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La Sanità che ci spia
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 16 Ott 2003 00:00    Oggetto: La Sanità che ci spia Rispondi citando

Commenti all'articolo La Sanità che ci spia
In discussione al Parlamento la creazione di un'unica banca dati su tutta la vita sanitaria dei cittadini.
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Renato Lavarini
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 10:31    Oggetto: L'avevano detto Rispondi citando

I libri che noi leggevamo da giovani (libri di carta!!!) e che definivamo di fantascienza o di fantapolitica, possono essere letti tranquillamente oggi come libri di cronaca.
E' necessaria una grande mobilitazione dei cervelli di tutto il mondo per combattere contro il barcode che ci stanno stampando alla base del cranio, contro la piccola SIM che sa tutto di noi e che è a disposizione di chi ne gestisce il software e che è riuscito a fare questo grazie all'immensa quantità di denaro spesa in azioni di lobbismo per convincere i governanti dei vari Paesi a "razionalizzare e funzionalizzare" il sistema di connessione sociale.
Le schedature alla Fiat degli anni settanta, la lobby del petrolio, oggi sono bazzecole.
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stefano
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 11:02    Oggetto: Cosa vi fa tanta paura? Rispondi citando

con la scusa della tutela della privacy oggi si fa fatica a sapere esattamente cosa ci è stato fatto durante un ricovero! potersi recare in un qualsiasi presidio sanitario e sapere che il medico che si ha davanti ha sott'occhio l'esatta situazione, le cure che si stanno facendo le eventuali allergie può dare solo vantaggi
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Gianpietro Bonomi
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 11:29    Oggetto: La Sanità che ci spia Rispondi citando

Bisogna opporsi con ogni mezzo ad una banca dati del genere, non bisogna esportare le storture che già abbiamo nel settore televisivo in altri settori.
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luca
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 13:19    Oggetto: quali vantaggi? Rispondi citando

se l'informatizzazione della vita sanitaria dei cittadini consentisse ai medici di avere a disposizione in modo immediato la situazione del paziente personalmente sarei disposto a rinunciare ad una fetta della mia privacy...
inoltre si potrebbe avere un maggior controllo sull'erogazione gratuita di medicinali e servizi della sanità pubblica, evitando sprechi e furti...
l'importante è che siano ben chiare le finalità per cui si vuole creare questa banca dati
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Edoardo Dezani
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 13:37    Oggetto: La privacy vale più della salute? Rispondi citando

Qualunque operatore sanitario, a qualunque livello, non può che essere contento della creazione di una base dati dei pazienti: permetterà analisi epidemiologiche, l'identificazione della patologia dominante, un significativo progresso.
Per quanto riguarda la tutela della privacy, sappiate che i flussi che alimentano questi db sono costituiti da due file separati, di cui uno contenente i dati anagrafici e l'altro i dati clinico-sanitari, identificati da un codice: riconciliare i due dati è possibile solo attraverso determinate procedure, attivabili per esempio nell'identificazione di possibili malattie genetiche (un esempio non esaustivo di come funziona la cosa lo trovate qui, http://www.sanita.regione.lombardia.it/circolari/02_58san.pdf ).
Questa polemica è pura aria fritta.
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Pier Luigi Tolardo
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 14:17    Oggetto: Bene.... Rispondi citando

Non dare mai per scontata l'esigenza della privacy nè pensare che, automaticamente e senza dubbio, qualunque banca dati relativo alla salute è un approccio migliore al problema che essere ottimisti e positivi comunque.
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Antonio
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 15:39    Oggetto: Tolardo non temere! Rispondi citando

Tolardo, di nuovo le ansie da 1984 ti afferrano. Prenditi un po' di Lexton, così ti tranquillizzi. Quando avrai da fare con le strutture ospedialiere, spero il più tardi possibile, ti sentirai rispondere che le analisi fatte nello stesso reparto ospedaliero sei mesi prima non sono reperibili da nessuna parte. Ti sei mai chiesto perchè sempre, prima di un'endoscopia o un'ecografia, ti vengono richiesti gli esami precedenti?
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Pier Luigi Tolardo
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 17:05    Oggetto: Anche..... Rispondi citando

Anche con la SuperBanca dati, caro Antonio, 6 mesi ti faranno rifare le analisi.....
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vax
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 17:33    Oggetto: burocrazia e meritocrazia Rispondi citando

la sanità in italia non è quel mostro che tutti credono, mi spiego, sono un infermiere professionale e posso dire che la preparazione accademica del personale sanitario è tra le più elevate al mondo. Altrettanto si può dire del senso civico generale e della informazione e prevenzione che non è così carente come si pensi.
Su questi principi penso che la centralizzazione dei dati a scopo statistico sia ragionevole, a scopo preventivo e come strumento di riduzione della burocrazia poco probabile proprio perchè le malattie si curano e quando un paziente passa ad un altro medico comunque il quadro clinico è cambiato. Oggi i dati sono archiviati a livello locale e non c'è soluzione migliore. ciao
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mary conti
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 22:56    Oggetto: Io sono d'accordo.....ben venga la carta sanit Rispondi citando

Sono anni che spedisco fax e email a certi quotidiani della capitale dove ho sempre affermato che se si voleva risanare la sanità occorreva emettere una tessera sanitaria magnetica per ogni cittadino che rientra nella sanità pubblica......sarebbe finalmente giunto il grande momento di esercitare una sanità più giusta e non un contenitore di sprechi a iosa....non intendo più pagare le tasse per tutti coloro che usano non a ragion veduta il denaro pubblico....gli ospedali vanno messi in regolare dal punto di vista strutturale tutti e non solo quelli che hanno una gestione oculata.......finalmente non si riempiranno più i cassonetti con medicinali non utilizzati e la grande perversione degli anziani che se non ottengono montagne di analisi, di accertamenti clinici a profusione e medicinali tanto per tenerli nel comodino, non sono soddisfatti....senza sapere che così si ingigantisce il deficit e non si riesce ad attuare stabilmente una prevenzione ben distribuita in modo equo......Babbo Natale va in pensione, ed è ora che magari si curino di più i cibi e i modi di vita piuttosto che fare collezione di farmaci che sono comunque da somministrare quando servono e in modo non sprovveduto o per arginare stati depressivi che di altro avrebbero bisogno e non di chimica ma semmai della chimica dei sentimenti......
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Francesco
Ospite





MessaggioInviato: 19 Ott 2003 11:57    Oggetto: MEGLIO COSI'..... Rispondi citando

Lasciateli fare...si stanno rovinando con le loro mani...e forse finalmente, a giugno si andrà di nuovo a votare!....
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Giorgio
Ospite





MessaggioInviato: 20 Ott 2003 09:34    Oggetto: Tutto dipende da chi può accedere alla banca Rispondi citando

Che la mia anamesi sia su un computer super sicuro il cui accesso sia permesso solo agli operatori di settore (Pronto soccorso e medico della mutua il quale però deve avere solo l'accesso ai dati riguardanti i suoi pazienti oppure ad altro specialista dietro mio consenso)non desta poi tanto orrore.
Il problema più grosso mi pare sia creato da coloro che dovrebbero compilare e tenere aggiornata la mia cartella.
Lavoro in una ASL e di medici che abbiano una conoscenza elementare della rete e del suo funzionamento ne conosco pochi, la maggior parte rifiuta internet e tutto il resto dell'informatica e delega agli infermieri ed ai caposala la richiesta delle analisi tramite la ns. rete interna.
Applicando quella legge si dovrebbe ricorrere a degli "scriba" con buona pace della privacy dell'individuo.
"i milioni di tessere elettroniche" le ritengo assolutamente inutili dato che basterebbe la scheda del codice fiscale. Il problema rimarebbe sempre e solo la sicurezza dell'accesso alla banca dati.
Risolto con buona sicurezza questo problema la cosa potrebbe essere anche utile.
Si potrebbe scrivere un romanzo sui pro ed i contro alla banca dati, io in queste poche righe mi sono limitato a valutarne qualcuno.
Saluti
giorgio
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Marco Cucinato
Ospite





MessaggioInviato: 20 Ott 2003 10:48    Oggetto: Non esageriamo Rispondi citando

Mi dispiace, ma questa volta non sono d'accordo. Non facciamoci ogni volta spaventare dalla concentrazione dei dati. non mascheriamoci ogni volta dietro alla privacy. Io sarei felicissimo di sapere che la mia storia clinica sia accessibile da parte di ogni ospedale e ogni medico, nel momento del bisogno. Sono volontario nel campo della sanita' e ho visto troppe volte errori e ritardi causati dal "semplice" stato di incoscenza del paziente. Quando si porta in ospedale un incoscente, magari in stato critico, la conoscenza integrale dei suoi dati medici puo' essere la discriminante per salvargli la vita. Con una banca dati del genere, una rapida ricerca potrebbe dare l'intero quadro anamnestico al personale del Pronto Soccorso. Un esempio e' la somministrazione di farmaci: lo sapete quanti sono i pazienti con allergie verso anestetici e antibiotici? Tanti.
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Andrea
Ospite





MessaggioInviato: 23 Ott 2003 12:32    Oggetto: Sono stato contattato per aderire al servizio Rispondi citando

Il giorno 8 marzo un e-mail m'invitava a compilare una scheda iscrizione per avere la tessera VitalDataNet in regalo, ho seguito le varie istruzioni e da allora vogliono l'invio tramite fax del modulo d'Adesione per il trattamento dei dati personali.
In archivio ho tutta la documentazione inviatami, con alcune variazioni in base alle indicazioni che fornivo sul servizio.
Se Le interessa visionare del materiale mi può contattare.
Colgo l'occasione per congratularmi con il sito e salutarla.

Andrea M.
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superpippo
Ospite





MessaggioInviato: 07 Dic 2003 02:12    Oggetto: la sanità spesso è un colabrodo Rispondi

La tessera sanitaria può avere valore se vivi in posti isolati, non conosciuto da nessuno. Non ha utilità in paesi con le nostre caratteristiche di vita. Il problema è un altro: forse c'è gia un "piccolo "grande fratello. Infatti in molti studi medici la cartella clinica è in un PC, dove finiscono giorno per giorno, le nuove prescrizioni e diagnosi. Chi protegge ciò? E spesso sono pure collegati in rete fra se o ,comunque, a Internet. Le Regioni controllano le prescrizioni (molte in tempo quasi reale) visto che le "ricette" hanno oramai lettura ottica. Chi protegge ciò? Chi può impedire che notizie mediche vengano in mano non mediche? Dove finiscono questi milioni di dati che giornlmente riguardano tutti noi? E le reti ospedaliere? Perche non riflettiaMo!
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