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La Finlandia prepara il reddito di cittadinanza: 800 euro al mese
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Autore Messaggio
Danielix
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Residenza: All'inferno.

MessaggioInviato: 03 Dic 2015 21:55    Oggetto: Rispondi citando

@Roberto1960:
Ah be', chiarito il qui pro quo: il tuo “il lavoro c'è” è in realtà da leggere “il lavoro ci sarebbe”...

Ma le tue argomentazioni sono valide per tutti i mali che affliggono questo paese: “Se lo Stato volesse...” “Se il Governo facesse...”
Nel frattempo, dopo 47 anni dal terremoto, nel Belice c'è ancora chi vive nei carri ferroviari e nelle baracche con i tetti in eternit approntate “provvisoriamente”.


Quello che però mi sfugge nel tuo interessante ragionamento riguardo la produzione di moneta a gogò è il ruolo dell'inflazione... Think


(occhio a non esprimere troppo esplicitamente in pubblico, specialmente in questi paraggi, teorie che indichino una deliberata volontà strategica di privare gli stati della sovranità monetaria: in un batter d'occhio ti ritrovi con uno scolapasta metallico in testa e bollato come sciekimikista terrorizzato dai rettiliani Wink )
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 04 Dic 2015 16:54    Oggetto: Rispondi citando

@Danielix:
Ah ah ah! Laughing
Vero, hai ragione, il tema della sovranità monetaria è un tipico cavallo di battaglia dei complottisti!
Purtroppo però, aldilà di certe semplificazioni eccessive, è un tema reale, non solo una paranoia, e questo è dimostrato dal fatto che tantissimi economisti ne parlano esplicitamente, tra cui anche dei premi nobel.
Poi è chiaro che "sovranità monetaria" in Italia significherebbe ridare il controllo dell'emissione di moneta ai corrotti e idioti che ci governano adesso, e questo non può non preoccupare...

Il tema dell'inflazione però è importante.
Così come sarebbe anche interessante ed importante parlare dell'inevitabile svalutazione che seguirebbe al ritorno ad una moneta "sovrana", tutta italiana.
Sono cose molto interessanti ma anche molto tecniche, e riuscire a parlarne qui è difficile.

Io dico che non si possono fare le nozze coi fichi secchi.
Ovvero: se si vuole ridare slancio all'economia italiana e ridare dignità a milioni di cittadini in condizioni di forte disagio, qualcosa bisogna pagare.
Non sono d'accordo con chi professa l'austerità dei conti pubblici e il controllo rigoroso dell'inflazione quando la percentuale dei poveri è così alta.
Anche perché questa politica dell'austerità e del rigore lo vediamo a cosa porta: al crollo dei consumi e la desertificazione industriale.
Ma veramente vogliamo continuare in questa lenta eutanasia, con tanti concittadini che fanno la fame, per paura di un po' di inflazione?
Secondo me dovremmo tutti rassegnarci ad un leggero aumento dei prezzi al consumo, bilanciato però (si spera) dalla crescita economica e dall'inversione di tendenza rispetto all'aumento della povertà diffusa.

In fondo io mi dico questo: piuttosto che una eutanasia senza speranza io preferisco il rischio di un intervento chirurgico "forte".
Non vorrei passare per uno che ha solo certezze da spacciare e nessun dubbio. Solo che COSI' secondo me non si può più continuare.
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Maary79
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Registrato: 08/02/12 12:23
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MessaggioInviato: 07 Dic 2015 17:17    Oggetto: Rispondi citando

Io in realtà sapevo che Roberto parlava di posti di lavoro che "potrebbero esserci" e non che realmente ci sono...sta di fatto che se anche fosse mi chiedo, sarebbero abbastanza? Per tutti e comunque per dare uno stipendio ragionevole? Perchè se mi dici che una persona la si fa fare un lavoro socialmente utile per 2 ore al giorno per 300 euro al mese, capirai che non sono abbastanza e finiamo sempre nel solito discorso del reddito minimo garantito che andrebbe ad integrare.

Ti faccio notare che alcuni dei lavori che hai citato già vengono svolti, da ditte in appalto, dunque se togliamo da una parte per mettere da un'altra capirai che non si risolve nulla.

Di preciso parlo di questo:

Citazione:
Pensate a quanto c'è da fare per migliorare l'ambiente, pulirlo, proteggerlo, partendo dalle metropoli e finendo con i parchi e le campagne.


Per il resto ti do ragione, si potrebbero creare più posti di lavoro socialmente utili, specie per quei lavori considerati "volontariato" svolti solitamente da pensionati. Ad esempio i servizi alla persona presso ospedali, case di riposo, scuole, ospedali o ancora servizi di trasporto o informazioni.

Ma c'è tutto un sistema da stravolgere, il sistema di queste Onlus che procurano "volontari". E scusate se lo scrivo tra virgolette, è perchè sono informata su questa cosa e so che non è proprio volontariato. Ci guadagnano sopra, e ci guadagnano sia i "volontari" che chi gestisce. Magari non tutte le Onulus del settore ma ne ho conosciute che lo facevano...

Poi anche sul discorso che hai fatto "madri che lavorano" ma più genericamente parlerei di famiglie con figli...anche qui c'è un sistema da stravolgere, i prezzi degli asili sono altissimi, mense da pagare a parte, metti pure che aumentino gli orari di lavoro e che siano assunte nuove maestre ma poi chi ce li manda i figli se il prezzo diventa ancora più alto?

Insomma, nell'immediato quello che dici tu è difficile da attuare. Ma se lo Stato sapesse che X cittadini percepiscono un reddito senza fare nulla sarebbe motivo in più perchè cerchi di trovare qualcosa da fare a queste persone.

@Danielix

Tu non facevi un lavoro da poco, di quelli che impari in 10 minuti, vuoi dire che nei pescherecci o nel turismo da 3 anni non trovi nulla? Avrai la patente nautica ed eventuali abilitazioni per il trasporto passeggeri.
Tua moglie invece non può equiparare la sua laurea in infermiere generico o OSS? Un mio conoscente ha un diploma di assistente sociale e glielo hanno equiparato a OSS (operatore socio sanitario), ha poi trovato lavoro in quell'ambito, un uomo sopra i 50 che prima faceva tuttaltro lavoro.
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 09 Dic 2015 13:59    Oggetto: Rispondi citando

Maary79 ha scritto:
Ma c'è tutto un sistema da stravolgere...

Sottolineo questo passaggio del tuo ultimo intervento.
Perché è veramente il punto chiave.
Il nostro "sistema" è ormai parassitario, per cui qualunque proposta realmente innovativa, che va nella direzione "giusta", cioè a vantaggio della collettività, non può che suonare velleitaria, priva di concretezza, irrealizzabile, e in fondo utopica.
Purtroppo è così, e la cosa più triste che vedo è che la consapevolezza di ciò neppure sfiora la maggior parte delle teste.

L'altro ieri stavo nella piazza dell'Arena di Verona, insieme con migliaia di persone.
Era un lunedì mattina di ponte, Verona esplodeva di turisti.
Migliaia di persone che osservavano sconsolate i cancelli dell'Arena desolatamente chiusi.
Chiedo ad una vigilessa e lei mi risponde "di lunedì mattina l'Arena è chiusa. E' l'orario invernale".
Con lì fuori migliaia, dico migliaia, di persone, buona parte stranieri, ansiose di pagare 10 euro per entrare.
Capite? Queste sono le cose che ti fanno capire che "c'è un sistema da stravolgere"...

Ma non lo faremo, perché non l'abbiamo capito...
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Maary79
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MessaggioInviato: 09 Dic 2015 15:24    Oggetto: Rispondi citando

Guarda, io ci metterei la firma per stravolgere il sistema in questo modo, ma quello che volevo sottolineare era altro.
Ci vorrebbe veramente poco per poter tenere aperti luoghi turistici, culturali, musei, non dico 24h, ma almeno dalla mattina a sera, e nei festivi, prefestivi, ponti, anche fino a mezzanotte.
Non so se da qualche parte già lo facciano. Questa è tutta amministrazione locale o malagestione locale...

Poi è vero che comunque molti italiani si disinteressano alla politica, se ne fregano specie se non gli viene in tasca nulla...al massimo si lamentano delle tasse...
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Danielix
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MessaggioInviato: 10 Dic 2015 21:19    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:
Il nostro "sistema" è ormai parassitario, per cui qualunque proposta realmente innovativa, che va nella direzione "giusta", cioè a vantaggio della collettività, non può che suonare velleitaria, priva di concretezza, irrealizzabile, e in fondo utopica.
Purtroppo è così, e la cosa più triste che vedo è che la consapevolezza di ciò neppure sfiora la maggior parte delle teste.

Ecco, vedi?! Lo sai bene!! Ed è proprio per questo che si salta direttamente a pensare al reddito minimo garantito!!

Lasciando da parte qualche grillino dalla testa vuota che lo pretende “perché sì e basta”, le persone con una certa intelligenza che propendono per il reddito minimo garantito lo fanno perché saltano proprio a piè pari la parte in cui “se i politici facessero, se i politici volessero”. Sappiamo bene che classe politica abbiamo in Italia e che classe politica avremo sempre, perché i politici sono ex “cittadini normali”, e i cittadini italiani non brillano per capacità di cambiamento e attivismo: gli italiani muovono il culo solo per andare allo stadio quando c'è una partita, o per andare in cucina quando ci sono le lasagne.
Questo è un popolo che “ha perso”, che non ha più una dignità né onore e non li avrà mai più...

Mi hai fatto venire in mente un video di un mio compaesano siculo, è datato e fa riferimento a governanti che non ci sono più, ma sostituendo i nomi è attualissimo e parecchio eloquente.
Ti lascio con questo, vale la pena ascoltarlo fino in fondo...




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madvero
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MessaggioInviato: 11 Dic 2015 23:03    Oggetto: Rispondi citando

Tony Troja, il mio personale idolo !!!
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 14 Dic 2015 11:08    Oggetto: Rispondi

@ Danielix
Almeno mi hai fatto conoscere questo Tony Troja, di cui non avevo mai sentito parlare (e non credo sia un caso...).

In fondo diciamo proprio le stesse cose, noi che un briciolo di cervello funzionante ancora l'abbiamo.

L'unica cosa che volevo sottolineare, in tutta questa discussione inutile (inutile perché tanto noi siamo i solito quattro sfigati che ripetono le solite cose sensatissime e quindi inascoltatissime) è che, posto il concetto di base del reddito minimo garantito per TUTTI i cittadini, a me piacerebbe, utopia per utopia, che questo reddito fosse associato a lavoro, lavoro socialmente utile, lavoro che produce benessere per la collettività.

Oltretutto questo in teoria dovrebbe rendere più "digeribile" una cosa che i tanti spenti drogati apologeti della efficienza, del capitalismo a tutti i costi, del "non ci sono i soldi", del "bisogna produrre", del "i soliti dipendenti pubblici fancazzisti", proprio non riescono a farsi entrare in testa, ovvero che una società del benessere E' E DEVE essere basata sulla partecipazione di tutti, almeno ad un livello minimo.

Ma ha ragione Tony, ci vorrebbe il napalm.
Un napalm psicologico, che fosse capace di radere al suolo le montagne di pregiudizi, di idee sbagliate e fuorvianti, di disinformazione, di inedia e ignoranza, che alligna nel cervello degli italiani.

Non è un caso che la Plutocrazia, il governo mondiale dei ricchi, pur sostenendo il sistema della "crisi continua", evita accuratamente che si arrivi ad una grave collasso, nel quale un po' tutti sarebbero costretti dalla necessità a risvegliarsi dal coma e rimettere in discussione i concetti fondamentali delle nostre società.
La tecnica è quella del bastone e della carota, con la sola differenza che il percorso del somaro (il popolo) è all'indietro invece che in avanti... Wink
Come le navi in porto (hai presente, te che sei del mestiere?): "indietro lentamente"...

Ci impoveriscono gradualmente, in modo che non ce se ne accorga granché.
Ci stanno togliendo il welfare, la sanità e l'istruzione garantite, il sistema delle tutele del lavoro.
Insomma, la società del benessere distribuito.
Bisogna tornare alla legge della giungla, perché così per i pochi predatori continua e si perpetua la pacchia...
Ma senza strappi, hai visto mai che il somaro si accorga di verso dove si sta andando!
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