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Quella e-mail dal ministero
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 12 Feb 2003 00:00    Oggetto: Quella e-mail dal ministero Rispondi citando

Commenti all'articolo Quella e-mail dal ministero
Tutti i docenti potranno avere un indirizzo di posta elettronica di tipo nome.cognome@istruzione.it; l'iniziativa, tuttavia, lascia piuttosto perplessi per una serie di motivi...
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M.X.
Ospite





MessaggioInviato: 13 Feb 2003 07:55    Oggetto: la solita idea nata bene e realizzata male Rispondi citando

Salve, io lavoro in un istituto che ha provato ad introdurre un sistema come quello descritto dall'articolo, mediante asegnazione di caselle e-mail a tutti i ragazzi dell'Istituto (circa 1000), per le comunicaizoni scuola/famiglia. Ebbene dopo 2 anni di sperimentazione il sistema e' clamorosamente fallito ! I genitori non si fidano minimamente di "quella diavoleria elettronica", Anche la possibilità di accedere via web a una sorta di registro elettronico, ha sollevato un vespaio di polemiche per quanto riguarda la privacy. Per finire, molti prof. si rivelano molto poco competenti e/o interessati all'uso della rete e la considerano piu' un fastidio aggiuntivo che altro.
Sarei curioso di condividere la mia esperienza con altre scuole di italia.......
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webmast
Ospite





MessaggioInviato: 13 Feb 2003 14:22    Oggetto: e a questo si aggiungano anche i problemi tecnici! Rispondi citando

Oltre tutto quello che è stato detto aggiungo anche un problema tecnico di rilevante importanza. Più volte ho provato a scrivere email a colleghi provvisti di indirizzo nome.cognome@istruzione.it attivo. Ma inspiegabilmente mi ritorna un messaggio di errore: mail Delivery Status Notification: These recipients of your message have been processed by the mail server:
nome.cognome@istruzione.it; Failed; 5.3.0 (other or undefined mail system status) Remote MTA mx2.istruzione.it: network error......... Ora non è che si faccia una bella figura ad inviare una email di risposta ad un collega e accorgersi che questa email non è stata recapitata!come si fa a comunicare al collega lontano che il servizio posta elettronica del ministero non funziona???
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Luke
Ospite





MessaggioInviato: 13 Feb 2003 14:25    Oggetto: mah Rispondi citando

Condivido pochissime affermazioni fatte nell'articolo: l'indirizzo nome.cognome@istruzione.it è facoltativo, una possibilità in più e non porta nessun obbligo. Sembra quasi che tutto sia dovuto... Il ministero ha voluto regalare gli email @istruzione.it? Bene, ma non chiediamo di più. Vogliamo usarli al posto di libero, tin, etc, ok; non pretendiamo sempre più di quanto dato...
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Eliana Argenti
Ospite





MessaggioInviato: 13 Feb 2003 16:36    Oggetto: e-mail del Ministero Rispondi citando

Complimenti per l'articolo che chiarisce tutti gli aspetti legati alla vicenda. Vorrei aggiungere, maliziosamente, un'idea per i docenti: potrebbero assumere lo stesso comportamento che il Ministero adopera nei loro confronti e cioè, nel caso, non rispondere affatto...
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Maria Carolina
Ospite





MessaggioInviato: 13 Feb 2003 19:04    Oggetto: Stupida pensata!!! Rispondi citando

E' solo per pura pubblicità che si è trovato questo modo macchinoso per avere una casella di posta a .....@ istruzione.it, che richiede mille strategie per funzionare. Ci stiamo arrovellando in tanti per capire come mai non finzionano quelle caselle attivate da molte scuole. Si scopre che i dirigenti non hanno dato l'autorizzazione su intranet ( questo probabilmente per mancata informazione e competenza degli addetti a intranet) . Sicchè sistemi lenti, incompetenze nell'usare le macchine infernali, mi fanno pensare che le tecnologie così usate non fanno che complicarci inutilmente la vita. Inutile questa casella quando tutti possono avere una casella, anzi tante caselle in qualsiasi portale come libero , hotmail ecc. con meno dispendio di energia per tutti e meno ansie provocate da questo Ministero che ci fa credere che ci dà la luna con una casella che ci costa tanto cara. Accidenti che stupida di pensata!!!
Io trovo l'articolo molto pertinente e vorrei che si gridasse al no di queste pigliate ..in giro!!!
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Giuliano Cianfrocca
Ospite





MessaggioInviato: 13 Feb 2003 23:04    Oggetto: Chi ci paga? Rispondi citando

Alle considerazioni di Valerio Di Stefano ne aggiungerei altre.
P.es.: se, come spesso accade, la scuola non ha la possibilità di offriere ad ogni docente una connessione ad Internet o una postazione minimamente comoda per lavorare, allora ci si connetterà da casa. A spese di chi? e in ora pagate da chi?
Io insegno lettere nei licei e le 36 ore settimanali di lavoro che per contratto devo svolgere (18 di insegnamento frontale e le altre 18 di lavoro preparatorio) sono già impegnate in colloqui con ragazzi, preparazione di lezioni, preparazione dei compiti,ricerche per la didattica, correzioni di elaborati vari, colloqui con i colleghi per "allineare" i programmi o per discutere dei problemi delle classi. Anche se potessi rispondere alle e-mail dei genitori o degli studenti da scuola, in quale momento del mio già difficilmente quantificabile orario di lavoro dovrei piazzarli?
Per ora, comunque, la mia mailbox presso istruzione.it è zeppa solo di volantini autopromozionali del Ministero dell'Istruzione ex-pubblica.
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Milena
Ospite





MessaggioInviato: 13 Feb 2003 23:17    Oggetto: e per gli ATA ?? Rispondi citando

Non solo l'e-mail è negata, per gli ATA neanche la la formazione sulle nuove tecnologie se non per pochi eletti.
Nelle segreterie, nei laboratori delle superiori e nella scuola dell'obbligo si vede sempre più l'utilizzo delle nuove tecnologie e gli operatori sono costretti a farsi una formazione sul campo..
Ciao Milena
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milena
Ospite





MessaggioInviato: 13 Feb 2003 23:19    Oggetto: dimenticavo e la privacy.. Rispondi citando

Così ogni studente sarà libero di scrivere al doc. O a inviare virus al suo PC
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Gianni
Ospite





MessaggioInviato: 14 Feb 2003 03:43    Oggetto: nome.cognome ecc. ecc.. ???? Rispondi citando

premesso che sono completamente d'accordo su tutti i punti; ritengo , al di là di tutte complicazioni tecnologiche, che sia da sottolineare FORTEMENTE la perdita del contatto umano, è difficile evidenziare un rossore imbarazzante su un "pezzo di carta".
Detto questo, un'ulteriore considerazione:
spero che il prototipo pinco.pallino@istruzione.it tenga conto delle omonimie, sarebbe ridicolo se per scrivere al professore di uno dei miei pargoli dovessi indirizzare l'e-mail a giovanni.bianchi43@istruzione.it (potrei pensare che il numero rappresenti la sua posizione in una qualsiasi graduatoria).
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Ennio Fiorio
Ospite





MessaggioInviato: 14 Feb 2003 09:07    Oggetto: Manca l'arrosto, ma di fumo.......... Rispondi citando

E perché no? Visto che spesso dove insegna mia moglie manca anche la carta per fotocopiare le schede didattiche, la Sig.ra Moratti potrebbe concedere la casella di posta anche a tutti gli alunni, così si farebbero le lezioni via e-mail.
Ma ci rendiamo conto che i giudizi vengono ancora redatti a mano in più copie non a ricalco?
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Ettore Bonadio
Ospite





MessaggioInviato: 14 Feb 2003 09:20    Oggetto: Quella e-mail del ministero Rispondi citando

I problemi ci sono ma odoperiamoci per risolverli, senza fermarsi solo ad una sterile elencazione.
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adriano
Ospite





MessaggioInviato: 14 Feb 2003 09:47    Oggetto: Nomi nuovi, pasticci vecchi Rispondi citando

Sono daccordo. E' un modo per dare ai genitori la scusa per seguire i figli ancora meno di prima. E poi questa soluzione funzionerà al massimo nel centro nord. Al sud, dal quale provengo, le scuole non hanno nemmeno "la strada per piangere"
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Ospite






MessaggioInviato: 14 Feb 2003 10:35    Oggetto: CONDIVIDO..... Rispondi citando

....TUTTE LE TUE PERPLESSITA' ED E' PER QUESTO CHE HO DECISO DI RINUNCIARE A TALE CASELLA POSTALE.
PROF. DANILO MENDOLA
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Emilio Brengio
Ospite





MessaggioInviato: 14 Feb 2003 11:25    Oggetto: La casella di posta per gli insegnanti Rispondi citando

Visitando il sito di una scuola americana qualche anno fa, almeno cinque, c'era una comunicazione del tipo: questa settimana gli alunni dell'ins. Pinco Pallino hanno lavorato nel laboratorio di infomatica su questi argomenti (adizioni col riporto, geometria, spelling...) . In quale sito di quale scuola italiana esiste una cosa analoga? Evidentemente qualcuno aveva il compito di aggiornare le informazioni e gli insegnanti erano tenuti a fornire i loro contributi. Ovvio che questo lavoro deve essere previsto, pagato perchè ritenuto utile e quindi obbligatorio. Si prospetta qualcosa di analogo per la scuola italiana? Fin qui siamo nel generale, informazioni non personali, utili per la famiglia. Come si può pretendere invece che l'insegnante dialoghi a livello individuale col genitore via posta elettronica? Può essere obligato a farlo? E per il genitore che non è in grado si prevedono altri strumenti? Genitori di serie A e B. Manca una seria analisi sull'uso delle tecnologie digitali sia nella didattica sia sul terreno della comunicazione che dovrebbe essere comunque una comunicazione ti tipo ufficiale, pubblica, informativa, utile e vera. Per i motivi illustrati da V, Di Stefano, per esigenza di aggiornamenti normativi e per la delicatezza escluderei senz'altro l'uso della posta elettronica per comunicazioni interpersonali genitori-insegnati, allievi-insegnanti.
http://digilander.iol.it/rhoda2000/
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Valentina
Ospite





MessaggioInviato: 14 Feb 2003 13:12    Oggetto: Una piccola aggiunta sui problemi dell'account Rispondi citando

Un piccolo problema che può rendere ancora più difficoltosi i contatti con i docenti è dato dal fatto che se due è che se due docenti hanno lo stesso nome e cognome l'identificazione dell'indirizzo (che non può essere scelta dal docente, ma viene assegnata d'ufficio) è segnata da uno splendido numero progressivo finale. Il primo che arriva si aggiudica il migliore... Mi sembra un po' ridicola la cosa...
Inoltre se l'insegnante si chiama "Genoveffa Paotasso Giliana Colombina" ma tutti la conoscono come Gianna... non ha scampo: il suo indirizzo sarà GenoveffaPaotassoGiliana.Colombina@istruzione.it poverini gli alunni che cercheranno di scriverle!!
Per finire arriva una newsletter dal ministero (molto inutile) alle quali il povero insegnante non solo non ha dato il consenso e non può eliminare la propria iscrizione, ma è inoltre costretto a restare collegato diversi minuti a scaricare questa splendida mail di una paginetta che riesce ad essere di oltre 200k!!
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Fabrizio
Ospite





MessaggioInviato: 19 Feb 2003 13:05    Oggetto: Almeno si comincia Rispondi citando

Non ci sono dubbi che i problemi ci sono, ma è almeno incoraggiante che si sia pensato (seppure con notevole ritardo) di cominciare. La strada da fare è certamente lunga, soprattutto per quanto riguarda i problemi di connessioni veloci e sicurezza, ma poco è poco e niente è niente.
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gufetto
Ospite





MessaggioInviato: 23 Feb 2003 23:53    Oggetto: questo e' il quesito piu' carino Rispondi

*Last but not least. Il tempo che il docende impiega per rispondere alle e-mail delle famiglie come viene retribuito? Il Docente può utilizzare, a questo scopo, l'ora del ricevimento? Ma se non può utilizzare le strutture della scuola come può svolgere serenamente il suo lavoro?*
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