Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo OCSE: Il computer in classe non aiuta gli studenti
La tecnologia da sola non basta a dare agli alunni le competenze necessarie: bisogna riformare l'insegnamento.


 
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[Danielix]

La vedo nera...
Giusto ieri mio figlio - che ha appena iniziato l'anno scolastico all'Industriale - mi ha raccontato una cosa raccapricciante: nell'ora di informatica, la professoressa (d'informatica, eh?) stava illustrando agli alunni la nuova 'aula dei computer', quando un compagno di mio figlio ne ha acceso uno e involontariamente ha premuto il tasto per entrare nel BIOS, così questo è apparso. La professoressa ha guardato il computer e si è arrabbiata tantissimo: «e cos'è questa schermata?!? Vuoi vedere che l'hai rotto?!?»

La vedo nera...

[francescodue]

Il problema non è tanto l'uso delle tecnologie, ma la situazione della scuola in generale.
Ad esempio i libri in formato elettronico sarebbero molto utili, peccato che anche lì regna il caos, tra titoli, edizioni e formati. Come per le versioni cartacee, solo che per quelle devi aspettare anche che lo stampino fisicamente.
[Nota: se qualcuno può darmi buone notizie in merito, grazie.]
A parte questo vorrei vedere quanti "maghi" di smartphone e app saprebbero gestire il BIOS o l'UEFI.
Gli insegnanti di informatica dovrebbero sapere almeno le basi, ma gli altri, che insegnano con strumenti informatici, non hanno (forse dovrebbero) competenze speciali: un po' come se il videoproiettore durante una lezione si guasta. L'insegnante deve saperlo aggiustare?

[benedetto]

[benedetto]

marito di insegnante alle medie:
niente wi-fi perchè i genitori hanno paura delle "onde"
nr. 1 lavagna multimediale per tutta la scuola
50 fotocopie/anno per insegnante
sulla dotazione informatica (pc ecc ecc) velo pietoso, anzi coperta pietosa , anzi trapunta invernale, e moooolto spessa,pietosa !!!
al polo nord???
naaaaaaaaa: nell' avanzatissimo veneto !!!!!

[Cesco67]

[Danielix]

[Gladiator]

[benedetto]

sempre da marito di insegnante ma, credo/spero, oggettivo:
- se i ragazzi sono maleducati è colpa della scuola
- se c'e' bullismo e' colpa della scuola
- se i ragazzi non imparano e' colpa della scuola
- se i ragazzi non hanno una cultura generale e' colpa della scuola
io inviterei a riflettere sugli strumenti che un insegnante ha per, appunto, poter "tentare" di insegnare:
- se si azzarda a riprendere un ragazzo (perchè non sta attento o che), si trova a casa una raccomandata da un avvocato
- se pensa di bocciare, si trova contro il dirigente che ha paura di perdere alunni
- se tenta di fare un piano organico di lavoro si trova a doverne discutere i minimi dettagli con i genitori (noti intenditori di tecniche e contenuti di insegnamento)
- se propone qualche misera attività innovativa si sente rispondere che la scuola non ha soldi !!!
- se tenta di coinvolgere i genitori per avere fondi, incontra quelli che vengono a prendere i figli in suv ma che poi -isee alla mano- non pagano i 10 euro per una uscita perchè incapienti !
- se -fatto il programma- tenta di rispettarlo, si trova a dover seguire 4,5,6 alunni che non conoscono la lingua italiana (e guai a chi si provasse a darmi del razzista!!!), quindi a fermarsi e a fermare tutti gli altri.

queste sono le REALI situazioni !!!

[Gladiator]

@benedetto

Premesso che, come ho già detto, non ho esperienza diretta ma solo indiretta, tengo a precisare il mio post precedente poiché era troppo stringato.

Io non sono fra quelli che imputano i problemi della scuola pubblica italiana agli insegnanti certo, come in tutti gli ambienti lavorativi anche nella scuola ci saranno insegnanti poco professionali o poco competenti ma credo siano una minima parte.
Probabilmente ci saranno anche insegnanti svogliati e demotivati e qui credo che le colpe arrivino dall'alto e, nella stragrande maggioranza dei casi, gli insegnati siano solo le vittime di una serie di eventi che li porta alla demotivazione nel loro lavoro.
Ritengo invece che moltissimi insegnanti continuino a lottare contro queste avversità con grande professionalità e spirito di sacrificio.

In quanto ai comportamenti dei ragazzi sono convinto che le cause di bullismo, maleducazione e scarsa cultura generale siano da ricercare nelle famiglie e nei genitori piuttosto che nella scuola, sul discorso dell'efficacia (i ragazzi non imparano) ritengo ci siano generalmente cause scolastiche e cause familiari ma non so dire con quali pesi relativi, di una cosa sono certo, anche per questo non si possono incolpare certo solo gli insegnanti.

Quindi le ragioni principali per cui la vedo nera sono:
lo smantellamento sistematico della scuola pubblica da parte dello stato che favorisce contemporaneamente la cosiddetta scuola paritaria (forse che chiamarla scuola privata non par bello?)
Gli atteggiamenti e comportamenti di molti genitori che riversano gran parte delle proprie responsabilità di guida ed indirizzo sui propri figli alla scuola ed agli insegnanti salvo il fatto di ritirare in modo conflittuale tale delega nel momento in cui l'insegnante fa la parte del proprio mestiere che va proprio in quella direzione.

Queste sono le mie personali opinioni sul tema che ho ritenuto giusto condividere ora che avevo più tempo rispetto a quando ho scritto il post precedente.

[benedetto]

uno degli aspetti per cui mi piace questo forum e' la pacatezza e ragionevolezza dei partecipanti.
sempre in merito alla medesima scuola, toccasse a me, inizierei dagli insegnanti.
Che prospettiva lavorativa ha un laureato in filosofia, lettere, matematica?
Ovviamente l'insegnamento, ma chi dice che sappia insegnare? Per quanto volonteroso, serio e corretto, non e' detto che sia un BUON insegnante ! Quindi non vedrei male, dopo, ad esempio, un biennio, un indirizzo di specializzazione per chi sceglie l'insegnamento con materie e test specifici: esistono tecniche anche per quello, non deve essere un ripiego; gli insegnanti, soprattutto nelle elementari e medie, hanno in mano la formazione di ragazzi (il futuro) , non lo dimentichiamo!
Io ricordo che venivano gli studenti delle magistrali a fare tirocinio in classe (ma parlo di 1000/2000 anni fa sigh sigh) .
Stesso discorso per i nuovi dirigenti, che lo diventano per concorso. In un comprensorio, un dirigente si trova a dover amministrare anche un paio di centinaia di insegnanti.
E viene abilitato a farlo perche' supera esami dove dimostra di conoscere un codicillo? e chi dice che abbia la stoffa e le capacità di un manager?
Non sarebbe meglio valutarne anche le effettive capacità sotto questo aspetto, che trovo vitale?
questi insomma mi parrebbero passi basilari da compiere, cominciare a rafforzare le fondamenta, a creare una solida base sulla quale costruire qualcosa,
Ma noi siamo il popolo dei proclami, cos' sembra sempre che tutto venga fatto, mentre continuiamo ad avere le pezze al culo... che tristezza, santo cielo....