Olimpo Informatico

[michele]

una norma inapplicabile semplicemente nasce morta; farò come se non esistesse

[Ospite]

Un lettore scrive: "che fine ha fatto la libertà di stampa e manifestazione del pensiero sancita dalla costituzione?"

Mi sembra incredibile invocare la liberta' di espressione in relazione al deposito obbligatorio! La legge sul deposito obbligatorio delle pubblicazioni esiste in Italia da piu' di un secolo ed e' volta a tutelare la MEMORIA della produzione letteraria e scientifica.

Molti si sono accorti che, di tutto quello che di bello e interessante e' stato prodotto in internet nel primo decennio di vita di questa realta', non e' stato praticamente conservato nulla.

E questo (si vedano Gorman, Ridi e altri saggi di bibliotecari) si traduce in una perdita per la comunita', in quanto non abbiamo piu' memoria.

Ora, qualcuno potra' anche pensare che internet non e' una realta' degna di essere ricordata: molti non la pensano cosi', e la legge sul deposito obbligatorio nasce per questo.

Che poi il primo testo diffuso sia goffo e impacciato, e' evidente di per se'. Ma che ci sia il bisogno di "conservare" internet e' altrettanto evidente, come e' evidente che se questa conservazione si ha da fare, deve essere avviata da ogni singolo Stato.

La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze sta lavorando per conservare quel che si dovra' conservare, partendo pero' da una prospettiva di "spidering" dei siti web, piuttosto che dal loro deposito (in questo senso, si prende atto della specificita' del contenuto online rispetto al contenuto dell'opera a stampa tradizionale).

Credo che, prima di invocare i soliti luoghi comuni, sarebbe necessario spendere un minuto per pensare a quello che si sta dicendo/scrivendo.

[Sabino Riglietti]

Concordo pienamente con dor7658