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L'insostenibile leggerezza della ripresa
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Sopravvivere alla new economy
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 30 Mag 2017 15:00    Oggetto: L'insostenibile leggerezza della ripresa Rispondi citando

Leggi l'articolo L'insostenibile leggerezza della ripresa
Tra gli scampati pericoli europei e la confusione delle istituzioni USA.


 
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{carangola}
Ospite





MessaggioInviato: 30 Mag 2017 20:35    Oggetto: Rispondi citando

Ma come può esserci una ripresa se i partiti sono continuamente a farsi le scarpe a vicenda, mentre i parlamentari fanno il minimo sindacale e sono capaci di fare prevalentemente le leggi suggerite dalle varie lobby? (oggi si chiamano così).
Ma dai, non scherziamo, ci sono milioni di poveri in italia, l'immigrazione ne sta portando altri dall'africa, i fondi per la ricerca sono simbolici, le scuole sono in condizioni penose, le menti migliori se ne vanno, mentre quelle peggiori arrivano sui barconi, le strade causano ogni anno migliaia di morti tanto quei delinquenti degli amministratori le hanno lasciate nell'incuria, l'industria quando non è straniera (e porta i capitali all'estero) versa in condizioni miserevoli, le pastoie burocratiche per chi vuole intraprendere una qualunque attività in proprio sono inimmaginabili da una mente sana, portare avanti una attività già intrapresa richiede di lavorare prevalentemente per il fisco e la burocrazia, le leggi sono in numero enorme e spesso in contrasto o sovrapposizione fra loro, i balzelli fiscali sono enormi, le spese per mantenere il baraccone burocratico sono immense e stanno affossando tutti, gli aiuti al posto di essere per i poveri a trovare un lavoro (non sussidi), sono per le banche a suon di miliardi, la sanità fa sempre più schifo (me la ricordo dagli anni '60 ed il peggioramento è ciclopico), l'Inps è un orrore economico ed è stato saccheggiato dai politici nei decenni per far quadrare i bilanci, i politici, a tutti il livelli, sono così corrotti che i loro errori ci costano decine di miliardi ogni anno, abbiamo un debito pubblico faraonico...
Non continuo perché ognuno può vedere ogni giorno quello a cui ho accennato.
L'ipocrisia di certe affermazioni non è solo disgustosa, ma anche estremamente preoccupante per le sue implicazioni.
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{gente}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Giu 2017 13:37    Oggetto: Rispondi citando

Bell'articolo condivisibile.
Tuttavia quello che dice anche carangola è inopinabile.
Quello che mi chiedo è come mai i politici, che hanno a disposizione consulenti di prim'ordine, continuino (perché sono decenni che fanno così) a fare scelte errate per il lungo periodo.
Mi verrebbe spontaneo chiedermi: forse avere degli amministratori politici è sbagliato?
O forse è sbagliato il come un politico programma le sue azioni?
Qualcosa di errato ci deve essere a livello sistemico, ben oltre i singoli fatti quotidiani, visto che niente (ha mai) funziona(to) come dovrebbe, e parlo anche a livello globale.
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Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 06 Giu 2017 10:30    Oggetto: Rispondi citando

Leggi l'articolo Rischi protezionismo e inflazione? Sotto controllo
L'insostenibile leggerezza della ripresa.


 

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Zio_LoneWolf
Semidio
Semidio


Registrato: 18/05/16 09:00
Messaggi: 207

MessaggioInviato: 07 Giu 2017 08:17    Oggetto: Rispondi citando

@gente: o forse, che sia sbagliato il modello economico che utilizzano per fare previsioni?

Più tempo passa, più me ne convinco: come si può pensare che l'economia possa migliorare con una deflazione salariale, che in soldoni si traduce con "meno denaro alle persone", che poi sarebbero i consumatori che con i loro acquisti la fanno girare, l'economia?

Temo che l'ottica sia molto miope, e limitata all'aspetto finanziario della questione, che porta a perdere di vista il quadro globale.

Prova ne siano anche le esternazioni di alcuni nostri politici, che pensano che per ridurre le tasse occorra diminuire gli scaglioni fiscali, mentre è evidente che una corretta impostazione del problema dovrebbe portare ad un più equo prelievo, ossia a moltiplicare gli scaglioni, riducendo le aliquote dei redditi più bassi e aumentando quelle dei redditi più elevati.

Ma tra i redditi elevati ci sono anche loro ed i loro amici, e non so più dove finisca l'incapacità e dove inizi la malafede.
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Roberto1960
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 21/01/08 00:39
Messaggi: 1168
Residenza: Roma

MessaggioInviato: 07 Giu 2017 12:39    Oggetto: Rispondi citando

Zio_LoneWolf ha scritto:

o forse, che sia sbagliato il modello economico che utilizzano per fare previsioni?

Hai messo il dito proprio nella piaga.
È che è sbagliato il modello economico, ovvero il modello neoliberista a cui, pare, tutto l'occidente capitalistico si è acriticamente assogettato.

Il Capitalismo, se non opportunamente moderato, ha un difetto di fondo: produce sì ricchezza ma non la redistribuisce in maniera sufficiente, col risultato evidente ci crisi di domanda e quindi crisi economica, poi disoccupazione, quindi calo della produzione, e infine nuova crisi economica, in un circolo vizioso da cui diventa man mano sempre più difficile uscire.

Ma c'è un esercito di economisti e politici da strapazzo che non c'è verso di fargli capire questa cosa. Loro continuano a pensare che il modello è corretto, e quindi a cercare AL SUO INTERNO, soluzioni alla crisi economica, che però continuano a mostrarsi inefficaci.

Ad esempio nel modello neoliberista il protezionismo è come il diavolo, non si può nemmeno discutere se sia il caso, almeno talvolta, di proteggere comparti industriali di certi paesi dalla concorrenza di altri paesi in cui il lavoro è intollerabilmente svalutato, perché sostanzialmente lavoro schiavile (india, Cina, ecc...).
Proprio non se ne può parlare, è talmente lontano dalla loro Bibbia!

Altro totem indiscutibile, il cosidetto QE (Quantitative Easing, ovvero creazione di moneta a debito, ovvero emissione di titoli di Stato a fronte di interessi sul titolo).
Per quale motivo uno Stato non dovrebbe semplicemente creare moneta non a debito (stampa di nuove banconote, o più semplicemente creazione di denaro virtuale) non è dato sapere.
Non si capisce perché se uno Stato ha bisogno, poniamo di 100 miliardi di euro, non debba semplicemente crearli, invece di farseli prestare attraverso le sue "cambiali statali" (i titoli di Stato, in fondo, altro non sono che cambiali), per poi pagarci regolarmente ogni anno 3-4-5-6 miliardi di interessi che andranno nelle tasche del sistema bancario mondiale (con grandissima gioia dei banchieri di tutto il mondo).
Possibile che non si capisca che questo meccanismo porta dritti dritti verso una sorta di usura irrecuperabile, di cui fanno le spese i popoli?

Guarda, anch'io oramai mi sono convinto che tanta idiozia non possa essere solamente inettitudine, ma che ci sia dietro una malafede fomentata dai grandi usurai mondiali (FMI, Banca Mondiale, Goldmann-Sachs, JP Morgan, Deutsche Bank, e compagnia cantando), che speculano sui debiti sovrani della nazioni di tutto il mondo.

L'articolo è solo apparentemente sensato.
In realtà dietro alllo snocciolamento del gergo economico (l'equivalente del latonorum dell'azzeccagarbugli...) ci sono solo idee vecchie, inefficaci, insulse, e che non portano da nessunissima parte.
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Zio_LoneWolf
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Registrato: 18/05/16 09:00
Messaggi: 207

MessaggioInviato: 07 Giu 2017 13:20    Oggetto: Rispondi citando

@Roberto1960: tra l'altro, in genere si sostiene che "stampare denaro fresco comporta un aumento dell'inflazione"; sono fermamente convinto che questa "regola" non abbia più senso dal momento in cui tutte le monete non rappresentano più il controvalore delle riserve auree delle nazioni.

Prima di allora, era indiscutibilmente vero; oggi, il "valore" di una moneta è sfuggevole, e dipende soprattutto dalla fidiucia che i "mercati" ripongono nell'economia di una nazione.

E dunque, non mi meraviglierei se stampare denaro ed usarlo "bene" per ottenere consistenti sviluppi dell'economia nazionale portasse alla fine risultati positivi - secondo il senso comune, non secondo gli economisti che pensano che l'inflazione sia necessaria e benefica...
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 08 Giu 2017 05:27    Oggetto: Rispondi citando

Zio_LoneWolf ha scritto:

"stampare denaro fresco comporta un aumento dell'inflazione"

Sì, questa è una delle frasi più ricorrenti nello stupidario economico.

Ora io mi chiedo: perché se stampo, per dire, 10 miliardi di euro faccio inflazione e invece se me li faccio prestare da una banca straniera questo non accade?
Si tratta in entrambi i casi di iniezione nell'economia nazionale di nuovo denaro, quindi non si vede il motivo per cui uno genererebbe inflazione e l'altro no.

L'unica differenza è che se il denaro lo crea ex-novo lo Stato finisce lì, invece se emette titoli di Stato, ovvero si fa prestare i soldi, poi ogni anno bisogna pagarci degli interessi sopra.

Pare sia un mistero della fede...

C'è un dato che ho letto e che mi ha lasciato scioccato.
Pare che a fronte di un debito pubblico che al momento è circa 2300 miliardi di euro, lo Stato italiano abbia speso di interessi su tale debito più di 3000 miliardi dal 1980 ad oggi, e di questi una buona metà verso investitori stranieri.
In sostanza, siamo nelle mani dell'usura.
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Gladiator
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MessaggioInviato: 12 Giu 2017 18:03    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:
[...]
Guarda, anch'io oramai mi sono convinto che tanta idiozia non possa essere solamente inettitudine, ma che ci sia dietro una malafede fomentata dai grandi usurai mondiali (FMI, Banca Mondiale, Goldmann-Sachs, JP Morgan, Deutsche Bank, e compagnia cantando), che speculano sui debiti sovrani della nazioni di tutto il mondo.

L'articolo è solo apparentemente sensato.
In realtà dietro alllo snocciolamento del gergo economico (l'equivalente del latonorum dell'azzeccagarbugli...) ci sono solo idee vecchie, inefficaci, insulse, e che non portano da nessunissima parte.

Direi che quanto affermi è evidente oramai da anni se lo si vuole vedere...
Anzi siamo già arrivati allo step 2 che va oltre la speculazione sui debiti sovrani ovvero l'usura legalizzata ai danni dei popoli, ma mette nelle mani di questi soggetti direttamente il controllo dei governi, prima quelli dei paesi più deboli (Grecia Italia ecc.) poi pian piano anche quelli dei paesi più ricchi.
Il tutto fino alla completa implosione del sistema capitalistico così come è impostato oggi poiché il parassita, diventando sempre più vorace e non più in grado di autolimitarsi, uccide l'ospite ed è, quindi, destinato a morire esso stesso.
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 14 Giu 2017 07:39    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:

Anzi siamo già arrivati allo step 2 che va oltre la speculazione sui debiti sovrani ovvero l'usura legalizzata ai danni dei popoli, ma mette nelle mani di questi soggetti direttamente il controllo dei governi, prima quelli dei paesi più deboli (Grecia Italia ecc.) poi pian piano anche quelli dei paesi più ricchi.
Il tutto fino alla completa implosione del sistema capitalistico così come è impostato oggi poiché il parassita, diventando sempre più vorace e non più in grado di autolimitarsi, uccide l'ospite ed è, quindi, destinato a morire esso stesso.

Ma sai, Gladiator, quello che tu chiami step 2, che io chiamo "castrazione dello Stato", ovvero l'eliminazione di tutti gli strumenti di intervento dello Stato nell'Economia, è un passo necessario.
A lungo andare diventa sempre più evidente che il sistema è parassitario e prima o poi, anche sotto la pressione dei popoli che non possono fare altro che impoverirsi sempre di più, in qualche nazione potrebbe sciaguratamente nascere una classe dirigente seriamente intenzionate a rimettersi a fare gli interessi della collettività invece che dei "signori del palazzo".
Chiaro che una cosa del genere, dal punto di vista dei Signori, sarebbe una tragedia, perché il Benessere Collettivo si irradierebbe poi a macchia d'olio, come un virus inarrestabile, e la Ricchezza Concentrata potrebbe essere spazzata via in breve tempo.

Ma la cosa buffa sta in quello che hai aggiunto tu: che questo sistema parassitario porti alla morte di entrambe le entità, corpo parassitato (i popoli) e parassita (i capitalisti), non solo non lo capisce il popolo (il che stupisce solo in parte, se non si tiene conto la straordinaria ignoranza in cui versano i popoli) ma neppure il neocapitalismo, che essendo una minoranza d'élite, dovrebbe essere "evoluta".
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Gladiator
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MessaggioInviato: 14 Giu 2017 17:57    Oggetto: Rispondi

@Roberto1960

Certo che lo step 2 è necessario, ritenevo solo utile precisare, in aggiunta alle tue considerazioni, che, in effetti, è già iniziato e di esempi reali ce ne sono diversi e ben identificabili.

Sono invece piuttosto dubbioso sul fatto che:
Roberto1960 ha scritto:
[...] in qualche nazione potrebbe sciaguratamente nascere una classe dirigente seriamente intenzionate a rimettersi a fare gli interessi della collettività invece che dei "signori del palazzo".

Poiché la castrazione mentale dei popoli è già sufficientemente avanzata da evitarlo e anche perchè coloro che tu definisci "signori del palazzo", nell'assai improbabile evenienza che ciò avvenga provvederebbero immediatamente a "sterilizzare" la situazione.

Sull'ultimo punto ritengo che il neocapitalismo o neoliberismo, rispetto al vecchio capitalismo, sia evoluto solo nelle sue capacità predatorie e nel suo "egonarcisismo" ma credo sia lontano anni luce dalle capacità mentali e dall'intelligenza o furbizia dei capitalisti che lo hanno preceduto.
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