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Se c'è un Dio che vede tutto, la gente si comporta più onestamente?
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Autore Messaggio
Eymerich63
Mortale devoto
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MessaggioInviato: 29 Feb 2016 14:39    Oggetto: Rispondi citando

Di sicuro se vosse un dio onniscente ed onnipotente che punisce tutti tutte le volte che infrangono le regole da lui dettate ....l unica possibilità di liberarsi dal suo controllo sarebbe il suicidio.
Per quanto riguarda l essere o meno ateo ....ritengo che essendoci delle questioni che non saremo mai in grado di risolvere in quanto a noi fisicamente inaccessibili. ...Ad esempio cosa ci fosse prima del Big bang. ...alla fine tutti anche coloro che si professano atei alla fine si fidano di qcs senza poterlo dimostrare. ...ogni teoria scientifica è valida sino a prova contraria .....come dice Popper se una teoria nn è falsificabile nn è scientifica ....nessuno potrà mai dimostrare l esistenza o la nn esistenza di un principio primo. ....E nn intendo dei religiosi o meno. ....A chi obbiettasse che la dimostrazione spetta a chi sostiene qcs .....faccio presente che nn sto sostenendo l esistenza di qcs ....ma solo l impossibilità di dimostrare. .....temo che il dubbio ci accompagnerà per sempre. ....agnostico tendente cmq ad un senso per la ns esistenza. ....
Tra l altro sono parecchi gli scienziati che nn sono atei. .....
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silver57
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 02 Mar 2016 00:51    Oggetto: Rispondi citando

@Eymerich63
No, un momento, qui si fa un po' di confusione...Confused
Essere ateo non significa affermare di sapere cosa c'è e cosa non c'è o avere una idea precisa di cosa poteva esserci prima del bigbang, ammesso che abbia un senso già il solo porsi queste domande. Essere ateo significa non prendere neppure in considerazione l'ipotesi di una divinità creatrice dell'universo, o meglio ancora, significa non prendere in considerazione l'esistenza di una non meglio definita dimensione metafisica che contempla l'esistenza di una non meglio definita entità sovrannaturale chiunque essa sia, qualunque caratteristica le si voglia attribuire, ritenendola soltanto una fantasia partorita dalla umana immaginazione e niente più (tra l'altro questa necessità evoluzionistica è molto ben spiegata nel libro di Pievani, Girotto, Vallortigara "Nati per credere"). Esattamente come la stragrande maggioranza della popolazione è "atea" rispetto all'esistenza della signora Befana e all'esistenza delle altre 600 circa divinità oltre a quella in cui crede. Wink
Nessuno ha certezze tranne lo stolto e la vera ignoranza è ignorare quanto siamo ignoranti, ma da qui ad affermare l'esistenza di un dio o anche solo prenderla in considerazione come ipotesi plausibile per mettere in pace le nostre ansie di sapere ce ne corre...
Chiedo scusa al moderatore per l'evidente OT, ma non ho resistito Innocente
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Eymerich63
Mortale devoto
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MessaggioInviato: 02 Mar 2016 01:33    Oggetto: Rispondi citando

Cioè essere ateo sarebbe nn porsi il problema? Basta mettersi d accordo sul significato che si attribuisce alle parole. Per me ateo ha un altro significato ed essendo nuovo mi fermo qui...
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prevenzionecivile
Eroe
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MessaggioInviato: 02 Mar 2016 22:00    Oggetto: Rispondi citando

Sono daccordo con lei,in pratica tutti crediamo in qualcosa,solo che qualcuno non vuole ammetterlo.
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silver57
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 02 Mar 2016 23:48    Oggetto: Rispondi citando

Eymerich63 ha scritto:
Cioè essere ateo sarebbe nn porsi il problema?

No, figuriamoci... essere ateo significa ritenere senza fondamento l'ipotesi trascendente, non è la stessa cosa.

Significa anche riconoscere i limiti dell'intelletto umano, comprendere il senso di "inconoscibilità", rifiutare ogni "Verità" priva di fondamento razionale.
Questo non significa credere in una verità alternativa, significa semplicemente rinunciare a credere in assoluto per sforzarsi di capire con l'umiltà di chi conosce i propri limiti di animale un po' più evoluto di altri.
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prevenzionecivile
Eroe
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MessaggioInviato: 03 Mar 2016 08:57    Oggetto: Rispondi citando

Mi scuso per essere ripetitivo,ma insisto,se non credi o non ci sei o ti fai.La prova è proprio questo forum,se non credessimo non esisterebbe.
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silver57
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 03 Mar 2016 11:37    Oggetto: Rispondi citando

@prevenzionecivile
direi che ci troviamo di fronte a qualche divergenza sulla semantica dei termini Wink
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Maary79
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Registrato: 08/02/12 13:23
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MessaggioInviato: 03 Mar 2016 11:53    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordo con Silver57, essere ateo non significa credere di sapere tutti i misteri dell'universo, significa semplicemente non credere che possa esistere una entità soprannaturale al di sopra di tutto.



prevenzionecivile ha scritto:
Mi scuso per essere ripetitivo,ma insisto,se non credi o non ci sei o ti fai.La prova è proprio questo forum,se non credessimo non esisterebbe.


Non c'è nulla di cui scusarsi, ma forse stiamo parlando di cose diverse...cosa c'entra questo forum? Cosa intendi per "credere"?
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Eymerich63
Mortale devoto
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Registrato: 29/02/16 13:49
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MessaggioInviato: 03 Mar 2016 12:17    Oggetto: Rispondi citando

silver57 ha scritto:
Eymerich63 ha scritto:
Cioè essere ateo sarebbe nn porsi il problema?

No, figuriamoci... essere ateo significa ritenere senza fondamento l'ipotesi trascendente, non è la stessa cosa.

Significa anche riconoscere i limiti dell'intelletto umano, comprendere il senso di "inconoscibilità", rifiutare ogni "Verità" priva di fondamento razionale.
Questo non significa credere in una verità alternativa, significa semplicemente rinunciare a credere in assoluto per sforzarsi di capire con l'umiltà di chi conosce i propri limiti di animale un po' più evoluto di altri.



"Ritenere " ....sento profumo di credere. ...
Se Einstein anzi meglio galileo nn avesse messo un discussione il pensiero dominante da Aristotele in avanti saremmo ancora a "ritenere" che le cose cadono perché devo tornare al loro posto stabilito dal dio della genesi.
Sui 10 anni ho messo in discussione l esistenza della befana e di babbo natale ...poi quella di topolino supereroi Zeus e compagnia. ....n po' più avanti ho iniziato a pormi il problema del dio raccontato nell antico testamento ...poi ho iniziato a cercare risposte nella scienza ....E per ora "ritengo" che l unica cosa certa è che oltre un certo limite nn si possa avere ulteriori certezze. ....in sintesi generalizzando e semplificando se esista o meno un "principio primo "(sia chiaro nn intendo un dio da Bibbia o esseri antropomorfici vari) e se la vita abbia o meno un senso e una "direzione " ....diventa in entrambi i casi una scelta di fede fiducia credenza speranza nn dimostrabile in nessuno caso. Esiste incertezza anche tra scienziati, ovviamente nn parlo di creazionismo Vs evoluzionismo, ma di scienziati "dogmatico" e coloro invece che mettono in discussione il pensiero accademico. A livello quantistico pare che l incertezza la faccia da padrone.....E mi fermo qui
Anche perché l articolo sottointendeva, ritengo, un discorso diverso......

Uno dei motivi che mi hanno portato ad iscrivermi al forum è stato proprio il pensare di potermi confrontare con altri per comprendere conoscere qcs in più. ..per cui ringrazio coloro che mi han rassicurato sulla funzione del forum. ....
Il dubbio nn è piacevole ma la certezza è ridicola. ....



Sui 10 [quote]
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prevenzionecivile
Eroe
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MessaggioInviato: 03 Mar 2016 21:12    Oggetto: Rispondi citando

Se analizzate le vostre risposte capite che ognuno di voi crede in quello che fa,che dice.E' perchè si crede in qualcosa che esistiamo.Una delle differenze tra gli esseri viventi e non.
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Danielix
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MessaggioInviato: 04 Mar 2016 00:51    Oggetto: Rispondi citando

Essere ateo significa non nutrire il benché minimo dubbio che non esista e non possa esistere alcunché di soprannaturale come un'entita, creatrice o meno. Io sono solito dire che non crederei neppure se un dio mi apparisse, poiché in tal caso propenderei naturalmente per un'allucinazione.
Essere ateo significa anche ritenere, senza tolleranza, soggetti portatori di un basso quoziente intellettivo i credenti.

Ecco tutto.
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silver57
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MessaggioInviato: 04 Mar 2016 01:16    Oggetto: Rispondi citando

Eymerich63 ha scritto:

"Ritenere " ....sento profumo di credere. ...

Una visitina dall'otorino... no eh? Wink

Scherzi a parte, non è che chi non crede non abbia una opinione sulle cose.
Credere, però, implica dare per Vere affermazioni che non sono supportate da adeguate giustificazioni razionali. Quando dico "io ritengo che..." esprimo un mio personalissimo parere frutto della mia capacità elucubrativa che sono pronto a rivedere nel momento in cui capisco che non è corretto. Non esprimo certezze assolute ma solo opinioni molto provvisorie. Quando dici "io credo..." intendi dire che dai per assodata una Verità assoluta, non modificabile e indipendente dalla tua valutazione razionale.
Eymerich63 ha scritto:

in sintesi generalizzando e semplificando se esista o meno un "principio primo "

Sarebbe bello, vero? Wink
Peccato che non si possa sapere, o meglio, non ha proprio alcun senso farsi questa domanda perché non c'è modo di avere una risposta, e allora tanto vale passarci sopra.
Provo a spiegarmi meglio: è chiaro che se esistesse un "principio primo" non potrebbe far parte del mondo fisico ed infatti per postularlo si fa normalmente ricorso al livello metafisico, ma appena provi a definire il "principio primo" nel livello metafisico ti trovi davanti alla domanda "ma da cosa è stato originato il principio primo"? per rispondere a questa domanda devi salire al livello meta-metafisico e così via in un vortice ricorsivo senza fine e senza risposta, cioè vai in crash Wink
Tanto vale evitare le questioni che appartengono al dominio dell'inconoscibile e farsene una ragione: siamo limitati.

Se ti interessa approfondire questi argomenti, nel libro "Nati per credere" è spiegato bene perché ci poniamo queste domande e nel libro di Hofstadter "Godel, Escher, Bach..." è spiegato bene perché non ha senso porsi queste domande. (richiede un po' di impegno ma se hai deciso di confrontarti con domande alle quali nessuno ha finora dato una risposta un po' di impegno dovrai comunque metterlo in conto).

Il mondo che ci circonda è pieno di cose che ignoriamo ma che sono alla nostra portata, occupiamoci di quelle senza perdere tempo ed energie in ciò che sappiamo a priori di non poter sapere: si vive meglio e senza ansie. Wink
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silver57
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MessaggioInviato: 04 Mar 2016 12:44    Oggetto: Rispondi citando

Danielix ha scritto:

Essere ateo significa anche ritenere, senza tolleranza, soggetti portatori di un basso quoziente intellettivo i credenti.

Ecco tutto.

Un po' troppo tranchant IMHO Shocked

Ho conosciuto "credenti" con QI ben superiore al mio, io stesso fino all'età di 12 anni sono stato "credente" (metto le virgolette perché non è proprio chiaro cosa crede il credente) non che io mi senta di dover fare da campione del QI ma se fosse vera la tua affermazione si dovrebbe poter facilmente verificare che ogni credente ha un QI inferiore a quello di un ateo, di me ad esempio, e questo so che non è vero. Ho meditato a lungo su quello che a me pareva un paradosso: come fa una persona con una intelligenza sopra la media, una cultura scientifica e dotata di buona razionalità credere all'esistenza di un'entità sovrannaturale? In realtà una spiegazione sembra esserci: sarebbe scritto nel nostro DNA Sad
Lo dice Telmo Pievani, un evoluzionista e filosofo della scienza. Detto in parole molto semplici: per necessità evolutiva la nostra specie avrebbe sviluppato la capacità di immaginare l'esistenza di ciò che i nostri sensi non possono percepire. Questa capacità sarebbe stata determinante per salvaguardarci dai pericoli, ad esempio quelli costituiti dai grossi predatori immaginandone l'esistenza o la presenza desumendola ad esempio dalle impronte lasciate sulla sabbia (più grosse sono le impronte più grosso deve essere il mio potenziale nemico). Questa capacità avrebbe un effetto collaterale: farci immaginare l'esistenza di tutto ciò che ci possa venire in mente per giustificare ciò che i nostri sensi percepiscono, il mondo la fuori ad esempio e visto che non si riesce a trovare un responsabile fisico dell'esistente ci verrebbe in mente di rivolgerci alla metafisica. Insomma si tratterebbe di attitudine istintiva, ben difficile da sradicare. Questo l'hanno capito bene i vari fondatori di religioni, ma questa è tutta un'altra storia Evil or Very Mad
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MessaggioInviato: 04 Mar 2016 21:16    Oggetto: Rispondi citando

Accidenti,però,siete degli appassionati.Meglio così,di sentire invece,bo non so,non saprei,ecc,ecc.Credere in se stessi è meglio di non esistere.Non si chiama Dio,ma Io.
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MessaggioInviato: 08 Mar 2016 00:48    Oggetto: Rispondi citando

silver57 ha scritto:
Danielix ha scritto:

Essere ateo significa anche ritenere, senza tolleranza, soggetti portatori di un basso quoziente intellettivo i credenti.

Ecco tutto.

Un po' troppo tranchant IMHO Shocked

Sì, lo ammetto...
È una mia debolezza: quando vedo o sento un credente divento intransigente e dichiaratamente intollerante, e mi viene pure voglia di fargli del male.
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MessaggioInviato: 08 Mar 2016 20:51    Oggetto: Rispondi citando

Si è sempre in tempo per ricredersi.
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MessaggioInviato: 09 Mar 2016 01:38    Oggetto: Rispondi citando

Ricredersi? Sì, mi è capitato: prima quando incontravo un credente mi trattenevo pensando che far del male ad un essere umano era comunque sbagliato, poi ho capito che i credenti non sono esseri umani...
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MessaggioInviato: 09 Mar 2016 21:00    Oggetto: Rispondi citando

Ma allora sei un miscredente.
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MessaggioInviato: 10 Mar 2016 11:13    Oggetto: Rispondi citando

@prevenzionecivile

Fattene una ragione, esistono persone atee (o miscredenti)

@Dan @Silver

Ma il QI di una persona non si misura con quei simpatici test matematici o logici, e non è commisurato più che altro in base all'età o all'istruzione di una persona? Think

Io penso che molte persone religiose, ad esempio i medio orientali o africani in genere, siano ignoranti, che non abbiano studiato abbastanza per avere un minimo di istruzione, dunque facilmente abindolabili, in tutti i sensi.

In occidente, salvo casi di stranieri, o di persone con problemi psichici o psicologici, la religione viene vissuta come "tradizione" e certe domande, secondo me non se le pongono nemmeno, altrimenti chiunque con un po' di razionalità avrebbe dei dubbi in merito.
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MessaggioInviato: 10 Mar 2016 21:32    Oggetto: Rispondi

Io credo il contrario,sono le persone istruite e meno ignoranti,come afferma,che sono soggetti al plagio,credono purtroppo troppo nel proprio ego.
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