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Zeus News Ospite
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Inviato: 23 Gen 2003 00:00 Oggetto: In Sudafrica la P.A. passa all'open source |
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Commenti all'articolo In Sudafrica la P.A. passa all'open source
Le motivazioni sono il risparmio di denaro e indipendenza da una società specifica grazie all'uso di standard pubblici anziché formati proprietari. |
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roadburns Ospite
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Inviato: 06 Feb 2003 13:18 Oggetto: Non mi convince molto... |
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Sono un utilizzatore e appassionato di Linux. A casa ho 3 computer "miei" dove non ho nemmeno un prodotto Microsoft installato; lavoro principalmente su Sun Solaris, Compaq True64, Linux (quando sono fortunato)e Windows NT/2000 (quando sono sfortunato e costretto). NON SONO UN UTILIZZATORE MICROSOFT E DETESTO GRAN PARTE DEI LORO PRODOTTI E SOPRATTUTTO LA LORO POLITICA AZIENDALE.
Detto questo però devo far presente il mio disappunto riguardo il creare software per passione e per il desiderio di creare fine a se stesso.
Questo può andar bene fino ad un certo punto.... ne so qualcosa della passione per questo genere di cose, ma con la passione non ci si tira avanti. Il problema non è solamente questo. Difatti volendo si può partecipare ad un progetto e scrivere software quando si ha tempo (quando si lavora in questo ambiente il tempo che rimane è molto poco!!!), ma se si vuole essere competitivi con un'azienda del calibro di Microsoft non bastano i buoni propositi e l'impegno; servono anche gli appoggi, i finanziamenti e l'organizzazione. Non dimentichiamoci che molti progetti del mondo Linux sono stati finanziati e/o appoggiati in maniera molto forte da società altrettanto grandi a quella dello "ZIO BILL" e di certo non proprio famose per essere paladine del software libero o dell'Open Source. Prendiamo ad esempio OpenOffice, oggi alla sua versione 1.0.1 è sicuramente un prodotto molto competitivo; ma senza l'aiuto e la collaborazione della Sun Microsystems, ossia scrivendo ex novo il prodotto, sarebbe mai arrivato a questi livelli? Credo di si, ma non ho la più pallida idea di quanti anni ci sarebbero voluti. Lo sviluppo dell'utilizzatissimo K Desktop Environment a quanto pare è stato sovvenzionato ed il suo rapido sviluppo "molto desiderato" dalla IBM (non a caso il gigante informatico in questione sta attuando un'opera di migrazione "TOTALE" su Linux), che per altro ha reso, con l'ultima release del suo AIX (la L sta per Linux),il suo prodotto compatibile con molti applicativi Linux.
Insomma io appoggio pienamente l'Open Source ed il Free Software, ma starei attento a lasciarmi andare in facili idealismi ed illusioni; ogni cosa che avviene, nel mondo dell'informatica (e non solo), non è mai casuale. Nel businness non c'è spazio per chi non ha qualche "santo in paradiso" ... ed il santo c'è solo se può guadagnarci. E su Linux c'è molto da guadagnare.
Detto questo porgo i miei più distinti saluti ed i miei complimenti ed auguri a tutto lo staff e collaboratori di ZeusNews per offrire ai suoi utilizzatori/lettori un buon canale di informazione sul mondo dell'informatica. |
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Paolo Attivissimo Ospite
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Inviato: 06 Feb 2003 13:22 Oggetto: Re: Non mi convince molto... |
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>NON SONO UN UTILIZZATORE MICROSOFT E DETESTO GRAN PARTE DEI LORO PRODOTTI E SOPRATTUTTO LA LORO POLITICA AZIENDALE.
Detto questo però devo far presente il mio disappunto riguardo il creare software per passione e per il desiderio di creare fine a se stesso.
Questo può andar bene fino ad un certo punto.... ne so qualcosa della passione per questo genere di cose, ma con la passione non ci si tira avanti.
E se fossero i governi a finanziare lo sviluppo di Linux, per tornaconto dello Stato? Invece di aiutare una societa' commerciale a fare il debug del proprio software come propone Microsoft, ogni stato puo' sviluppare le proprie soluzioni Linux e distribuirle. E' comunque meno costoso che ricorrere a soluzioni commerciali, e inoltre sviluppa la cultura informatica locale invece di delegarla a paesi terzi.
Ciao da Paolo. |
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roadburns Ospite
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Inviato: 06 Feb 2003 16:40 Oggetto: Dolce utopia... |
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"E se fossero i governi a finanziare lo sviluppo di Linux, per tornaconto dello Stato? Invece di aiutare una societa' commerciale a fare il debug del proprio software come propone Microsoft, ogni stato puo' sviluppare le proprie soluzioni Linux e distribuirle. E' comunque meno costoso che ricorrere a soluzioni commerciali, e inoltre sviluppa la cultura informatica locale invece di delegarla a paesi terzi."
Non sai come sarei felice se ciò accadesse tuttavia sono pronto a scommetterci una birra che le cose non andranno così. Purtroppo spesso emerge il divario, tutt'altro che sottile, fra interesse di stato ed interesse dei cittadini. O meglio; fin troppo spesso l'interesse dello stato (definito tale da chi "tira i fili") calpesta indiscriminatamente i diritti dei cittadini.
Ciò non sarebbe possibile in una situazione dove i cittadini sono parte integrante dello stato e chi sta nella "stanza dei bottoni" pensa ed agisce per il bene del proprio paese. Ma questa è utopia.... tuttavia spero proprio di sbagliarmi e di....essere in debito con te di una birra!!
Ciao. |
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Alessandro Ospite
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Inviato: 06 Mar 2003 11:32 Oggetto: ...solo passione? |
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secondo me la passione da sola non spiega il successo dell'opensource. La grande molla è che qualsiasi carneade della programmazione può avere il suo quarto d'ora di celebrità scrivendo un po' di codice per un progetto di successo. E di questo ci si può vantare con gli amici e, last but not least, fa la sua bella figura sul curriculum vitae.
Finchè si parla solo di passione non ci prenderanno mai sul serio.
ale |
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