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Il viaggio verso Marte rischia di devastare i reni degli astronauti
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Zeus News
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MessaggioInviato: 19 Giu 2024 00:00    Oggetto: Il viaggio verso Marte rischia di devastare i reni degli astronauti Rispondi citando

Leggi l'articolo Il viaggio verso Marte rischia di devastare i reni degli astronauti
Secondo un recente studio, i viaggi spaziali sono dannosissimi per i reni.


 
Immagine generata con DiffusionArt.
 

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{trefolo}
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MessaggioInviato: 19 Giu 2024 10:20    Oggetto: Rispondi citando

Dato che è improponibile impiegare mesi per percorrere la tratta Terra-Marte, sono in fase di sperimentazione avanzata sistemi propulsivi su base nucleare (che in sé non sono affatto nuovi) per diminuirne drasticamente i tempi di percorrenza fino a circa un mese, e ci sono materiali che schermano le radiazioni in cabina, già sperimentati per anni anche sulla ISS, portandole a livelli molto bassi.
D'altra parte questi problemi, se non risolti, si riproporranno anche con l'esplorazione della Luna e degli asteroidi per scopi commerciali.
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khelidan
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MessaggioInviato: 19 Giu 2024 14:11    Oggetto: Rispondi citando

Ma gli astronauti che rimangono per mesi sulla ISS non soffrono di tali problemi ai reni?
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zeross
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MessaggioInviato: 19 Giu 2024 17:59    Oggetto: Rispondi citando

Si soffrono di questi problemi, ma in misura minore poiché la stazione spaziale si torva in LEO e quindi una parziale schermatura del campo elettromagnetico terrestre lo ottengono pure loro.

Per quanto riguarda la schermatura delle astronavi ci sono due tecnologie una passiva, che consiste nel mettere acqua per rallentare le particelle, ed un altra nel usare dei funghi che gli studi hanno determinato:
Citazione:
Gli esperimenti con i C. sphaerospermum sono stati molto promettenti e i funghi hanno ridotto dell'1,82% il passaggio di radiazioni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Circondando completamente l'oggetto esaminato con uno spessore così sottile, potrebbero schermare circa il 5 per cento.

Mentre una tecnologia attiva consiste nel creare un campo elettromagnetico artificiale intorno al veicolo in grado di respingere il 90% delle particelle, però ad un costo energetico attualmente insopportabile con gli odierni sistemi di propulsione energetica.

Anche creare una astronave a bolla come la Discovery One oppure quelle a scafo rotativo come la Leonov potrebbe essere una metodologia ma non ci siamo poi applicati più di tanto nel realizzare campioni di prova.
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Gladiator
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MessaggioInviato: 21 Giu 2024 18:26    Oggetto: Rispondi citando

Resto sempre convinto che viaggi spaziali con equipaggio umano - verso Marte o gli asteroidi o verso qualsiasi altra destinazione del sistema solare - della durata di anni fra andata e ritorno siano improponibili a prescindere da questo tipo di criticità.

Se si riuscirà a sviluppare sistemi di propulsione e tecnologie che permettano la conseguente adeguata accelerazione delle astronavi, senza distruggersi o ridurre in pappa le forme di vita in esse contenute, per ridurre questi tempi in modo sufficiente - nell'ordine di pochi mesi - anche questo tipo di problema sarà, con ogni probabilità, di più semplice controllo.
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zeross
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MessaggioInviato: 23 Giu 2024 12:53    Oggetto: Rispondi citando

Il problema non è l'accelerazione, già oggi puoi accelerare una sonda per fargli fare la rotta terra luna in 9 ore invece che in tre giorni, quindi anche un viaggio verso Marte invece che durare 210 giorni potrebbe durarne 18 giorni. Evvai
Il problema è la decelerazione mica hai i freni con le gomme sull'asfalto, non siamo il Galaxy express 999! Mad
Ecco che devi mettere i motori anche davanti per fare la spinta oppure roteare la nave nel senso di marcia per fare ottenere la spinta contraria rispetto al senso di marcia ( so che sembra innaturale ma nello spazio il moto inerziale non richiede la presenza continua dei motori in coda e ruotando la navicella e mettendo i motori in avanti puoi accenderli ed ottenere un effetto frenante del moto, pur continuando ad andare nelle direzione precedente) e consumare una quantità di energia paria a quella iniziale usata per accelerare.
Se l'accelerazione inizia fuori dal campo gravitazionale terrestre, l'effetto accelerativo e nullo poiché il sistema di riferimento e la stessa astronave e quindi non c'è nessun effetto schiacciamento sul sedile. Razz
Poi se schermi l'astronave con acqua e funghi limiti le radiazioni ( certo non ti puoi mangiare i funghi nemmeno se ci metti panna e piselli) Confused
Se il problema diventa la perdita di materiale osseo, ecco che la soluzioni di creare un gravità artificiale con il campo centrifugo come le astronavi della serie Babylon 5 potrebbe essere una buona idea Wink
Perché non lo hanno fatto, i soldi non bastano mai a coprire le spese tangentizie.................. Umpf
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SverX
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MessaggioInviato: 25 Giu 2024 15:13    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Se l'accelerazione inizia fuori dal campo gravitazionale terrestre, l'effetto accelerativo e nullo poiché il sistema di riferimento e la stessa astronave e quindi non c'è nessun effetto schiacciamento sul sedile.


questa mi sembra un filo sbagliata - se acceleri l'astronave e tu sei dentro, la tua inerzia ti porterebbe a conservare la tua velocità precedente, quindi se la nave accelera tu lo senti eccome - non c'è bisogno della gravità terrestre per questo
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MessaggioInviato: 26 Giu 2024 18:59    Oggetto: Rispondi citando

Sull'accelerazione la penso come SverX.
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zeross
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MessaggioInviato: 26 Giu 2024 20:51    Oggetto: Rispondi citando

Il campo gravitazionale terrestre, come ogni campo gravitazionale, ha raggio d'azione infinito, ma di intensità decrescente fino a essere trascurabile.
Un sistema di riferimento non inerziale è un sistema di riferimento in cui un corpo soggetto a una risultante delle forze esterne nulla si muove comunque di moto non uniforme, ovvero accelerato.
Quando tu pensi sia alla accelerazione che ai sistemi di riferimento ai tutti gli esempi di tipo terrestre, come L'autista della macchina ma che è fermo rispetto a quest'ultima, ed è dunque solidale con il sistema di riferimento non inerziale da essa rappresentato. Se l'autista guarda fuori dal finestrino vedrà il pedone e il ciclista muoversi di moto accelerato, in direzione che va dal parabrezza verso la parte posteriore della macchina. Mentre il pedone e il ciclista concordano nell'identificare l'agente che causa l'accelerazione della macchina (la forza d'attrito dell'asfalto generata dalla rotazione degli pneumatici), l'autista li vede accelerare "spontaneamente", senza cioè poter individuare una forza che sia causa del loro moto osservabile. L'autista stesso sente un'accelerazione sul proprio corpo: se sul cruscotto della macchina ci fossero delle biglie libere di muoversi, l'autista le vedrebbe accelerare verso la parte posteriore del veicolo.
Bisogna tenere presente che se la componente normale dell'accelerazione è nulla, allora il moto si svolge su una retta; infatti, la direzione del vettore velocità è costante, e dato che la velocità è sempre tangente alla traiettoria, quest'ultima è rettilinea. Nel caso in cui l'accelerazione tangenziale sia costante si ha un moto rettilineo uniformemente accelerato. Se, invece, anche la componente tangenziale dell'accelerazione sia nulla, il vettore velocità è allora costante e si ha un moto rettilineo uniforme.
Quindi un sistema di riferimento è un sistema rispetto al quale viene osservato e misurato un certo fenomeno fisico o un oggetto fisico oppure vengono compiute determinate misurazioni. La nozione nasce nell'ambito della meccanica classica, in cinematica e dinamica, con la descrizione del moto dei corpi e con la constatazione che il moto è sempre relativo ad un sistema rispetto al quale lo osserviamo.
Sebbene il concetto di massa (e quindi di inerzia) sia ancora utilizzato, il concetto di inerzia è stato superato.
Condensando gli elementi teorici prima esposti pensare di considerare una accelerazione, privandola di un sistema di riferimento, e profondamente sbagliato, frutto forse di un insegnamento scolastico superficiale compiuto da docenti non proprio all'altezza, che porta a confondere l'esperienza comune che si osserva sulla terra come valevole in ogni condizione, assunto questo, che non corrisponde alla realtà osservato per decenni.
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MessaggioInviato: 27 Giu 2024 15:53    Oggetto: Rispondi citando

zeross - quindi intendi dire che un'astronave sufficientemente lontana da campi gravitazionali, che si muovesse con velocità uniforme, al momento di accendere dei propulsori che ne aumentino la velocità non avrebbe l'effetto sugli occupanti di percepire l'accelerazione? Confused

non ho una laurea in fisica, ma mi sembra un po' sbagliato...
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zeross
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MessaggioInviato: 27 Giu 2024 17:53    Oggetto: Rispondi citando

se il moto e rettilineo uniforme si.
Le variazioni angolari si sentono invece, anche in assenza di campi gravitazionali, se una astronave avesse la possibilità di cambiare istantaneamente il suo angolo di rotta, l'equipaggio avrebbe tutti gli effetti comici del caso! Twisted Evil
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MessaggioInviato: 28 Giu 2024 15:11    Oggetto: Rispondi citando

quindi una accelerazione angolare sarebbe percepita ma una lineare no?

onestamente non mi convince... se esiste il momento di inerzia, come fa a non esserci inerzia? Confused
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zeross
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MessaggioInviato: 28 Giu 2024 17:33    Oggetto: Rispondi citando

Non è che fisici in questo momento non stiano dibattendo tra di loro, anche mandandosi a quel paese a male parole ( quasi sempre scritte in inglese, ma con insulti presi a prestito da altre lingue, prestito linguistico Twisted Evil ) sul problema dell'inerzia, e sul fatto che essa, che dovrebbe correlarsi alla massa, e quindi essere nulla in assenza di campo gravitazionale, risulta invece presente quando cambia il momento angolare, cosa impossibile se l'inerzia fosse legata solo alle masse.
Stanno ancora litigando sulla materia poiché se accettate le teorie dell'universo scalare l'inerzia sarebbe una qualità geometrica dinamica dell'universo e di conseguenza se l'universo ha una geometria mutevole che si integra nel movimento, farebbe crollare alcuni assiomi che studiavo da giovane, forse permetterebbe di collegare la meccanica relativistica con quella quantistica e magari renderebbe il concetto di curvatura dello spazio come la rappresentava la serie Star Trek vera, ed allora mi dovrei chiedere come azzo faceva Gene Rodenberry nel 1962 ad immaginare possibile una roba che solo 62 anni dopo forse discutiamo che sia realizzabile? Shocked
se vuoi diventare colto ( oppure pazzo) puoi leggerti gli scritti di Carl Johan Masreliez che sono tanti e polemici I said
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MessaggioInviato: 02 Lug 2024 10:14    Oggetto: Rispondi citando

mi piacerebbe molto approfondire ma le mie capacità intellettive si sono fermate già molto più indietro di così Laughing Laughing
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{Carlo}
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MessaggioInviato: 24 Lug 2024 23:04    Oggetto: Rispondi

L’ideale è un veicolo a forma di torre, come un missile con alloggi e vani utili su più piani interni, che parte con accelerazione 1g per metà del viaggio di andata seguita da rotazione della nave di 180 gradi e decelerazione altrettanto 1g per la seconda del viaggio. Idem al ritorno. Agli astronauti sembrerebbe di stare sulla terra per tutto il viaggio, che durerebbe anche poco. Il problema è che ci vuole un sacco di energia, anche accontentandosi di mezzo g.
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