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''Nativi digitali'' sempre meno competenti per colpa di tablet e smartphone?
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Zeus News
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MessaggioInviato: 23 Dic 2015 01:00    Oggetto: ''Nativi digitali'' sempre meno competenti per colpa di tablet e smartphone? Rispondi citando

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vac
Comune mortale *
Comune mortale *


Registrato: 25/09/09 12:37
Messaggi: 324

MessaggioInviato: 23 Dic 2015 09:52    Oggetto: Rispondi citando

Quando usavo Windows formattavo e reinstallavo O.S. + driver + Antivirus + Firewall + applicazioni ad occhi chiusi.

Ora (Linux + Android) non reinstallo da 5-6 anni.
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{Gio}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Dic 2015 11:46    Oggetto: Rispondi citando

Sono il papà di una 12enne e 15enne e confermo enorme involuzione tecnica: la gran parte dei ragazzini che conosco usano moltissimo la tecnologia per comunicare, informarsi, produrre contenuti, ma sono dei completi analfabeti per quanto riguarda ciò che sta "dietro" agli strumenti che usano. L'esistenza di certe tecnologie per loro è talmente scontata che non si chiedono neanche come funzionano.
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{1421}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Dic 2015 18:30    Oggetto: Rispondi citando

sarà anche colpa delle domande, ma vedendo che il declino è iniziato dopo il 2008, cioè dall'arrivo dei primi iphone e poi ipad, e conseguente diffusione di smartfone e tablet (in generale, anche android) con interfacce dumb-proof, credo che il titolo sia corretto.
E' triste ma questa è la strada imboccata, verso scatolotti sempre più chiusi e simili alle console, dove l'utente meno ne sa e meglio è, è un consumatore sempre più passivo e 'dumb' perciò più facile da spennare (di soldi o dati personali o di quello che ci sarà da spremere in futuro).
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{Zio Fester}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Dic 2015 21:30    Oggetto: Rispondi citando

La cosa si spiega con la naturale evoluzione delle cose.
Quando le automobili venivano prodotte in relativamente piccole quantità, ognuno doveva conoscerne il funzionamento in maniera sufficiente da intervenire in caso di guasto riparabile.
Ora sono in pochi, compresi alcuni meccanici delle ultime generazioni, a sapere cosa c'è sotto il cofano.
C'è poi da considerare l'interesse dell'industria nell'allontanare l'utilizzatore dalla comprensione profonda dell'oggetto utilizzato.
I motivi sono molti e ovvi: uno dei principali è che sotto il "cofano" si può fare ciò che si vuole senza rischio che l'utente scopra di essere preso per i fondelli e che i soldi spesi fra acquisto e manutenzione sono di gran lunga troppi in relazione al costo industriale dell'oggetto (o del software, a maggior ragione).
I bilanci delle varie multinazionali, in testa quelle informatiche, dimostrano senza possibilità di dubbio quali sono gli enormi margini di guadagno fatti sulla pelle degli utenti manipolati.
La faccenda segue uno schema prevedibile che si ripete da un secolo (anche se il principio è vecchio di millenni) e non ci trovo niente di strano.
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kenshir
Semidio
Semidio


Registrato: 21/02/07 16:29
Messaggi: 475
Residenza: un punto nero sulla faccia del mondo

MessaggioInviato: 24 Dic 2015 06:35    Oggetto: Rispondi citando

La questione e' ben piu' complessa: il problema non e' tanto il non sapere come e' fatto nel dettaglio l'hardware che stiamo usando, o come intervenire per formattarne il sistema operativo.

Non sono le competenze elettroniche o sistemistiche quelle che iniziano a scarseggiare, ma e' la capacita' di fruire dei contenuti della rete in modo costruttivo, e di contribuire collettivamente al suo miglioramento. Ovvero e' il pilastro fondante di internet a essere messo in crisi dall'ondata "social-smart"

Per spiegare con un esempio: se frequento un blog tematico in cui si discute un tema su cui ho competenze specifiche, e ho una tastiera davanti, saro' predisposto a fornire dei contributi utili. Quando invece scorro con il dito un paginone social impiastricciato di post di ogni sorta, probabilmente sto solo ammazzando il tempo. L'approfondimento e' (volutamente) scoraggiato, la scomodita' di digitazione (volutamente) estrema.

Su vasta scala questa tendenza e' devastante Sad
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{ice}
Ospite





MessaggioInviato: 24 Dic 2015 08:44    Oggetto: Rispondi citando

quoto e confermo
gestisco una cartella DropBox per l'Università (versione gratuita, quindi senza granularità dei diritti) e non vi dico quante volte i ragazzi brasano un intero albero di directory pensando di copiare semplicemente i dati da una cartella ad un altra sul loro computer (e dai log quelli che usano MAC sono i più pericolosi)
p.s. sono i futuri ingegneri informatici.....
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{1421}
Ospite





MessaggioInviato: 24 Dic 2015 14:12    Oggetto: Rispondi citando

quoto kenshir, più i device sono 'smart' più gli utenti sono 'dumb', anche se non sarei così pessimista...
Poi leggo l'ultima frase di ice e mi vengono i brividi!
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{Foresto}
Ospite





MessaggioInviato: 24 Dic 2015 14:46    Oggetto: Rispondi citando

Quoto tutti i commenti.
Evidentemente c'è ancora, e ci sarà per molto tempo, uno "zoccolo duro" consapevole.
Purtroppo da un paio di decenni le società occidentali (e a seguire quelle orientali) sono diventate sempre più massificate.
Le masse per definizione sono acefale, e chiunque si rende massa (ha pensieri omologati con i suoi conterranei) è per definizione manipolato e manipolabile.
Le industrie, e i governi ormai loro succubi, ringraziano.
Gli utenti sono relativamente tranquilli nel recinto loro assegnato, e anche se si lamentano un po' quando vengono munti, non mettono mai veramente a rischio il sistema.
Va tutto bene.
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fuocogreco
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 26/07/12 06:14
Messaggi: 2227

MessaggioInviato: 25 Dic 2015 00:57    Oggetto: Rispondi citando

@ Foresto

Il tuo e' un tipico post pre-confezionato, massificato, standardizzato, omologato che vuole andare contro una societa' sempre piu' massificata che dovrebbe aiutare le cosiddette masse acefale contro il potere delle industrie che a loro volta assoggettano i governi dei vari paesi, prima occidentali, adesso anche orientali.....

TUTTO NELLA NORMA
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Giunone
Dio maturo
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Registrato: 21/02/13 09:49
Messaggi: 4405

MessaggioInviato: 25 Dic 2015 16:13    Oggetto: Rispondi citando

@Fuocogreco: 50/50, anche la scuola ci ha messo molto del suo, perchè è ormai un asinificio. Con la chimera della semplificazione ha dimenticato anche di insegnare la differenza tra "Hai" voce del verbo essere e "Ai" = ad essi.
Non è solo la rete: è una politica assurda, che tradotta in metodi di insegnamento e con l'aggiunta del "6 politico" ha sfasciato tutto, o quasi Poi, chiaramente, siccome la Second Life è un sogno vacuo, si è avuta una seconda ignoranza, o meglio una serie di asini in rete, visto che sia la rete che la vita si equivalgono sotto l'aspetto culturale....

Quando avremo una vera Buona Scuola, non di Renzi, allora forse vedremo i risultati anche in rete, visto che un vero e proprio taglio non c'è, l'unico taglio è dato solo dalla distanza in Km fra le persone che comunicano con un PC
Un sorriso Very Happy
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{ice}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Dic 2015 13:26    Oggetto: Rispondi citando

@ fuocogreco
non credo sia l'unica forza in gioco, ma devi ammettere che gli USA che sono il simbolo di paese occdientale dal quale tutte le tendenze prendono vita prima di pianarsi nel resto del mondo......ormai sono decenni che nel paese che dovrebbe essere simbolo della democrazia la percentuale dei votanti a malapena supera il 50 per cento, dove la scuola dell'obbligo è una macchietta che sforna mediamente ignoranti e i supetecnici delle eccellenze sono frutto di studi personali piuttosto che del sistema scolastico. Dove se non hai uno stpendio mesile di un certo livello sei costetto a mangiare ortaggi e carni piene di diserbanti e antibiotici (nella semplice farina è ammessa l'additivazione con antimicotici). E le trattavive USA-UE sui patti tansatlantici che decreteranno l'arrivo sulle nostre tavole di quelle schifezze (a prezzi imbattibili, tanto la differenza ce la mette il sistema sanitario....) sono tenuti in assoluto segreto. E semttiamola di definire il realismo complottismo. E GUFI i disgraziati di Rispoli che si opponevano ad una galleria che contrariamente alle FALSE dichiarzioni dei vari governi ha finito per far franare (come loro stessi sostenevano) a valle l'intero loro paesello....e con quello la stessa galleria (non solo per colpa del cemento scadente)
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Maary79
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MessaggioInviato: 27 Dic 2015 02:53    Oggetto: Rispondi citando

Beh, non diamo solo la colpa ai professori/maestri, se i ragazzi usano male gli strumenti informatici, ricordiamoci che l'informatica è una materia complessa che meriterebbe un insegnante a parte, qualificato e aggiornato, dovrebbero integrare la materia, insegnare l'informatica di base almeno dalle scuole medie. E non di certo farla insegnare ad un professore di grammatica.
Secondo me non è tanto importante saper metter mano all'hardware del PC o installare questo o quel SO, sempre se non parliamo di istituti superiori specifici.

Poi non so, se un laureato in informatica di oggi valga meno di un diplomato in informatica di 15 -20 anni fa.

Purtroppo da quello che vedo in giro, i giovanissimi usano i loro dispositivi prevalentemente per fare un "copia e incolla" di ricerche dalla rete, giocare, cazzeggiare, stop.

Ho come l'impressione che lo scopo didattico si fermi con i giochi di apprendimento, validi solo fino a 6 - 7 anni...poi il nulla. Quasi ad invogliare il genitore a prendere il tablet al figlio di 4 anni, così impara l'alfabeto, i numeri, ecc..ma poi i bambini crescono e i giochi cambiano...ma solo nella direzione del cazzeggio, fino all'adolescenza dove avviene il vero e proprio rincitrullimento "social"...
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kenshir
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MessaggioInviato: 27 Dic 2015 05:02    Oggetto: Rispondi citando

Maary79 ha scritto:
ricordiamoci che l'informatica è una materia complessa che meriterebbe un insegnante a parte, qualificato e aggiornato, dovrebbero integrare la materia, insegnare l'informatica di base almeno dalle scuole medie

Di piu'. Ci serve molto, molto di piu'.

E' urgente iniziare a insegnare fin dalla scuola elementare una materia completamente nuova. Per simmetria con la vecchia educazione civica si potrebbe chiamare "educazione digitale".
Dobbiamo spiegare da subito ai bambini che quella cosa smart che hanno in mano, che un geniale papa' gli ha regalato, non e' un giocattolo. E' un grande strumento, utilissimo e pericoloso.
E la speranza e' che poi i bimbi vadano a casa e lo insegnino ai genitori Confused

Poi l'educazione digitale potrebbe evolvere, alla scuola superiore, in Computer Ethics, che in Italia e' ancora purtroppo relegato solamente a insegnamento sperimentale al dottorato del Politecnico di Torino.
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MessaggioInviato: 27 Dic 2015 17:04    Oggetto: Rispondi citando

@Kenshir

Sono d'accordo con te che sia urgente insegnare, anche fin dalle scuole elementari una materia nuova, una materia che spieghi come utilizzare gli strumenti digitali di cui sono in possesso fino alla più tenera età.
Purtoppo conoscendo la politica italiana, almeno quella odierna, fatta di tagli e spese inutili...sono molto pessimista. Arriveranno tardi...se arriveranno mai. Sad

Comunque qualcosa si muove (ho letto i tuoi link) anche se poco, molto poco.
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MessaggioInviato: 29 Dic 2015 22:40    Oggetto: Rispondi citando

Quoto Kenshir nel suo post precedente, ma se la memoria non m'inganna il prof. Patrignani è della Cattolica...
E comunque sia io l'etica informatica Laughing la insegnerei ai livelli delle elementari, non a quelli del dottorato di ricerca.
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kenshir
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MessaggioInviato: 30 Dic 2015 00:42    Oggetto: Rispondi citando

Hai ragione mad, Patrignani insegna anche alla Cattolica, ma il corso di Computer Ethics lo tiene al Politecnico.

Citazione:
Questo corso vuole essere un contributo alla formazione di figure complesse, persone che, oltre ad essere esperte, siano anche in grado di dare una giusta valutazione delle implicazioni sociali ed etiche delle tecnologie dell'informazione.

Ho avuto modo di ascoltarlo a un evento organizzato da Informatici senza frontiere, la sua presentazione e' stata davvero ricca di significato. C'era anche il ben piu' famoso Riccardo Luna a quella conferenza, che invece ho trovato assolutamente deludente.

Speriamo di riuscire a dare presto un sterzata netta sui nostri obiettivi nell'educazione, siamo gia' in ritardo almeno di una decina d'anni Sad
E tanti docenti oggi si sentono al passo con i tempi se la scuola gli compra la lim... bah.
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madvero
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MessaggioInviato: 30 Dic 2015 22:19    Oggetto: Rispondi citando

Mi spiace doverlo ammettere, ma tanti docenti oggigiorno si sentono al passo coi tempi perchè sono docenti. Punto.
E purtroppo.
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MessaggioInviato: 30 Dic 2015 22:22    Oggetto: Rispondi citando

Comunque computer ethics la insegnano anche al Politecnico di Milano (a ingegneria dell'informazione)
Sì lo so, sono un po' di parte...
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kenshir
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MessaggioInviato: 31 Dic 2015 03:40    Oggetto: Rispondi

Bene! A me risultava che fosse un corso ancora sperimentale, presente solo a Torino. Ma devo aver capito male quello che ha detto Patrignani a ottobre.

Qualcuno ha notizia di altre facolta' in cui si insegna?
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