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La solitudine dei manager tra internet e telefono
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Zeus News
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MessaggioInviato: 28 Apr 2014 09:30    Oggetto: La solitudine dei manager tra internet e telefono Rispondi citando

Leggi l'articolo La solitudine dei manager tra internet e telefono
4 milioni di italiani malati di solitudine, la maggior parte a Milano.


 

 

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{gabriella}
Ospite





MessaggioInviato: 28 Apr 2014 11:50    Oggetto: Rispondi citando

sono perfettamente d'accordo con quanto esplicitato da Formisano ma.. vogliamo dircela tutta? i manager approfittano di questi strumenti tecnologici per evitare, volutamente, d'incontrare il dipendente vis-à-vis!
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Maary79
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MessaggioInviato: 28 Apr 2014 11:54    Oggetto: Rispondi citando

Che si ammalino pure di solitudine, in fin dei conti c'è chi sta molto peggio di un maneger, ad esempio chi viene licenziato dal maneger di turno, perchè questo deve delocalizzare, per far guadagnare di più l'azienda, che magari è anche sua...vedi (in)prenditori.
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giovanni56
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 28 Apr 2014 12:25    Oggetto: Rispondi citando

cfr:"questo si somma un sentimento di ostilità e diffidenza da parte dei collaboratori nei suoi confronti, come se fosse una sorta di nemico più che un alleato"
I collaboratori non fanno altro che ritornare quello che fin prima gli è stato trasmesso; l'unica cosa che non riusciranno mai a "ritornare" sono i soldi che il manager ha intascato (onestamente eh!... ma non sempre), e qua sta la differenza.
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spacexplorer
Dio minore
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MessaggioInviato: 28 Apr 2014 12:29    Oggetto: Rispondi citando

Fossero imprenditori... Oramai sono nel 99% dei casi manager ovvero bipedi la
cui formazione attuale (scuola USA) insegna ad essere divinità che dirigono il
mondo e che possono IGNORARE ogni aspetto di ciò che gestiscono. L'imprenditore
in genere si suppone competente almeno parzialmente nel settore merceologico in
cui lavora e si suppone abbastanza "legato" all'azienda. Oggi il "manager" non
è in genere legato all'azienda, non è generalmente competente nel settore che
amministra e ancor peggio gli han insegnato (e ci ha creduto) che per gestire
non ha affatto bisogno di conoscere il settore merceologico in cui opera. Non
a caso si vede come vanno le aziende...

Ps l'imprenditore che oggi delocalizza alla ricerca di costo del lavoro più
basso IMO non è molto furbo, va a suo danno poiché i ricavi ne gioveranno anche
per i primi anni ma perderà la cosa più importante: la competenza senza la
quale nel lungo termine si muore certamente. Chi delocalizza in paesi più
civili magari cercando di portarsi dietro i suoi dipendenti ha tutta la mia
stima, quei paesi che sceglierà (es. attuali Svizzera, Francia, Austria) se
sapran esser "paesi", col "guadagno" civile, tecnico, economico che avranno
potranno accelerare il collasso dei "paesi" che sono comunque destinati a
crollare facendo star male tanta gente per tempi più brevi...
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{albertocap}
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MessaggioInviato: 28 Apr 2014 13:18    Oggetto: Rispondi citando

Scuola USA ? ma quale? dalla mia esperienza in Silicon Valley non mi risulta: li i dirigenti anche di massimo grado conoscono nel dettaglio quello che si combina, mica mi si verra a dire che Steve Jobs o Bill Gates non sapevano neanche se dovevano produrre patate o bulloni, come invece capitava ai dirigenti italiani di scuola non-USA preoccupati solo di conservare poltrona ed emolumenti, con rendimento zero. Questi si che erano quelli che combattevano il 'padrone'.
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Maary79
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MessaggioInviato: 28 Apr 2014 13:29    Oggetto: Rispondi citando

Un imprenditore che delocalizza diciamo che è un aprofittatore, delocalizza perché nessuno può impedirglielo. Con la scusa che la tassazione in molti paesi dell' Est, Cina, India, ecc..e più bassa, il costo e le tutele del lavoro sono pari a 0, possono inquinare quanto vogliono e chissà cos'altro. Quasi tutto può essere delocalizzato, quasi tutti I settori, se escludiamo I servizi...e questi dirigenti vogliono pure che I dipendenti gli facciano bella faccia?
Per non parlare di quelli che riescono a portare in rovina grandi aziende pubbliche, liquidati con milioni, e "reintegrati" in altre aziende pubbliche sempre come dirigenti...io non li vorrei neanche per fare le pulizie, gente così impreparata o menefreghista.
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Gladiator
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Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 28 Apr 2014 16:22    Oggetto: Rispondi citando

Quoto spacexplorer.

Aggiungo anche che io vedo un altro problema nella delocalizzazione:

Ritengo che spostare la produzione in paesi in cui gli stipendi sono bassi, non ci sono tutele sociali e i dipendenti hanno lo stretto indispensabile per vivere fa perdere i consumatori nei paesi di origine delle aziende - l'Italia è l'esempio più lampante ma non l'unico - senza creare però consumatori nei paesi di arrivo.
Credo che presto si dovranno contrarre ulteriormente le produzioni poiché non ci sarà mercato per assorbire i beni prodotti con un conseguente aggravio dei costi produttivi ed una nuova corsa a delocalizzare ancora verso il basso o a diminuire gli stipendi di chi non ha tutele con un avvitamento verso il collasso del sistema capitalistico per come oggi lo conosciamo.

Il disastro si avvicina...
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zero
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MessaggioInviato: 28 Apr 2014 17:04    Oggetto: Rispondi citando

Anche il lavoro dei comuni mortali, e' andato verso un maggiore isolamento.
Oramai si fa tutto via email, e spesso non si conosce neppure la faccia, o la voce, della persona con cui si dialoga. Sad
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Maary79
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MessaggioInviato: 28 Apr 2014 18:36    Oggetto: Rispondi citando

@gladiator
Quello che dici tu lo aspetto con molta impazienza, non vedo l' ora! Very Happy
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madvero
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Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.

MessaggioInviato: 28 Apr 2014 22:20    Oggetto: Rispondi citando

manager = versione evoluta del consulente aziendale, ma in possesso di un titolo di studio che a grandi linee richiama la laurea in ingegneria gestionale (ma non ha quasi nulla a che vedere con detta laurea)

zero ha scritto:
Oramai si fa tutto via email, e spesso non si conosce neppure la faccia, o la voce, della persona con cui si dialoga.

quoto, sottoscrivo... e aggiungo: anche il connubio mail+voce al telefono non rende assolutamente l'idea nè della faccia nè del comune mortale che svolge il proprio lavoro dietro al monitor.
a tal proposito, ne approfitto per salutare con affetto il mio ristrettissimo ex bacino d'utenza... di circa duemila persone che ho seguito per ben più di un decennio.

ormai stiamo diventando tutti quanti, di ogni ruolo, qualifica e grado, dei moderni operai addetti alla catena di montaggio.
la massa è interscambiabile, sostituibile, delocalizzabile, incentivabile...
i vertici della piramide sono un'entità incorporea...
i manager... li stanno mettendo lì, ad oliare la catena di montaggio.
i manager sono sostituibili, interscambiabili, etc ad opera dei vertici. e sono odiati dalle masse.
io personalmente preferisco chiamarli pungiball: almeno il termine è intellettualmente onesto. quasi profetico.
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spacexplorer
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MessaggioInviato: 28 Apr 2014 22:46    Oggetto: Rispondi citando

I manager come i lavoratori stanno male perché il loro modo di vivere ed
operare non risponde ai bisogni attuali, la corsa al profitto ed alla
riduzione dei costi è dovuta anche all'avidità ma sopratutto
all'insostenibilità del modello produttivo attuale che è al suo limite
evolutivo. Ridurre costi, aumentare profitti è il mantra di chi cerca di
fermare un'infiltrazione dando il bianco sulla macchia d'umido, non può
funzionare e per questo si stà male. Per questo lodo quegli imprenditori ed
in generale cittadini che scappano verso paesi più civili: contribuiscono a
mantenere le condizioni necessarie per evolvere, contribuiscono alla ricerca
del tubo rotto da cambiare, quando un impianto (paese) è marcio è meglio
cercare una radice buona e ricostruire che non tappullare.

@Maary79
Cosa ottiene l'imprenditore che delocalizza per inquinare e pagare meno? Oggi
ha più margini, domani non è più in grado di rispondere all'evoluzione del
mercato, non ha più teste e non ha flessibilità e qualità necessarie per
competere. I soldi extra guadagnati per l'immediato gli servono a poco, un
ingegnere, medico, professore di * formato si può pagare ma non si può formare
da zero riempiendolo di euro.

Pensa all'"industria del software" le varie sw house che han delocalizzato in
India e Cina oggi sono in crisi, il loro sw che un tempo era noto come
l'eccellenza è snobbato ed i loro mercati si riducono sempre di più. Cisco un
tempo era simbolo del networking, oggi persino gli OTT anzi, loro per primi
(Google e Facebook in testa) vogliono hw e sw aperto erodendo il "segmento
altro" del mercato mentre nel "segmento basso" Huawey&c guadagnano sempre più
terreno. E la stessa Huawey cosa farà domani? Senza know-how si troverà a sua
volta a collassare. Il software opensource, nato per lo più da teste europee
non legate al mercato "classico" ha demolito l'intera industria del software
che oggi cerca da un lato di reagire con mosse inutili, dannose e pericolose,
dall'altro annaspa per adattarsi. Osserva cosa ottengono coloro che han
delocalizzato assistenza&c, oggi vale più il ragazzo brufoloso che sa far
qualcosa dell'operatore storico che cerca disperatamente di ridurre ancora i
costi credendola l'unica via per vivere.

Cosa ottengono oggi i produttori di energia che ostacolano le rinnovabili?
Che dovranno cambiare domani anziché ieri od oggi, domani quando i loro
margini saranno ancora più ridotti nonostante i tagli e gli aumenti dei prezzi
all'utente finale e la rete ancora più inadeguata ai bisogni della società
(smart grid) a quel punto non avranno la forza per cambiare e dovranno
soccombere a qualcosa nato nel frattempo ecc ecc ecc.

La nostra società non gradisce la lezione che evolvere è necessario, non lo
gradisce il manager che preferisce buttar soldi in marketing e cause varie
che non in ricerca&sviluppo (giacché vede risultati in tempi rapidi) e così
si da la zappa sui piedi da solo e diventa sempre più nevrotico mentre va a
bagno; non lo gradisce il cittadino medio che fa presto a distribuire colpe
a tutti ma se solo gli proponi di cambiar qualcosa si straccia le vesti dalla
paura di dover metter in moto il mononeurone cricetico rimastogli; non lo
gradisce il politico che ha paura di scossoni alle radici piantate negli anni
nella poltrona che sente affondare in un terreno sempre più molle e via via
si fa consumare dal crollo della società; non lo gradisce il giovane che
coccolato e protetto in un'era di bengodi RIFIUTA di pensare ad un vero
cambiamento, meglio farsi il mazzo a portar pizze o fare il cameriere (così si
ha la scusa che si è gran lavoratori) che mettere in moto il famoso
mononeurone cricetico e magari scoprirsi "adulti"; non lo gradisce lo studente
che preferisce correre a cercare un buon voto lasciando che la strada gliela
disegnino altri che non rimboccarsi le maniche e cercare una sua strada se
necessario sbattendo la faccia quante volte dovrà farlo.

@madvero
mail, voce al telefono, sistemi di ticketing ecc potrebbero essere molto più
umani se umanamente fossero usati: quanti mandano mail a raffica sotto quotando
tutte le mail precedenti o con quote monumentali e due righe soltanto? Quanti
vanno a capo decentemente, rispettano le regole di tipografia (niente spazi
PRIMA dei segni di interpunzione ad es.) o di netiquette (Buongiorno, <a-capo>
e Cordiali saluti con firma alla fine)? Quanti nei ticket non solo non salutano
ne ringraziano INFISCHIANDOSENE che chi li legge è un umano come loro, ma non
han manco la decenza di scegliere un titolo e descrivere un problema in maniera
decente (es. "aiuto URGENTE!!!!!!!" come titolo e "non funziona un caxxo" come
corpo)? Quanti si preoccupano prima di telefonare non dico della cortesia del
messaggio di chat interna "posso chiamarti un momento?" ma anche solo di
guardare l'ora prima di chiamare? Non so quanto di questi comportamenti siano
conseguenza della tecnologia e quanto siano mera cafonaggine dei bipedi in
oggetto, generalmente propendo per la cafonaggine...
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madvero
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Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.

MessaggioInviato: 28 Apr 2014 23:34    Oggetto: Rispondi citando

riassumendo in due secondi il concetto di sistema di ticketing...

è nato per agevolare i manager nell'avere il polso di situazioni che ignorano: molti ticket, dicreto margine.
raddoppia lo sforzo cognitivo e la maleducazione di chi il ticket lo apre.
triplica lo sforzo lavorativo di chi il ticket lo chiude.

ciliegina sulla torta... il sistema NON rileva l'assenza di ticket.

quanto invece al discorso di chat interna...
scusa eh, ma tu sei pazzo.

Laughing Laughing Laughing

hai già le mail, i ticket, il telefono.
usati da gente che NON legge, bensì quota.

ti manca il bollino verde con su scritto

sì, sono on line, ergo sei autorizzato a rompermi l'anima per chiedermi come mai non ho ancora chiuso il tuo ticket di cui mi hai parlato nella mail che mi hai scritto e io sto leggendo proprio ora mentre tu mi stai facendo squillare il telefono
???

cambia keyboard.
prendine una coi chiodi rivolti verso l'alto al posto dei tasti, tanto la posizione di ogni singolo carattere alfanumerico la conosci a memoria.

ROTFL ROTFL ROTFL

per rendere umano il sistema di ticketing c'è una sola strategia utile: abrogarlo in toto.
e la prendo a ridere, e ci faccio sopra humor nero, ma non c'è un bel niente da ridere.

del perchè è un diritto dei lavoratori odiare per principio i loro pungiball.
pardon, manager.
i manager si preoccupano di ottimizzare i sistemi di ticketing.
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Zievatron
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MessaggioInviato: 29 Apr 2014 18:21    Oggetto: Rispondi citando

Maary79 ha scritto:
... delocalizza perché nessuno può impedirglielo. Con la scusa che la tassazione in molti paesi dell' Est, Cina, India, ecc..e più bassa, il costo e le tutele del lavoro sono pari a 0, possono inquinare quanto vogliono e chissà cos'altro. ....

Aaaahhhh!!! Quelle sono solo delle scuse?! Shocked
E le ragioni vere allora quali sono secondo te?
Vocazione al collasso per motivi religiosi? Laughing
Delocalizza perchè non è, o almeno non si sente, all'altezza di intraprendere una strada più seria e difficoltosa, ma più lungimirante. Se non è capace di fare di meglio, delocalizzare è l'unico modo che ha per sopravvivere un'altro poco prima del collasso.

Come ha approfonditamente descritto spacexplorer, pur con le immancabili differenze individuali, il problema è comune a tutta questa civiltà. Il cambiamento, quello vero, fa mediamente troppa paura. Così si preferiscono dei paliativi temporanei per tirare avanti finchè si può. E' il paradosso di una civiltà formalmente molto ricca, ma che ha esaurito la sua vitalità. E' fortemente nevrotizzata, maschera angosce e depressioni che producono una vera e propria "rinuncia al futuro". Tiriamo avanti finchè si può e dove arriviamo piantiamo il zippero e.... Amen. priest

Sono convinto che una eutansia pienamente liberalizzata potrebbe diventare l'affare del secolo.
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Maary79
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MessaggioInviato: 30 Apr 2014 11:15    Oggetto: Rispondi citando

Carissimo zievatron,
Non è che me lo sono inventata io il perchè che molte aziende delocalizzano all'estero, ne riguarda solo l'Italia, ma tutto il mondo occidentale, che vuole ricavare il maggior profitto possibile infischiandosene di tutto e di tutti.
Dovresti poi spiegarmi quale potrebbe essere "la strada più seria e difficoltosa, ma più lungimirante", anzi no, dovresti spiegarlo a loro ed ai loro maneger depressi mentre nuotano nella jacuzzi all'interno di qualche resort di lusso! Wink
Che poi, che tutto abbia una fine....siamo d'accordo....ma secondo te chi finisce prima sul lastrico?
E quando sarà ora di cambiare, quando il sistema sarà al collasso, secondo te la gente avrà così tanta paura di cambiare? Chi non avrà niente da perdere avrà paura del cambiamento?
Lo vedi anche qui, nel nostro piccolo, c'è già chi non ha niente da perdere. Poi ci sono quelli che tengono botta, che un lavoro e una casa ce l'hanno, sono quelli che hanno paura del cambiamento, quelli che dicono "preferisco morire di quello che conosco, piuttosto che di quello che non conosco", poi ci sono gli speculatori che su questa crisi mondiale ci marciano, e si coprono bene le spalle, appunto per quando ci sarà il collasso.
Ma tra quanto tempo, ipoteticamente, ci potrebbe essere tale collasso? Io che non guardo mai al futuro, e per me futuro è domani, già da qui a 6 mesi non riesco a fare previsioni, per me o per qualsiasi altra cosa, figuriamoci se parliamo di 10 - 20 anni, non ho la sfera di cristallo, magari tu si, ti prego illuminami!! Wink
Non è che rinuncio al futuro, e non pianto i zipperi (poi mi muoiono, son negata con gli ortaggi), e che non ci penso, o forse ci penso a modo mio...devo ancora capirlo...anche perchè cambio idea molto facilmente.
Ps: tu hai stoffa impreditoriale, ti apri una bella clinica dove fare eutanasie di gruppo, tipo muori in 2 paghi in uno, o "la dolce dipartita" ... "scegli tu il modo migliore per andare all'altro mondo!" ... vedi ti ho già trovato lo slogan...e magari così,mi sono ritagliata una piccola provvigione! Cool
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madvero
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MessaggioInviato: 01 Mag 2014 00:35    Oggetto: Rispondi citando

maary79 ha scritto:
Ps: tu hai stoffa impreditoriale, ti apri una bella clinica dove fare eutanasie di gruppo, tipo muori in 2 paghi in uno, o "la dolce dipartita" ... "scegli tu il modo migliore per andare all'altro mondo!" ... vedi ti ho già trovato lo slogan...e magari così, mi sono ritagliata una piccola provvigione!


ROTFL ROTFL ROTFL

con questa battuta umoristica sei appena diventata il mio idolo personale.

ROTFL ROTFL ROTFL

e... a che ci siamo...

scusate, sono una morta di fame pure io:
se mettete in piedi la start-up, non è che posso occuparmi dell'ottimizzazione del processo di marketing nell'ottica di aumentare la produttività aziendale?
offrite il servizio, al target della clientela ci penso io, giuro.

ROTFL ROTFL ROTFL
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Maary79
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MessaggioInviato: 01 Mag 2014 13:36    Oggetto: Rispondi citando

Ma certo mad,
Direi che ti sei ritagliata il tuo posto nel progetto imprenditoriale! Io preferisco fare qualcosa di più manuale, a tratti artistico, lo sporco lavoro che qualcuno deve pur fare! Mi occupererei di mummificare, cremare, impagliare, i corpi...od eventualmente trasformarli in concime.
Zievatron invece lo teniamo come dirigente/amministratore unico/guru, cosi se qualcosa poi gira male lo stato va a fare cassa da lui! Wink
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Zievatron
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MessaggioInviato: 01 Mag 2014 22:19    Oggetto: Rispondi citando

@Maary79
@madvero

Grazie a tutte e due, siete davvero molto incoraggianti.
Se parto con la start-up vi terrò presenti. Very Happy
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spacexplorer
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MessaggioInviato: 03 Mag 2014 19:51    Oggetto: Rispondi

madvero ha scritto:
riassumendo in due secondi il concetto di sistema di ticketing...

è nato per agevolare i manager nell'avere il polso di situazioni che ignorano: molti ticket, dicreto margine.
raddoppia lo sforzo cognitivo e la maleducazione di chi il ticket lo apre.
triplica lo sforzo lavorativo di chi il ticket lo chiude.

ciliegina sulla torta... il sistema NON rileva l'assenza di ticket.
Scusa il ritardo, "discussioni" familiari m'han impegnato un po' troppo...

I sistemi di ticketing non sono solo pro-manager, hanno anche altre utilità,
per esempio se fai supporto a terzi li usi per certificare il tempo di ogni
intervento, COSA e COME è stato riferito un problema (h 17:59 "Ahhh!!!!!"
"Il compiuter non fa andare l'internet!!!!!!!") ecc. Ti servono se lavori in
gruppo per avere un po' di statistica su quel che succede e pianificare per
il futuro (es. queste stampanti/dischi/desktop/$quelcheè han dato un pacco
di problemi, meglio cambiare vendor, questi van bene ecc), servono almeno in
teoria per ridurre il numero di chiamate "vocali" di bipedi in crisi che ti
impegnano 3-4 volte il tempo necessario a capire da solo qual'è il problema
e risolverlo ecc

'Somma ITIL, PMBOK, ISO 20000 ecc sono ANCHE una p*lla per manager in crisi
di potere ma hanno anche elementi validi, sopratutto se studiati, compresi ed
implementati con grano salis Smile

Maary79 ha scritto:
[...] tutto il mondo occidentale, che vuole ricavare il maggior profitto possibile infischiandosene di tutto e di tutti.
IMO è una questione di misure: lo scopo di un'impresa è fare profitto ed è
assolutamente giusto che venga perseguito ma è altrettanto giusto che si
definisca cos'è il profitto: qualche esempio banale, prendi quelle imprese
che han costruito capannoni alla $organoGenitaleMaschileCanino in Emilia,
han guadagnato? Per un certo tempo si, poi han perso probabilmente più di
quel che avrebbero speso a lavorare bene dall'inizio. Idem quei tanti servizi
IT delocalizzati in vari "brik" guadagnano di più di prima? Non credo, certo
l'operatore lo pagano molto di meno ma l'operatore pur lavorando per molte
più ore fa più disastri che altro e i clienti pian piano scappano. Anche
qui se il profitto lo misuri a 6 mesi delocalizzare a certi modi conviene,
se lo misuri a 6 anni non conviene affatto. Purtroppo oggi il manager è una
figura scollegata dal resto del mondo e i suoi risultati sono misurati in
maniera asettica ed acritica su dati risibili quindi...
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