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Zeus News Ospite
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Inviato: 31 Gen 2003 01:00 Oggetto: Bill giramondo in India fece flop |
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Commenti all'articolo Bill giramondo in India fece flop
Di come l'India scampò il pericolo. Cronaca di un non-incontro che fece notizia. |
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Ekleptical Ospite
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Inviato: 08 Feb 2003 03:44 Oggetto: Tutto falso! |
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Vorrei sapere quali sono le bizzarre fonti di ZeusNews per affermare che:
"Queste aziende hanno qualcosa in comune: Linux. La quasi totalità delle offerte provenienti dall'India è infatti basata su soluzioni libere."
E' semplicemnte una vaccata atroce e una totale falsità!
Basta fare una ricerca su Google con Bangalore e software! Di Linux non c'è traccia o quasi! (A meno che le grandi aziende locali non siano i raduni euqivalenti ai LUG).
Magari mi sbaglio, ma ripeto, qualcuno mi da qualche riferimento concreto?
O è la nuova moda fare giornalismo sparandole sempre più grosse? |
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Ekleptical Ospite
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Inviato: 08 Feb 2003 04:04 Oggetto: ..e aggiungo |
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..il buon Somma mi commenta quest'articolo di ZDNet India, http://www.zdnetindia.com/techzone/linuxcentre/stories/72226.html
soprattuto l'incipit:
"Target the "have-nots" instead of spending resources to fight the biggie seems to be the mantra of Bangalore Linux Users Group (BLUG). With Microsoft's Bill Gates having quite clearly stolen the show (especially in the case of e-governance projects) during his visit to Bangalore recently, ardent supporters of Linux are now looking at alternative strategies to ensure the spread of free operating software (OS) among community-oriented projects."
Qualcosa non torna! O tutti usano Linux per far soldi come dice (inventando di sana pianta) il pseudo-giornalismo di Somma o pur di accaparrare qualcosa i LUG locali partono dagli Have-nots che il computer non ce l'hanno ancora, sperando in meglio nel futuro. Non mi paiono due scenari conciliabili! O l'una o l'altra.
Sono ancora più curioso di sapere le autorevoli fonti di Somma! Forse la badante pakistana del palazzo? |
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Emmanuele Somma Ospite
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Inviato: 09 Feb 2003 15:40 Oggetto: Bill giramondo in India fece flop |
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Uno pseudo-giornalista mal documentato non è peggiore di un anonimo documentato in modo parziale:
Il link http://linux-bangalore.org/2002/schedules/ riporta le sessione del convegno Linux Bangalore 2002 - a parte IBM, Intel e HP, il Ministero delle Comunicazioni Indiano e qualche altro grande nome - forse le cinque sessioni parallele dedicate alle imprese indiane hanno qualche senso. (Un commento su CNET http://news.com.com/2100-1001-976365.html )
Non mi sembra che gli "have-not" siano proprio il primo obiettivo dell'evento.
Tanto per fare un casuale elenco di piccole e medie e grandi aziende e altre organizzazioni
Aditi Technologies
AgniSoft
BC Consulting
BMS College Of Engineering
Belzabar Software Development India Pvt Ltd.
Codito Technologies
DSL Software Limited
Devi Information Systems
ERNET/IISc & Bluefont Technologies Pvt Ltd
Electronics Test & Development Centre
Encore Software Limited
Enterprise InfoTech
Exocore Consulting
Goa University
IBM Global Services India Limited
IDRBT
IndLinux.org
Indian Institute of Bioinformatics (The Genomic Research Trust)
Indian Institute of Science
Infosys Technologies, Ltd.
Intel Corp, NSD
Ishoni Networks
Kingsly Dot Net
Larsen & Toubro
Linkaxis Technologies
Online Productivity Solutions Pvt. Ltd.
Oracle India
PES Institute of Technology
PESIT, Bangalore
QuickLogic India
RVCE, Bangalore
SANIsoft
Synapse
Webstix Design Pvt Ltd
Wipro Technologies
Yahoo! India Inc
Yukthi Technologies Pvt. Ltd.
Ze Omega Infotect Pvt Ltd
xlquest
Tanto per citare quelli che ho catalogato per una mia pseudo inchiesta nel solo distretto industriale di Bangalore. E' evidente che le aziende di spin-off delle grandi multinazionali del software usano il basso costo della manodopera per rifornirsi di servizi, ma nel software come nell'hardware - la Commodore costruiva i suoi computer in India già nei '90. Ma questo perché i 'Microservi' americani e europei la propria strada l'hanno presa da tempo. Il problema (di Gates) sta nel fatto che tutte queste aziende nate come ancillari del software proprietario si stanno velocemente "riconvertendo" a Linux.
Finiamo con le ricerche sempre così care a chi non le fa. Ricerchiamo "Bangalore Software" su Google. Non esce Linux lampeggiante da cui possiamo senza dubbio trarre l'idea che non esista Linux in India. Ma fermiamoci alla prima voce e cerchiamo di visualizzarne il contenuto. E'
"Search Engine of Indian IT Industry"
http://www.rekha.com/search/Companies/Software/Bangalore/index.shtml
Riporta un lungo elenco di aziende che forniscono servizi in campo IT. Ad esempio la prima è
APT Interactive - Offshore software development and consulting in cui a http://www.aptinteractive.com/asianage.htm il presidente dell'azienda sottolinea che la società sta riconvertendo il proprio software da Windows a piattaforme Unix/Linux
"Asian Age: What is the investment in your organization and your staff strength?
Shankara Prasad: We have invested close to Rs 1.5 crore since the last four years and have a turnover of $2 lakh. We have around 23 staff, who are mostly engineers developing products. We are on the look out for venture capital investments close to around three million dollars. We have developed this technology on Microsoft and want to upgrade and work on Java-based solutions and on Linux and UNIX." (notare il fine eufemismo di 'upgrade')
Andiamo oltre, la terza nella lista è un'altra azienda che offre servizi ERP su piattaforma Unix/Linux concorrentela SAP (la seconda non risponde forse IIS s'è piantato). E via dicendo.
Potremmo andare avanti molto al lungo e con un po' di sale in zucca possiamo accorgerci che anche laddove le aziende non forniscono ancora servizi su Unix/Linux hanno tutta l'intenzione di farlo a breve. Il movimento di riconversione del software verso la piattaforma libera è evidente ed esplicito persino sulle pagine istituzionali del web e tradisce, come riferito nell'articolo, una insoddisfazione palese delle condizioni imposte dal mercato proprietario del software - che ovviamente conoscono meglio di noi.
Non mi è chiaro perchè negarlo in modo così... violento e preoccupato.
Ma se anche tutto ciò fosse falso, ovviamente, non scalfisce minimamente l'argomentazione sottostante all'articolo: la forza dei soldi di una carità pelosa ed interessata in una società come quella indiana passano in secondo piano rispetto all'approccio umile ed onesto di Stallman.
Ciao,
pseudo-Emmanuele
PS - Alcuni riferimenti:
http://www.corpwatch.org/news/PND.jsp?articleid=4859
http://www.linuxjournal.com/article.php?sid=6452
http://www.expresscomputeronline.com/20021209/indcomp1.shtml
https://ssl.cpsr.org/pipermail/india-gii/2002-November/002462.html
http://www.newsindia-times.com/2002/11/22/tow-briefs22.html
http://www.infochangeindia.org/features65.jsp
http://pd.cpim.org/2002/nov17/11172002_stallman.htm
http://www.cbsnews.com/stories/2002/11/14/tech/printable529355.shtml
http://fecolumnists.expressindia.com/print.php?content_id=22247
http://www.atimes.com/atimes/South_Asia/DK16Df02.html
http://www.frontlineonnet.com/fl1924/stories/20021206005703100.htm
http://seattletimes.nwsource.com/html/microsoft/134620979_gatesindia240.html
http://www.zdnetindia.com/techzone/linuxcentre/stories/32014.html
http://www.flonnet.com/fl1925/stories/20021220005410700.htm |
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Giorgio Ospite
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Inviato: 11 Feb 2003 23:44 Oggetto: Purtroppo no |
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Purtroppo il governo Indiano ha deciso di usare i prodotti Microsoft perche' ha paura che gli americani gli tolgano il lavoro per ritorsione. |
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