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Maary79 Amministratore


Registrato: 08/02/12 13:23 Messaggi: 12620
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Inviato: 29 Nov 2015 22:24 Oggetto: |
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Gladiator ha scritto: | Roberto1960 ha scritto: | [...]
Se poi c'è veramente un inferno pedonale... esci 5 minuti prima. |
Oppure fai come in tanti film durante gli inseguimenti: corri e scaraventi coloro che ti intralciano a destra e a manca senza alcun riguardo, fino a che ti vengono a prendere e ti internano (cosa che però nei film non succede mai...).  |
Perché già non succede? Meno scenico certo, ma a volte, se non sei veloce a scansarti la gente tira dritta col parrocchi, a volte con gli ombrelli rischi di restare pure incastrato, o trascinato via!
È da un po' che se non piove a dirotto uso solo giubbotti con il cappuccio...  |
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matteo251 Dio maturo

Registrato: 20/02/14 00:53 Messaggi: 3443
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Inviato: 30 Nov 2015 12:55 Oggetto: |
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@gladiator
Il fatto è che la persona nella vita ha necessità di alcuni punti fermi:
1)la sicurezza
questa non è solo la sicurezza dell'incolumità fisica, ma la sicurezza che un qualsiasi progetto, un'azione ecc raggiungano il risultato. Es apro il rubinetto ed esce l'acqua, premo un interruttore e si aziona un meccanismo. Manda in tilt ogni cosa che va contro le previsioni. Altro esempio: aspetto il bus e questo arriva in 5 minuti: io sto a brontolare per quasi tutti i 5 minuti; ma se alla fermata io so che il bus arriverà fra 20 minuti, io aspetto il bus ma brontolerò di meno. Perchè il male sta nell'incertezza. Si comincia da neonati a cercare certezze nel genitore: piango, mia mamma mi allatta, e il gioco è fatto. Certezza e chiarezza.
2)uno scopo
un tempo lo scopo principale erano la l'indipendenza, la famiglia e i figli: essi garantivano in qualche modo il corso della vita fino alla fine e tutto si svolgeva in funzione di ciò che proteggeva l'oggetto dello scopo.
Quando franano le certezze e non abbiamo più uno scopo, il cervello va in tilt.
E' la situazione odierna in cui viviamo.
Le certezze ci sono state tolte, e un po' ce le leviamo da soli
Gli scopi di conseguenza sono diventati aleatori, o meglio ci si rinuncia.
Il risultato è il crollo dell'individuo e di tutto il sistema che sull'individuo si basa. Quindi dell'economia ecc. Il che si traduce in maggior incertezza. Non ci si sposa, non si fanno figli, si ha paura dell'avvenire.
Alla fine sopravvivono gli scopi immediati, superficiali ed effimeri.
Si rinuncia a tutto e si vive alla giornata, cambiando partner man mano che si rende necessario; non seminando nulla, tanto non abbiamo fiducia che dal seme nasca qualcosa.
Per ora vanno in tilt gli individui e soprattutto i più fragili, che davanti al franare delle certezze si sfogano con la depressione, il suicidio, l'omicidio (compreso il femminicidio, che è mal interpretato troppo spesso: il più delle volte si uccide il coniuge quando lo si vede responsabile del fallimento delle certezze che vi era riposte: tipo "ormai che campo a fare?"
Il problema sarà quando l'oggetto dell'odio (squilibrato, è ovvio) non sarà più il coniuge, ma sarà l'intera società. E ci stiamo arrivando....
La follia vera non sta nel protagonista del film, ma in tutto ciò che lo circonda e che per lui era ovvio, o almeno lui credeva che lo fosse. Il suo modo di vedere le cose è in fin dei conti normale (anche perchè non fa un esame di coscienza che rivelerebbe anche una sua parziale responsabilità): man mano lui si adatta, con violenza, ai mali che gli appaiono e da cui non riesce più a difendersi tenendoli lontano dal suo mondo. Si contra con individui più forti di loro che in un modo o nell'altro si fanno i fatti loro.
La moglie non accetta più il marito nella fragilità che rivela.
L'ufficio lo espelle.
Il questuante pretende che lui creda alle sue bugie.
E così via.
Solo la figlia, bambina innocente, lo accetta com'è, senza farsi domande, perchè non ha ancora un orticello da difendere.
Il poliziotto fa il suo dovere, ma soprattutto si riscatta dalle vessazioni che aveva ingoiato per tanto tempo a casa e al lavoro, per cui alla fine si fa i fatti suoi.
E il cancro dell'individuo pericoloso viene estirpato.
Così il discorso dei marciapiedi a percorso veloce: è un modo come un altro di salvaguardare il più forte a scapito del più debole che ha sempre meno diritti. E' la concezione della Rupe tarpea, della razza perfetta, dell'eliminazione degli embrioni difettosi, della soppressione a uno a uno di tutto quello che dà fastidio, che non porta utilità.
Ma questo è il mondo. E l'uomo ha fretta. Di che? Boh? |
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Gladiator Dio maturo


Registrato: 05/12/10 21:32 Messaggi: 14367 Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia
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Inviato: 30 Nov 2015 20:18 Oggetto: |
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Maary79 ha scritto: | Gladiator ha scritto: | Roberto1960 ha scritto: | [...]
Se poi c'è veramente un inferno pedonale... esci 5 minuti prima. |
Oppure fai come in tanti film durante gli inseguimenti: corri e scaraventi coloro che ti intralciano a destra e a manca senza alcun riguardo, fino a che ti vengono a prendere e ti internano (cosa che però nei film non succede mai...).  |
Perché già non succede? Meno scenico certo, ma a volte, se non sei veloce a scansarti la gente tira dritta col parrocchi, a volte con gli ombrelli rischi di restare pure incastrato, o trascinato via!
È da un po' che se non piove a dirotto uso solo giubbotti con il cappuccio...  |
Ma no a me non capita forse perché non vivo in una grande città con gente isterica e frenetica quando circola a piedi ma solo quando è in macchina...  |
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Gladiator Dio maturo


Registrato: 05/12/10 21:32 Messaggi: 14367 Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia
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Inviato: 30 Nov 2015 20:28 Oggetto: |
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@matteo251
Sono sostanzialmente d'accordo con ciò che scrivi, vorrei solo sottolineare che se:
Citazione: | Le certezze ci sono state tolte |
non è dovuto al caso ma ad una precisa scelta di chi ci governa e controlla proprio perché le persone insicure, pur essendo a volte imprevedibili come il personaggio del film, sono comunque più facilmente dominabili e gli si possono dare delle false certezze - preconfezionate e gradite ai potenti - che sostituiscono quelle perse e, quando qualcosa va storto, c'è sempre la soluzione finale, quella appunto del film... |
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matteo251 Dio maturo

Registrato: 20/02/14 00:53 Messaggi: 3443
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Inviato: 01 Dic 2015 11:17 Oggetto: |
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@gladiator: la tua sottolineatura è non solo ovvia, ma fondamentale |
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