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etabeta
Dio maturo
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MessaggioInviato: 03 Dic 2012 19:06    Oggetto: Rispondi citando

I bisogni primari non sono soggettivi, vi dice niente la scala dei bisogni di Maslow?
La lavastoviglie è a ben vedere un oggetto futile e dispendioso, consuma - non poca - elettricità e i piatti si possono benissimo lavare a mano. E non è un discorso da vorrei ma non posso ne da paura della crisi, fortunatamente il mio stipendio mi permetterebbe ben altro ma perché buttare soldi che un domani mi potrebbero far comodo.
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Kalandra
Dio minore
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Messaggi: 776

MessaggioInviato: 04 Dic 2012 11:54    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:

Sì, hai colto abbastanza quello che volevo dire
[..]
Il punto chiave, semmai, non è tanto capire quando un certo consumo è superfluo (sperpero) o primario, perché in fondo è una cosa almeno in una certa misura soggettiva.
[..]
Tornando al tuo esempio spicciolo della lavastoviglie,
[..]
Ripeto che questa paura, per quanto umanamente comprensibile, è "irrazionale", perché tra l'altro non fa altro che peggiorare la crisi stessa, come hai osservato anche tu.
[..]
Adesso Kalandra spiegami tu una cosa, se puoi: si può tranquillamente non essere d'accordo con questa mia opinione, per carità;
[..]


per l'ultima cosa, non posso provarci se non affrontando un discorso più ampio, possibilmente con altri apporti e sperando che nessuno lo legga come una critica a se stesso in particolare.

il "bisogno primario" però è oggettivo, anche se può essere in proporzioni diverse.
ed è lo stesso di un bimbo appena nato: mangiare, dormire, star al caldo e al riparo e cose simili.
il problema è che tutti questi bisogni essenziali oggi hanno come tramite il denaro, per se stessi e per coloro che da noi dipendono.
non aver soldi quindi è un dramma e, attualmente, la maggior parte cerca di conservarseli, appunto contraendo, più che il "superfluo", proprio le cose che alleviano i bisogni primari .

per esempio, giusto l'altro giorno nella cassetta - peraltro invasa quotidianamente da pubblicità varie con offerte "sottocosto e irripetibili" (questo sì costo superfluo dato che, come penso altri facciano, viaggia direttamente da lì al cassonetto) - ho trovato due diverse bollette, stessa scadenza a giorni e prima del solito più o meno certo introito mensile.
acqua (circa semestrale, a date non certe) e raccolta rifiuti (sempre circa semestrale a date non prevedibili), che sommano circa 300 euro.
insieme c'era appunto, grande sulla prima pagina di un volantino, l'offerta "strepitosa" di una lavastoviglie a € 290, per questo mi è venuta in mente.
la mia è anzianotta, sarebbe da sostituire, e il prezzo fa gola. due anni fa forse non ci avrei pensato due volte.
ma la lavatrice ha la stessa età e il frigorifero è ancor più in là con gli anni, insomma sono tutti e tre "in anda" probabile a breve e gli ultimi due - ai tempi odierni - sono un pochino più "indispensabili".
in più ho proprio la stessa cifra da dare inderogabilmente per le bollette - questa primaria, come il cibo e il gas per questo, l'acqua calda e il riscaldamento (fattura che scade al dieci) - quindi accantono e aspetto tempi migliori, sperano che tutti i miei "servi" "tengan duro".

e infine il problema è proprio questo, è che siamo ridotti alle spese primarie quasi in esclusiva, e in una ridda di aumenti delle stesse che mangia quel che la maggior parte ha a disposizione.
poi, è ovvio, c'è quella parte di "borghesia" al primo scalino che non si fa di questi problemi ma anche ha redditi annui che sono minimo dieci volte quelli di un operaio o impiegato.
perché già questa differenza di reddito porta a un approccio diverso fra quel che si considera indispensabile o voluttuario (per qualcuno "indispensabile" può essere anche l'aperitivo serale con gli amici, per altri un spreco assurdo. e i baristi ringraziano o piangono).
lo stesso per quelli sopra e in cima alla piramide ma, pur fra gli uni e gli altri, sono sempre troppo pochi in proporzione per far girare l'economia per la massa che mantiene anche loro.
in più si rivolgono a prodotti di livello e qualità più alta del cosiddetto "primo prezzo", non "comuni" ma studiati per le loro esigenze.
ma sono ormai i soli in grado di far girare il mercato ma certo non compreranno una lavatrice all'anno per questo, come il tuo amico geometra (se prima lo faceva) non può più cambiare l'auto con lo stesso ritmo.
in più tieni conto di quella propensione tutta italiana al risparmio - al di là di quel che dicono i media - che porta tanti a stringer la cinghia "in automatico" quando non riesce più ad accantonare la cifra abituale per gli imprevisti.

certo, se non fossimo divenuti uno stato considerato di consumatori e importatore anche dei prodotti italiani (figurativamente almeno).
e certo, basterebbe forse che avessimo gli stessi stipendi dei tedeschi per respirare un po', dato che ora abbiamo suppergiù gli stessi prezzi.. ma questo è un orecchio da cui i grossi imprenditori sentono poco perché anche loro guardano al livello del loro accantonamento, e tagliano in conseguenza i numeri (di teste) che considerano superflui in attesa di svuotare i magazzini rimettendoci il meno possibile.

perché anche questo genera crisi: l'offerta che supera la domanda.
cosa che in teoria dovrebbe far abbassare i prezzi ma anche contrae il lavoro per produrli e privando dei soldini per comperarli.

ps: un altro esempio che quasi scordavo. ho letto questo prima, deriva da un sondaggio:

Citazione:
Confesercenti: consumi in calo del 3%
Il Natale più magro degli ultimi tre anni
Gli italiani spenderanno a dicembre 36,8 miliardi, tagli ai regali. Tramontano i bigliettini, auguri via Twitter e Facebook


non considero reale quel 3%, forse sarà il 30! perché son anni che le tredicesime sono "prenotate":
dalla ex ICI ora IMU, dalle assicurazioni, dai conguagli delle bollette, etc., etc.
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etabeta
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MessaggioInviato: 04 Dic 2012 13:15    Oggetto: Rispondi citando

Kalandra ha scritto:

basterebbe forse che avessimo gli stessi stipendi dei tedeschi per respirare un po', dato che ora abbiamo suppergiù gli stessi prezzi.. ma questo è un orecchio da cui i grossi imprenditori sentono poco perché anche loro guardano al livello del loro accantonamento, e tagliano in conseguenza i numeri (di teste) che considerano superflui in attesa di svuotare i magazzini rimettendoci il meno possibile.

perché anche questo genera crisi: l'offerta che supera la domanda.


Per quello che mi hanno insegnato di economia l'offerta che supera la domanda dovrebbe generare deflazione (riduzione dei prezzi).
Purtroppo gli industrialotti e i commercianti, come dici giustamente tu, non ci stanno ad abbassare i prezzi per non assottigliare il loro margine di guadagno ergo è scontato che debbano tenersi la loro paccottiglia.

Non servono gli stipendi tedeschi, servirebbe il governo tedesco (e te lo dice uno che lavora per una multinazionale tedesca).

Ti faccio un solo esempio.
L'aumento indiscriminato dei tabacchi lavorati ha portato i monopoli italiani a perdere il 9% di vendite nei primi sei mesi dell'anno.
E' un vizio difficilmente sradicabile, forse anche a causa di quello che mettono nelle sigarette, però la gente ha tagliato anche li.
Alcuni si rivolgono al contrabbando, altri - come me - si fanno le sigarette da soli e io onestamente me le faccio con il tabacco della Merkel, a parità di quantità costa 4 euro e 30 in meno (110 gr) anche se gli stipendi tedeschi sono maggiori.

Onestamente non è che mi faccia le sigarette perchè non arrivo a fine mese ma semplicemente perchè con i mille euro annui che risparmio mi posso pagare il bollo, l'assicurazione e anche 1/3 della benzina che consumo.
Insomma, faccio le stesse cose di prima risparmiando, senza dover tagliare niente sempre che ci sia qualcosa da tagliare per uno che a parte bisogni primari modesti non ha (anche se il mio stipendio mi permetterebbe ben di più ma perchè regalare soldi quando un giorno potrebbero servire a me e alla mia famiglia visto che abbiamo già tutto quanto ci può servire al momento?).

Scusa l'esempio sopra ma era semplicemente per dimostrare come la politica del politico italiota sia più dannosa che utile, il limone si può spremere fino ad un certo punto.

Più che gli stipendi dei tedeschi, per alcune cose servirebbe la mentalità dei tedeschi e vedrai che questo paese andrebbe meglio.

Anche se concordo più con il nonno defunto di una mia amica che nonostante avesse vissuto la guerra ha sempre detto (ed è morto dieci anni fa' non oggi) che per sistemare realmente le cose in Italia ci sarebbe voluta un'altra guerra.
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Danielix
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MessaggioInviato: 04 Dic 2012 18:09    Oggetto: Rispondi citando

Sto seguendo la discussione, e non avrei mai immaginato di essere un giorno in così totale accordo con etabeta da sentirmi d'intervenire senza sostanzialmente nulla apportare, bensì solo per sperticarmi di quote e lodi per lui! (generalmente non sono molto d'accordo con etabeta Smile )

etabeta ha scritto:
Essere abbonati a sky non è indispensabile, uscire a cena neanche, andare al cinema nemmeno, le ferie meno che meno. Purtroppo lo spendi e spandi è finito con buona pace di chi, per arricchirsi, ha spacciato il modello liberal capitalistico come perfetto ed eterno.
[...]
I bisogni primari non sono soggettivi, vi dice niente la scala dei bisogni di Maslow?

A quanto pare non dice nulla a nessuno: tutti gli operai della raffineria di Milazzo che conosco (1400 euro al mese, moglie e figli da mantenere e casa in affitto) lamentano di non arrivare a fine mese, ma hanno il SUV, i figli con l'iPhone, e rate per i prossimi vent'anni... ok!


etabeta ha scritto:
Ci sono sempre stati i ricchi ricchi e quelli che per non sentirsi poveri, anzi per sentirsi borghesi, ricorrevano al credito al consumo -diabolica invenzione dei ricchi ricchi

Ecco, appunto! Rate per i prossimi vent'anni! Per "recitare una farsa" Smile


etabeta ha scritto:
esempio spicciolo: si rompe irrimediabilmente la lavastoviglie? (non la chiama "superfluo" al giorno d'oggi)

Kalandra ha scritto:
l'offerta "strepitosa" di una lavastoviglie a € 290, per questo mi è venuta in mente. la mia è anzianotta, sarebbe da sostituire

Roberto1960 ha scritto:
Tornando al tuo esempio spicciolo della lavastoviglie, c'è gente che non la compra non perché non se la può permettere o perché sia una spesa superflua, ma per la paura della crisi

Saremo "strambi" io ed etabeta, ma io, dopo il coltello elettrico, non riesco a immaginare elettrodomestico più futile e superfluo della lavastoviglie Shocked Di tutta la cerchia dei miei conoscenti/familiari non conosco una sola persona che ce l'abbia, povero o benestante che sia... Smile


Kalandra ha scritto:
e certo, basterebbe forse che avessimo gli stessi stipendi dei tedeschi

etabeta ha scritto:
Più che gli stipendi dei tedeschi, per alcune cose servirebbe la mentalità dei tedeschi

E questa te la quoto alla grande! cappello Non solo perché è splendida, ma perché sono pure felicemente sposato a una tedesca, ed è principalmente grazie a lei (che fa pure il pane in casa e non si sognerebbe mai di comprarlo neppure se fossimo milionari) che viviamo dignitosamente - con quattro figli, due cani e un'auto e una moto - con soli 1200-1500 euro al mese.
Ci divide solo la motivazione, ma è poca cosa:
etabeta ha scritto:
Onestamente non è che mi faccia le sigarette perchè non arrivo a fine mese ma semplicemente perchè con i mille euro annui che risparmio mi posso pagare il bollo, l'assicurazione e anche 1/3 della benzina che consumo.

Anche noi rolliamo a mano e, come te, non perché non arriviamo a fine mese, ma né come te per metter soldi da parte (per me i soldi servono per essere spesi, ma per i bisogni primari): semplicemente perché per permetterci "il superfluo" dovrei lavorare di più. Grazie al mio lavoro indipendente io posso lavorare un totale di pochissimi mesi l'anno, e se volessi potrei guadagnare il doppio, solo che tra "il superfluo" e il tempo da dedicare a noi due, a noi stessi, alla famiglia, al tempo libero, alle nostre passioni e al divertimento, entrambi preferiamo di gran lunga il secondo. Si fottano iPhone e lavastoviglie davanti alla possibilità di trascorrere il tempo a misura d'Uomo e con la propria famiglia! Wink



Kalandra ha scritto:
su "ski" son d'accordo ma cos'altro resta a chi è stato abituato a considerare indispensabile la televisione?

Smetterla di considerarla tale. Si può, si può... Smile
E considerare di fare ogni tanto una bella scampagnata in bicicletta con la propria famiglia, con i propri figli, mangiando a pranzo un panino con la mortadella a 4,60 al Kg... Wink
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{Giambattista}
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MessaggioInviato: 05 Dic 2012 09:52    Oggetto: Rispondi citando

Il sindaco di Villasor sa stimare cosa si pagherebbe in bolletta se non ci fossero gli impianti a energie rinnovabili? E perché non dice niente delle serre abbandonate che ci sono nell'agro del suo comune? E degli agricoltori e dei pastori ridotti alla fame? E il personale addetto alla costruzione e alla manutenzione dell'impianto ed alla coltivazione delle serre fotovoltaiche per vent'anni almeno da dove viene? dalla luna?
E lui perché non ne approfitta degli incentivi per installare i pannelli sui tetti della Casa comunale e delle scuole?
La smetta di piangersi addosso, sig. Sindaco e sappia cogliere le opportunità per la sua gente.
Glielo dico da sardo.
Giambattista Carta
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Kalandra
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MessaggioInviato: 05 Dic 2012 14:09    Oggetto: Rispondi citando

etabeta ha scritto:

[..]
Anche se concordo più con il nonno defunto di una mia amica che nonostante avesse vissuto la guerra ha sempre detto (ed è morto dieci anni fa' non oggi) che per sistemare realmente le cose in Italia ci sarebbe voluta un'altra guerra.
Rolling Eyes


Danielix ha scritto:

[..]
E considerare di fare ogni tanto una bella scampagnata in bicicletta con la propria famiglia, con i propri figli, mangiando a pranzo un panino con la mortadella a 4,60 al Kg... Wink


Laughing Laughing un po’ sorrido perché mi pare abbiate iniziato a fornire qualche apporto per rispondere a ben altra domanda posta più sopra.
e un po’ perché sapere di aver un ulteriore attento lettore dovrebbe ringalluzzire.. anche se pare “darti contro” quasi per “sostenere” la validità di un’opinione sull’altra, come se non fossero proprio le opinioni divergenti a essere il ”pane” di ogni discussione.

ma ha da essere per forza un’opinione a prevalere sull’altra oppure discuterle potrebbe anche sintetizzare una via diversa e nuova, un piccolo passo in là per entrambi (o più) gli opinionisti?

per esempio, Danielix, sulla tv sfondi una porta aperta.
Infatti non ce l’ho e ne faccio tranquillamente a meno ma viene considerata indispensabile quasi a “furor di popolo”, tant’è vero che anche in un pignoramento per debiti è prescritto lasciare almeno un apparecchio in loco.
con me la sfondi ma con tutti quelli che non saprebbero farne a meno, quelli che "gli fa compagnia"?
e inoltre mi fanno senso quei cartelli che trovi nei super per invogliare gli acquisti: “visto in TV!”, contrabbandato per sinonimo di “qualità”.
lo stesso con l’iphone.. aggeggio che più che altro ti ruba il tempo e più che “aprirti il mondo”, ti rinchiude in una sorta di “perenne connessione al mercato”. o non ti accade mai che ti sbatta addosso per strada uno tutto "infilato da un’altra parte”?

non così per la lavastoviglie che invece, quel pizzico di tempo in più, te lo regala. E ancor di più la lavatrice.
ché non son più i tempi in cui si lavava e si stendeva sull'aia, il bucato e anche era occasione di vicinanza.
e non fa differenza se poi quel tempo lo usi per sederti con gli altri, per leggere un libro o fare un dolce o per una scampagnata.. pensa te che ci si è “convertita” da tempo persino mia suocera, e dopo aver passato un’infinità di anni a dire “per due piatti cosa vuoi che sia!”
ho detto quella perché mi è venuta in mente ma avrei potuto fare tanti altri esempi di priorità individuali compresse dal timore di non farcela, dalla scelta fra comprarti un libro o le scarpe ai tuoi figli, per dire, perché entrambe le cose non sono superflue, anche se sopperiscono a due diversi bisogni.

mi fate poi l’esempio delle sigarette rollate in casa: eppure non è anche il fumo una priorità “basica” individuale?

gli “stipendi tedeschi” erano riferiti al potere d’acquisto dell’euro che ci ritroviamo e la cui conversione ci ha, al tempo, e quasi immediatamente, svalutato circa del 50%.
auspicare la “mentalità tedesca” invece – e soprattutto per tanti nostri politici - è quasi come voler trasformare in gladioli dei narcisi
parte di quella mentalità si è in effetti conservata nelle regioni che un tempo erano soggette all’Austria ma, dopo un secolo, ancora si scontra con la mentalità di quelle all’epoca soggette al regno d’Italia e prima ancora ai Borboni.
cosa che non significa che gli uni siano migliori o peggiori degli altri, ovvio, ma solo che trovare una sintesi è arduo mentre sono ancora intente a cercare di prevaricarsi a vicenda tradizioni e quant’altro.
e tanto che, guardando a questo esempio “casalingo”, ti viene da chiederti quanti secoli ancora ci vorranno per “fare gli europei”, o quale mentalità vincerà la battaglia in corso per il predominio, anche spegnendo le altre nella sua quadratura del cerchio.
attualmente è ammirata quella mentalità ma anche perché siamo nel bisogno e ci rendiamo conto che i nostri destini comuni sono per lo più in mano a parolai, alcuni anche arpagoni.

@ etabeta:

sulla regola base dell’economia: è così infatti, soprattutto per i prodotti della tecnologia man mano che si diffondono.
negli ultimi anni del secolo scorso – esempio spicciolo – raramente trovavi un cellulare a meno di mezzo milione di lire (circa, o anche più di una pensione minima all’epoca).
ora te lo “tiran dietro” – se ti accontenti delle funzioni tradizionali – a € 19,90 (meno di 40mila vecchie lire)! ne ho comprato uno a questo prezzo proprio un paio di settimane fa perché il mio ha improvvisamente esalato l’ultimo bip. Si tratta dell’ x2s della “onda” (non la nomino per farle pubblicità ma per indicare cosa ho trovato mentre invece mi aspettavo di spendere il doppio) marca mai sentita prima, al banco cellulari di un super. ha comunque tutte le funzioni solite, volendo anche wap, e persino l’auricolare nella scatola mentre per quelli “di marca” facilmente lo devi prendere a parte. E, in ogni caso, penso che questi ultimi non ne valgano la pena, perché mi sembra che abbiano tutti una sorta di “codice genetico” a determinarne la durata, proprio “in nome del consumo” e di una riparazione che ti costa quanto la sostituzione, altro meccanismo perverso per invogliarti a consumare.
spesa superflua? uhm, forse! Nel senso che trent’anni fa lo sarebbe stata ma ora..

Wink e, citando ancora ‘sta benedetta lavastoviglie, la mia (che va ancora benissimo anche se non sarà “tripla A“) poco prima del giro in euro costava circa un milione di vecchie lire o più.
(ora, a trecento euro, sembra quasi “regalata”, cosa dovuta proprio all’offerta più ampia rispetto alla richiesta)
ma di fronte a questi “cali fisiologici della tecnologia” ci sono purtroppo altri aumenti che lievitano e son proprio quelli dei bisogni primari più bassi, che son sempre quelli – mangiare, dormire, stare al caldo – più nutrire il cervello con cose più virtuali (non intendo il web ma conoscenza, emozioni).

tornando a un tempo neppure tanto lontano, comprare dei prodotti tecnologici significava che per non ricorrere al credito al consumo (d’accordo con te su questo, è una brutta trovata per invogliar la gente a comprare anche quello al di sopra delle sue possibilità che proprio allora ha avuto la sua esplosione) dovevi trovar il modo di risparmiare qualcosa mese per mese e per un bel po’ di tempo.
nel secolo scorso riuscire a “metter via” qualcosa ogni mese non era difficile come ora, anche con uno stipendio medio o più basso.
(in fondo è quello che comunque ti costringe a fare il credito al consumo però, se esageri nell’usufruirne, facilmente ti strangola. Quindi se sei un po’ “quadrato” ci pensi parecchio prima di farne uso) mentre un acquisto che programmi accantonando per sostituire qualcosa può anche venir rimandato di qualche mese di fronte a un imprevisto)

e lo stesso meccanismo degli elettrodomestici (“A” singola, doppia, tripla.. presto quadrupla, mi sa), che invoglia forse proprio perché ti promette anche un risparmio in bollette più che la riduzione dell'inquinamento, è anche per le auto (euro 0, 1, 2, etc., 5, presto sei) cosa che va anche bene se ti permette un risparmio di consumi e così via ma anche sostituzioni che non sono alla portata di tutti a breve termine e che anzi finiscono per favorire solo il risparmio di chi (sempre meno) può cambiare l’auto ogni due anni con un’altra nuova.
oppure, ingolosito dal risparmio in carburante e dalla possibilità di arrivare comodamente dove altri non possono, fa un debito.
o esibisce il suv, altro simbolo di status che da solo occupa due parcheggi, magari comprato di quinta mano.

ps: @ Danielix

d’accordissimo sul coltello elettrico, anche perché non ne ho mai maneggiato uno!
ma toglimi una curiosità: dove trovi la mortadella a quel prezzo?!
(qui, l’ho occhieggiata al super a 13,90 €, non ricordo se con o senza pistacchi, e nelle poche piccole salumerie sopravvissute immagino sia giocoforza più costosa per il solito discorso della quantità)


ps: @ etabeta

Wink il nonno aveva la vista lunga e sapeva di storia. perché la guerra nasce quasi sempre dalla fame e dai bisogni non soddisfatti per andare a prenderseli nell'orto del vicino.
(anche la Germania iniziò la seconda mondiale sotto la morsa dell'inflazione)
inoltre uccide più i giovani, rallentando lo scambio generazionale ed evitando così anche che insidino il potere dei più anziani, oltre a diminuire considerevolmente le "bocche da sfamare" da una parte e dall'altra.
ma se pensiamo alla guerra per risolvere un problema globale significa anche che la storia ci ha insegnato poco e, soprattutto, che la nostra tanto vantata civiltà è solo una patina rugginosa.
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Danielix
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MessaggioInviato: 05 Dic 2012 17:24    Oggetto: Rispondi citando

Kalandra ha scritto:
sapere di aver un ulteriore attento lettore dovrebbe ringalluzzire.. anche se pare “darti contro” quasi per “sostenere” la validità di un’opinione sull’altra

Mannò... Seguo sempre le discussioni generate dagli articoli di quel simpatico idealista utopico di Paolo De Gregorio, ma non intervengo poiché rispetto a lui ho la consapevolezza che il declino è ormai ineluttabile, e tutti questi scambi di opinioni mi paiono parole gettate al vento, per quanto interessanti.
No, nessun "dare contro", credimi, men che meno a te, che reputo una persona estremamente equilibrata Wink Come detto, ho sentito l'impulso d'intervenire solo per la gradevole sorpresa nel constatare d'aver qualcosa in comune con etabeta, e un po' per fargli sapere di non esser "solo contro tutti" in questa discussione, nulla di più...


Kalandra ha scritto:
un po’ sorrido perché mi pare abbiate iniziato a fornire qualche apporto per rispondere a ben altra domanda posta più sopra.

Sì, questo è vero, ma non era intenzionale Embarassed (e poi l'OT, quando interessante e costruttivo è sempre benvenuto! Smile )

Sulla Tv e sulla lavastoviglie non mi rivolgevo direttamente a te, ma molto più genericamente a chiunque leggesse/leggerà questa discussione Wink





Ps super OT:
Kalandra ha scritto:
ma toglimi una curiosità: dove trovi la mortadella a quel prezzo?!
(qui, l’ho occhieggiata al super a 13,90 €, non ricordo se con o senza pistacchi

13,90??! E cos'è lì dalle tue serenissime parti, un articolo di gioielleria?? Shocked
Qui in terra sicula al supermercato quando è in offerta oscilla tra i 3,60 e i 4,90, e quando non è in offerta non supera mai i 6 euro (e sempre rigorosamente con il pistacchio, non credo esista qui quella senza).
Il nostro supermercato privilegiato è "ovviamente" il Lidl, ma per la salumeria generalmente è la catena "Mercati Alimentari", dove in questo momento il prosciutto cotto Bechelli è a 4,90 al Kg e ne stiamo facendo abbuffata. Comunque, invece del panino con la mortadella avrei potuto benissimo suggerire anche una bella grigliata di salsiccia:

Wink
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MessaggioInviato: 06 Dic 2012 11:53    Oggetto: Rispondi citando

Danielix ha scritto:

Ps super OT:
13,90??! E cos'è lì dalle tue serenissime parti, un articolo di gioielleria??
Qui in terra sicula al supermercato quando è in offerta oscilla tra i 3,60 e i 4,90, e quando non è in offerta non supera mai i 6 euro [..]


Laughing già, pare che tale venga considerato, e non solo per questo alimento, soprattutto dopo gli aumenti - alle stelle - dovuti a quello dei carburanti.
certo, ci sono le offerte ma praticamente il costo "in offerta" attuale è suppergiù lo stesso che poco tempo fa era quello "normale".
su certe cose non li ho molto presenti perché non se ne fa tanto uso essendoci un solo "carnivoro" in famiglia, che detesta la mortadella e ama invece il prosciutto.
in ogni caso ho dato un'occhiata ai volantini della mia zona e in uno c'è proprio la "mortadella in offerta", a €. 8,90.
ma lo stesso è con altri generi simili, per esempio il prosciutto (il tipo "praga" che non è mai stato fra i più cari che dai circa 13 € dell'anno scorso è schizzato a 18) o i formaggi, dove posso avere più precisione, altrettanto schizzati verso l'alto.

ovviamente non conosco "mercati alimentari" perché qui in zona non c'è, ce ne sono altri simili ma so per esperienza che alla fine il risparmio è risibile perché comunque le offerte sono bilanciate da prezzi più alti che altrove per il resto e in fondo sai che le fanno per questo, magari anche "rimettendoci" su una rosa ristretta di prodotti ma guadagnando sul resto.
perché è è abbastanza chiaro che - a meno che tu non possa passare le giornate fra un super e l'altro alla ricerca di quel che conviene vanificando il risparmio in tempo e benzina - una volta lì fai anche il resto della tua spesa. e su questo puntano.

questo ti indica varie cose, non ultime la fidelizzazione e che con gli sconti pilotano le nostre scelte alimentari, irregimentandoci ben oltre i nostri gusti.
in più c'è, osservazione che deriva dai volantini che ho guardato online, che anche le grosse catene presenti da un capo all'altro della penisola pare abbiano un "listino offerte" diverso da zona a zona, certamenet studiato in base alla maggioranza dei consumi, contribuendo a renderci diseguali anche nel potere d'acquisto di uno stipendio simile.
tanto per esempio, questo è in terra sicula: prosciutto di marca a €. 10,90 (è a pag. 3)
mentre questo è dalle mie parti per lo stesso prodotto, sempre di marca anche se differente, 17,90.
(naturalmente i costi finali dipendono anche dalla quantità ordinata, dallo sconto ottenuto all'origine e dai costi di trasporto, dalla concorrenza, dalla voglia di rendersi appetibili per quel dato mercato.. però la differenza c'è)

in ultimo, a differenza di altri, non considero "OT" questa nostra "deriva", trovo invece che sia piuttosto un ampliare l'argomento perché i punti di contatto ci sono fra questa crisi globale del mondo capitalistico che ci considera meri consumatori a suo mantenimento (e di cui la "gente comune" non vede comunque i frutti se non attraverso posti di lavoro che le permettano di sopravvivere) mentre li fa ricadere sulle nostre vite.

giusto ieri leggevo che "nonostante la crisi le entrate fiscali, in rapporto a un anno fa, sono aumentate di dodici miliardi e rotti". ah sì, non lo metto in dubbio! probabilmente anche di più!
ma come e con che ricadute sulla gente?!
o questo non ha gran parte - causa - anche nella contrazione dei consumi?!

Danielix ha scritto:

[..]
No, nessun "dare contro", credimi, men che meno a te, che reputo una persona estremamente equilibrata Come detto, ho sentito l'impulso d'intervenire solo per la gradevole sorpresa nel constatare d'aver qualcosa in comune con etabeta, e un po' per fargli sapere di non esser "solo contro tutti" in questa discussione, nulla di più...


Laughing Laughing prendo per buona la tua buona fede, per altro abbastanza comune in questo mondo.
(ma l'impulso è stato per una battuta al vetriolo)

sul resto:

Danielix ha scritto:
Seguo sempre le discussioni generate dagli articoli di quel simpatico idealista utopico di Paolo De Gregorio, ma non intervengo poiché rispetto a lui ho la consapevolezza che il declino è ormai ineluttabile, e tutti questi scambi di opinioni mi paiono parole gettate al vento, per quanto interessanti.


anche questo è normale.
anche perché è difficile arrivare a una soluzione attraverso parole dette - e per quanto possano essere motivate - ma che restano davvero "al vento". e, anche se questo le raccogliesse, difficilmente riuscirebbe a infilarle, ascoltate, nei boudoir del potere.

Danielix ha scritto:

Sulla Tv e sulla lavastoviglie non mi rivolgevo direttamente a te, ma molto più genericamente a chiunque leggesse/leggerà questa discussione


Smile ovviamente, che poi sian viste da uno o da un milione, si fa un discorso generale.
o comunque come tale sarebbe bene sia farlo che percepirlo.
Wink ché è anche questo che si scontra spesso con singole sensazioni e atteggiamenti.
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MessaggioInviato: 08 Dic 2012 15:17    Oggetto: Rispondi

Kalandra ha scritto:
osservazione che deriva dai volantini che ho guardato online, che anche le grosse catene presenti da un capo all'altro della penisola pare abbiano un "listino offerte" diverso da zona a zona, certamenet studiato in base alla maggioranza dei consumi, contribuendo a renderci diseguali anche nel potere d'acquisto di uno stipendio simile.
tanto per esempio, questo è in terra sicula: prosciutto di marca a €. 10,90 (è a pag. 3)
mentre questo è dalle mie parti per lo stesso prodotto, sempre di marca anche se differente, 17,90.

per chi gira un po' l'Italia per lavoro o perchè ha amici, è immediato vedere come variano i prezzi tra nord/centro/sud fin dal costo della colazione al bar (caffè o cappuccino, brioche, ecc...)

per quanto poi alla sostanziosa e interessante discussione, creto che tutto ciò che non è primario per sopravvivere è tecnicamente superfluo.
E non ci sarebbe nulla di male a spendere nel tecnicamente superfluo se -come per tutte le cose- ci fosse buon senso.
Il problema si crea, si sviluppa e porta a una società all'affondo quando da una parte mediamente il superfluo diviene preponderante (e il credito al consumo per permettersi il superfluo è l'apice) e dall'altra politiche insensate e italico pensare contribuiscono pesantemente...
Perchè per avere una certa politica, una certa impresa, una certa società occorre avere un certo pensare, un certo popolo...
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