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Offline da 4 anni, MegaUpload ancora oggetto di rimozioni URL
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 21 Apr 2016 17:56    Oggetto: Offline da 4 anni, MegaUpload ancora oggetto di rimozioni URL Rispondi citando

Leggi l'articolo Offline da 4 anni, MegaUpload ancora oggetto di rimozioni URL
Il numero delle richieste è addirittura superiore a quando il sito era attivo.


 

 

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jack.mauro
Dio minore
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Registrato: 07/02/15 17:44
Messaggi: 529

MessaggioInviato: 22 Apr 2016 14:47    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me c'è una sola soluzione:
1 - Il detentore dei diritti può richiedere la rimozione da google di un url pertinente (già oggi è così)
2 - Google procederà a valutare se la richiesta è legittima (già ora è così)
3 - In caso di richiesta legittima Google rimuoverà il link (già ora è così)
4 - In caso di richiesta illegittima (la pagina è offline da 4 anni, la pagina non contiene materiale illegale, il richiedente non detiene i diritti, la pagina rientra nel fair use, ecc) google avrà diritto a 100$ di risarcimento per il lavoro di valutazione svolto, per ogni URL rifiutato.
5 - In caso di morosità, google potrà ignorare ogni richiesta proveniente dal detentore dei diritti fino al saldo delle attività precedenti.
6 - In caso di contestazione giudiziaria (google rifiuta un URL, il detentore ritiene che il rifiuto non è corretto), il detentore dovrà comunque pagare il 50% (50$) che verranno restituiti o integrati al termine del procedimento giudiziario.

In questo modo gli aventi diritto potranno far valere le loro ragioni ma non potranno abusare del sistema.
Se 100$ a link non fossero sufficenti ad evitare l'abuso, si può fare anche 1000.
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janez
Dio minore
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Registrato: 07/12/11 16:24
Messaggi: 513

MessaggioInviato: 23 Apr 2016 14:42    Oggetto: Rispondi citando

Personalmente non sono d'accordo con il principio.
Un motore di ricerca non contiene una informazione errata o riservata, ma solo il link al sito che la può contenere.
Se c'è qualcosa da eliminare è l'informazione, non il link che la punta.
Stessa cosa vale per le richieste di cancellazione di link a informazioni legate al cosiddetto 'diritto all'oblio'.
Se un sito riporta dati o informazioni che legittimamente si può richiedere di eliminare (e qui decida la legge o i giudici quali sono le casistiche), allora è a questo sito che deve essere rivolta la richiesta e non ad un motore di ricerca.

Al più a questo si potrà richiedere di eliminare i dati nella cosiddetta 'cache', se esiste, che conserva copia dei dati non più in linea, nel caso in cui gli originali siano eliminati
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Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 21:32
Messaggi: 14228
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 25 Apr 2016 15:24    Oggetto: Rispondi citando

jack.mauro ha scritto:
Secondo me c'è una sola soluzione:
1 - Il detentore dei diritti può richiedere la rimozione da google di un url pertinente (già oggi è così)
2 - Google procederà a valutare se la richiesta è legittima (già ora è così)
3 - In caso di richiesta legittima Google rimuoverà il link (già ora è così)
4 - In caso di richiesta illegittima (la pagina è offline da 4 anni, la pagina non contiene materiale illegale, il richiedente non detiene i diritti, la pagina rientra nel fair use, ecc) google avrà diritto a 100$ di risarcimento per il lavoro di valutazione svolto, per ogni URL rifiutato.
5 - In caso di morosità, google potrà ignorare ogni richiesta proveniente dal detentore dei diritti fino al saldo delle attività precedenti.
6 - In caso di contestazione giudiziaria (google rifiuta un URL, il detentore ritiene che il rifiuto non è corretto), il detentore dovrà comunque pagare il 50% (50$) che verranno restituiti o integrati al termine del procedimento giudiziario.

In questo modo gli aventi diritto potranno far valere le loro ragioni ma non potranno abusare del sistema.
Se 100$ a link non fossero sufficenti ad evitare l'abuso, si può fare anche 1000.

Applause Applause Applause
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janez
Dio minore
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Registrato: 07/12/11 16:24
Messaggi: 513

MessaggioInviato: 25 Apr 2016 18:40    Oggetto: Rispondi citando

Ma perché questa faccenda deve diventare una questione di rapporti tra un cittadino e Google ?
Non vi pare che si sta dando in questo modo a Google un potere discriminatorio che non può e non deve avere ?
Se una informazione deve o no essere pubblica non può deciderlo Google.
Impostare la cosa in questo modo, al di la del dettaglio della soluzione, porta a far considerare Google il detentore della verità, l'ente certificatore di ciò che è vero e ciò che è falso.
Mi rifiuto di pensare che una notizia sia vera ed affidabile solo perché Google la indicizza e non lo sia perché non compare nella lista dei risultati.
Tutto ciò da a Google un potere ed una importanza a livello mondiale che non è accettabile, specie considerando che i suoi algoritmi di ricerca possono essere tarati in modo da fornire i risultati in un ordine deciso da qualcuno, o inserendone alcuni oppure omettendone altri... altro che grande fratello!!
Se una informazione è vera o falsa, pertinente o meno, non può e non deve essere Google a deciderlo, ma deve invece rispettare quanto definito dalla giustizia.

e ribadisco ... non sono i link di Google a dover eventualmente essere eliminati, ma i dati originali sui siti puntati.
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Cesco67
Dio maturo
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Registrato: 15/10/09 11:34
Messaggi: 1758
Residenza: EU

MessaggioInviato: 25 Apr 2016 20:14    Oggetto: Rispondi citando

@janez
Ti ricordo che Google e' una societa' privata, e puo' fare fome crede (purche' rispetti le leggi).
Ritengo che dovremmo lamentarci in primis con i giornali, che pubblicano quello che vogliono e come vogliono, e poi, forse, di Google (che comunque non e' una testata giornalistica)


Tutto cio' IMHO
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Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 21:32
Messaggi: 14228
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 26 Apr 2016 19:10    Oggetto: Rispondi

janez ha scritto:
Ma perché questa faccenda deve diventare una questione di rapporti tra un cittadino e Google ?
Non vi pare che si sta dando in questo modo a Google un potere discriminatorio che non può e non deve avere ?
Se una informazione deve o no essere pubblica non può deciderlo Google.
Impostare la cosa in questo modo, al di la del dettaglio della soluzione, porta a far considerare Google il detentore della verità, l'ente certificatore di ciò che è vero e ciò che è falso.
Mi rifiuto di pensare che una notizia sia vera ed affidabile solo perché Google la indicizza e non lo sia perché non compare nella lista dei risultati.
Tutto ciò da a Google un potere ed una importanza a livello mondiale che non è accettabile, specie considerando che i suoi algoritmi di ricerca possono essere tarati in modo da fornire i risultati in un ordine deciso da qualcuno, o inserendone alcuni oppure omettendone altri... altro che grande fratello!!
Se una informazione è vera o falsa, pertinente o meno, non può e non deve essere Google a deciderlo, ma deve invece rispettare quanto definito dalla giustizia.

e ribadisco ... non sono i link di Google a dover eventualmente essere eliminati, ma i dati originali sui siti puntati.

Francamente non ho interpretato il post di jack.mauro come proposta di trasferimento a Google di tutti questi poteri da te citati ma semplicemente di stabilire una sorta di pena pecuniaria per coloro che richiedono la rimozione di link senza nemmeno controllare ciò che richiedono dando a Google - come pure a tutti gli altri motori di ricerca che gestiscono queste richieste - la possibilità di attivare l'attività di riscossione con la possibilità di trasferire il contenzioso che ne dovesse derivare ad una corte giudiziaria. Si tratta di una soluzione molto zoppa ma praticabile.

Ovviamente sarebbe meglio che il tutto passasse per un'autorità giudiziaria fin dall'inizio ovvero che i cosiddetti detentori dei diritti fornissero l'elenco dei link da rimuovere all'autorità giudiziaria che, dopo adeguata valutazione, dovrebbe dare le opportune disposizioni ai motori di ricerca interessati - cosa ad oggi tecnicamente impossibile perché avremmo un collasso totale dei procedimenti a botte di milioni di link al giorno.

La cosa ancora migliore sarebbe che il parere dell'Avvocato Generale della Corte di Giustizia UE - vedi link - diventasse giurisprudenza ma su questo nutro ancora forti dubbi.
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