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Zeus News Ospite
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{ictuscano} Ospite
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Inviato: 03 Giu 2016 08:35 Oggetto: |
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Non è che sotto si stava allenando Cristiano Ronaldo?...
battute a parte, il problema esiste, con buona pace degli appassionati dei droni, ultraleggeri & co. C'è il problema incidente, e c'è il problema dell'uso ai fini di terrorismo. Ahimè, consiglio di darsi ai go-kart, oppure trastullarsi coi droni nelle zone previste, così come succede con gli aeromodelli |
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{ice} Ospite
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Inviato: 03 Giu 2016 10:03 Oggetto: |
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il titolo giornalisticamente corretto avrebbe dovuto essere:
Sfiorata collisione con Oggetto Volante Non Identificato
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Gladiator Dio maturo
Registrato: 05/12/10 20:32 Messaggi: 12817 Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia
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Inviato: 11 Giu 2016 13:21 Oggetto: |
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Questa sembra essere la soluzione.
Citazione: | Abbattete quel drone, negli scali Usa al via la "guerra stellare" ai voli non autorizzati
Semaforo verde della Faa, l'agenzia che si occupa di trasporto aereo, alla sperimentazione di sistemi che in 15 secondi e in un raggio di 10 chilometri potranno intercettare e prendere il comando degli oggetti volanti non identificati costringendoli all'atterraggio. Uno standard possibile anche in Italia e Europa
ROMA - Divertenti, anche carini se volete. Ma pericolosi se guidati senza autorizzazione vicino agli scali civili. I droni sono anche questo, un serio rischio per i voli di linea. E la Faa, l'agenzia che si occupa di trasporto aereo, ha iniziato a prendere delle contromisure dando il via libera allo sviluppo e alla gestione integrata di sistemi "anti-droni" in alcuni hub americani. Un progetto che a breve potrebbe sbarcare anche in Europa e Italia.
In questi giorni Liteye Systems metterà alla prova il sistema ideato da tre aziende di Sua Maestà per definire quella che viene ormai definita come "Anti-Uav Defense System (Auds)": il consorzio di imprese formato dalla Blighter Surveillance Systems, Chess Dynamics e la Enterprise Control Systems ha dato il via ai test per definire una volta per tutte uno standard da "guerre stellari". Un progetto avanzatissimo e capace in meno di 15 secondi di individuare e prendere possesso di un drone di qualunque forma e grandezza in un raggio di 10 chilometri.
Lo scenario che oggi rischia di mettere a serio rischio decolli e atterragi negli aeroporti è stato infatti sottolineato nei giorni scorsi dall'agenzia americana e dagli stessi piloti di linea. Ogni mese vengono segnalati negli Stati Uniti circa 100 casi di interferenza sui voli commerciali. Una media di oltre 3 al giorno. Il che significa almeno un episodio possa essere catalogato come "a rischio collisione" e quindi incidente. Per evitare che nei prossimi anni l'espansione del settore possa creare pericolose "nuvole" e intasamenti di oggetti volanti guidati a distanza, magari con fini terroristici, ha messo le ali al progetto. La sperimentazione fino ad oggi avrebbe dato ottimi risultati: in oltre 400 ore di prove e 400 voli singoli (con un drone come target) la "difesa" messa in campo dalla Faa ha individuato e costretto all'atterraggio in un'area di circa 10 chilometri dagli aeroporti tutti i droni intercettati.
Ma come funziona questo sistema? L'intercettazione avviene grazie ad un radar potente, telecamere, raggi infrarossi e un "inibitore" dei segnali inviati dal pilota virtuale a terra fino all'Uav. Una volta selezionato il bersaglio, l'anti-drone prende possesso dell'oggetto volante e lo fa atterrare (con le buone o le cattive) in aree sicure. Ma c'è un particolare in più che rende questi interventi decisivi: l'anti-Uav individua oltre al drone anche chi lo comanda a distanza. Dopo averlo filmato da remoto, il sistema può inviare alla centrale operativa il luogo esatto dal quale vengono effettuati questi voli non autorizzati segnalando il pilota alle forze dell'ordine.
Secondo Mark Radford responsabile del team Auds “le prove effettuate hanno confermato che il sistema è in grado di individuare, tracciare, rendere inoffensivo un grandissimo numero di droni, da piccoli modelli fino a quelli più grandi di qualunque tipo o costruttore presente e futuro. Un sistema - aggiunge - che può operare in ambienti complessi come gli aeroporti e in ogni condizione meteo, sia di giorno che di notte, per 24 ore senza apportare danni alle strutture aeroportuali". Oltre a Liteye Systems la Faa sta valutando anche anche altre tecnologie per intercettatre i droni con la Gryphon Sensors (produttrice dello Skylight drone detection system) e con la Sensofusion "mamma" del sistema Airfence. |
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