Posso anche accettare il divieto di pubblicare una recensione negativa se è richiesto dal contratto (anche se ciò non mi rassicura molto sulla professionalità di chi lo propone), ma la motivazione "Per assicurare un feedback pubblico giusto e onesto" è proprio una presa per i fondelli : dove sono la giustizia e l'onestà se non si può esprimere la verità, anche se scomoda?
Registrato: 02/01/11 23:54 Messaggi: 674 Residenza: Paese dei Balocchi
Inviato: 01 Dic 2013 22:47 Oggetto:
Come diceva Oronzo Marginati: "... quando senti parlare di onestà, tappati il naso e vieni via!"
Il che per altro sembra solo una norma dettata dal più elementare buon senso, visto che sono proprio i banditi quelli che sempre premettono la propria onestà..
Posso anche accettare il divieto di pubblicare una recensione negativa se è richiesto dal contratto (anche se ciò non mi rassicura molto sulla professionalità di chi lo propone), ma la motivazione "Per assicurare un feedback pubblico giusto e onesto" è proprio una presa per i fondelli : dove sono la giustizia e l'onestà se non si può esprimere la verità, anche se scomoda?
Dissento.
A mio modestissimo vedere, chi ha concepito quella clausola, per il solo fatto di averla concepita, andrebbe sanzionato in modo adeguato a fargli rimpiangere sul serio di averla pensata.
Ma tale clausola non è un tantinello vessatoria nel confronti dell'utente (impedisce un legittimo diritto di espressione e di cronaca, di riferire fatti che sono avvenuti)? Ora non so in che stato sia avvenuto il fatto e che leggi ci siano in esso a riguardo alla clausole vessatorie. E concordo con Zievatron, si dovrebbe semmai sanzionare chi idea simili clausole (che solo per il fatto di esistere mettono a rischio e intimidiscono gli utenti; indipendentemente da cosa succeda poi), ma questo mi pare che purtroppo non sia previsto
... Kleargear chiede il risarcimento alla signora per aver pubblicato la recensione negativa e la signora dovrebbe chiedere a sua volta un risarcimento al sito per le recensioni, per aver rifiutato di rimuovere la recensione. Un bravo avvocato ti rigira la frittata come vuole.
In Italia, ci sono le associazioni per i consumatori, il consulto è gratuito, e per procedere è sufficiente pagare l' iscrizione annuale, non si paga niente di più, hanno solo una percentuale nel caso si abbia un risarcimento danni, il 10%.
Per il resto, ci hanno marciato...hanno inserito appositamente una clausola assurda, in un contratto che sapevano non avrebbe letto nessun cliente.
Oltre al danno pure la beffa...bastardi!!
Registrato: 28/06/05 11:26 Messaggi: 2111 Residenza: Provincia di Torino
Inviato: 03 Dic 2013 04:03 Oggetto:
In Italia sarebbe una clausola vessatorìa e pertanto invalida, ma questi sono amerikani, quelli che scrivono nelle istruzioni per l'uso "questo costume da Batman non consente realmente di volare" altrimenti l'imbecille che ci prova e si sfrancica poi gli fa causa e la vince...
Sicuramente la giustizia americana è molto veloce.
Presumo che termini di opposizione esistano.
Ma esistono anche termini per notificare la merce non arriva.
Inoltre, se ha accettato la clausola, non sarebbe lo stesso canale ad occuparsene.
Contorsionismi legali.
Prima un tribunale deve dimostrare che la clausola è vessatoria.
Poi si deve vedere se, DOPO, esiste una retroattività che permetta di annullare la multa.
Ergo ? Meglio leggere le condizioni di vendita, prima di un acquisto.
Se tutti lo facessero, l'azienda interessata potrebbe rivedere la sua politica sull'argomento.
La vera sanzione per un'azienda commerciale è quella di non comprare.
E siccome l'argomento è ricorrente, rimane sempre valida la buona norma di poter provare quello che si scrive.
Registrato: 28/06/05 11:26 Messaggi: 2111 Residenza: Provincia di Torino
Inviato: 03 Dic 2013 12:06 Oggetto:
AldoWeb ha scritto:
Prima un tribunale deve dimostrare che la clausola è vessatoria.
Poi si deve vedere se, DOPO, esiste una retroattività che permetta di annullare la multa.
Una clausola che recita "non puoi lamentarti se non ricevi il prodotto", in qualsiasi forma sia espressa, è vessatoria senza il minimo dubbio, per la nostra legge, e rende invalido il contratto, che quindi non è mai esistito e non ha senso parlare di retroattività.
Negli USA in non so quale stato è illegale andare in giro con un gelato al pomeriggio, quindi mi aspetto di tutto.
Registrato: 12/09/12 02:58 Messaggi: 96 Residenza: Milano
Inviato: 03 Dic 2013 12:12 Oggetto:
In qualsiasi sistema giuridico degno di questo nome una clausola come quella inserita dal venditore sarebbe nulla de facto.
E visto che il diritto anglosassone si basa molto sui precedenti, se alla signora venisse dato torto inizieremmo a vederne delle belle. A quel punto tutti i venditori si affretterebbero ad inserire la medesima clausola.
Da due anni nelle città chi mangia in strada è un mezzo delinquente. Il divieto esiste a Roma, Firenze, Trapani e in molte città. Qualche mese fa a Gallarate, un 28enne del posto passeggiava in centro con una birra in mano è stato fermato dalla polizia locale che gli ha contestato «il porto abusivo» di bottiglia di birra. E’ finita con 500 euro di multa. A Lucca e Capriate (Bg) il problema non è solo quello di mangiare ma anche di aprire negozi di kebab nel centro storico.
Ok, quella è la clausola (a prescindere che sia legale o meno) di un contratto. Ma dal momento che non ho ricevuto nulla, quel contratto non è più valido, giusto?
Registrato: 05/12/10 21:32 Messaggi: 14238 Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia
Inviato: 03 Dic 2013 20:35 Oggetto:
@ gomez
Veramente è in Alabama che non si può tenere un gelato nella tasca posteriore dei pantaloni... vedi link assieme ad altre genialate.
In quanto a Klearger, penso che non avrà, in ogni caso, una pubblicità molto positiva da questo evento...
Oo per esempio avrei anche potuto acquistare senza soffermarmi a leggere la clausola come ha fatto la signora, ma, ora che so che questa clausola esiste senza nemmeno essermi dovuto leggere tutto il contratto di acquisto, non acquisterò mai nulla da loro e con ogni probabilità altri faranno il mio stesso ragionamento.
Registrato: 28/06/05 11:26 Messaggi: 2111 Residenza: Provincia di Torino
Inviato: 04 Dic 2013 02:17 Oggetto:
Gladiator ha scritto:
Veramente è in Alabama che non si può tenere un gelato nella tasca posteriore dei pantaloni... vedi link assieme ad altre genialate.
Quindi ricordavo bene, era una amerikanata.
Dei divieti italiani sapevo, e li ritengo sacrosanti, per una persona che mangia senza sporcare ed usa il cestino ce ne sono cento che bivaccano sui monumenti lordandoli e abbandonandoci di tutto, quando magari ci sono cestini a dieci metri e panchine a cento.
Quella del divieto del gelato nella tasca posteriore dei pantaloni sarei proprio curioso di sapere chi l'ha pensata e soprattutto come ha fatto a pensarla.
Vabbhè, ma c'è un limite a tutto.
In Italia, dove non c'è il divieto, non ho mai saputo di nessuno che sia andato a passeggio con un gelato nella tasca posteriore dei pantaloni. Possibile che in Alabama lo facessero?
E se non c'è nessuno che lo fa, come fai a pensare di vietarlo?
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