Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
Le contraddizioni di Feltri su Peacelink
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Vecchi articoli di Zeus News
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 04 Ago 2003 23:00    Oggetto: Le contraddizioni di Feltri su Peacelink Rispondi citando

Commenti all'articolo Le contraddizioni di Feltri su Peacelink
Il quotidiano Libero si fa tribuna di un attacco al noto sito pacifista.
Top
seashark
Ospite





MessaggioInviato: 13 Ago 2003 10:51    Oggetto: Cos'è..... Rispondi citando

....non hai fiducia nei magistrati giudicanti?
Guarda che così delegittimi la magistratura....;-)
Shark
Top
Pier Luigi Tolardo
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ago 2003 20:55    Oggetto: Riceviamo e volentieri pubblichiamo Rispondi citando

Per obiettività segnaliamo anche questa riflessione dal sito
http://newblognewblog.splinder.it


Chiedimi scusa, che ti ho appena rifilato un ceffone !

Succede che un sito di quelli che piacciono tanto poco a noi, peacelink (chi
lo cerca se lo trovi, far pubblicità proprio non mi interessa), pubblica con
la solita bavetta alla bocca un manifesto preso pari pari da rifondazione
comunista. Trattasi della solita tirata ambientalista che poi, ma chissà
com'è, diventa l'ennesimo trattato di antiamericanismo (dice che l'ambiente
lo si difende affermando che "La guerra e' divenuta strumento ordinario di
gestione della potenza imperiale Usa, con effetti umanamente e
ambientalmente tragici e inaccettabili". Sono la stessa gentaglia che si
eccita a leggere Vattimo sulla Stampa di qualche giorno fa affermare senza
paura di rendersi ridicolo che fa caldo perchè Bush non ha siglato l'accordo
di Kyoto). Ora, accade che rifondazione, dando per scontato che tutto il
mondo ambientalista è di sinistra e quindi antiamericano (in Italia, chè i
verdi tedeschi, tanto per capirci, sono di tutt'altra pasta : ma tant'è,
quelli hanno Fisher, noi Pecoraro Scanio ...), piazza tra i nomi dei
firmatari del manifesto anche il Prof. Corrado Maria Daclon, Segretario
Generale e vero motore di "Pro Natura", la più antica associazione
ambientalista italiana. Il Prof. Daclon è anche consulente della NATO, cosa
che difficilmente si concilia con la sottoscrizione di un manifesto
antiamericano. Su richiesta di Daclon, il suo nome sparisce subito dal sito
di rifondazione, che capisce di averla fatta grossa. Peacelink, invece, col
fischio che lo fa. Nella migliore tradizione di quel pacifismo che quando
sbatte la testa contro il muro continua a farlo nella speranza di sfondarlo,
decide di mantenere il nome del prof. Daclon sul manifesto, pur sapendo
benissimo che ciò è una lesione dei suoi diritti, da molti punti di vista,
non solo da quello della legge sulla privacy. Il giornale "Libero" riprende
la vicenda, nel momento in cui il Prof. Daclon chiede giustamente, a tutela
del suo nome e della difesa delle sue idee che sono molto differenti da
quelle di peacelink, un risarcimento di 50.000 ? (che a me sembrano molto
pochi, visti certi risarcimenti miliardari che si deliberano l'un l'altro
certi giudici). Apriti cielo. La rete dei pacifinti si schiera compatta con
peacelink : alcuni con toni civili, altri con le solite lezioncine fuori
luogo. Si vorrebbe, in pratica, che chi ha commesso l'errore e persevera per
principio a ledere i diritti altrui (peacelink) la passasse liscia ; mentre
naturalmente, il cattivone che esce dagli schemi ambientalista=di sinistra,
consulente della NATO e per di più difeso da Libero (Daclon) viene ammonito
circa il fatto che avrebbe dovuto solo scrivere una letterina, come si
permette di mettersi contro alla marmaglia pacifista ? Cioè, peacelink
pubblica quello che vuole e quando gli si dice di smetterla non lo fa, ma va
bene così e anzi diventa la parte lesa ; Daclon non osi difendere i propri
diritti ed il proprio nome. Tutto normale, come pure naturalmente il fatto
che se Libero riporta le frasi irriguardose e vergognose che figurano
intonse su peacelink (sono parenti di quelle su indymedia) per dimostrare su
quale pulpito si è messo una persona che non vuole averci nulla a che fare,
si commette reato di lesa maestà nei confronti dei bravi ragazzi di
peacelink e del loro diritto (quello si, intangibile) di pubblicare tutto
ciò che arriva, dalle argomentazioni agli insulti (il che può andare anche
bene, ma allora si tolgano i nomi di chi non ci vuole stare e anzi si
verifichi prima di accomunarli con quell'accozzaglia) alle minacce di morte
nei confronti di Daclon. Ora, accade che il sottoscritto conosca di persona
il prof. Daclon. Come ho già avuto modo di scrivere, e lo confermo
volentieri e con orgoglio, è una persona SQUISITA. Un professionista
cordiale e competente, disponibile e di grande cortesia e signorilità. Una
persona della quale, conoscendola, non si può che dire bene. Allora, questi
di peacelink e chi li appoggia stanno davvero cercando di battere un record
di ignominia. Laciassero in pace una brava persona che non ha chiesto di
essere accomunata alle cose che appaiono su quel sito che è la summa del più
peloso antiamericanismo e pacifismo a senso unico. Se vogliono contribuire
all'andamento del mondo in maniera diffamante e inquietante e idiota lo
facciano senza coinvolgere le brave persone. Spero che il giudice ne
deliberi 500.000, di euro di risarcimento. E se chiudono sarà tanto di
guadagnato per la verità. Solidarietà a Corrado Maria Daclon da questo blog.
Top
Pier Luigi Tolardo
Ospite





MessaggioInviato: 15 Ago 2003 20:54    Oggetto: Il commento di Riccardo Orioles Rispondi citando

Mi permetto di inserire questo commento tratto dalla Catena di SanLibero dell'amico Riccardo Orioles.
Bavaglio. Adesso lo vogliono imporre a Peacelink, il principale sito
pacifista italiano. Un certo Corrado Daclon ha chiesto cinquantamila
euri di danni per la pubblicazione di un appello pacifista (gia'
largamente diffuso in rete) nel quale per errore era stato messo fra i
firmatari. "Io faccio il consulente per la Nato - s'e' incazzato il
tale - Se passo per pacifista perdo il lavoro!". In effetti il signor
Daclon e' uno degli individui piu' militaristi che si possano
incontrare. Gira con un Winchester calibro 22, porta sempre l'elmetto,
nei periodi di ferie va a caccia di arabi nella giungla, lavora al
progetto "Stermina e Spara" della Armaggedon Foundation e in pausa
pranzo il suo passatempo preferito e' di sparare col fucile a piombini
ai colombi che becchettano sui davanzali. Un mangiafuoco, insomma: del
resto ha appena ricevuto il "Premio Tartarino" assegnato ogni anno
dalla citta' di Tarasca. Ci sembra che tutte queste testimonianze - che
siamo pronti a ripetere in tribunale - rendano piena giustizia al
signor Darlon, che a questo punto potrebbe facilmente ritirare la sua
querela. Se tuttavia dovesse insistere saremmo costretti a dar mandato
al nostro legale (il compagno Pecorella del Soccorso Rosso) per una
richiesta di danni per cinquecentomila euri nei confronti della Nato.
Il termine Nato infatti e' legalmente detenuto da me da oltre
cinquant'anni e cio' e' facilmente riscontrabile dai miei documenti
d'identita', in cui figura esplicitamente la dizione "Riccardo Orioles,
NATO a Palermo ecc.". Evidente l'appropriazione indebita del marchio da
parte della multinazionale balistica americana, di cui il signor Daclon
dichiara di essere un esponente.
Top
Michele Bottari
Ospite





MessaggioInviato: 16 Ago 2003 17:19    Oggetto: Che poi... Rispondi citando

Che poi non se ne può più di gente che usa la parola "squisita" per descrivere una persona (anche se il Daclon con le patate non deve essere male), che definisce persone come Gubitosa "gentaglia", che dà libere interpretazioni agli articoli della Stampa (quotidiano comunista?), che formula per l'ennesima volta l'equazione ambientalista=sinistra=antiamericano, che scrive Pecoraro Scanio sperando che il lettore lo capisca come un insulto. E sarebbero quelli di Peacelink (a proposito www.peacelink.it) ad avere la bavetta alla bocca?
Top
Luca
Ospite





MessaggioInviato: 18 Ago 2003 08:10    Oggetto: Feltri non è libero! E' servo di Berluson Rispondi citando

Non credo che Feltri sia libero...
I suoi articoli sono solo strumentali alla parte politica di erlusconi e Co.
Top
Amedeo
Ospite





MessaggioInviato: 18 Ago 2003 14:06    Oggetto: Caro Signor Tolardo c'è o ci fa? Rispondi citando

Egregio Signor Tolardo leggendo il suo articolo mi sono chiesto (non senza un certo stupore) a proposito della sua descrizione della personalità e storia lavorativa di Vittorio Feltri se stesse scherzando, definendolo libero, fiero veramente indipendente etc. etc., oppure fosse serio.
Riflettendoci credo che parlasse seriamente, altrimenti come spiegarsi il suo stupore?, per quanto mi riguarda non trovo nulla di strano nel comportamento di Vittorio Feltri dato che lo considero (insieme ai suoi degni colleghi Paolo Liguori ed Enrico Fede) un autentico squadrista della carta stampata, un disinformatore professionista, un lacchè violento (con le parole) ed ossessionato del suo Signore e Padrone (l'eccellentissimo Premier), uno squadrista (ripeto) che usa il suo quotidiano (per fortuna pochissimo letto)come i suoi colleghi di 50 anni fa usavano il manganello e l'olio di ricino.
Quindi perchè stupirsi?
Top
Marina
Ospite





MessaggioInviato: 19 Ago 2003 14:30    Oggetto: Controinfomazione Rispondi citando

Ciao,
temo che molte persone sparino sentenze senza verificare prima come stanno effettivamente le cose.
Il Manifesto a me non è riuscito di trovarlo *ora* in rete, tranne che negli archivi (nel modo spiegato da Paolo Attivissimo nella citazione che vi allego), dove effettivamente si vede che è stato in rete per oltre 2 anni senza che nessuno chiedesse i danni, prima di venire ripreso da Peacelink.
Tutti possiamo sbagliare per fretta o per distrazione, ma diffondere informazioni false con toni da chi ne sa più di tutti gli altri non porta certo ad un mondo migliore.
Un'ultima considerazione: il blog da cui è tratto il commento numero 2 è uno dei più insulsi, maschilisti e superficiali che abbia mai letto.
Per diffondere una corretta informazione vi riporto uno stralcio dell'articolo di Paolo Attivissimo che potete trovare integralmente su www.attivissimo.net nella Newsletter N. 059, sottotitolo: _Come ti zittisco il sito_
"[...]Quali siano in realtà queste "gravi e reiterate considerazioni" sfasciacarriere val la pena di leggerlo, come si può fare usando la preziosissima Wayback Machine di Archive.org, che archivia periodicamente il contenuto di quasi tutta Internet, per leggere il "Manifesto" così com'era pubblicato, a dicembre 2002, non presso Peacelink (che da tempo ha rimosso il documento) ma nel sito di Rifondazione Comunista, per la precisione all'indirizzo http://www.rifondazione.it/ambiente/pdf/man_forum.PDF.
Ora il "Manifesto" è stato rimosso anche dal sito di Rifondazione, ma è appunto ancora disponibile (a riprova del fatto che il sito di Rifondazione l'aveva pubblicato) digitandone l'indirizzo nella casella delle ricerche in
http://web.archive.org.
Archive.org ne riporta ben tre copie tratte dal sito di Rifondazione: una del 17 luglio 2001, una del 30 dicembre 2001 e una del 15 febbraio 2002.
In altre parole, il "Manifesto" da cinquantamila euro è rimasto sul sito di Rifondazione Comunista per almeno due anni (da febbraio 2000 a febbraio 2002). Eppure il consulente Nato non ha fatto causa a Rifondazione, per quel che mi risulta; l'ha fatta a Peacelink, colpevole semplicemente di aver riportato un documento pubblicato da altri. [...]"
Ciao
Top
Antonio Battaglia
Ospite





MessaggioInviato: 21 Ago 2003 13:52    Oggetto: - Rispondi citando

Commento fuori tema o non conforme al regolamento del forum.
Top
Cesidio
Ospite





MessaggioInviato: 21 Ago 2003 14:06    Oggetto: Rifondazione e Paecelink Rispondi citando

Ma perché continuate a scrivere che Rifondazione è stata "risparmiata" e solo Peacelink è stata querelata dal consulente Nato? C'è su diversi blog che Rifondazione è citata in giudizio per questa storia presso il Tribunale di Roma, da prima di Peacelink, prossima udienza 30 settembre. Non credo che alzando polveroni si vincano le cause, e poi se è "infondata" perché Peacelink si preoccupa tanto?
Top
Santo
Ospite





MessaggioInviato: 21 Ago 2003 15:15    Oggetto: Un quesito a Peacelink Rispondi citando

Un amico ha posto alcuni giorni fa un quesito a Peacelink, in merito a quella che loro definiscono “l’aggressione di un consulente Nato al sito pacifista”. Il quesito era sostanzialmente questo: leggendo una dichiarazione di Corrado Maria Daclon su Libero del 12 agosto 2003, emergono questi rapporti del prof. Daclon con la Nato: “Per la Nato ho partecipato ad alcuni workshop internazionali in tema di scienze ambientali, dal risanamento del Mar Caspio alla desertificazione della regione del Lago di Aral ad esempio, insieme a colleghi e studiosi di tutto il mondo. Ciò non vuol dire percepire compensi (cosa mai avvenuta) ma intervenire in panel scientifici internazionali, come ho fatto in passato per il Programma Ambiente delle Nazioni Unite o come faccio abitualmente per la Commissione Europea a Bruxelles”. In effetti anche nella citazione in giudizio, che Peacelink pubblica sul suo sito, si parla del prof. Daclon come docente universitario di scienze ambientali, presidente di una associazione ambientalista, consulente della Commissione Europea, collaboratore di trasmissioni televisive, esperto di enti locali, e solo alla fine si ricorda marginalmente che figura tra i partners scientifici del "Committee on the Challenges of Modern Society” della Nato, commissione che ha il solo compito di organizzare convegni e studi scientifici.
Perché tanta enfasi sottolineando addirittura che “la Nato vuole chiudere Peacelink”, richiamando con sprezzo del ridicolo un improbabile legame tra “apparati militari dell’Alleanza Atlantica” e ambientalisti? Perché tra le molteplici attività del prof. Daclon si parla a senso unico di quella che probabilmente è la meno significativa nel suo curriculum, e nello stesso atto di citazione è riportata più che in secondo piano? Proviamo a rispondere? Forse perché avrebbe funzionato diversamente la raccolta di contributi nell’ambito di una campagna stampa vittimistica se “un docente universitario” querela Peacelink, oppure “un esperto degli enti locali”, oppure “un collaboratore di trasmissioni televisive”, o ancora “un consulente dell’Unione Europea”, e così via, querela Peacelink. La Nato che attacca i poveri pacifisti, con i suoi poderosi “apparati militari”, funziona meglio. Alla faccia della trasparenza e della correttezza dell’informazione.
Il mio amico, scrivendo a Peacelink, ricordava anche come lui, ad esempio, partecipi talvolta quale relatore a convegni della Microsoft, così come il prof. Daclon partecipa a quelli della Nato. Non per questo, se il mio amico fa causa all’amministratore del suo immobile per una perdita d’acqua, qualcuno si sogna di montare una campagna mediatica dicendo che “Bill Gates e la Microsoft vogliono ridurre sul lastrico il condominio”.
A proposito del quesito: il mio amico non ha ricevuto alcuna risposta e la sua email non è stata pubblicata da Peacelink. Le minacce di violenze nei confronti del prof. Daclon, evidenziate da Libero del 3 agosto 2003, quelle sì, sono state pubblicate sul sito di Peacelink. Sempre per quel diritto alla libertà di informazione di cui si parlava.
Top
Paolo Attivissimo
Ospite





MessaggioInviato: 22 Ago 2003 00:58    Oggetto: Anche Rifondazione citata in giudizio? Rispondi citando

>C'è su diversi blog che Rifondazione è citata in giudizio per questa storia presso il Tribunale di Roma, da prima di Peacelink, prossima udienza 30 settembre.

Puoi darmi le coordinate di questi blog? Non ho trovato in Rete notizia di questa citazione in giudizio, ma magari ho semplicemente cercato male.

Grazie e ciao da Paolo.
Top
Cesidio
Ospite





MessaggioInviato: 22 Ago 2003 09:30    Oggetto: Rifondazione Rispondi citando

Mi pare che la notizia su Rifondazione sia nei commenti di http://www.newblognewblog.splinder.it
ma non ricordo con certezza, con questo caldo...
Top
Antonio Battaglia
Ospite





MessaggioInviato: 25 Ott 2003 13:14    Oggetto: Ecco come stanno le cose davvero Rispondi

Riporto testualmente l'articolo apparso su Il Giornale lo scorso 21 ottobre, per rispetto della completezza di informazione.


"Ambientalista denuncia sito pacifista: via la mia firma dalla lista antiamericana. Il professor Daclon non riesce a farsi cancellare e anzi viene insultato"


Tanti nemici tanto onore? Dalle parti di PeaceLink, associazione pacifista, devono aver pragmaticamente sentito il bisogno di avere almeno un nemico contro cui combattere. Cosi' Corrado Maria Daclon, nome storico dell'ambientalismo italiano, e' stato issato a forza sul piedistallo dei cattivi. Sopra la scritta Nato. E il sito pacifista e' da settimane ingolfato da messaggi niente affatto concilianti contro "L'Uomo Nato", coperto da appellativi irriferibili e minacce neanche tanto velate di andare incontro ad una brutta fine. Eccolo lo specchietto utilizzato per aprire le ostilita' e strappare l'applauso agli amici e agli amici degli amici: PeaceLink subisce l'assalto di un servo dell'imperialismo americano. Nientemeno.


Peccato che lui abbia sperimentato in precedenza l'invasione di campo dei turbolenti pacifisti. Accade questo: la firma di Daclon compare in calce a un manifesto ambientalista contenente frasi del tipo "la guerra e' divenuta strumento ordinario di gestione della potenza imperiale Usa, con effetti umanamente e ambientalmente tragici e inaccettabili". Daclon protesta: lui, presidente di Pro-Natura, la piu' antica associazione ambientalista tricolore, non ha mai prestato il proprio nome a tesi del genere. Non appartengono alla sua cultura. Per di piu', lui con la Nato qualche volta ha lavorato (senza percepire compensi) in totale sintonia: "Per la Nato -spiega al Giornale - ho partecipato ad alcuni Workshop internazionali in tema di scienze ambientali, dal risanamento del Mar Caspio alla desertificazione della regione del Lago d'Aral". Perche' dovrebbe poi abbandonarsi al catastrofismo dei tatzebao no global? Quella firma e' stata semplicemente rubata all'interessato.


Che chiede solo e soltanto una cosa l'eliminazione del proprio nome dal documento. PeaceLink se la cava rinviando ai compagni di Rifondazione Comunista: "abbiamo riprosotto testualmente il manifesto, compresi i firmatari, dal sito web di Rifondazione". Insomma, i no global avrebbero solo clonato un errore e il loro sarebbe solo un peccatuccio veniale. Intanto pero' Rifondazione ammette il pasticcio e fa sparire Daclon dalle prime linee dell'antiamericanismo. A PeaceLink invece decidono di scavare una trincea e di indossare l'elmetto: se prima potevano vantare la campagna anti Nato dell'Uomo Nato, ora possono lucidare la propria coscienza denunciando l'aggressione dell'Uomo Nato. Evidentemente buono per tutte le stagioni.


Lui allarga le braccia sconsolato: "la collaborazione con la Nato occupa solo una riga del mio curriculum". Un dettaglio. E infatti Daclon e' anzitutto professore universitario e poi consulente della Commissione Europea, esperto accreditato presso organismi internazionali, collaboratore di riviste e trasmissioni televisive, piu' tante altre cose.


Non c'e' niente da fare. PeaceLink lancia l'appello, la piazza internettiana dei no global risponde con un ruggito virtuale al richiamo della foresta: centinaia di messaggi in cui Daclon passa, nel migliore dei casi, per bastardo. O gli si promette di finire a pezzi. Lui, intanto, si e' rivolto al giudice: per uscire dalla rete dei pacifisti pare non ci siano altri mezzi.


Gia che c'e', lo studioso allega anche una richiesta di risarcimento pari a 50 mila euro: "Una cifra simbolica -precisa- visto che mi hanno attribuito a proposito della Nato frasi del tipo 'mercenari in divisa'". Tocchera' alla magistratura togliere agli "ultimi giapponesi" di PeaceLink il giocattolo che permette loro di continuare la piccola grande guerra.
Top
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Vecchi articoli di Zeus News Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi