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Uniti nella lotta contro la privacy!
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 06 Dic 2003 01:00    Oggetto: Uniti nella lotta contro la privacy! Rispondi citando

Commenti all'articolo Uniti nella lotta contro la privacy!
Dal Governo come dall'opposizione si levano voci favorevoli a un maggior controllo sulle comunicazioni. Avremo un Patriot Act all'italiana?
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Livio Papiano
Ospite





MessaggioInviato: 09 Dic 2003 12:52    Oggetto: Lotta alla privacy Rispondi citando

Ci si perde in un bicchiere d'acqua! Il bello della cosa è che nessuno con la coscienza a posto ha nulla da ridire sui concetti espressi da Tricarico e Bianco, che, tutto sommato, hanno il loro fondamento, semplicemente perchè non interessa a nessuno (sempre con la coscienza a posto)che qualcuno "spii" la nostra vita e i nostri comportamenti, cosa che sempre è stata fatta e sempre si farà. I garanti vari devono garantire semmai che l'uso di queste informazioni su di noi sia lecito e non travalichi i limiti della decenza e della correttezza (non della legge, sulla quale - specialmente il D.lgs.196 del 30.06.03 -bisognerebbe "turarsi il naso e tirare l'acqua").
I concetti da Voi espressi continuano - non a caso dico continuano - ad essere manifestazione di un fraintendimento tipico della mentalità italiana del concetto stesso di Privacy, che è sì sacrosanta, nella misura in cui ledano diritti soggettivi diversamente tutelati, come il diritto a non avere paura di attentati, il diritto al posto di lavoro, i diritti del malato, la tutela del credito ecc..
Se volete, sono disposto ad aprire un dibattito approfondito sul tema, col supporto della AS.S.O.Ma.D., Associazione per lo Sviluppo e l'Ottimizzazione del Marketing Diretto, recentemente costituita in Milano, Via V.Monti, 8, di cui sono nel consiglio direttivo.
Cordialità
Livio Papiano
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Giorgio
Ospite





MessaggioInviato: 09 Dic 2003 14:17    Oggetto: Amarezza Rispondi citando

Con la scusa della lotta al terrorismo si inizia una forma odiosa di dittatura, tanto per scimmiottare gli americani alla Bush
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Stefano Barni
Ospite





MessaggioInviato: 09 Dic 2003 17:42    Oggetto: risposta a papiano Rispondi citando

come si colloca il marketing diretto nei confronti della privacy?

se il marketing diretto si pone l'obiettivo di consentire alla forza di vendita di contattare il potenziale cliente proponendogli l'acquisto di beni/servizi ai quali versomilmente questi è interessato, va chiarito come ciò sia realizzabile.

ebbene, a mio modesto parere c'è solo un modo: acquisire su quel potenziale cliente quante più informazioni possibile.

in tal modo, la funzione marketing di un'impresa sarà in grado di proporgli (butto lì banalità tanto per fare un qualche esempio):

- un televisore nuovo, perché sa che quello posseduto è vecchio, senza surround e col televideo che non funziona più

- una connessione veloce a internet, perché il cliente ha un computer e usa la rete con un modem a carbonella

- un conto corrente bancario con gestione delle eccedenze di liquidità, perché il contattato è un libero professionista che incassa molto denaro ma non a scadenze regolari

- una camicia in cotone, perché il soggetto è allergico alle fibre sintetiche

- un dentifricio alla menta forte, perché il tizio ha problemi di alitosi

- una fornitura di preservativi profumati alla menta, perché sono i preferiti dalla moglie del cliente

- un chador di tessuto pregiato, perché la cliente (o la moglie del cliente) è ricca e di religione musulmana

...e via inventando.

dovrebbe essere chiaro che a volte può essere comodo, per i consumatori, fruire di offerte personalizzate e magari più convenienti di quanto reperibile indistintamente sul mercato, ma....

....dovrebbe anche essere chiaro che è difficile valutare quali informazioni siano da considerare sensibili e quali no, e quali possano diventarlo senza che, al momento di concederle, l'interessato ne sia consapevole.

facciamo qualche esempio:

forse, sapere che ho un pc e "navigo" in internet non è un'informazione sensibile. ma lo è il genere di siti che visito.

il fatto che io abbia l'alitosi è un'informazione sensibile? e l'allergia alle fibre sintetiche? chissà, forse dipende dalla personale percezione dei singoli.

la mia religione è un'informazione sensibile? direi di sì, soprattutto in una società più o meno velatamente diffidente nei confronti di tutto ciò che è diverso dall'omologato.

inoltre, le mie preferenze sui preservativi possono non essere un dato sensibile in un certo momento, ma potrebbero diventarlo qualora io avessi una "tresca" (comportamento legale ma possibile fonte di grossi guai in privato).

personalmente, preferisco rinunciare a qualche offerta commerciale interessante, ma tenermi segreti i fatti miei, anche se non si tratta di cose per le quali si debba avere la "coscienza sporca". non mi piace che il postino legga la posta che ricevo, per cui non apprezzo le cartoline illustrate e preferisco lettere in busta sigillata, anche se c'e' scritto solo "saluti e baci da mamma". se la cartolina arriva dalle seychelles, la mia mamma "denuncia" salute fisica e finanziaria...

come in ogni cosa, anche nel marketing ci sono operatori molto scrupolosi e altri meno... tutto ciò solo per dire che chi rappresenta una associazione a supporto del marketing dirett, porta avanti istanze che non necessariamente coincidono con gli interessi del "cittadino comune" e, di conseguenza, non può porsi come garante di imparzialità.

cio' premesso, possiamo anche discutere di privacy, sensibilità delle informazioni, e quant'altro.
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v.rocchino
Ospite





MessaggioInviato: 09 Dic 2003 17:58    Oggetto: Lotta alla privacy Rispondi citando

Direi che si tratta "soltanto" di prove tecniche di regime.
Vincenzo Rocchino
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effelu
Ospite





MessaggioInviato: 09 Dic 2003 21:02    Oggetto: BENVENUTO GRANDE FRATELLO Rispondi citando

ogni commento a questo articolo è superfluo.
Stiamo assistendo ad una involuzione delle democrazie
oggidentali. Più precisamento stiamo facendo il gioco
dei terroristi, che stanno spingendo il ritorno dei regimi totalitari.
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Gianfranco
Ospite





MessaggioInviato: 10 Dic 2003 00:40    Oggetto: Hanno inventato i dizionari Rispondi citando

La parola Patrioct non esiste
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Antonio
Ospite





MessaggioInviato: 10 Dic 2003 16:27    Oggetto: Rispondi citando

Oltre a chi intende sorvegliarci totalmente, per fini che riguardano esclusivamente il rafforzamento del potere nei confronti dei singoli individui, mi fa rabbrividire chi non si accorge, o non vuole accorgersi, che tale sorveglianza lede fortemente il concetto stesso di libertà. Il concetto di libertà risiede anche nell'impedire che un agente qualsiasi possa puntarti una telecamera addosso in qualsiasi momento (oggi un turista che va per londra viene ripreso almeno 300 volte in un giorno; fonte: "National Geografic"). Il fatto è che tutto questo serve al potere per garantire la sua stessa sopravvivenza, e chi ha il potere ha anche il denaro. Chiedetevi, p.e. perchè i reati politici, anche minimi, contro lo stato vengono perseguiti duramente e con fior di intelligence, mentre quelli contro i normali cittadini vengono ignorati o quasi.
La scusa di difendersi dal terrorismo non basta, e comunque il terrorismo di cui si parla tanto è il prodotto di certa politica estera troppo aggressiva.
Se imparassimo a rispettare gli altri, a non essere aggressivi contro chi non ci ha fatto nulla, a produrre armi solo per difenderci e non per venderle ai migliori offerenti, il mondo sarebbe non perfetto ma più giusto.
Scusate lo sfogo.
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Massimo
Ospite





MessaggioInviato: 11 Dic 2003 01:17    Oggetto: La Privacy, ma quale? Rispondi citando

Tante proteste per un fatto che in fondo in fondo succede già ma nessuno se ne rende conto.
Sappiamo tutti benissimo (a banalizzo anche io) che quando ci connettiamo ad internet in ufficio molto probabilmente i siti, le mail ecc vengono resistrate dal firewall dell'azienda (privacy lesa)

Sappiamo che quando paghiamo con il bancomat la banca sa in quale negozio siamo andati (se compero un diamante da 3000 euro) sa come sto finanziariamente, quanto guadagno ecc. (privacy lesa)

La Telecom (tin, wind ecc) sanno chi chiamo quanto ci parlo (penso se avessero anche buon tempo anche cosa gli dico) - privacy lesa

Ricevo ogni giorno almeno 10-15 mail di SPAM su indirizzi di posta alcuni mai comunicati a nessuno, promozioni porno eccetera. Le comunicazioni al garante o anche alle stesse aziende hanno portato ben pochi frutti. Privacy lesa.

Il fatto di passare per Londra ed essere ripreso non mi turba (turberebbe visto che non ci sono:-) anzi, sapere che se qualcuno che mi scippa "forse" viene identificato e "speriamo" che venga beccato ben venga.

Pertanto per me ben vengano anche controlli sul traffico web, anche sulle mail, se le norme sono chiare e viene garantita la necessaria riservatezza di inchiesta sui dati ottenuti, e su questo deve esserci vigilanza, seria.

Ciao a Tutti.
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Ludo Max Lanc
Ospite





MessaggioInviato: 12 Dic 2003 07:58    Oggetto: funzioni consigliere militare Rispondi citando

A capo delle forze armate c'e' il Presidente della Repubblica, quindi tutti gli altri organi costituzionali sono indipendenti, il Consigliere militare ha il fondamentale ruolo di collegamento.
In casi specifici e' il Consigliere a gestire il personaggio ad egli assegnato.
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Ludo Max Lanc
Ospite





MessaggioInviato: 12 Dic 2003 08:20    Oggetto: Bloccare le "fonti"?!? Rispondi citando

All'inizio di internet nacquero critiche dai potentati, perche' liberava le 'fonti' della notizia, ossia chicchessia era in grado di 'capire' leggendo l'interpretazione dell'autore della notizia senza alcun filtro.
Poi ci si rese conto che erano pochissime le persone in grado di leggere tra le righe e fare collegamenti.
Anche la Politica stessa si e' modificata in modo da rendere il muro della riservatezza molto piu' plastico.
La questione e' che Internet non ha confini territoriali, quindi se una Nazione desidera proteggere i propri cittadini in forme piu' incisive da azioni terroristiche su tale mezzo lo puo' fare solo inficiando la privacy dei cittadini.
Credo che abbia parlato il Consigliere del Presidente del Consiglio perche' e' di competenza di questa istituzione la gestione di tali competenze.
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Lucia Tassone
Ospite





MessaggioInviato: 27 Dic 2003 12:11    Oggetto: aiutoooo Rispondi citando

Non solo è arrivato il GRANDE FRATELLO in persona, ma ormai SIAMO in quanto COMPRIAMO. Siamo ostaggi di chiunque possa trarre profitto da noi. A voi non mette paura?
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Per
Ospite





MessaggioInviato: 29 Dic 2003 18:50    Oggetto: Due pesi e due misure Rispondi citando

Si fa tanta confusione sulla privacy........ma nessuno parla delle miglia e miglia di posti di lavoro che questa legge ha fatto perdere e farà ancora perdere . Nessuno parla delle miglia e miglia di posti lavoro che il Direct marketing, la pubblicità diretta e le vendite a distanza mantengono e creano. Lavoro altamente qualificato di cui il nostro Paese ha estremamente bisogno per stare alla pari con i paesi più industrializzati e con molti paesi cosiddetti emergenti che ormai ci stanno superando in tutti i campi.
Ma come al solito andiamo combattendo battaglie inutili e per bande al fine di fare solo del male a noi stessi. Il Sistema Paese non è per noi Italiani.
Il futuro del nostro Paese è in mano al business della televisione. Il nostro unico e grande futuro è di stare davanti al televisore e farci rintronare di sciocchezze.
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Stefano Barni
Ospite





MessaggioInviato: 29 Dic 2003 19:22    Oggetto: mai sentito parlare di consenso informato? Rispondi citando

vorrei sottolineare che tutta la normativa a difesa della riservatezza ruota intorno a un cardine fondamentale e, al tempo stesso, molto semplice: il consenso informato.

la normativa non vieta in modo assoluto il trattamento dei dati personali, ma ne subordina la possibilità al consenso dei titolari, ai quali è riconosciuto il diritto di sapere a quali fini quei dati saranno utilizzati.

non vedo nulla di incivile o antisociale in questo, a meno che non si voglia considerare antisociale chiedere il permesso prima di usare nel nostro interesse qualcosa che non ci appartiene.

sarò retrogado e passatista, ma non amo ricevere email o telefonate recanti proposte commerciali e pubblicità da me non richieste: dal mio punto di vista sono una seccatura, e basta. perciò ben venga un limite all'uso dei miei dati, e ben venga la possibilità di autorizzare al loro uso solo chi ritengo li utilizzi in qualche modo interessante anche per me.

se poi vogliamo dire che accettando di ricevere indiscriminatamente proposte commerciali di ogni tipo e con ogni mezzo io aiuto a difendere l'occupazione, diciamolo pure, ma è una palese falsità: se ricevo la telefonata ma non compero ciò che mi viene proposto, quesi posti di lavoro non dureranno comunque a lungo.

e, in ogni caso, la normativa oggetto dell'articolo non fa riferimento all'uso dei dati in ambito commerciale, ma in ben altri contesti, assai più delicati.
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rosa
Ospite





MessaggioInviato: 05 Ago 2004 11:31    Oggetto: Rispondi citando

funzioni del consigliere militare
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rosa
Ospite





MessaggioInviato: 05 Ago 2004 11:34    Oggetto: Funzioni del Consigliere militare Rispondi citando

Vorrei capire se il consigliere militare da bravo, bello e buono (come lo era quando era consigliere di D'Alema) è diventato brutto, cattivo e da deferire alla corte marziale solo perchè e' diventato Consigliere militare di Berlusconi)
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Pier Luigi Tolardo
Ospite





MessaggioInviato: 05 Ago 2004 12:04    Oggetto: No.... Rispondi citando

Alla domanda rispondo: No, il Generale Tricarico non era bello, bravo, buono quando era Consigliere militare di D'Alema e dopo non più....
Le Forze Armate non sono nè di destra, nè di sinistra, nè di centro: sono della Repubblica cioè di tutti noi e si devono mantenere su un piano di imparzialità e distacco rispetto al dibatitto politico.
Posso notare una particolare silenziosità del Generale Tricarico durante la Presidenza D'Alema ed una particolare loquacità durante la Presidenza Berlusconi?


In genere il Consigliere Militare tace sui temi della sicurezza nazionale perché non è una figura politica come Condoleeza Rice negli Usa ma tecnica: cioè può dare il suo consiglio se richiesto all'interno della struttura della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore InterForze e della sua Arma, delle Commissioni Parlamentari e non in un'intervista al Corriere della Sera su un tema così politicamente delicato come il rapporto tra sicurezza e privacy. E' un problema di opportunità e di stile, non di libertà di espressione poiché si tratta di argomenti politici e non tecnici come la scelta di un aereo o di un sistema di armamento.


Sull'ultima newsletter di Zeus News si può leggere un articolo che parla di un delegato del Cocer dell'Areonautica Militare punito perché in un articolo pn line criticava l'ultimo contratto per i militari realizzato dal Governo. Due pesi e Due misure? Un sottufficiale punito per aver espresso il suo pensiero su una questione che lo riguardava come rappresentante eletto dagli altri militari mentre il Generale Tricarico, mi spiace dirlo ma vi sono trascinato per i capelli, è stato promosso da Consigliere Militare a Capo di Stato Maggiore dell'Areonautica, sarà per una particolare convergenza di pensiero con il Governo o per il suo impeccabile curriiculum? Mettiamo che sia per il suo CV ma allora era meglio che non fosse andato aldilà del suo compito istituzionale.


La lettrice dirà ma chi è Tolardo per dire quali criteri di discerezione deve usare un Consigliere Militare del Presidente del Consiglio? Ci sono 2 esempi "impeccabili" a proposito: Gen. Arnaldo Ferrara, Generale di C.A. dell'Arma dei Carabinieri, già ViceComandante Generale dell'Arma, decorato al valore per la partecipazione alla Resistenza, Consigliere per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico del Presidente della Repubblica Sandro Pertini durante gli anni '70 della lotta al terrorismo: mai rilasciata un'intervista nè prima nè dopo il congedo.


Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ha partecipato alla campagna di Russia come ufficiale dell'Esercito, ha partecipato alla Guerra di Liberazione, ha prestato servizio in Sicilia come Capitano ed è il protagonista dei Il Giorno della Civitta di Sciascia, è stato coordinatore della vigilanza delle supercarceri, è stato nominato dal Presidente Consiglio coordinatore della lotta al terrorismo, ha rilasciato la sua prima intervista al Tg solo dopo l'ultima operazione militare che segnava la definitiva sconfitta del terrorismo rosso, almeno nella sua più allarmante pericolosità.


Nell'intervista al Tg di quasi 20 anni fa Dalla Chiesa, esperto di sicurezza e di lotta al terrorismo, anche la lettrice Rosa ne converrà, più del bravo pilota Tricarico affermava che la lotta al terrorismo era dipesa sì dallo sforzo militare e dall'azione dell'intelligence ma anche molto dall'isolamento sociale e politico creato da sindacati e partiti in modo unitario e che le cause del terrorismo erano anche in buona parte di tipo sociale e politico e culturale e non bastava la repressione ma andavano rimosse.


Oggi, forse, le parole di Dalla Chiesa lo farebbero sospettare di sinistrismo e forse verrebbe fatto uccidere dalla mafia ma , forse, lo hanno già fatto....


Ci sono poi Generali dell'Areonautica che dovrebbero parlare e non lo hanno fatto: come il Generale Nardilli, già Capo di Stato Maggiore dell'A.M., condannato con sentenza passata in giudicato per reticenza e inquinamento delle indagini della giustizia militare e civile per la strage di Ustica, in compagnia di altri ufficiali generali ma questo non può essere, ovviamente, imputato al Generale Tricarico che allora sarà stato solo Capitano ma spero che gli serva come lezione, in senso buono, di come non ci si deve comportare....come anche il Generale Favre, già Capo di Stato Maggiore dell'A.M. , condannato dalla Corte Costituzionale e degradato per lo scandalo Loockeed negli anni '70(era anche un eroe di guerra pluridecorato).Ci sono Generali che non parlano quando dovrebbero e parlano quando ne devono, ci sono poi dei fedeli servitori dello Stato come il Generale Giorgeri dell'A.M., trucidato dalle Br insieme al brigadiere dei CC suo autista e agli avieri del Kindu, periti in un'operazione umanitaria in Congo. Onore a questi eroi , che Tricarico ne sia degno, sempre, è questo l'unico augurio che gli posso e gli debbo fare.

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Ospite






MessaggioInviato: 05 Ago 2004 12:24    Oggetto: Carriera automatica? Precisazioni... Rispondi

> questo perché prendere i gradi di
> generale è un fatto automatico e
> serve a dargli qualcosa in più di
> stipendio (qualcuno griderà al
> qualunquismo, ma lo sfido a dimostrarmi
> che le cose stanno diversamente).

Non e' vero. L'automatismo di carriera, come sa chi ha fatto il servizio militare, si ferma al grado di Tenente Colonnello. Il passaggio al ruolo Colonnelli, come ogni ruolo dirigenziale all'interno dell'amministrazione dello Stato, e' vincolato al superamento di un concorso. Dal ruolo Colonnelli, inoltre, non si diventa automaticamente Generali, ne' tantomeno Generali di Corpo d'Armata (che sono una trentina in tutta Italia). In questi casi interviene una valutazione curricolare che arriva fino al rendimento in sede di Accademia di Modena (se non ricordo male, chi era oltre la 15esima posizione nella graduatoria interna del corso Ufficiali non puo' diventare Generale).

Recentemente e' stata anche abrogata la norma (ingiusta, peraltro) che prevedeva che gli Ufficiali di carriera andassero in pensione con un grado superiore rispetto all'ultimo grado di servizio effettivamente ricoperto. Questa norma causava evidenti problemi di tipo contributivo, in quanto non posso ritirarmi dal lavoro con la pensione da Generale se ho versato i contributi da Colonnello... l'INPDAP e' costretto a un esborso illogicamente superiore ai miei versamenti.

Questo almeno e' quanto mi consta; chi e' piu' addentro potra' integrare queste precisazioni.
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