Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo Firefox, polemiche per i nuovi termini di utilizzo
Chi usa il software di Mozilla concede una licenza valida in tutto il mondo sulle informazioni inserite nel browser.


 
Immagine: Mozilla.
 

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[{utente anonimo}]

Chiarimenti ufficiali da parte di Mozilla?

[Homer S.]

Questa è la loro posizione ufficiale.

[algi]

La favola bella che ieri ci illuse,
e oggi ci illude,o Ermione...
Ma se è almeno dagli anni 1996-1999 che non esiste più la privacy!

[Gladiator]

Pare che una piccola retromarcia l'abbiano fatto o, meglio, abbiano apportato una ulteriore precisazione.
A mio giudizio però, questo bisogno di precisare ed esplicitare non fa che alimentare i dubbi sulla reale portata e sulle implicazioni di queste modifiche.

[Homer S.]

Ormai la frittata è fatta. Con quote di penetrazione del mercato molto basse rispetto agli anni d'oro, e concentrate soprattutto su chi usa sistemi aperti (Un*x) che già di per sé è implicitamente più attento alle tematiche di riservatezza, aver anche solo ventilato l'idea che si stiano per vendere farà precipitare ulteriormente la loro presenza. Cercare di spiegarsi a posteriori non farà altro che dar combustibile all'effetto Streisand.

Ho già visto nelle mailing lists di Debian che il dibattito è caldo, e presto sarà rovente. Appena qualche major distro toglierà Firefox come prima scelta o addirittura del tutto dai propri repositories, sarà il colpo di maglio che spezzerà ogni possibilie ulteriore ipocrisia sul tema.

Del resto, c'era poco da essere ottimisti: l'uscita di scena di Google come primo sovvenzionatore li ha messi in una posizione spiacevole.

[Gladiator]

[{Sergio}]

Forse è il caso che gli utenti comincino a protestaree ad abbandonare Mozilla e chiunque altro non offra un minimo grado di protezione della privacy.

[Homer S.]

Eccellente suggerimento, ma tra il dire e il fare...

Firefox non è il primo browser la cui immagine sia stata infangata a quel modo; semmai, forse è solo l'ultimo. Quindi al momento lasciarlo per andare... dove?
Le comunità Linux, e suppongo non solo su Debian, sono in attesa di capire le prossime mosse dei manutentori. Ho letto alcuni dire che il problema nemmeno si pone perché chi pacchettizza il codice per la distro parte dai sorgenti e può dunque inibire o rimuovere le parti "incostituzionali" - il codice è open source e la cosa è fattibile: oltretutto con Icedove fu fatto proprio questo - ed altri obiettare che se davvero Mozilla vuol inserire codice malevolo, anche se leggibile renderà un'impresa ostacolarlo.

La partita è aperta: quel che certamente resta agli utenti è che il tabu è stato infranto, il repentino dietrofrónt è esso stesso implicita ammissione di colpevolezza (se davvero non volevi quello, lo spiegavi per esteso sin dal principio, non alla chetichella come hanno fatto, e gli è solo andata male) e quindi è solo questione di tempo prima che o ci riprovino, oppure attuino un qualche piano B che li sottragga alla catastrofe - vendere? Chiudere? Diventare un prodotto chiuso e lasciare i forks al loro destino? ...

Quindi ormai resta solo una cosa da fare: guardarsi in giro. Ma il panorama in cui farlo andrà indicato dai responsabili delle distro, o si dovrà accettare l'idea che la gente inizi ad installare dai sorgenti con buona pace dei repositories ufficiali.