me che ci mettano tutto il tempo necessario!!!

---

Citazione:
ordine sbagliato non si esegue

Comunque sappi che parli con un ex-sottufficiale di marina che se un sottoposto, anche se l'ordine mio era sbagliato, lo mandava "al CPR"!!!
Laughing
Oppure "ti mando ad fare il presetat-arm ad un reggimento di pinguini al mari-poloNord"

--

Il "diritto anglosassone" è diversissimo dal nostro in quanto un giudice può avere massima libertà. Nel caso civile può creare addirittura caso che è giurisprudenza per se.

Ciao
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francescodue
Dio minore
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Registrato: 26/09/08 11:00
Messaggi: 565

MessaggioInviato: 04 Apr 2013 08:42    Oggetto: Rispondi

Comprendo benissimo il concetto di utilizzare i termini corretti per essere chiari e precisi e non dar luogo a fraintendimenti.
Solo che il burocratese, visto da fuori, non mi pare proprio rientrare in questa definizione.
Certamente può sembrare normale a chi lo utilizza, ma allora, ribadisco, non dovrebbe necessitare di mesi per scrivere le motivazioni.
(Questa comunque è la mia opinione personale.)
Per quanto riguarda i cavilli, concordo pienamente, solo che (almeno in Italia) sono diventati più importanti della sostanza.
Il diritto anglosassone è certamente molto diverso dal nostro, concordo, e da un certo punto di vista è molto più veloce ad adeguarsi alla realtà.
È anche vero che sentenze contradditorie ed assurde ci sono anche qui da noi.
Volendo si potrebbe cominciare una discussione su questo, ma non mi pare il post giusto.

Per quanto riguarda gli ordini ingiusti, anche il mio ufficiale di fanteria mi ha detto qualcosa del genere (ma lui era di fanteria), fermo restando che "se è sbagliato non si esegue".
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