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Deaglio: gli hacker di Tavaroli sabotarono le elezioni del 2
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Zeus News
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MessaggioInviato: 19 Mag 2007 09:55    Oggetto: Deaglio: gli hacker di Tavaroli sabotarono le elezioni del 2 Rispondi citando

Commenti all'articolo Deaglio: gli hacker di Tavaroli sabotarono le elezioni del 2006
Il direttore di Diario torna sullo scandalo dei presunti brogli elettorali del 2006 in un nuovo film documentario: gli hacker sarebbero penetrati nel computer del Viminale.
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Gateo
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MessaggioInviato: 19 Mag 2007 10:53    Oggetto: Allora e' de coccio Rispondi citando

Evidentemente non gli e' bastato essere indagato gia' la prima volta per " diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico".
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merlin
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Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 19 Mag 2007 10:55    Oggetto: Brogli presunti Rispondi citando

Mah, forse prima di ripetere illazioni sui possibili mandanti, sarebbe meglio aspettare il risultato di una della tante inchieste della Magistratura.
Anche perché la presunzione di innocenza degli inquisiti dovrebbe essere un precetto costituzionale oltre che una scelta deontologica di chi si occupa di notizie.
Quanto al resto, no problem; tanto presto si andrà a rivotare... Sad
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{Omar}
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MessaggioInviato: 19 Mag 2007 15:33    Oggetto: Rispondi citando

I T. di Geova NON SI RECANO alle urne e se nel caso si recassero oltre alla scheda bianca c'è anche la nulla per non esprimere una preferenza. Oltre al fatto che i T. di Geova aventi diritto di voto non superano certo i 200.000 visto che sono 235.000 inclusi i minorenni battezzati. Forse è più azzeccato dire che sono 150.000 i votanti potenziali. Quindi Deaglio qui prende un granchio che più granchio non si può e dimostra quanto poco e male si conoscono i t. di Geova. Meditate presunti tuttologi...
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 20 Mag 2007 14:56    Oggetto: Sì, ma però... di che cosa stiamo veramente parlando? Rispondi citando

Qualcuno ha da dire qualcosa in difesa del possibile broglio denunciato più dalla parte perdente che dalla vincente o la verità di tutto quello che succede in questo paese è patrimonio solo di una parte quale che sia? Se c'è qualcuno disposto a farlo lo faccia così pareggiamo i conti ma ci vorranno almeno un numero adeguato di opinioni per compensare le altre.
E così facciamo pari e patta.

Ho notato che l'aumento della disponibilità di informazioni e la facilità con la quale ciascuno di noi può entrare in possesso dei dettagli più minuti non ha scalfito minimamente l'ingenuità voluta od inconsapevole del popolo italico. Tutto quello che continuo a vedere è una sorta di dibattito da bar sport con schieramenti obbligatori pro o contro qualcosa.
E mentre la gente discute del sesso degli angeli c'è chi fa e disfa cose di cui nessuno sospetta nemmeno l'esistenza.

E' richiesto solo un po' di senso critico in più ma ci hanno abituati talmente bene a pensare per poli che non vedo, per ora, una vera possibilità di un cambiamento integrale di tutta questa società malata di autocorruzione, perbenismo, integralismo e ubriaca delle proprie idee preferite.
Ma non fu l'idea preferita dei popoli dell'America del sud a salvarli dall'invasione spagnola (che a quel tempo, per i popoli delle americhe erano degli emeriti enigmi, fantasmi che questi popoli cercarono di interpretare con i loro metri personali. E quando gli spagnoli si affacciarono sull'abisso della loro ambizione, fu troppo tardi per entrambi: i popoli delle americhe meridionali persero, se così si può dire, la loro sanguinaria innocenza, gli europei finti-cattolici persero, semma volessimo ricordarlo, un appuntamento con la storia che nessuno ha ancora del tutto compreso nella sua infinita tragicità).

Nel nostro piccolo stiamo facendo lo stesso, i segnali sono minori anche perché è minore la grandezza della nostra civiltà e minore è la nostra capacità creativa di fronte a ciò che sta per avvenire. Il collasso di un sistema che non vuole morire e lo sta facendo nel modo peggiore, consegnando se stesso alle regole predatorie del passato.

Questa amabile discussione su di un argomento all'apparenza esclusivamente partigiano (hanno vinto questi, no, hanno vinto quelli) dovrebbe farci riflettere che, a perdere, siamo tutti quanti, anche e soprattutto noi che siamo i destinatari delle scelte che gli uomini che stanno seduti o che camminano nei luoghi del potere hanno fatto alle nostre spalle.

Ma voi fate come vi pare, continuate a discutere sui minimi sistemi, sui numeri e sulle opinioni vostre preferite.
Poi provate a trovarvi in un momento qualsiasi di necessità, anche banale, come ad esempio a dover aprire una scatola di fagioli senza avere un'apriscatole a portata di mano e provate ad aprirlo con le vostre opinioni preferite.
Se vi riesce avrete un futuro assicurato.
Se non vi riesce, non avrete un futuro.

Riflettete bene su quest'ultima frase che ho detto.

Silent Runner
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{lupopz}
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MessaggioInviato: 20 Mag 2007 17:25    Oggetto: abuso della credulità popolare Rispondi citando

torna il pagliaccio con le sue pagliacciate

si dà il caso però che siano anche reato
mi chiedo che aspettano a sbatterlo dentro
forse fa comodo a qualcuno che continui a spararle grosse e a farci pure i soldi?
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 20 Mag 2007 17:45    Oggetto: abuso della voglia di sbattere tutti dentro Rispondi citando

{lupopz} ha scritto:
torna il pagliaccio con le sue pagliacciate

si dà il caso però che siano anche reato
mi chiedo che aspettano a sbatterlo dentro
forse fa comodo a qualcuno che continui a spararle grosse e a farci pure i soldi?
Ecco uno che ha appena finito di leggere il commento precedente al suo.
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mda
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MessaggioInviato: 20 Mag 2007 22:16    Oggetto: Re: abuso della credulità popolare Rispondi citando

{lupopz} ha scritto:
torna il pagliaccio con le sue pagliacciate

si dà il caso però che siano anche reato
mi chiedo che aspettano a sbatterlo dentro
forse fa comodo a qualcuno che continui a spararle grosse e a farci pure i soldi?


Per il semplice motivo che NON è reato divulgare sospetti, suffragati dalle prove di tali sospetti.

Dare del Pagliaccio invece è reato !

Vista la tua competenza ..... Embarassed

Ciao
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{Jerry}
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MessaggioInviato: 21 Mag 2007 15:59    Oggetto: Mah Rispondi citando

Ma il sig. Enrico Deaglio non si è posto questa domanda... Se i tecnici della telecom non arrivano a capire neanche come si installa un modem-router adsl com'è possibile che facciano gli Hacker? AHAHAH... Io spero per noi italiani che tutto questo non sia vero anche se Berlusconi, è inutile fare i finti tonti, è sicuramente l'uomo più potente d'Italia...
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FreeSpirit
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MessaggioInviato: 22 Mag 2007 17:39    Oggetto: Re: abuso della credulità popolare Rispondi citando

mda ha scritto:
...Per il semplice motivo che NON è reato divulgare sospetti, suffragati dalle prove di tali sospetti...


Ma divulgare "notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico" (come già ricordato da Gateo per la vicenda di Deaglio) è reato...
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MessaggioInviato: 22 Mag 2007 17:56    Oggetto: Rispondi citando

Sempre che siano veramente false e tendenziose, e per questo ci vuole un processo che lo stabilisca: se decidiamo noi che lo sono solo perché non ci piaccino, il reato in questione non è garantito che sia un reato.
Del resto non possiamo nemmeno prefentivamente chiudere la bocca alla circolazione delel idee solo perché "potrebbero" essere sbagliate.
Minority Report ve lo ricordate?
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MessaggioInviato: 22 Mag 2007 18:15    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Sempre che siano veramente false e tendenziose, e per questo ci vuole un processo che lo stabilisca: se decidiamo noi che lo sono solo perché non ci piaccino, il reato in questione non è garantito che sia un reato.
Del resto non possiamo nemmeno prefentivamente chiudere la bocca alla circolazione delel idee solo perché "potrebbero" essere sbagliate.
Minority Report ve lo ricordate?


Giusto! Ognuno è libero di dire/pensare/diffamare tutto e tutti... siamo (più o meno) in un paese in cui la libertà di pensiero e di parola è garantita a (quasi) tutti.

Poi spetta alla magistratura giudicare se ci sia o meno reato.
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MessaggioInviato: 23 Mag 2007 08:30    Oggetto: Rispondi citando

FreeSpirit ha scritto:
Silent Runner ha scritto:
Sempre che siano veramente false e tendenziose, e per questo ci vuole un processo che lo stabilisca: se decidiamo noi che lo sono solo perché non ci piaccino, il reato in questione non è garantito che sia un reato.
Del resto non possiamo nemmeno prefentivamente chiudere la bocca alla circolazione delel idee solo perché "potrebbero" essere sbagliate.
Minority Report ve lo ricordate?


Giusto! Ognuno è libero di dire/pensare/diffamare tutto e tutti... siamo (più o meno) in un paese in cui la libertà di pensiero e di parola è garantita a (quasi) tutti.

Poi spetta alla magistratura giudicare se ci sia o meno reato.

Sì, e ciascuno è libero di interpretare come vuole il pensiero e le parole altrui.
Caro FreeSpirit, fra la mia affermazione e la tua c'è una certa differenza. Se avessi detto quanto hai affermato avresti ragione a fare una affermazione come la tua. Purtroppo ho solo ribadito due cose fondamentali in una democrazia che si rispetti: il diritto di tutti ad esprimere opinioni e il diritto di tutti di non vedersi tappare la bocca da chi non la pensa allo stesso modo.
Certamente, la diffamazione e la calunnia sono deprecabili moralmente e punibili dalla legge e un confine netto fra opinione e diffamazione può alle volte apparire vago.
Purtroppo, la formazione delle opinioni correnti deve necessariamente appoggiarsi alle informazioni che riceviamo e tanto più saranno potenti gli uomini e grandi gli interessi, tanto più saranno confuse o manipolate le informazioni.

Non possiamo dunque liquidare il tutto con due battute, anche perché, costumanza e cultura italica spingono gli individui a scegliersi una squadra di calcio, una parrocchia politica o ideologica e da lì pretendono di giudicare l'universo mondo attraverso le lenti del preconcetto.
Deaglio o chiunque la pensi in un certo modo, tenderà ad analizzare alcuni fatti o personalità e così faranno altri con visioni differenti ma non credo che nessuno di costoro perderebbe del tempo a indagare su quello che avviene nella vita di individui insignificanti sul piano politico o imprenditoriale. L'effetto che ne deriva, in questa situazione superpolarizzata, è di contrapposizione a prescindere alimentata dai poteri forti o invisibili (sebbene niente è invisibile per chi vuole vedere).

Per semplificare, se io fossi un elettore di sinistra mi inquieterei per i possibili errori degli uomini che appartengono alla classe dirigente che dovrebbe rappresentarmi e lo stesso mi inquieterei se fossi un elettore di destra o di centro.
Quello che sempre più è evidente è la totale perdita di senso critico da parte delle persone: ci si schiera a priori e tutto quello che fa la nostra parte è giusto e benedetto dalla santità: gli altri sono tutti cattivi.
Dico una banalità ma alle volte è necessario ricordarselo prima di partire a razzo. Tutta questa acredine contro quelli che cercano di fare chiarezza denunciando (i giornalisti embedded sono sempre più numerosi e chi cerca di fare ilsuo mestiere, cioè porre domande e cercare risposte è visto con maggiore sospetto se non addirittura fastidio) è un segno dei tempi, forse ancor meglio uno Zeit Geist, uno spirito dei tempi che ci rende, quello sì, veramente meno liberi.

Lupopz, scrivendo "torna il pagliaccio con le sue pagliacciate" ha espresso un'opinione. Qualcuno la condividerà sensendosi vicino all'opinionista che l'ha espressa, qualcun altro la troverà vergognosa o delirante, qualcun altro ancora, cercerà invece di leggere attentamente il pensiero di Deaglio e di farsi, se possibile, unidea di che cosa diavolo Mr. Deaglio sta dicendo.
Qui invece si parte subito con le crociate, e a farsi fregare, alle crociate, erano i poveri contandini mandati in armi, senza sapere perchè e per cosa veramente andavano a morire, al seguito dei Signori che intraprendevano quei viaggi per ragioni che niente avevano a che fare con il Cristo di cui si fregiavano.

Il rischio, (l'opportunità) di farsi del male non è meno remota in questo caso: Chi si lancia in difesa o in offesa cieca, contro o per qualcuno ch enemmeno conosce se non per aver sentito dire qualcosa, può veramente rischiare di diventare come quei disgraziati mandati a infrangersi in una crociata per la quale non erano nemmeno nati, per dei Signori autoproclamatisi Signori di tutto, dell e terre, delle religioni, degli uomini e delle donne.
LItalia, terra di conquiste e di pacifici abitanti (i villanoviani erano già abbastanza evoluti prima che il Rubicone diventasse oggetto di contesa e successivamente mito), ha dovuto subire e forse, per indole pigra e facile alla sudditanza, ha imparato presto a diventare quel che è: una accozzaglia di nazioni partigiane, pronte a tirarsi campanili sul cranio pur di difendere il proprio orticello ma prontissima ad inchinarsi di fronte all'impero e all'imperio di chicchessia, purché si presentasse in vesti eleganti.

Siamo così, pronti a salire sul carro del vincitore, così come siamo pronti a impiccarlo a testa all'ingiù in una piazza con il nome di un pappagallo.
Amiamo i potenti e segretamente li disprezziamo perché in loro vediamo noi stessi e le nostre debolezze. Ci piace metterli sugli altari così come ci piace buttarli giù. Quando è il momento.
E fintanto che costoro incarnano ciò che vorremmo essere li difenderemmo anche di fronte al giudizio di Dio, pronti a dar via tutto quello che abbiamo, perfino la libertà di pensiero, pur di ingraziarceli. Abbiamo sostituito i santi con i politici e gli uomini di potere.
Siamo rimasti quel che eravamo diventati, un po' alla volta, dopo la caduta dell'impero romano d'occidente.
Non siamo mica tanto brava gente. La rima è casuale.
Spocchiosi, invidiosi, corrotti e corruttori, siamo persino capaci della vertigine dell'autocorruzione.

Ma non serve essere pessimisti ed autoflagellarsi, così come non serve semplificare le cose come ho letto in alcuni commenti, peraltro assolutamente legittimi.
Io credo che la ragione sia a disposizione di tutti quelli che vogliono usarla.
Diffido perciò delle mie stesse opinioni quando queste saltano fuori senza una necessaria riflessione che le sostenga.
E' una forma di igiene che dovremmo praticare più o meno sempre, ma è più comodo non lavarsi i denti anche se poi dovremo andare dal dentista per farci riparare i danni.
Che cosa facciamo in realtà? In questo Meraviglioso paese siamo liberi di farci del male da soli e lo facciamo pure con convinzione.
E' buffo? Tragico? Vedete voi, la mia opinione in proposito è irrilevante.

Se quanto ho scritto o pensato avrà irritato qualcuno sarà già un buon risultato: quello che temo (non per me che sono un'entità astratta) ma per le generazioni che verranno dopo di me (e cioè la maggior parte di voi) è che venga gettata via un'opportunità splendida di tornare a riflettere con la propria testa, anche se alle volte fa un po' male o è terribilmente scomodo.
L'alternativa, forse più rassicurante, è quella di starsene in gruppo, a urlare tutti insieme le stesse idee precotte ma griffate, e finire come i lemming, tutti insieme, ad affogare nello stesso destino.

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Gateo
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MessaggioInviato: 23 Mag 2007 09:13    Oggetto: ....pappagallo?!??! Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Siamo così, pronti a salire sul carro del vincitore, così come siamo pronti a impiccarlo a testa all'ingiù in una piazza con il nome di un pappagallo.
Stavo leggendo con attenzione il tuo post, ma niente, quando sono arrivato qui son scoppiato a ridere ed ho dimenticato tutto!
Ci riprovo piu' tardi.
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alessandro.polo
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MessaggioInviato: 23 Mag 2007 20:29    Oggetto: Rispondi citando

ma sempre co stì' poveri hacker (esperti informatici), cosa hanno fatto di male?
sono i cracker (pirati informatici) a fare danni!
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 24 Mag 2007 13:50    Oggetto: Rispondi citando

alessandro.polo ha scritto:
ma sempre co stì' poveri hacker (esperti informatici), cosa hanno fatto di male?
sono i cracker (pirati informatici) a fare danni!

Giusto, e alle volte anche gli utenti che mangiano i crackers sbriciolando sullla tastiera.
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{Antonio.}
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MessaggioInviato: 07 Set 2013 11:03    Oggetto: Rispondi

Deaglio dovrebbe spiegare come mai nel 2008 e nel 2013 le schede bianche sono rimaste basse anche se il centrodestra era fuori dal ministero,ma non lo fa.
Se la sua tesi è esatta la quantità fisiologica di schede bianche dovrebbe essere di un milione e mezzo.
Nel 2006 trova strano che siano state solo 440000.
Però nel 2008 e nel 2013 col CDX fuori dal ministero
le schede bianche sono rimaste basse,solo 485000 nel 2008 e solo 395000 nel 2013.
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