Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo Popcorn Time, lo streaming via torrent
Permette di vedere anche i film più recenti, in alta definizione e coi sottotitoli.


 
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[colemar]

Rischiosetto.

1. Siamo sicuri che non è una trappola? Un programma così invitante, semplice da usare, e pure gratis (nemmeno la pubblicità)...

2. Se dovessi essere indagato e sul PC mi trovano Popcorn Time, come faccio a dire che mi serviva per scaricare file legali? È talmente orientato ai film piratati che costituisce un indizio molto pesante.

[Gummy Bear]

Puoi sempre dire che l'hai adoperato a tua insaputa...

[Zievatron]

Interessante, solo che i film sono tutti in inglese!
Io li voglio vedere (ascoltare) in italiano!!!

[{Shiba}]

@colemar
1. È open source, puoi guardare il codice.
2. Lo installi nella tua Home e la tieni cifrata, così non trovano un bel niente.

[spacexplorer]

Io lo trovo interessante per ben altre ragioni, del tutto legali: negli ultimi
anni la quantità di banda usata dagli utenti finali ed in generale la quantità
di roba che si passa via internet è cresciuta esponenzialmente. In un prossimo
futuro NON SARÀ PIÙ SOSTENIBILE il classico modello client-server per un
mucchio di applicazioni.

Prendete YouTube/DailyMotion/Vimeo sino a NetFlix, quanti link 100Gb/sec e
quanti server devono tener su per servire i loro utenti? Quante risorse
dovranno avere domani per soppiantare del tutto la TV broadcast tradizionale
e fornire video a risoluzioni sempre maggiori? Voglio dire se un film ieri
pesava 350-400Mb (flash video a qualità passabile) oggi pesa 700-800Mb o se
si va verso il FullHD anche qualche Gb, domani? IPv6 multicast è una buona
risposta, fa risparmiare server ma richiede sempre un bel po' di banda per
chi fornisce il servizio.

"Distribuire" i dati tra gli utenti di un servizio usando i propri datacenter
come "cache" o "seed" utili per una fase di "bootstrap" e di backup è ad oggi
l'unica via secondo me sostenibile. Bitorrent per chi l'avesse scordato è nato
per scaricare più in fretta le iso delle distribuzioni GNU/Linux alleggerendo
i server ufficiali che magari erano/sono gestiti su base volontaria senza una
o più aziende alle spalle. PopcornTime è nato con uno scopo forse meno legale
ma risponde allo stesso problema. In generale internet dovrà evolvere sempre
più verso architetture decentralizzate/degerarchizzate non solo per soddisfare
la pirateria ma per quasi tutti i servizi esistenti ed ogni passo verso questa
evoluzione è positivo.

[colemar]

Già sparito?
Cioè, le major hanno fatto "BUH!" e quelli se la sono fatta sotto?
Ma dovevano ben saperlo che occorrono c0gl1on1 di acciaio!

[Zievatron]

Anche i prestidigitatori fanno sparire le cose.
Ma mica è proprio vero.

Una tecnologia così promettente non può sparire veramente.

[spacexplorer]

Il codice è opensource, uno dei vantaggi rispetto al software chiuso è che
se anche il team di sviluppo originale cambia idea altri possono partire
da dove questi si sono fermati. Nella fattispecie il codice è qui:
link Andrei Alin di
Webupd8 ha anche pubblicato un articolo ed uno script di compilazione
(by MrVaykadji) Ubuntu-centrico molto rozzo ma efficacie per chi vuol far
tutto in automatico.

Il codice aperto e le licenze opensource sono la miglior garanzia di poter
accedere/usare un software nel tempo.

PopcornTime non è realmente distribuito nel senso che per cercare si basa
sulle API pubbliche di un sito di streaming tra i tanti, usa Bittorrent solo per
risparmiare banda, ma il servizio c'è e con i suoi utenti anche la banda.
Anche questo insegna quanto il modello client-server sia si comodo ma da
superare più che si può.